Strada: in marcia e maratona sul Danubio

14 Agosto 2023

Gli ori olimpici Palmisano e Stano nella 20 km di Budapest con Fortunato. Massimo cerca anche il bis nei 35 km. Ecco gli avversari principali degli azzurri. Nei 42,195 km Tola e Gebreslase per ripetersi

di Marco Buccellato


20 KM MARCIA UOMINI. Dopo Sapporo, la sfida di Budapest per Massimo Stano, con il percorso che per la marcia e la maratona inizia e termina nella suggestiva Piazza degli Eroi della capitale ungherese. Il campione olimpico della 20 km, iridato nei 35 km a Eugene, è tra i favoriti per la conquista del quarto oro in casa Italia sulla distanza, nella storia dei campionati del mondo, dopo i successi di Maurizio Damilano nel 1987 e nel 1991 e Michele Didoni nel 1995. Si rinnova il duello con il giapponese due volte campione del mondo Toshikazu Yamanishi (con il terzo titolo pareggerebbe i tre ori di Jefferson Perez) e il connazionale Koki Ikeda, entrambi battuti ai Giochi Olimpici dall'azzurro. Una sfida con le consuete incognite del tacco e punta ma con altri punti fermi, le ambizioni di specialisti di altissimo livello come il brasiliano Bonfim, l'australiano Tingay, il canadese Dunfee, gli spagnoli Martin e Garcia, l'altro azzurro vincitore a Podebrady Francesco Fortunato e, non ultimi, i marciatori cinesi guidati dal world leader Zhang Jun e i latino-americani, con in prima fila il colombiano Arevalo, il messicano Doctor e l'Ecuador di Hurtado e Pintado. Proprio l'Ecuador, con Jefferson Perez, detiene il record dei campionati (1h17:21). Medagliere in odore di balletto ai vertici: tre ori Italia e Ecuador, due Giappone, Spagna, Colombia, Russia.

Azzurri in gara: Andrea Cosi (Atl. Firenze Marathon), Francesco Fortunato (Fiamme Gialle), Massimo Stano (Fiamme Oro)


35 KM MARCIA UOMINI. Dopo l'esordio della distanza in Oregon, Massimo Stano è tra i papabili per un altro showdown, culminato a Eugene con la medaglia d'oro. Ancora gli specialisti giapponesi a contrastare l'azzurro, con l'argento iridato Masatora Kawano, Satoshi Maruo e Tomohiro Noda, dall'America il canadese Evan Dunfee (bronzo a Doha e Tokyo nei 50 km), e poi i cinesi guidati dal capofila stagionale He Xianghong, il resto d'America con Chocho e Pintado (Ecuador), ancora Arevalo (Colombia) e Bonfim (Brasile). Dall'Europa, il campione olimpico polacco Dawid Tomala, gli spagnoli Martin, Lopez e Tur sono ai vertici continentali con il tedesco Linke e lo svedese Karlstrom. A Monaco è stato di bronzo Matteo Giupponi.

Azzurri in gara: Andrea Agrusti (Fiamme Gialle), Matteo Giupponi (Carabinieri), Riccardo Orsoni (Fiamme Gialle), Massimo Stano (Fiamme Oro)


20 KM MARCIA DONNE. La peruviana Kimberly Garcia-Leon ha interrotto a Eugene la striscia di cinque successi Made in China. Sembra un paradosso, ma l'ultimo podio mondiale e/o olimpico senza una marciatrice cinese è quello dei Giochi di Pechino 2008. L'olimpionica Antonella Palmisano è al quinto mondiale, a podio nel 2017 con la medaglia di bronzo, prima del trionfo di Sapporo. Team Italia con Eleonora Giorgi (bronzo a Doha nei massacranti 50 km) e Valentina Trapletti, splendida ottava in Oregon e quinta nell'europeo in Germania. Cina col coltello tra i denti per riprendere lo scettro, con la quattro volte oro mondiale Liu Hong, l'oro di Londra Yang Jiayu e Ma Zhenxia. Spagna agguerritissima con Maria Perez world leader, una delle tante big che doppia l'impegno con i 35 km. La greca Drisbioti, doppio oro a Monaco, viene da tre successi, tra cui quello di Podebrady. Primato dei campionati con 1h25:41 dal 2005 per la russa Olimpiada Ivanova. Il medagliere dice Cina, con sei medaglie d’oro.

Azzurre in gara: Eleonora Giorgi (Fiamme Azzurre), Antonella Palmisano (Fiamme Gialle), Valentina Trapletti (Esercito)


35 KM MARCIA DONNE. C'è il doppio bis nelle ambizioni della peruviana Kimberly Garcia-Leon, oro in entrambe le distanze a Eugene. Budapest come appendice della cronologia del record del mondo migliorato due volte quest'anno, prima dalla sudamericana a Dudince (2h37:44), poi dalla spagnola Maria Perez (già oro europeo nei 20 km nel 2018), due mesi più tardi a Podebrady (2h37:15). Cina in primo piano, con il bronzo di Eugene Qieyang Shijie, Li Maocuo e Bai Xueying. Iscritta su entrambe le distanze la greca due volte oro europeo Antigoni Drisbioti, così come la polacca Katarzyna Zdzieblo, due argenti in Oregon. Il medagliere dei 35 km è cosa recente: nell'ordine Perù, Polonia e Cina. Nei 50 km, disputati due volte, 1-2-1 per la Cina, un oro Portogallo, un bronzo Italia.

Azzurre in gara: Nicole Colombi (Carabinieri), Federica Curiazzi (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), Sara Vitiello (Fiamme Oro)


MARATONA MASCHILE. Il detentore del titolo mondiale e del record dei campionati nella 42 km più veloce di sempre nel contesto iridato Tamirat Tola (2h05:36, e otto tra i migliori dieci tempi nella storia della manifestazione) vuole bissare l'oro di Eugene, leader di un team etiope super, con iscrizioni per Tsegaye Getachew, Chalu Deso, Leul Gebresilase e Milkesa Mengesha. L'eterno rivale Kenya porta in riva al Danubio Titus Kipruto, Timothy Kiplagat e Joshua Belet. Aspettative di un piazzamento di vertice per l'olandese argento olimpico Abdi Nageeye. Tris giapponese con Nishiyama, Sonota e Yamashita. L'azzurro Faniel, terzo a New York nel 2021, si è portato a 2h07:53. In testa al medagliere c'è il Kenya con cinque medaglie d'oro, tre per la Spagna e per l'Etiopia.

Azzurri in gara: Yohanes Chiappinelli (Carabinieri), Eyob G. Faniel (Fiamme Oro), Daniele Meucci (Esercito)


MARATONA FEMMINILE.
Anche nella 42 km femminile c'è la title defender, l'etiope Gotytom Gebreslase, unica nella storia iridata a vincere con un crono inferiore alle 2h20 (2h18:11), in un team etiope con la terza performer di sempre Amane Beriso Shankule (2h14:58), Workenesh Edesa, Yalemzerf Yehualaw e Tsehay Gemechu, sua la seconda prestazione mondiale stagionale in 2h16:56 nella Tokyo Marathon, dove è stata battuta da Rosemary Wanjiru (2h16:28), leader del team Kenya che comprende anche Sally Kaptich e Shyline Jepkorir Toroitich. Detto dell'Africa, USA con Keira D'Amato, Giappone con Rika Kaseda, Mizuki Matsuda e Sayaka Sato, Israele con Lonah Salpeter, bronzo in Oregon. L'azzurra Giovanna Epis porta in dote la terza prestazione europea stagionale (2h23:46 a sfiorare il record nazionale di Valeria Straneo, argento a Mosca nel 2013 e secondo podio mondiale azzurro dopo il bronzo di Ornella Ferrara nel 1995). Il Kenya, con cinque medaglie d'oro, guida il medagliere, ma nel numero di medaglie vanta lo stesso numero di metalli del Giappone, undici a undici.

Azzurre in gara: Giovanna Epis (Carabinieri)

 

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