Stoccolma, Carmassi record italiano 12.69
15 Giugno 2025di Marco Buccellato
A Stoccolma, nella settima tappa della Wanda Diamond League, Giada Carmassi firma il record italiano dei 100 ostacoli in 12.69 (+1.4), Federico Riva è secondo nei 1500 metri con la seconda prestazione della carriera e quarta italiana assoluta (3:32.17), seconda anche Larissa Iapichino nel lungo con 6,90 ventoso (e 6,85 regolare). Quarto Ala Zoghlami nei 3000 siepi in 8:14.38 a sfiorare il record personale (vince il tedesco Bebendorf in 8:11.81). Marta Zenoni si migliora nei 3000 metri in 8:41.72 in una gara velocissima dove chiude decima. Ottavo posto per Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli (55.98), Femke Bol si impone con il record del meeting (52.11), ottava anche Zaynab Dosso nei 100 metri (11.26/+0.9) dominati da Julien Alfred in uno splendido 10.75, stesso piazzamento per Eloisa Coiro negli 800 metri in 2:00.20 con il successo della britannica Georgia Hunter Bell in 1:57.66. Pomeriggio con grandissimi risultati: un record mondiale, un record europeo, quattro world lead e sei primati del meeting al Bauhaus Galan. Stoccolma regala il dodicesimo primato del mondo di Armand Duplantis nel salto con l'asta (6,28), il primato europeo dei 5000 metri ancora in casa Svezia con Andreas Almgren (12:44.27) e la doppia migliore prestazione mondiale dell’anno negli 800 metri del keniano Emmanuel Wanyonyi (1:41.95) e dello statunitense Rai Benjamin nei 400 ostacoli (46.55). Nell'alto femminile Nicola Olyslagers (2,01) batte la primatista Yaroslava Mahuchikh (1,99). Nelle altre gare, successi nel disco per lo sloveno Kristjan Ceh (69,73) e per la tedesca Kristin Pudenz (64,85 nel disco), per il cubano Reyner Mena nei 200 metri (20.05/+2.0), per il ghanese Benjamin Azamati nei 100 metri (10.18/+0.9), della statunitense Isabella Whittaker nei 400 (49.79) e per la liberiana Thelma Davies nei 200 metri in 22.42 ventoso (+2.2).
CARMASSI, C'E' IL RECORD ITALIANO! Sensazionale Giada Carmassi, a Stoccolma vola al record italiano dei 100 ostacoli in 12.69 (vento +1.4), sesta nella gara vinta dalla statunitense Grace Stark in 12.32 (primato del meeting). Una gara di gran livello complessivo, dove la portacolori dell'Esercito ha chiuso sesta con un eccellente finale, piombando sul traguardo ancora a piene frequenze, tanto da appaiare al centesimo l'ex-primatista mondiale Kendra Harrison. Per la friulana si tratta del primo record italiano della carriera, migliora il 12.75 di Luminosa Bogliolo ottenuto della semifinale olimpica di Tokyo 2021. L'azzurra proveniva dal progresso di fine maggio con 12.81 a Rabat, a soli sei centesimi dal primato italiano, ora una realtà. Oltre al record nazionale, per la Carmassi c'è la seconda prestazione europea stagionale. "Sono ancora incredula, ho avuto la sensazione di non riuscire a fermarmi, ho avuto le frequenze molto alte stavolta. Sapevo di stare bene, speravo nel personale. Sono felicissima di questo record e migliorare atlete che ho sempre preso a modello. E' il mio primo record italiano, sono ancora un po' frastornata ma felicissima".
IAPICHINO SECONDA. E' seconda nel lungo la campionessa europea indoor Larissa Iapichino, al primo confronto internazionale della stagione all'aperto, in un contesto che non mancava davvero di nessuna delle più forti specialiste in circolazione. La fiorentina delle Fiamme Oro mette a registro il miglior salto al terzo turno (6,90 con vento di +3.6) dopo un altro salto ventoso di 6,89 (+2.5) e un nullo, prima di realizzare 6,66 (+2.7) e finalmente due misure importanti con vento nella norma, 6,82 (+1.8) e 6,85 (+1.0). La precede soltanto l'oro olimpico Tara Davis-Woodhall, che con 7.05 (+1.3) nel salto d'apertura mette pressione a tutte le avversarie. Le parole di Larissa: "Non mi sono piaciuta molto nonostante la bella serie, porto a casa il secondo posto con soddisfazione e va bene così in una gara con tutte le migliori. Ho avuto qualche problema con le rincorse, ma mi servirà per mettere a punto i particolari tecnici per le prossime gare". L'azzurra batte tutte le altre, Jasmine Moore, Malaika Mihambo, e anche l'iridata indoor Claire Bryant.
RIVA ANCORA SUPER. Miglior back-to-back cronometrico non poteva esserci per Federico Riva, dopo il 3:31.42 del Golden Gala. Il mezzofondista romano delle Fiamme Gialle coglie però un significativo secondo posto nei 1500 metri (non validi per la classifica di Diamond League) chiudendo con la quarta prestazione assoluta italiana di 3:32.17 (seconda della carriera), preceduto soltanto dallo svedese Samuel Pihlström (3:31.53) e davanti tra gli altri ai compagni di allenamento George Mills (quinto e reduce dal primato britannico nei 5000 metri a Oslo) e Mohamed Attaoui (quarto), a loro volta battuti per il terzo posto dal danese Kristian Uldbjerg Hansen (secondo personal best in due gare in 3:32.60). Un'altra gara di altissimo profilo dell'azzurro primatista italiano del miglio, con personal best anche per gli statunitensi Alvarado e Houser. "Sono contento della prestazione, ho raggiunto una consistenza mai avuta prima, ero alla quarta gara in due settimane", le parole dell'azzurro.
ZOGHLAMI SFIORA IL PERSONALE. I piazzamenti azzurri di rilievo nel Bauhaus Galan non si esauriscono: il mezzofondo ritrova al miglior livello anche Ala Zoghlami, che si piazza quarto nei 3000 siepi con il secondo crono della carriera (8:14.38), secondo soltanto al personale di 8:14.06 centrato nella semifinale olimpica di Tokyo 2021. L'azzurro è superato dal tedesco Karl Bebendorf (personale in 8:11.81), dal neozelandese George Beamish (8:13.06) e dal marocchino Faid El Mostafa (8:14.04), riuscendo a chiudere davanti al favorito di giornata, l'etiope Getnet Wale. "Felice di essere tornato a tempi che non raggiungevo da due anni, ho fatto il minimo per i Mondiali, sono soddisfatto di me stesso".
ZENONI SI MIGLIORA NEI 3000. Trasferta svedese che premia l'azzurra Marta Zenoni, al progresso anche sulla distanza lunga dopo il gran personale nei 1500 metri al Golden Gala (4:01.53). Chiude decima nei 3000 ma migliora il personale in 8:41.72, rafforzando la quarta posizione nelle graduatorie italiane all-time, già in suo possesso con l'8:44.10 dello scorso settembre a Rovereto. "Ho fatto il mio primato, è stato difficile a livello mentale, ma sono fiduciosa dei risultati in questo percorso di gare internazionali. Non mi sono sentita benissimo, speravo in sensazioni diverse, ma è la mia seconda gara all'aperto della stagione e sono ancora in rodaggio. Sono stata ferma dopo la stagione indoor per un problema polmonare, non sono questi i tempi che sento di valere e che vorrei trovare nel corso della stagione". Davanti vanno su ritmi elevati con passaggio in 5:40 al secondo chilometro. Vince l'australiana Linden Hall (8:30.01, personale) davanti all'ugandese Sarah Chelangat (primato nazionale in 8:31.27).
FOLORUNSO, DOSSO E COIRO OTTAVE. Per Ayomide Folorunso una prestazione che non migliora i crono e i piazzamenti registrati nelle ultime uscite. La primatista italiana dei 400 ostacoli stavolta non trova la brillantezza per chiudere con il suo abituale rettilineo efficace e chiude ottava in 55.98, pagando un po' di stanchezza dopo l'intensa attività delle settimane appena trascorse. Vince super-Femke Bol, con il record del meeting di 52.11, e trova un'avversaria coriacea nella ex-primatista mondiale Dalilah Muhammad che centra il suo miglior crono delle ultime stagioni (52.91). "Oggi il fisico non mi ha permesso di fare la gara che volevo, si impara molto di più da queste esperienze, ho avuto una leggera influenza ma la gara è gara e do sempre il massimo". Seconda uscita all'aperto per Zaynab Dosso e stesso crono di Oslo, ottava nei 100 in 11.26 (+0.9). "Non sono i risultati che vorrei ma sono stata ferma a lungo, fino a tre settimane fa non riuscivo a mettere le scarpe chiodate, non conta fare i tempi adesso ma riuscirci a Tokyo ai campionati del mondo". Impressiona ancora l'olimpionica Julien Alfred, che in 10.75 sfiora di un centesimo la miglior prestazione mondiale dell'anno. Gara difficile negli 800 per Eloisa Coiro, rimasta alla corda nel gruppo nel gruppo a seguire la pacemaker, mentre poi è mancata la brillantezza per cambiare passo a duecento metri dal traguardo. L'azzurra, reduce dall'eccellente 1:58.64 nella tappa di Rabat (terza italiana di sempre), stavolta chiude in ottava posizione in 2:00.20. Vince con gran rimonta negli ultimi metri la britannica Georgia Hunter Bell in 1:57.66 per precedere la keniana Moraa e la sudafricana Sekgodiso. "C'era molto vento ma oggettivamente nell'ultimo duecento mi sono mancate le gambe, anche se sono riuscita a correre in due minuti e pochi centesimi", le parole della mezzofondista romana.
DUPLANTIS SOPRA L'ORIZZONTE. La gara perfetta, se di perfezione si può ancora parlare dopo i numerosi precedenti messi a registro dal più grande personaggio dell'atletica degli ultimi anni. Oggi cinque salti, nessun errore, da 6,00 direttamente a 6,28 per il primato del mondo numero dodici nell'asta di Armand Duplantis. La perfezione dello stadio in cui realizzarlo, dei pochi salti, delle condizioni ambientali, del talento purissimo che lo fa proiettare come una fionda, sempre più su. Un centimetro che si aggiunge al 6,27 di Clermont-Ferrand del 28 febbraio scorso nel meeting organizzato dall'ex-recordman e amicissimo Renaud Lavillenie, oggi onorevolissimo quarto con 5,80. E' un meeting sensazionale per il pubblico svedese, in orbita con Duplantis e anche con Andreas Almgren, che si prende il record europeo dei 5000 metri in 12:44.27 (7:42.93 ai 3000) vincendo la gara con oltre tredici secondi sul fortissimo etiope Kuma Girma, migliorando il 12:45.01 dello spagnolo Mohamed Katir (Montecarlo 2023).
WORLD LEAD. Emmanuel Wanyonyi ripete ad alta voce che è sempre con lui che bisogna fare i conti. Vinto il primo match-clou di Oslo, ecco la conferma di Stoccolma, impreziosita dal crono mondiale più veloce dell'anno (1:41.95), stavolta con più centesimi di margine sull'algerino Sedjati (1:42.27), tempi che sono anche merito dello splendido lavoro del pacemaker (49.75) e che fruttano il primato personale sia allo statunitense Hoey (1:42.43) che all'altro algerino Moula (1:42.77), preceduto dal primatista di Francia Tual (1:42.72). Chiusura di meeting con il primo "all in" stagionale nei 400 ostacoli maschili, Karsten Warholm questa volta è strabattuto (47.41) da un lunare Rai Benjamin, alla miglior prestazione mondiale stagionale di 46.55 (decima prestazione assoluta di sempre) che ha resistito al ritorno del brasiliano Dos Santos (46.68).
LE ALTRE GARE. Stavolta Yaroslava Mahuchikh (1,99) viene sconfitta dall'australiana Nicola Olyslagers (2,01). L'ucraina primatista del mondo si riserva l'ultimo tentativo utile per vincere la gara a quota 2,03, fallita da entrambe le top-jumper. Nei 400 metri l'ordine d'arrivo è il medesimo di Oslo: cambiano solo i verdetti cronometrici, con la statunitense Isabella Whittaker unica a forare i 50 secondi in 49.79. La primatista norvegese Henriette Jaeger sfiora il muro in 50.07, la britannica Amber Anning è terza in 50.17. C'è un record nazionale, è della cilena figlia d'arte Martina Weil (50.39), erede della colombiana Ximena Restrepo, bronzo olimpico 1992 sulla stessa distanza. Un altro successo tedesco in apertura di meeting, con la discobola Kristin Pudenz che con il 64,85 del primo lancio ipoteca la gara. Nello sprint emerge come miglior gara di giornata il 200 metri vinto dal cubano Reyner Mena (20.05/+2.0), al bis dopo il successo di Oslo. I 100 piani sono del ghanese Benjamin Azamati in 10.18 (+0.9), i 200 donne della liberiana Thelma Davies in 22.42 ventoso (+2.2). Chiude l'ultimo concorso il disco uomini, vinto dallo sloveno Kristjan Ceh (69,73) di una lunghezza sullo svedese Daniel Stahl (69,53).
Cronologia recente record italiano 100 ostacoli femminili (tempi automatici)
13.56 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio) Ludenscheid 12 luglio 1975
13.24 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio) Furth 13 giugno 1976
13.19 Patrizia Lombardo (Snia Bpd Milano) Mosca 8 luglio 1976
13.10 Patrizia Lombardo (Snia Bpd Milano) Livorno 30 maggio 1987
13.08 Carla Tuzzi (Cises Frascati) Neubrandenburg 10 luglio 1988
12.97 Carla Tuzzi (Cises Frascati) Valencia 12 giugno 1994
12.97 Carla Tuzzi (Cises Frascati) Trento 16 giugno 1994
12.85 Marzia Caravelli (Cus Cagliari) Montgeron 13 maggio 2012
12.76 Veronica Borsi (Fiamme Gialle) Orvieto 2 giugno 2013
12.75 Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro Padova) Tokyo 1° agosto 2021
12.69 Giada Carmassi (Esercito) Stoccolma 15 giugno 2025
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