Sotto il tetto di Padova

18 Febbraio 2015

La città veneta è pronta ad accogliere l'edizione 2015 dei Campionati Italiani Assoluti Indoor

di Giorgio Cimbrico

Per chi ama Padova, ecco serviti i versi di William Shakespeare che, atto I, scena I, aprono la Bisbetica Domata o, secondo titolo originale, il Domamento della Bisbetica: “per il grande desiderio che avevo di vedere la bella Padova culla delle arti sono arrivato e a Padova sono venuto come chi lascia uno stagno per tuffarsi nel mare”.  Il Bardo non si era mai spinto sin lì, ma si teneva bene informato anche senza internet o altre diavolerie: penna, calamaio e qualche raccolta di novelle comprata a sei pence erano sufficienti.

Atletica sotto un tetto, quello del nuovo Palaindoor all’esordio: nessuna sorpresa, perché i padovani alle attività al coperto sono abituati: nel Palazzo della Ragione, sormontato da una copertura che pare una gigantesca chiglia,  la sala adorna di simboli astrologici è la più grande d’Europa. Tutto sommato, salti e lancio del peso avrebbero potuto essere ospitati in questo gigantesco e prezioso guscio sospeso tra Medioevo e Rinascimento. Calandoci in un altro guscio, quello dell’atletica, la bella Padova, un tempo faro rugbystico d’Italia, è un caleidoscopio di colori in cui domina il cremisi delle Fiamme Oro, ma dove trova posto anche il gialloblù dell’Assindustria. E così, da quasi mezzo secolo, vale a dire da quando si assegnano titoli tricolori indoor (15 marzo 1970, Genova, pista nuda e canadese, subito traforata da una raffica di chiodate), è facile e agevole imbattersi in padovani doc o importati dal resto del Veneto e d’Italia che hanno incamerato maglie per la loro città d’origine o d’adozione.

Il “padovano” Alessandro Andrei ha lasciato al Veneto un record regionale che difficilmente verrà battuto e nel bilancio storico della rassegna offre un poker di successi, ben lontano comunque dall’assiduo collezionista Paolo Dal Soglio, vicentino di Schio, giunto a due unità oltre la dozzina. I confini, spesso elaborati, tra le province venete hanno finito per offrire errori o fraintendimenti, e così la vicentina per antonomasia Gabriella Dorio, due accoppiate di titoli su 800 e 1500,  è in realtà padovana di Veggiano. E Giovanni Evangelisti, riminese per improvvisa e non procrastinabile nascita, è padovano a tutti gli effetti, presente nella lunga lista dei campioni d’Italia con cinque titoli catturati tra l’82 e il ’94. Il Veneto è vitale, la provincia di Padova, una miniera: di Teolo è Tito Morale, di Camposampiero è Chiara Rosa, cinque titoli, dove hanno visto la luce anche Ruggero Pertile, Dino Baggio, Daniele Gastaldello, Luca Dotto e chi campionessa non è ma ama muoversi nel cielo (Sky) dello sport e dell’atletica: Lia Capizzi.

Andando a pescare in questi lunghi elenchi – con scuse anticipate per le larghe omissioni – e affidandoci più che altro a lampi di memoria, prima che vengano spenti dalle salve dell’ammiraglio Alzheimer (la bella definizione è di un arguto scrittore inglese, Alan Bennett), risalgono alla superficie i volti di Gianfranco Lazzer, veneziano di San Stino di Livenza, di Luciano Caravani vicentino (fedele gregario di Pietro Mennea nel giorno della demolizione del record del mondo indoor dei 200), di Andrea Longo da Piove di Sacco, di Emanuele Abate da Alassio, del furlan Massimo Di Giorgio, del trentin-modenese Silvano Chesani, del vicino vicentino Michael Tumi. Sono solo alcuni effettivi di quel grosso reparto di polizia impegnato da lunghi anni in una battuta che ha dato e continua a dare eccellenti frutti. Anche Livio Berruti fece parte di questa squadra scelta e può dire di essere, per ricordi lieti, un cittadino della Bella Padova.

La miglior atleta e il miglior atleta di questo fine settimana diventeranno la Caterina e il Petruccio del nostro tempo. Il Bardo, che nella sua Londra vecchia quattro secoli assisteva a giochi di ogni tipo, ne sarebbe felice.

TV - I Campionati Italiani Assoluti Indoor di Padova saranno trasmessi in diretta streaming sul sito di RaiSport dalle 14:30 alle 17 di ciascuna delle due giornate. Domenica 22 febbraio è inoltre prevista una sintesi in differita della manifestazione dalle 20:30 alle 22:30 (prima giornata) e dalle 22:30 alle 00:30 (seconda giornata) su RaiSport 1 con repliche nei giorni successivi. 

ORARIO/Timetable - DISPOSITIVO TECNICO (aggiornati al 20 febbraio 2015)

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