Sibilio al Maradona: debutto nella sua Napoli

11 Aprile 2022

L’ostacolista partenopeo, finalista olimpico dei 400hs e della 4x400, ha scelto la pista del cuore per l’esordio stagionale: in gara nei 300 metri piani sabato 23 aprile

A Napoli, e dove sennò? Sulla “sua” pista, sull’anello azzurro dello Stadio Maradona, intitolato al suo idolo calcistico di sempre. È un esordio pieno di fascino e di significato quello che sta preparando Alessandro Sibilio, due volte finalista olimpico in pochi giorni nella scorsa estate a Tokyo. La distanza non è ancora quella classica dei 400hs ma per il debutto stagionale il napoletano di Posillipo ha scelto i 300 metri (senza ostacoli). Prova spuria, per avvicinarsi gradualmente alle prime uscite dell’anno negli ostacoli, che potrebbero vederlo impegnato all’estero in contesti di super lusso: del resto, il 47.93 dello scorso anno in semifinale ai Giochi ha cambiato radicalmente le sue prospettive. Napoli abbraccia il suo atleta più forte, il proprio gioiello, un vero e proprio orgoglio partenopeo, nel pomeriggio di sabato 23 aprile. La gara è un meeting interregionale organizzato dal Comitato regionale FIDAL Campania, con la chicca di un trecento a inviti che potrebbe includere diversi altri azzurri di qualità. 

“Saranno passati dieci anni dall’ultima volta, quando si chiamava ancora San Paolo - le parole di Sibilio, super tifoso del Napoli in corsa per lo scudetto - sono emozionatissimo di correre di nuovo su questa pista, spero di far divertire tante persone che hanno fatto il tifo per me nella scorsa stagione. Vorrei essere un punto fermo per tanti ragazzi che ogni giorno vedo crescere in questo stadio durante i miei allenamenti: mi piacerebbe che un giorno diventassero più forti di me”. Ottavo nella finale più clamorosa di sempre, la sfida dei 400hs che ha segnato in chiave globale le Olimpiadi di Tokyo con il fantascientifico 45.94 del norvegese Warholm, il 46.17 dell’americano Benjamin e il 46.72 del brasiliano Dos Santos. Settimo con la staffetta 4x400 a colpi di record italiani (dopo 35 anni), prima il 2:58.91 della batteria e poi il 2:58.81 della finale insieme a Re, Scotti e Aceti. Campione d’Europa under 23 a Tallinn negli ostacoli. Secondo italiano di sempre nella specialità alle spalle di un altro dei propri miti, il campione del mondo di Siviglia ’99 Fabrizio Mori, che gli ha dato consigli anche nel raduno di Siracusa insieme allo storico tecnico e mentore Gianpaolo Ciappa. Da tutto questo si riparte. Dalla stagione 2021 del tanto atteso salto di qualità. Da un’estate che lo ha trasformato da promessa giovanile a realtà mondiale. 

“Essere competitivo sia ai Mondiali di Eugene, sia agli Europei di Monaco di Baviera”, è l’obiettivo stagionale di “Ale” Sibilio (Fiamme Gialle), 22 anni, senza uscite indoor in questo inverno per concentrarsi sulle grandi rassegne di luglio e agosto. “Non vedo l’ora di rimettermi in gioco, è passato tanto tempo lontano dalle gare dopo Tokyo (unico impegno successivo, i 400 metri in 46.20 a Castelporziano a settembre, ndr). Non è la mia distanza ma voglio subito partire forte e divertirmi”. L’ultimo 300 risale a quattro anni fa, sempre a Napoli, ma sulla pista del Virgiliano che affaccia sul mare: primato personale di 33.24. Stavolta la pista è quella dell’impianto di Fuorigrotta, riqualificata per le Universiadi del 2019. Bellissima e veloce. Un pezzo di cuore.

naz.orl.

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