Sedykh, un record lungo trent'anni

25 Novembre 2016

Era il 30 agosto 1986 quando il martellista sovietico realizzò uno dei primati mondiali più longevi, tuttora imbattuto

I record sono fatti per essere battuti. Ai Giochi Olimpici di Rio, Wayde van Niekerk ha spostato il limite umano sui 400 metri correndoli in 43.03 e ha mandato definitivamente in soffitta lo stellare 43.18 che Michael Johnson stabilì ai Campionati Mondiali di Siviglia del 1999. Alcuni record però sembrano fare fatica a sottostare a questa logica (quella di essere battuti) e dopo tanti anni godono ancora di ottima salute.

E’ il caso del record mondiale del lancio del martello maschile che Yuriy Sedykh, atleta sovietico, stabilì a Stoccarda il 30 agosto 1986 ai Campionati Europei con la misura di 86,74 e che quest’anno spegne idealmente le trenta candeline. E tutt’oggi francamente non si vede chi possa batterlo: quest’anno solo due atleti hanno superato, di poco, la fettuccia degli ottanta metri e a Rio la medaglia d’oro è stata vinta con un misero 78,68, ben otto metri in meno del lancio primato di Sedykh.

Certo, quando si parla dell’atletica di quegli anni la mente corre subito alle volate mefistofeliche di Ben Johnson e l’ombra del doping c’è. Infatti rimangono ancora undici record del mondo, quasi tutti femminili, targati anni Ottanta, e questo lascia pensare. D’altro canto sarebbe riduttivo non riconoscere la grandezza di quel lancio e del suo artefice. Yuriy Sedykh fu un grande personaggio e soprattutto un vincente: campione olimpico nel 1976 a Montreal e nel 1980 a Mosca, vittima del boicottaggio del blocco sovietico ai Giochi di Los Angeles del 1984, dove avrebbe probabilmente spadroneggiato, ma fece in tempo a vincere una medaglia d’argento quattro anni dopo ai Giochi di Seul. Nel suo palmarès compaiono anche un oro e un argento ai Mondiali e tre ori agli Europei.

Proprio conquistando il suo terzo titolo europeo Sedykh stabilì il suo record, anzi lo migliorò per la terza volta, battendo la concorrenza del suo acerrimo rivale Sergey Litvinov, che in quell’occasione lanciò esattamente un metro di meno. Da record fu anche la sua serie pazzesca con altri due lanci sopra gli 86 metri e una media di 85,79. Atleta di stazza media (110 kg di muscoli distribuiti su 185 centimetri) è ancora oggi punto di riferimento per gli studiosi e gli appassionati del lancio del martello perché la sua maestria tecnica non ha finora avuto pari al mondo, avvicinata solamente da Litvinov. Del resto le venti migliori prestazioni al mondo di ogni tempo appartengono a questi due atleti, con Sedykh che fa la parte del leone con 17 lanci a 3.

Oggi Yuriy Sedykh ha 61 anni, vive a Parigi ed è rimasto nel mondo dell’atletica. La sua è una famiglia di campioni: il record del mondo femminile di getto del peso è di sua moglie, Natalia Lisovskaya, che lo stabilì l’anno dopo il marito, mentre Alexia, loro figlia, è stata campionessa olimpica giovanile. Ricorrenze come questo record del mondo suggeriscono che forse ogni tanto bisogna guardare indietro per guardare avanti. In Europa le scuole di lanci valide non mancano, Parigi non è lontana. E’ il suo 86,74 che è sempre più lontano.

(di Gian Mario Castaldi)

SEGUICI SU: Twitter: @atleticaitalia | Facebook: www.facebook.com/fidal.it



Condividi con
Seguici su: