Schwazer KO, niente Coppa: "Mi dispiace"



Non ce la fa. Alex Schwazer non sarà in gara sabato mattina a Chihuahua (Messico), nella prova dei 50 km di Coppa del Mondo. "Non è proprio il caso - racconta all'Hotel Palacio, dove alloggia con la squadra italiana - stamattina ho provato, ma non sono in grado di affrontare un impegno del genere senza correre il rischio di compromettere i miei veri obiettivi. La stagione è ancora lunga, e il traguardo principale del 2010 è sempre stato rappresentato dagli Europei. E' proprio perché punto a Barcellona, che scelgo di non partire qui, in condizioni ambientali, tra l'altro, difficilissime, su un percorso privo di respiro". Il campione olimpico di Pechino analizza il suo stato: "In realtà adesso sto meglio, non ho più sintomi particolari, ma sono davvero debilitato. Questa mattina non andavo avanti. Il rischio non è solo quello di non arrivare tra i primi, o di non finire la gara, ma di prendersi una di quelle lezioni che lasciano segni indelebili su un organismo. Ci saranno 38 gradi, e recuperare da una gara così, partendo con la spia della riserva già accesa, potrebbe essere complicatissimo. Il mio obiettivo è Barcellona, la 50 chilometri degli Europei, non voglio rischiare di compromettere tutto nel momento in cui il mio corpo dimostra di non essere pronto. Certo, se fossimo alla vigilia di un'Olimpiade partirei, ci proverei ugualmente. Ma qui non avrebbe davvero senso".

La stagione di Alex Schwazer è stata già notevolissima. Il "no" di Chihuahua non intacca, a giudizio dell'altoatesino, quanto di buono già fatto: "No, anzi, questi risultati sono il segnale che si sta procedendo bene verso gli Europei. Volevo tornare a fare una grande 50 chilometri internazionale qui in Messico, dopo il ritiro al Mondiale di Berlino dello scorso anno, ma purtroppo è successa questa cosa, e non c'è molto da fare se non fermarsi, ragionare, e fare una scelta, anche dolorosa, ma ponderata". Il percorso di avvicinamento a Chihuahua, però, potrebbe non essere stato il migliore. Lo ammette lo stesso Schwazer. "A posteriori, sì, dico che forse non è stato l'ideale rimanere al fresco della Val Senales e presentarsi qui a pochi giorni dal via, ma posso anche dire che altri hanno preparato questo appuntamento andando in altura a Flagstaff, e allora? Chi ha ragione? E allo stesso tempo, forse sarebbe stato meglio scegliere di venire qui a fare una 20, piuttosto che una 50, prendendo meno rischi. Ma è inutile pensarci ora, a questo punto è meglio guardare avanti. No, non credo che cercherò un'altra 50 prima degli Europei. Farò l'altura, farò tutto ciò che serve per presentarsi al meglio". Anche sullo stato d'animo, Schwazer non mostra dubbi: "Sono dispiaciuto. Sì, dispiaciuto è il termine più giusto. Non deluso".

m.s.

Nella foto d'archivio, Alex Schwazer ai Giochi di Pechino (Giancarlo Colombo)



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