Schwazer: "A Dublino per capire come lavorare"



Trasferta all’estero per Alex Schwazer (Carabinieri) e Gisella Orsini (Forestale) impegnati domenica nel meeting internazionale di marcia di Dublino, che prevede tutte le distanze olimpiche e nel quale i due azzurri partono con obiettivi differenti. Se la Orsini cerca sui 20 km il minimo per i Mondiali di Osaka, Schwazer è intenzionato a compiere un semplice test di resistenza sulla distanza dove, è bene ricordarlo, nello scorso febbraio ha stabilito un fantasmagorico record italiano a Rosignano Solvay a un solo secondo dal record europeo di Korzeniowski, non uno qualunque… Schwazer, in partenza per la capitale irlandese, non nasconde gli obiettivi e le difficoltà del suo impegno, ma parte con al tranquillità di chi ha la coscienza a posto: “Della gara irlandese non so nulla, né avversari né percorso e in fin dei conti è meglio così perché è una gara importante per me, per fare un test sulla distanza prima del Mondiale per vedere come sto. Conta solo quel che farò io”. - Si è fatto quindi un’idea di come impostare la gara? - Sì, andrò esclusivamente sul mio ritmo disinteressandomi degli avversari. Il mio obiettivo è un tempo intorno alle 3h55 sperando di avere buone sensazioni lungo tutto l’arco della prova. Mi regolerò esclusivamente sul ritmo prestabilito e sui passaggi che abbiamo concordato con il tecnico Sandro Damilano. - In che condizioni è lo Schwazer attuale? - Diciamo che sto abbastanza bene, sono molto contento dell’ultimo mese e mezzo di allenamenti, le scelte che ho fatto, compresa la rinuncia alla Coppa Europa, mi hanno dato i frutti sperati, nel senso che in questo periodo sto esattamente come pensavo di stare. Il che significa che se rispetto a febbraio la resistenza è quasi allo stesso livello, manca ancora tutta la potenza, quella che dovrebbe consentirmi di scendere sotto i 4 minuti al chilometro ed è su questo aspetto che dovrò lavorare. Ma è normale che la situazione sia questa. - La stagione internazionale finora è andata come pensava, ossia vede i russi come favoriti a Osaka? - No, non si possono fare pronostici sulla gara iridata perché il clima avrà un influsso troppo importante. Verranno fuori avversari che normalmente non sono ritenuti di prima categoria. Sarà una gara fondamentale che non ritengo neanche troppo indicativa in funzione delle Olimpiadi di Pechino, ossia mi concentro sul Mondiale, alle Olimpiadi penserò dopo. In fin dei conti ho qualcosa da difendere a Osaka (Schwazer fu bronzo ai Mondiali 2005 di Helsinki, unica medaglia italiana della spedizione, ndr). Gabriele Gentili>/b> Nella foto: Alex Schwazer all’arrivo a Helsinki 2005 (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

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