Running è socializzare: il progetto GEOpard

06 Ottobre 2020

L’iniziativa della FIDAL per prevenire fenomeni di radicalizzazione, attraverso la corsa e la condivisione degli allenamenti. Coinvolti sei Paesi dell’Unione Europea

Quell’attitudine a sfidare te stesso, quell’energia che metti in ogni cosa davvero importante, sapresti condividerla con chi ti circonda? Il running è una delle attività più praticate al mondo, uno sport aperto a tutti che non necessita l’uso di particolare equipaggiamento o infrastrutture di base né implica costi elevati. Tuttavia, è da sempre considerato uno sport individuale. FIDAL ha intrapreso un percorso che vuole ribaltare tale convinzione e fare del running uno strumento di socializzazione. È da questo spunto che nasce GEOpard, un progetto della Federazione Italiana di Atletica Leggera, finanziato dalla Commissione Europea, che mira a prevenire fenomeni di radicalizzazione tra le generazioni più giovani attraverso lo sport, e in particolare la corsa, come vettore di integrazione e inclusione sociale. GEOpard sarà presentato nel corso del Festival del Racconto e dell’Etica Sportiva “Overtime” a Macerata, mercoledì 7 e giovedì 8 ottobre, da Chiara Spinato e Luca Verrascina (FIDAL), curatori del progetto insieme a Erica Milic.

Un recente sondaggio SWG (novembre 2019) sui giovani italiani ed europei di fronte al cambiamento rivela che il rischio di radicalizzazione - sia essa di natura religiosa, razziale o sociale - è in aumento, anche nella loro stessa percezione. Il periodo di chiusura e isolamento causato dall’emergenza sanitaria Covid-19 non può che aver acuito tale fenomeno. Allo stesso tempo, una ricerca dell’Istituto Piepoli redatta per FIDAL (maggio 2019) spiega che la “città ideale” per i giovani italiani deve essere una “sport city”, ricca di spazi pubblici attrezzati per svolgere attività sportiva. Un bisogno espresso che, dopo il lockdown, non può che essere aumentato. 

Su tali premesse, il progetto GEOpard ha sviluppato una nuova piattaforma “social-e” sulla base di Runcard, la piattaforma geografica per corridori amatoriali nata nel 2015. Attraverso l’iscrizione, l’utente (over 18 e under 35) potrà accedere ai dati geografici derivati dalle proprie sessioni di allenamento, registrando e memorizzando specifici valori relativi alle performance. Si potranno inoltre condividere foto e video, organizzare appuntamenti per allenamenti di gruppo, seguire lezioni di coaching online. L’obiettivo sarà riuscire a coinvolgere e affiliare il maggior numero di giovani provenienti da 6 Paesi UE (Italia, Francia, Austria, Germania, Portogallo, Belgio), i quali creeranno una comunità unita dalla passione per il running, avviando percorsi di allenamento con caratteristiche simili in tutte le città coinvolte, indipendentemente da fattori all’origine di episodi di discriminazione e isolamento (etnia, religione, censo, convinzioni politiche, etc).

Il progetto ha come destinatari i giovani under 35, un target che dovrà in special modo cercare di includere e coinvolgere coloro che sono a rischio di radicalizzazione. L’obiettivo specifico è il loro coinvolgimento in attività sportive, a partire dalla corsa, che canalizzino le loro migliori energie su obiettivi condivisi con ragazzi in situazioni potenzialmente simili, e con tutti gli altri sulla base di un denominatore comune, ossia la passione per la corsa. E l’esigenza di stare in gruppo.

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