Rovereto: Battocletti 3:58.15, ora c’è Roma
02 Giugno 2025Il Golden Gala Pietro Mennea è sempre più vicino e Nadia Battocletti è al top. A Rovereto, nel Palio Città della Quercia, si migliora fino a 3:58.15 nei 1500 metri, a soli quattro centesimi dal record italiano di Sinta Vissa della passata stagione. Venerdì sera all’Olimpico, la trentina delle Fiamme Azzurre sarà protagonista di un 5000 da sogno con la campionessa olimpica Beatrice Chebet (Kenya) e la primatista del mondo Gudaf Tsegay (Etiopia), un appuntamento alla quale si presenta in una condizione già decisamente favorevole, come dimostrato anche stasera: “Sì, sono mancati soltanto quattro centesimi al record, ma non ci stavo pensando affatto - racconta Nadia - Sono felice della prestazione di fronte a un tifo strabiliante. Tra qualche giorno c’è il Golden Gala, è la gara a cui sto pensando da più tempo. Roma mi ricorda bellissime emozioni dell’anno scorso: gli Europei a giugno, poi il Golden a fine agosto. Ho visto la startlist dei 5000 ed è davvero qualificata: come sempre darò il massimo e mi spingerò oltre i miei limiti”. Battocletti attende l’ultimo giro per mettere la freccia nei confronti dell’australiana Linden Hall (3:58.70) e quando parte ai -300 è inarrestabile, sembra volare. Alleggerito di oltre un secondo il personale che aveva realizzato proprio al Golden Gala 2024 (3:59.19) in una specialità che non ha frequentato spesso.
Eccolo, lo Zane Weir che conosciamo. A quattro giorni dal Golden Gala avvicina i 22 metri con 21,84 nel peso, suo miglior lancio degli ultimi tredici mesi (lanciò 21,93 il 1° maggio 2024), prima che una distorsione alla caviglia destra condizionasse in gran parte la stagione degli Europei di Roma e delle Olimpiadi di Parigi. L’azzurro delle Fiamme Gialle ingrana al terzo lancio dopo un 19,99 e un 20,94, si porta in testa e poi trova un’altra misura di buon valore al quinto (21,34), vincendo la gara con sette centimetri di vantaggio sullo statunitense Roger Steen (21,77), terzo il nigeriano Chukwuebuka Enekwechi (21,62).
Comincia con un successo la stagione all’aperto del campione mondiale ed europeo indoor del triplo Andy Diaz (Fiamme Gialle) che supera i diciassette metri (17,04/+1.0), al secondo turno, dopo un primo nullo, quanto basta per portare a casa la gara in vista del debutto nella Wanda Diamond League 2025 a Oslo il 12 giugno. Ma prima c’è da festeggiare: il giro d’onore allo stadio Olimpico nel corso del Golden Gala gli permetterà di raccogliere l’affetto del pubblico italiano che ha imparato a conoscere e apprezzare le sue qualità umane prima ancora che sportive. In Trentino, Diaz precede il tedesco Max Hess (16,88/+0.3) e il neozelandese Ethan Olivier (16,84/+1.0), e c'è da segnalare anche il 16,61 (+0.8) di Simone Biasutti (Fiamme Gialle).
Ventisei centesimi di progresso e una gara da applausi per Anna Polinari (Carabinieri) che scale le liste italiane alltime dei 400 metri fino al sesto posto, con il primato personale di 51.43: eccellente soprattutto il rettilineo finale, quando guadagna progressivamente margine sull’austriaca Susanne Gogl-Walli (51.60) e la rumena Andrea Miklos (51.95) mentre non fa meglio di 52.63 l’altra azzurra Virginia Troiani (Cus Pro Patria Milano), sesta.
Serata molto promettente per gli 800 metri in chiave azzurra, con tre italiani che finiscono sotto l’1:45. Il più forte sulla carta, Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro), è l’unico a correre nella serie migliore, ma il bronzo europeo chiude in 1:45.89 spegnendosi nel finale dopo aver provato la rimonta tra i -250 e i -100 metri. Chi sorprende è invece il terzetto della ‘serie B’ composto da Francesco Pernici (Fiamme Gialle, 1:44.59), Federico Riva (Fiamme Gialle, 1:44.80) e Giovanni Lazzaro (Aeronautica, 1:44.95), tutti da urlo, con menzione speciale per Pernici che diventa l’ottavo italiano di sempre (e terzo U23). Notevole anche la prestazione di Riva, non uno specialista degli ottocento, atteso venerdì nei suoi 1500 all’Olimpico per il Golden Gala. Firma spagnola sugli 800 di Rovereto: 1:43.56 per Mohamed Attaoui.
Il solito finale esuberante porta davanti a tutte Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre), ancora sotto i due minuti negli 800 con 1:59.51 dopo il personale di 1:58.64 a Rabat, superando la francese Rachel Pellaud (2:00.12) ma la grande novità su crono di rilievo è la siciliana Maria Colajanni (Cus Palermo), vicecampionessa tricolore, capace di 2:00.71 per entrare nella top ten italiana di sempre al decimo posto con un miglioramento che dire significativo è poco rispetto al recente 2:03.56. Nell’alto, Marco Fassinotti (Aeronautica) conferma il buon momento di forma con il secondo posto in 2,23, stessa misura che può incoraggiare il rientrante Edoardo Stronati (Fiamme Gialle, quarto), nella competizione vinta dall’israeliano Jonathan Kapitolnik.
Nelle altre gare, vittorie dall’estero per la sprinter liberiana Maia McCoy (11.19/+0.6 nei 100) e per il sudafricano Gift Leotlela (10.10/0.0), per il quattrocentista canadese Christopher Morales Williams (45.02), per l’etiope Berihun Moges nei 3000 siepi (8:30.28) con Giovanni Gatto (Quercia Dao Conad) terzo e al personale di 8:34.18. Ancora sigilli internazionali per la tedesca Elena Kelety nei 400hs (54.93) con Rebecca Sartori (Fiamme Oro) terza in 55.74; per il cubano Roger Iribarne (13.49/-0.4) nei 110 ostacoli, per il keniano Andrew Alamisi nei 5000 (13:16.90), per l’astista brasiliana Juliana De Menis (4,63) con Elisa Molinarolo (Fiamme Oro) seconda a 4,46, e per la lunghista serba Milica Gardasevic (6,72/+1.6). [RISULTATI]
Edizione numero 25 per il Meeting di Primavera a Mondovì (Cuneo) dove crescono le giovani velociste: in batteria la junior Alice Pagliarini (Fiamme Gialle) con 11.47 (+0.8) toglie un decimo al personale di due anni fa per diventare la sesta U20 italiana di sempre (non è lontano il record di categoria, 11.40 di Vittoria Fontana) e la 22enne Gaya Bertello (Pol. Novatletica Chieri) in 11.53 cancella il suo 11.67 datato 2021. Entrambe tornano a migliorarsi dopo gli infortuni delle scorse stagioni e in finale vince ancora la marchigiana di un soffio, 11.71 (+0.4) contro 11.72 per la piemontese che poi nei 200 scende a 23.59 (+0.5). Al maschile 10.32 (-0.3) di Samuele Ceccarelli (Fiamme Oro) davanti a Roberto Rigali (Carabinieri, 10.45). Nell’asta Simone Bertelli (Fiamme Gialle) supera 5,60 alla terza prova, due giorni dopo il 5,62 di Nizza. È il serbo Nikola Kostic a imporsi sui 400 ostacoli con 49.79 tallonato da José Bencosme (Avis Barletta, 49.88). [RISULTATI] A Praga, in Repubblica Ceca, secondo posto nel lungo di Reda Chahboun (Libertas Unicusano Livorno) con la seconda misura in carriera: 7,89 (+0.7) nella gara vinta con 8,23 (+0.7) dal giamaicano Carey McLeod, atteso venerdì sera al Golden Gala di Roma. Nei 1500 settimo Ossama El Kabbouri (Atl. Firenze Marathon, 3:38.72), quarta nell’alto Giulia De Marchi (Atl. Vicentina, 1,82). [RISULTATI]
naz.orl. - l.c.
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