Rieti, grandi numeri e Bressanone nel mirino



Rieti ospita dal 3 al 5 ottobre la 43^ edizione dei Campionati Italiani allievi (atleti nati nel 1991 e 1992): omaggio dovuto ad uno dei centri più attivi dell'atletica giovanile italiana e non solo. Si tratta di un ritorno: al "Guidobaldi" si assegnarono le maglie tricolori della categoria già nel 2005, celebrando la storica medaglia di bronzo conquistata da Matteo Galvan sui 200 metri ai Mondiali "under 18" di quell'anno. Solita grande festa, con enorme partecipazione: i numeri parlano di quasi 1300 iscritti-gara - tra maschi e femmine - ma soprattutto in questa occasione si dovrà mantenere un occhio di riguardo per la qualità delle prestazioni e le prospettive più o meno immediate dei giovani protagonisti. Questa, si sa, non è considerata in genere una priorità di un movimento come il nostro, impostato maggiormente verso la crescita graduale piuttosto che nella ricerca dell'exploit precoce dei giovanissimi.

A RIETI TENENDO BRESSANONE NEL MIRINO

Stavolta, tuttavia, sarà gioco-forza adeguare la strategia alle contingenze del momento: incombono ormai i Campionati Mondiali di Bressanone 2009, mancano 10 mesi all'appuntamento, ed è bene che si tenga in stato di osservazione la classe 1992 unitamente a quella del 1993 che sarà impegnata tra una settimana a Roma per la rassegna nazionale cadetti, nientemeno che sul prestigioso palcoscenico dello Stadio Olimpico.
Non è un segreto che sia ormai in dirittura d'arrivo il progetto di avvicinamento alla grande kermesse iridata ospitata in Alto Adige il prossimo anno: dettagli del progetto da definire già nelle settimane successive alla disputa delle due competizioni tricolori giovanili le quali, a questo punto, acquistano un'importanza fondamentale per le ambizioni dei protagonisti.

TANTI APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI NEL 2009

Prima di affrontare i temi di attualità della rassegna reatina, sarà bene mettere un po' d'ordine proprio nel calendario internazionale del prossimo anno, che si presenta denso di eventi dedicati all'attività giovanile. Intanto, i nati nel '92 non saranno coinvolti solo nei Mondiali di Bressanone (8/12 luglio), ma potranno puntare anche all'EYOF di Tampere (19/24 luglio) e - almeno per coloro che svolgono attività studentesca - sulle due grandi manifestazioni organizzate dall'ente mondiale dello sport scolastico (ISSF) e che nel 2009 vedranno al centro della scena non solo la Coppa "Jean Humbert" (Tallinn, Estonia, dal 25 al 30 giugno) ma la stessa Gymnasiade. Infatti, per ragioni climatiche legate alla sede, la grande rassegna mondiale studentesca è stata anticipata rispetto alla naturale scadenza del 2010 per essere ospitata a Doha (Qatar) dal 7 al 12 dicembre 2009. Inoltre, per chiudere il cerchio, non bisogna dimenticare che i ragazzi nati nel '91 avranno naturalmente la possibilità di disputare i prossimi Campionati Europei juniores, in calendario a Novi Sad, nella provincia serba della Vojvodina, dal 23 al 26 luglio 2009.

I REDUCI DI BYDGOSZCZ

Anche quella che si va a concludere, in ogni caso, è stata una stagione densa di eventi: la categoria ha avuto come sempre occasione di misurarsi nel tradizionale "Brixia Meeting", uno degli appuntamenti più affascinanti del panorama internazionale, ma anche nel triangolare "under 18" di Chiuro, nel mese di giugno. E per alcuni c'è stata anche l'emozione del debutto internazionale a livello juniores: sia nei Campionati Mondiali "under 20" di Bydgsozcz, a luglio, sia nella Coppa del Mediterraneo di Rabat, poche settimane più tardi. In Polonia sono stati presenti tre ragazzi - Alessandro Pedrazzoli nei 400m e nella staffetta, Giuseppe Carollo nell'alto, Eduardo Albertazzi nel disco - e tre ragazze - Marta Maffioletti nei 200m e nella staffetta, Elena Vallortigara nell'alto, Antonella Palmisano nella marcia - e tutti li ritroveremo protagonisti a Rieti. E' però importante ricordare che il comportamento di questi ragazzi è stato decisamente decoroso: Antonella Palmisano coraggiosa e determinata nella 10km, dove ha stabilito non solo il nuovo limite allieve ma anche quello juniores, tolto a Martina Gabrielli con il tempo di 46'22"72 (al momento seconda allieva al mondo nel 2008, limitatamente alle prestazioni su pista); Giuseppe Carollo ha conquistato un'insperata finale nell'alto, dopo aver migliorato al coperto il record di categoria (fino a 2.13) ed essere progredito anche all'aperto (2.15); Eduardo Albertazzi ha mancato per un paio di spanne la qualificazione nei primi 12 del disco, confermando peraltro le doti che avevano portato il gigante marchigiano a migliorare in stagione i limiti allievi sia con l'attrezzo della categoria (58.51), sia con quello juniores da 1.75kg (54.60); Marta Maffioletti, dal canto suo, ha dimostrato una maturità non comune nel corso della trasferta, correndo serenamente la prova individuale e poi mancando per pochi centesimi la promozione alla finale con le compagne della staffetta veloce; anche Alessandro Pedrazzoli, pur in un contesto difficilissimo, ha saputo riscattare con una buona frazione di staffetta la prestazione non felice della gara individuale. Ed Elena Vallortigara? Sulle doti del talento vicentino dell'alto non si può discutere: la qualificazione di Bydgoscz è stata francamente un incubo per una come lei, che avrebbe potuto puntare perfino ad una medaglia. Tuttavia ci può stare la piccola crisi di crescita come pure la messa a punto di problemi tecnici: nel prosieguo di una stagione purtroppo ancora caratterizzata da qualche stop per infortunio, Elena è tornata stabilmente ad affrontare le misure che le competono.
Da segnalare che anche Claudio Stecchi, promettentissimo astista fiorentino (sulle orme del papà Gianni, già primatista italiano) aveva ottenuto, sia pure con qualche giorno di ritardo, il minimo di partecipazione per i Mondiali juniores: il giovane toscano ha incrementato il limite di categoria fino al 5.11 ottenuto il 25 giugno nel meeting dipartimentale francese di Pessac.

GLI ALTRI PROTAGONISTI DI RIETI

FRATELLI D'ITALIA - Succede con sempre maggior frequenza che, tra gli interpreti delle manifestazioni tricolori giovanili ci siano ragazzi che ancora non possono vestire la maglia azzurra: ma in realtà si tratta di prodotti del nostro movimento, nati da realtà locali spesso di non facile gestione, a costo di grandi sacrifici. L'auspicio è ovviamente quello di averli disponibili nelle nostre rappresentative quanto prima.
Basti pensare ad Eusebio Haliti, l'albanese trapiantato in Puglia con la famiglia dal 2000 ed autore di straordinari exploit da un paio di stagioni: non per niente Eusebio è capolista mondiale stagionale dei 400hs (51"73 con barriere da 0.84, ad appena 3/100 dal limite di categoria di Luca Bortolaso), ma ha anche formalmente rilevato Luca Cosi al vertice nazionale della prova con barriere assolute da 0.91 (52"31). Prestazioni alle quali si accompagnano altre esibizioni di rilievo che vanno dai 100 agli 800 metri: ottimo anche il 47"89 sul piano, avvalorato dal 34"1 sui 300 metri (meglio di Andrew Howe alla stessa età), che hanno portato l'italo-albanese ad accarezzare l'idea di una clamorosa doppietta al "Guidobaldi". Impresa comunque difficile, sia per la presenza del già ricordato Pedrazzoli (capolista anche sui 200m con 21"62) sia di un cliente comunque difficile come Ravasio.
Stesso discorso per altri due prospetti molto interessanti come il marocchino cresciuto in Friuli, Mohamed Mouaouia - ai vertici sia sugli 800 (1'51"81) che sui 1500 metri (3'55"04) - e gli esponenti del movimento piemontese Marouan Razine (marocchino di spicco nel mezzoofondo) e José Reynaldo Bencosme de Leon, dominicano del '92 dal gran fisico e con ottime prospettive sulle barriere intermedie.
Si tratta di un patrimonio sempre più rilevante che l'atletica italiana dovrà imparare a gestire nel modo giusto - non potendolo utilizzare nell'immediato - anche per non disperdere quelli che sono appunto i frutti del sacrificio quotidiano delle società.

VELOCITA' - Procedendo per settore, il settore della velocità ha attraversato un periodo di notevole fermento: ne fanno fede i risultati ottenuti dai quartetti azzurri tra i maschi (41"16 e 3'16"84, entrambe seconde prestazioni di sempre) e, in campo femminile, dalle formazioni schierate dall'Italgest Athletic Team e guidate da Marta Maffioletti e Laura Gamba: tempi che hanno rivoluzionato le liste allieve della 4x100 (record di società a Chiasso con 46"93) e della 4x400 (top da 3'52"90). Segno che ci sono un certo numero di talenti in crescita: oltre ai nomi già citati, si è messo in particolare evidenza il romano Francesco Basciani e, sul giro di pista femminile, la lombarda Valentina Zappa, in recupero dopo l'infortunio rimediato l'anno scorso ai Mondiali allievi di Ostrava. Con l'occhio rivolto a Bressanone 2009, da tenere d'occhio il pugliese Roberto Antonino e il brissinese Matteo Didioni (protagonisti nelle recenti finali nazionali degli Studenteschi a Lignano), oltre alla novità marchigiana Lorenzo Angelini. Tra le ragazze, bene ad inizio stagione la romana Francesca Cattaneo (anche lei figlia e nipote d'arte: si ricorderà il papà ostacolista Antonino e la zia Olga, azzurra dei 400 metri).

MEZZOFONDO - Mezzofondo non solo in mano ai maghrebini d'importazione: anche i ragazzi italiani ci tengono a mantenere alto il prestigio di una tradizione che ancora rimane viva. Da segnalare un buon numero di prestazioni sotto i 4 minuti sui 1500, ma anche i progressi di Michele Fontana sui 3000: in prospettiva, comunque, il nome più gettonato del '92 sembra quello di Mattia Moretti (1'53"36 in stagione). In campo femminile, ma girano anche nomi di cadetti interessanti, il settore sembra più strutturato con la classe '93: non si possono però trascurare le le ambizioni immediate di ragazze come Alessia Pistilli o Federica Soldani, Jessica Pulina (la brava atleta sarda è stata fermata quest'anno da alcuni problemi familiari) o Chiara Renso. Molto buoni i segnali di risveglio delle siepi maschili: Giovanni Pintus è il punto di riferimento ed il maggior indiziato a violare il muro dei 6 minuti, ma per Bressanone 2009 è da annotare anche il nome di Andrea Sanguinetti (il 16enne forlivese, tra l'altro, è già sceso sotto i 10 minuti sui 3000 siepi). Già protagonista a Cesenatico un anno fa, la ragazza di casa Giulia Martinelli pare candidata a subentrare a Valeria Roffino, dominatrice per due stagioni nella categoria: il meglio del '92 è rappresentato da due ragazze italo-marocchine di stanza in Lombardia, Fatima Lotfi e Karima Naoui.

OSTACOLI - Gli ostacoli alti hanno vissuto una stagione interlocutoria, ma con buoni protagonisti al primo anno di categoria: bene il toscano Ivan Mach di Palmstein (già tricolore cadetti dell'alto, sceso a 14"20 e dominatore degli Studenteschi), ma anche la veneta Silvia Zuin. Per Rieti il pronostico è quanto mai aperto, soprattutto in campo femminile: con le già note Piccardo e Feudatari, ma anche con la marchigiana Daniela Spadoni, autentica sorpresa della passata edizione di Cesenatico.
Del giro di pista con barriere si sono già segnalati i probabili protagonisti: da aggiungere tra i maschi del '92 i nomi di Augusto Bianchi, compagno di allenamento di Pedrazzoli e ottimo specialista anche sul piano, e di Lorenzo Veroli. Oltre alla coppia emiliana composta da Enrico Fiorini e Davide Piccolo, che si sono confrontata per tutta la stagione con alterne vicende.
Rieti sugli scudi anche qui, per la presenza della favoritissima Giulia Latini (61"16): per il '92, la migliore è la triestina Marina Pugliese (62"32).

SALTI - Settore salti in fermento: già detto dei vari Giuseppe Carollo, Claudio Stecchi ed Elena Vallortigara. Ancora in stand by i progressi di Maria Moro, la bergamasca che ha comunque incrementato il record allieve del triplo al coperto con 12.80 in inverno (12.68 outdoor). In questa specialità, oltre al balzo oltre i 15 metri di Andrea Chiari (15.26, ormai a ridosso della top-10 di sempre), si attende il salto di qualità del 16enne salentino Leonardo Bruno, dominatore tra i cadetti lo scorso anno.
A parte il citato Claudio Stecchi, il salto con l'asta maschile propone il foggiano Marcello Palazzo, ultimo esponente di una scuola eccezionalmente prolifica: 4.85 in stagione per il pugliese, che si propone come talento molto interessante in prospettiva, anche per le sue caratteristiche tecniche e di velocità. E per gli esponenti nel '92 il reatino Simone Fusiani, autentica rivelazione tra i cadetti nel 2007 e confermatosi quest'anno a 4.70. In campo femminile, dopo l'era-Scarpellini, quest'anno il meglio è uscito dall'Italia centrale: con l'umbra Alessandra Lazzari (3.80 nel triangolare di Chiuro) e la portacolori della Cariri Eleonora Romano (3.70). Per le sedicenni, la campionessa cadette uscente Federica Cavaletti si è confermata la migliore della sua fascia di età.
Ancora due dettagli da annotare sull'alto: grande profondità nella lista maschile, molti oltre i 2.00 alle spalle di Carollo, e un paio di nomi del '91 in campo femminile, grazie all'1.80 indoor di Chiara Vitobello (solo 1.74 all'aperto) e al rientro di Valentina Negro, ancora prudente dopo l'intervento subito (ma non dimentichiamo che la piemontese aveva saltato già 1.80 nella passata stagione al coperto, battendo la Vallortigara). Ma qui - per il '93 - si fa già il nome di Alessia Trost, prospetto friulano di enormi potenzialità (1.86 di statura, rivedibile in aumento).
Quanto ai salti orizzontali, al triplo si è già accennato: per le ragazze del '92 si dice molto bene di Sofia Romano, appartenente alla nidiata di Raimondo Orsini che ha già sfornato Daniele Greco e Leonardo Bruno. Nel lungo, i nomi più gettonati sono quelli di Carlotta Guerreschi (6.05 la punta nella splendida stagione della piemontese) e di Paolo Catallo (7.15), senza dimenticare i 7.20 ottenuti al coperto dal "coloured" lombardo Camillo Kaborè.

LANCI - Il nome guida dei lanci è sicuramente quello dell'ascolano Eduardo Albertazzi, 13° nel disco ai Mondiali juniores di Bydgoszcz. Quanto a misure stagionali, Salvatore Iaropoli è il migliore del '92: nel peso il toscano vanta già due titoli cadetti, mentre il suo 54.83 nel disco dice molto sulle sue potenzialità anche in questa prova. Scuola toscana all'avanguardia anche nel martello, sia maschile sia femminile: il prestante Gian Lorenzo Ferretti (67.97 con l'attrezzo da 5kg, ma prestazioni già notevoli con 6kg e il 7.25kg) e l'esuberante livornese Elisa Magni (52.27 nei recentissimi Societari assoluti di Alessandria) già si sono insediati nei piani alti della lista di sempre nella categoria. La prova femminile appare tuttavia molto aperta, per la presenza di altre due specialiste oltre i 50 metri, con la milanese Valentina Leomanni (già azzurra ai Mondiali di Ostrava 2007) e la piombinese di nascita norvegese Martina Baldacchino, molto quotata anche nel peso. Qui da annotare il nome del veneto Tommaso Parolo, in caccia della fettuccia dei 18 metri come Iaropoli: mentre in campo femminile incombe la giovanissima calabrese Monia Cantarella, classe '94 e già autrice di misure che non si vedevano dai tempi di Chiara Rosa (12.97 con l'attrezzo da 4kg). Ne riparleremo ovviamente la prossima settimana, in vista della rassegna cadetti.
La lista stagionale del disco femminile - ad eccezione della torinese Ilaria Marchetti - è inflazionata di ragazze del '92: Elisa Boaro, vincitrice tra le cadette a Ravenna 2007, e Carolina Vita hanno decisamente il curriculum più nobile. Bene anche le varie D'Urzo, Capoferri e Casarin, tutte accreditate di prestazioni oltre i 40 metri: in vista di Bressanone potrebbe uscirne qualcosa di interessante.
Giavellotto senza grandissimi acuti tra i ragazzi - oltre i 60 metri solo Damiano Coassin (classe '92 e campione uscente cadetti) - mentre la bella stagione di Letizia Marchi in campo femminile ambisce a trovare una felice conclusione nell'occasione più importante.

MARCIA - Non c'è dubbio che Antonella Palmisano sia il personaggio sotto i riflettori: anche se la pugliese ha giustamente rifiatato dopo l'exploit di Bydgoszcz. Alle sue spalle è cresciuta quest'anno Federica Curiazzi, scuola bergamasca coordinata da Ruggero Sala, sulla quale si potrebbe contare per Bressanone 2009. Magari attendendo qualche rinforzo dalle ragazze del '93.
Molto più articolata la situazione in campo maschile, nella quale si ritorna quest'anno a disputare la distanza dei 5000 metri al posto dei canonici 10km. Le sorti della marcia giovanile azzurra sono state tenute alte ad Ostrava un anno fa da Vito Di Bari e Rodolfo Macchia, ma si deve già pensare al ricambio per mantenere le posizioni: sia con la classe '91, un bel gruppo capeggiato da Andrea Previtali che comprende anche i vari Gabbiadini, Viganò e quel Giovanni Renò che è cresciuto in coppia con la Palmisano a Mottola, sotto la guida di Tommaso Gentile. Sia, e a maggior ragione, la classe '92 (tra i '93 bisogna naturalmente tener conto di Leonardo Serra): qui il migliore è un altro pugliese, Massimo Stano, il quale ha saputo ben reagire all'inopinata squalifica che un anno fa lo privò del titolo cadetti a Ravenna. In crescita anche il bergamasco Luca Ferrari e Leonardo Dei Tos, un veneto che sta uscendo in gran forma dal periodo vacanziero.

LISTE DI SEMPRE - Anche stavolta presentiamo la compilazione dei primi 10 allievi di sempre, aggiornata all'indomani delle finali nazionali dei Societari assoluti. Sempre possibile qualche svista: e solita preghiera di inviare le segnalazioni al compilatore, raul.leoni@tiscali.it . Con la formale promessa di ampliare il lavoro, come già avvenuto per gli juniores, in vista dei prossimi Mondiali di Bressanone.

Raul Leoni

Nella foto, il promettente discobolo ascolano Eduardo Albertazzi, due metri d'altezza e pluriprimatista di categoria (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

File allegati:
- LE LISTE ITALIANE ALLIEVI DI SEMPRE



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