Rieti: ancora Derkach 13,92 nel triplo

16 Giugno 2013

Si concludono a Rieti i Tricolori juniores e promesse: Dariya Derkach vince il triplo con 13,92 (seconda U23 di sempre dopo Simona La Mantia) e lo junior Eseosa Desalu scende sotto i 21 secondi sui 200m (20.94).

di Raul Leoni

Dopo il primato promesse nel lungo, Dariya Derkach si esalta anche sulla pedana del triplo: nuovo personale a 13,92 (+1.1), seconda misura U23 di sempre dietro il record di Simona Lamantia. Nei 200 metri, conferma per Gloria Hooper (23.36/+0.3) e “Fausto” Desalu diventa l’ottavo junior a scendere sotto i 21” sulla distanza (20.94/+1.2, settimo all time). Eusebio Haliti vince i 400hs promesse, 51.06, e la lombarda Irene Morelli scende sotto il minuto nella finale juniores (59.77). Quarta prestazione U23 di sempre per Francesca Massobrio nel martello (64.65, dopo Claretti, Gibilisco e Salis), mentre il duello a tre nell’alto juniores viene vinto dalla novità Debora Sesia (PB a 1.81). Spettacolo nei 1500 metri con il talento livornese Lorenzo Dini (3:47.56 tra gli juniores) e con l’assolo di Giulia Viola nella prova promesse (4:18.76).

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LE GARE DELLA TERZA GIORNATA

JM

400hs – Tanti motivi di soddisfazione. Intanto per gli appassionati di casa, che accolgono il reatino Francesco Proietti sul traguardo per la prima volta in carriera sotto i 53”. Poi per Mattia Contini, che si toglie dalle spalle la malasorte (ultimo infortunio in ordine di tempo, quello dei Tricolori indoor) e torna su un podio importante: e, non ultimo, vince il derby cittadino con il portacolori dell’Atl. Livorno, Andrea Bacci. Infine la rivelazione, il doppio figlio d’arte Andrea Pedrelli: per la prima volta sul podio tricolore a suon di PB, soddisfazione per la mamma – l’ex 400ista azzurra Letizia Magenti – e per il papà, il velocista bolognese Claudio Pedrelli, che ritrova i ricordi dei suoi verdi anni.

200m – Un meno 21” a quest’età fa sempre un bell’effetto: “Faustino” Desalu è l’ottavo junior a riuscire nell’impresa. Solo che il ragazzo di Casalmaggiore aveva suscitato forse una migliore impressione visiva nella batteria di ieri: qui, oltre alla solita partenza rivedibile, c’è stato anche un certo indurimento nella parte lanciata (quella che è sempre stata l’arma vincente dell’italo-nigeriano). Bella soddisfazione per la tribuna di casa, visto che la piazza d’onore è andata al reatino Enrico Nobili.

1500m – Ci pensa Lorenzo a portare un titolo di categoria in casa Dini, visto che ieri il gemello Samuele era stato battuto in volata dal tanzaniano di Pavia Lukas Manyika Maguhe sui 5000m. Stavolta gli africani, italo-maghrebini, restano indietro: il secondo delle siepi di venerdì, il tunisino di Valderice Osama Zoghlami, e il ragazzo di origini marocchine, Iliass Aouani. Federico Gasbarri è comunque in possesso del minimo per gli Europei e Luca Placanico fa il personale.

Asta – Continua l’era-Sinno a livello giovanile: il ragazzo allenato da Emanuel Margesin, cresciuto nel vivaio gialloverde della Finanza (il papà Francesco è stato buon giavellottista in maglia Fiamme Gialle), è ancora una volta l’unico a superare i 5.00. Peccato per i tentativi infruttuosi a 5.20, quota del nuovo (e fattibile) personale.

Peso – Si scatena il marchigiano di Porto San Giorgio Lorenzo Del Gatto: per la prima volta oltre i 18 metri (18.28 al quinto turno) ed è una bella iniezione di fiducia in vista degli Europei. Per la rassegna continentale ci sarà anche l’italo-peruviano Gian Piero Ragonesi, mentre resta ancora fuori per una spanna l’ex specialista di pesistica campano Rocco Caruso, oggi secondo.

4x400m – Dopo la gioia per il titolo dei 400hs, Francesco Proietti è protagonista del “fattaccio” che decide probabilmente il destino della prima serie e dell’intera gara: in ultima frazione, lottando per la vittoria con il quartetto trentino del Lagarina Crus Team , il reatino perde il testimone e così l’obiettivo tricolore sfuma. Un po’ a sorpresa si impone l’Atl. Imola Sacmi Avis, che negli ultimi anni si era tolta soddisfazioni soprattutto nella staffetta veloce di categoria.

 

PM

400hs – Anche le promesse iniziano l’ultima giornata con il piede giusto: soddisfatto per il 51”06 vincente il pugliese di origini albanesi Eusebio Haliti, scuola Tonino Ferro, che cercherà poi un traguardo internazionale ai Giochi del Mediterraneo di Mersin. Ma chi non sta nella pelle è Lorenzo Veroli, il marchigiano che si era rivelato nella finale dei Mondiali U18 di Bressanone (quinto, sulla scia del bronzo di Bencosme): per la seconda volta in carriera sotto i 52”, molto più nettamente in questa occasione (51”47).

200m – Non parte Francesco Basciani e il confronto perde un po’ di pepe: nettissima la superiorità di Lorenzo Valentini, che però non riesce a ritoccare il suo PB (21”02, un centesimo di troppo). Dopo il figlio d’arte Giacomo Tortu (papà Salvino è ora una colonna del movimento master, ma anche da ragazzo diceva la sua), c’è l’italo-americano Nicholas Di Martino: abbiamo ricordato ieri le sue vicende, legate ai Mondiali allievi di Bressanone.

1500m – Quando Mohad Abdikadar cede nettamente sul rettilineo, si consuma una delle più grandi sorprese di questa edizione tricolore: sulla stessa pista, 10 mesi fa, l’aviere di Sezze era sceso da junior sotto i 3’40”. Invece la giornata premia Marouan Razine, al suo secondo titolo nel giro di 15 ore dopo i 5000 metri di ieri sera. Ancora e sempre Yassin Rachik alle spalle del marocchino di Torino e poi un altro ragazzo, italianissimo, ma di lontana immigrazione, Soufiane El Kabbouri.

Peso – L’ex argento europeo juniores Daniele Secci balbetta per un paio di turni, poi mette a posto le cose: ma il colosso romano è atteso ad un concreto salto di qualità, dopo i problemi alla schiena. Giallo per il podio: tra i possibili protagonisti c'è il veneto Tommaso Parolo, che prima viene dato secondo con 16.90, poi non classificato con tre nulli iniziali. Alla fine si recupera il foglio gara e il portacolori dell'Assindustria ha quel che gli spetta.

Giavellotto – Come nella finale juniores, uno solo va oltre i 60 metri e non è una bella notizia: vero è che Mauro Fraresso, oggi 66.88 al secondo lancio, aveva dovuto superare un brutto infortunio alla caviglia prima di rientrare a buon livello nell’ultima stagione da junior che lo ha portato anche ai Mondiali di Barcellona.  

4x400m – Quasi una replica della finale femminile di categoria: solo che in questo caso c’è forse un errore tattico da parte di Vito Incantalupo, ultimo frazionista dell’Enterprise Sport & Service. Il barlettano, d’altro canto, doveva essere l’arma in più dei campani, invece è stato Mattia Cella ad infilare Vito negli ultimi metri.

 

JF

400hs – Una junior sotto il minuto non è mai un fatto banale: soprattutto se si tratta di una ragazza delle qualità di Irene Morelli, capace di primeggiare nella velocità, sul piano e con le barriere. Magari si sente la scuola dell’Osa Saronno, dopo quello che abbiamo visto ieri da Lorenzo Perini nei 110hs. Anche qui tanti temi di interesse, con una novità stagionale che si chiama Elena Venturi Degli Esposti, seguita a Carpi da Stefano Cometti: alla prima gara da cadetta, sui 300hs, si ruppe un braccio, qui legittima il suo minimo di partecipazione agli Eurojuniores. Si conferma Giulia Crivello, che difficilmente manca una finale e poi è da segnalare il ritorno in gruppo a pieno titolo di una figlia d’arte del calibro di Valentina Cavalleri (mamma Irmi Trojer è rimasta a casa per impegni scolastici). Nota esotica, la presenza di una milanese di origini libiche (e mamma marocchina), Najla Aqdeir: arrivata in Italia nel 2008, dall’anno successivo frequenta l’Arena curata da Aldo Maggi.

200m – Silvia Corbucci fa doppietta e ritocca anche il personale su questa distanza: davvero un anno di grazia per la sprinter emiliana. Il tempo, 24”10, potrebbe voler dire qualcosa anche per gli Europei: con l’obiettivo di una finale. Cresce anche l’italo-dominicana di Verona Johanelis Herrera, 24”15, assolutamente interessante per una junior al primo anno. Personali in serie, con Sabrina Galimberti e Federica Cucchi che – a questo punto – mettono definitivamente il cappello sul pulman per gli Europei.

1500m – Purtroppo manca Federica Del Buono e si sente, anche dal punto di vista tattico: la figlia d’arte vicentina è in grado di trascinare tutto il gruppo su ritmi d’eccellenza. E, verrebbe da dire, a Rieti manca anche Emilio Perco: ma il mezzofondo bellunese non ne risente, visto che ieri si è imposto Enrico Riccobon sugli 800m e oggi è la volta di Elisa Bortoli. Non troppo reattive, sorprese dall’azione di Elisa, sia la campionessa degli 800m Giulia Aprile, sia un’outsider ambiziosa come Silvia Pento.

4x400m – Duello a distanza tra le prime due, perché Osa Saronno e le milanesi della Bracco si misurano in due serie diverse: una grande ultima frazione della lanciatissima Irene Morelli, già tricolore sui 400hs, premia le ragazze di Saronno. Invece nella prima serie la mezzofondista Debora Varrone aveva tenuto a bada nella volata finale la bicampionessa di lungo e triplo Ottavia Cestonaro.

Alto – Il podio era quello già scritto, magari in ordine sparso, dai pronostici della vigilia: si trattava solo di stabilire l’ordine di classifica. Quel terzo salto riuscito a quota 1.81, da parte di Debora Sesia (personale indoor eguagliato anche all’aperto per la piemontese), ha deciso l’esito. Troppo fallosa nella fase decisiva la pratese Anna Pau, sempre alla ricerca dei suoi limiti da allieva Desirée Rossit.

Disco – Finale abbastanza spettacolare, perché la superiorità della primatista allieve Mariantonietta Basile non era oggi così chiara: ancora in progresso la varesina Silvia Zanini, 47.58 di personale al penultimo turno, e la pluricampionessa del peso Monia Cantarella nel ruolo di terzo incomodo. Brave.

 

PF

400hs – Dopo il lungo e le prove multiple, anche i 400hs: la piemontese Laura Oberto non smentisce il suo eclettismo e aggiunge una maglia tricolore sulle barriere a quella conquistata un anno fa a Misano Adriatico tra le juniores. Un po’ in ritardo di condizione, dopo l’esperienza americana, il prodotto locale Giulia Latini.   

200m – Non è ancora la Gloria Hooper di un anno fa, ma si cominciano a consolidare le posizioni: impressiona anche il gap (23”36 contro 24”12) su Irene Siragusa, visto che la sprinter di Colle Val d’Elsa non è rivale tenera in questi casi. Torna alla ribalta Laura Gamba, protagonista di una storica generazione lombarda dello sprint giovanile.

1500m – Dopo una stagione sfortunata, Giulia Viola è tornata definitivamente ai suoi migliori livelli: e stavolta interpreta la gara nel suo stile, quello di chi parte e arriva senza guardarsi indietro. Basta poco per fare il vuoto, passaggi da 2’17”0 agli 800m e 2’51”8 al chilometro. Le altre sono rinunciatarie, o forse solo realiste e già appagate: sul podio vanno la campionessa degli 800m Isabella Cornelli e quella dei 5000m Laura Bottini.

Triplo – E’ Derkach—show anche sulla pedana del triplo: ma prima la neo azzurra si concede anche un brivido, con due nulli iniziali e poi un salto tanto modesto quanto di sicurezza per la finale (12.52). Nei due turni conclusivi la ragazza di Pagani si libera di ogni tensione e va prima a 13.57 poi a 13.92 (+1.1), seconda prestazione promesse di sempre dopo il record di Simona La Mantia. Brava Maria Moro, la lombarda che si era distinta con primati giovanili tra cadette e allieve: 13.08 (+0.1) subito in apertura (leader fino al quinto turno) e poi tanti nulli per cercare di contrastare lo strapotere di Dariya.

4x400m – Solo quattro formazioni al via, ma il finale vale “il prezzo del biglietto”: il duello tra la campionessa individuale Flavia Battaglia e la solita coriacea Valentina Zappa trascina la tribuna con il fiato sospeso fino all’ultimo metro. Bien joué, in ogni caso, per Flavia.

Martello – La competizione si disputa in pedana esterna ed è un peccato: finalmente libera dai problemi fisici e organici che l’anno frenata nelle ultime due stagioni, l’astigiana Francesca Massobrio sale a 64.65 (quarta promessa di sempre dopo Claretti, Gibilisco e Salis: scusate se è poco). Elisa Magni si conferma sopra i 60 metri: prospettive aperte anche per la livornese.

I PODI DELLA TERZA GIORNATA

JM

200m – (+1.2) Eseosa Desalu (Fiamme Gialle) 20”94, 2.Enrico Nobili (Stud. Cariri) 21”49, 3.Pietro Pivotto (Atl. Rodengo Saiano) 21”58

1500m – 1.Lorenzo Dini (Atl. Livorno) 3’47”56, 2.Osama Zoghlami (Cus Palermo) 3’51”28, 3.Iliass Aouani (Atl. Riccardi) 3’52”39

400hs – 1.Francesco Proietti (Stud. Cariri) 52”99, 2.Mattia Contini (Lib. Runners Livorno) 53”63, 3.Andrea Pedrelli (Sef Virtus Emilsider) 53”82

Asta – 1.Alessandro Sinno (Fiamme Gialle Simoni) 5.00, 2.Luca Peggion (Atl. Chiari 64) 4.60, 3.Francesco Azzoni (Atl. Piacenza) 4.40

Peso – 1.Lorenzo Del Gatto (Tecno Adriatl. Marche) 18.28, 2.Rocco Caruso (Atl. Gran Sasso) 17.18, 3.Dennis Raduazzo (Osa Saronno Lib.) 16.54

4x400m – 1.Atl. Imola Sacmi Avis (L.Bartolotti, G.Sangiorgi, S.Grandi, F.Conti) 3’21”08, 2.Lagarina Crus Team 3’22”96, 3.Pro Sesto Atl. 3’23”87

 

PM

200m – (+0.3) 1.Lorenzo Valentini (Fiamme Gialle) 21”02, 2.Giacomo Tortu (Atl. Riccardi) 21.52, 3.Nicholas Di Martino (Firenze Marathon) 21”60

1500m – 1.Marouan Razine (Cus Torino) 3’48”41, 2.Yassine Rachik (Cento Torri Pavia) 3’48”91, 3.Soufiane El Kabbouri (Cus Torino) 3’49”72

400hs – 1.Eusebio Haliti (Scotellaro Matera) 51”06, 2.Lorenzo Veroli (Enterprise Sport & Service) 51”47, 3.Davide Piccolo (Sef Virtus Emilsider) 51”91

Peso – 1.Daniele Secci (Fiamme Gialle) 17.96, 2.Tommaso Parolo (Assind. Padova) 16.90, 3.Michele Montanari (Maurina Olio Carli) 15.34

Giavellotto – 1.Mauro Fraresso (Silca Ultralite) 66.88, 2.Nicolò Pisoni (US Quercia Trentingrana) 59.35, 3.Luca Sordi (Udinese Malignani) 59.06

4x400m – 1.Pro Sesto Atl. (A.Rigobello, D.Comerci, E.Denaro, M.Cella) 3’14”30, 2.Enterprise Sport & Service 3’14”34, 3.Atl. Bergamo 59 Creberg 3’15”56

 

JF

200m – (+1.7) 1.Silvia Corbucci (Cus Bologna) 24”10, 2.Johanelis Herrera (Bentegodi) 24”15, 3.Sabrina Galimberti (Atl. Rovellasca) 24”44

1500m – 1.Elisa Bortoli (Dolomiti Belluno) 4’34”96, 2.Giulia Aprile (Firenze Marathon) 4’35”81, 3.Silvia Pento (Atl. Vicentina) 4’35”94

400hs – 1.Irene Morelli (Osa Saronno) 59”77, 2.Elena Venturi Degli Esposti (Modena Atl.) 61”29, 3.Giulia Crivello (Novatl. Chieri) 61”55

Alto – 1.Debora Sesia (Sisport Fiat) 1.81, 2.Desiree Rossit (Fiamme Oro) 1.79, 3.Anna Pau (Atl. Prato) 1.77

Disco – 1.Mariantonietta Basile (Enterprise Sport & Service) 47.61, 2.Silvia Zanini (N.Atl. Varese) 47.58, 3.Monia Cantarella (Stud. Cariri) 45.69

4x400m – 1.Osa Saronno Lib. (S.Gnoato, S.Guerini, A.Lazzati, I.Morelli) 3’53”73, 2.Bracco Atl. 3’53”87, 3.Atl. Vicentina 3’56”32

 

PF

200m – (+0.3) 1.Gloria Hooper (Forestale) 23”36, 2.Irene Siragusa (Atl. 2005) 24”12, 3.Laura Gamba (Bracco Atl.) 24”33

1500m – 1.Giulia Viola (Fiamme Gialle) 4’18”76, 2.Isabella Cornelli (Atl. Bergamo 59) 4’30”52, 3.Laura Bottini (Cus Pisa Atl. Cascina) 4’31”95

400hs – 1.Laura Oberto (Atl. Canavesana) 60”80, 2.Giulia Latini (Forestale) 61”45, 3.Eleonora Morao (Silca Conegliano) 62”61

Triplo – 1.Dariya Derkach (Acsi Italia) 13.92 (+1.1), 2.Maria Moro (Bracco Atl.) 13.08 (+0.1), 3.Anna Cerizzi (Atl.  Brescia 50) 12.72 (+1.8)

Martello – 1.Francesca Massobrio (Cus Torino) 64.65, 2.Elisa Magni (Cus Parma) 60.43, 3.Valentina Leomanni (Fanfulla Lodigiana) 56.76

4x400m – 1.Bracco Atl. (M.Maffioletti, B.Mazza, G.Moretto, F.Battaglia) 3’45”47, 2.Fanfulla Lodigiana 3’45”58, 3.Acsi Italia 3’55”92

LISTE ITALIANE JUNIORES ALL-TIME

LISTE ITALIANE PROMESSE ALL-TIME

CAMPIONATI EUROPEI JUNIORES - Rieti (ITA) 18-21 Luglio - Criteri FIDAL - Sito Web

CAMPIONATI EUROPEI U23 - Tampere (FIN) 11-14 Luglio - Criteri FIDAL (aggiornati al 3/5/2013) - Sito Web

CAMPIONATI MONDIALI 2013 - Mosca (RUS) 10-18 Agosto - Criteri FIDAL - Sito Web

 

File allegati:
- RISULTATI/Results
- FOTO/Photos

Eseosa Desalu (foto Colombo/FIDAL)


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