Rieti: Seramondi danza tra gli ostacoli

09 Luglio 2022

Nella seconda giornata dei Tricolori U20 la bresciana firma il miglior tempo mondiale dei 400hs tra le juniores con 57.29. Pernici a segno negli 800, Amani 6,32 nel lungo. Festa per Mattia Furlani

di Cesare Rizzi

È Alessia Seramondi la grande protagonista del sabato tricolore Juniores a Rieti. La bresciana, in forza all’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco, vince i 400 ostacoli in 57.29, miglior crono under 20 al mondo quest’anno (a superare il 57.46 della statunitense Akala Garrett) e quarto crono italiano Juniores all time dietro Virna De Angeli (56.63), Linda Olivieri (57.00) e Ayomide Folorunso (57.19) per un progresso di oltre un secondo (aveva 58.56). Sui “quattro acca” già campionessa italiana allieve nel 2019 e azzurrina al Festival Olimpico della Gioventù Europea, Seramondi nell’ultimo anno ha spostato il baricentro della propria vita in Veneto, con un nuovo tecnico (Lorenzo Muraro), un nuovo gruppo di allenamento e gli studi in psicologia all’università di Padova. Netta crescita anche di Ludovica Cavo (Atl. Serravallese), seconda al traguardo (settima all time) con 57.94. Al maschile vince in 52.10 Luca Ostanello (Bunker Sport) beffando il favorito Riccardo Ganz (Team Treviso) che incoccia l’ultima barriera.

Nella giornata che vede Rieti applaudire il doppio oro europeo Under 18 (lungo e alto) di Gerusalemme Mattia Furlani, cresciuto nella Studentesca Rieti Andrea Milardi, premiato dal presidente della FIDAL Stefano Mei e accolto da un boato da parte di tutto lo Stadio Raul Guidobaldi, arriva proprio nel lungo il settimo titolo italiano giovanile di fila per Marta Amani (Cus Pro Patria Milano): la milanese, dopo il 6,51 degli Assoluti, si conferma con 6,32 (+0.4). Fa sei di fila invece Francesco Pernici (FreeZone) in una finale di 800 tutt’altro che tattica: il vicecampione europeo Under 20 della 4x400 primeggia in 1:47.67. Titolo femminile a Martina Canazza (Bracco, 2:08.58).  Ben sei i titoli del mezzofondo complessivamente assegnati: i 3000 piani sono di Thomas Serafini (Athletic Club Firex Belluno, 8:22.84) e Melissa Fracassini (Atl. Arcs Cus Perugia, 10:01.13); sui 5000 successi di Stefano Benzoni (Atl. Valle Brembana) e della due volte medagliata europea under 20 della corsa in montagna Axelle Vicari (Sisport).

Tra le barriere alte Damiano Dentato (Studentesca Rieti Andrea Milardi) stampa il personale a 13.82: troppo vento tra le donne, a vanificare il 13.83 (+2.3) della campionessa italiana Sandra Milena Ferrari (La Fratellanza 1874). Di qualità il peso maschile con due atleti oltre i 18 metri: il favorito Emmanuel Musumary (Cus Pro Patria Milano) a 18,51 e il sorprendente Francesco Mazzoccato (Varese Atletica), miglioratosi di un metro e mezzo (18.01). Al femminile titolo per Anna Musci (Alteratletica Locorotondo) con 15,40, personale outdoor. Simone Bertelli (Safatletica Piemonte) nonostante il vento divenuto fastidioso nella seconda parte del pomeriggio conferma il ruolo di favorito nell’asta con un notevole 5,25. Nel giavellotto vittorie e personali per Simone Cuciniello (Apd Centro Atletica Salus, 67,69) e Federica Dozio (Atl. Lecco Colombo Costruzioni, 46,61). L’alto donne con 1,78 è di Serena Masi (Atl. Firenze Marathon) e toscano è pure il lungo uomini con Samuele Baldi (Atl. Alta Toscana, 7,46/0.0). Nel decathlon Alberto Nonino (Atl. Malignani Libertas Udine) con 7112 punti diventa il settimo junior di sempre con lo standard mondiale per Cali. L’eptathlon si decide all’ultimo giro: Giulia Riccardi (Gs Trilacum) passa al comando dopo il lungo, Matilde Carboncini (Toscana Atl. Empoli Nissan) la supera con il giavellotto ma è ancora Riccardi con la fuga solitaria negli 800 a effettuare il controsorpasso decisivo (4946 a 4884 punti). Nelle staffette 4x100 esultano la Studentesca Rieti Andrea Milardi femminile (47.23) e la Sisport maschile (con un notevole 41.03).  

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RISULTATI RIETI 2022 - PROGRAMMA ORARIO e INFO UTILI

FOTOGALLERY (Francesca Grana/FIDAL) 

400 OSTACOLI – Finale femminile di altissimo profilo, con Giulia Ingenito (Sisport) a giocare la carta della temerarietà in avvio e l’atteso duello sulla retta finale tra Alessia Seramondi (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) e Ludovica Cavo (Atl. Serravallese) che porta la 19enne bresciana alla leadership mondiale stagionale. Seramondi chiude in 57.29, quarto crono italiano juniores all time dietro Virna De Angeli (56.63), Linda Olivieri (57.00) e Ayomide Folorunso (57.19) per un progresso di oltre un secondo (aveva 58.56). Netto progresso anche per Cavo, che diventa la settima under 20 italiana di sempre con 57.94, mentre Ingenito acciuffa il terzo posto con 59.98. Seramondi, campionessa italiana per la prima volta a soli 14 anni nel lungo cadette (di cui detiene la MPI con 6,14) nel 2017, aveva conquistato il primo titolo tricolore sulla distanza nel 2019 da allieva: nell’ultimo anno ha spostato il baricentro della propria vita in Veneto, con un nuovo tecnico (Lorenzo Muraro), un nuovo gruppo di allenamento e gli studi in psicologia all’università di Padova, lei che ha iniziato il ciclo scolastico con un anno di anticipo. Epilogo palpitante e per certi versi sportivamente drammatico nella finale maschile: Riccardo Ganz (Team Treviso), il favorito, parte a tutta e pare lanciato verso un grande tempo ma incoccia con la prima gamba nel decimo ostacolo ed è costretto a lasciare strada negli ultimi metri a Luca Ostanello (Asd Bunker Sport), al personale a 52.10. Ganz è comunque secondo a 52.21; terza piazza per Federico Garofoli (Atl. Livorno), che batte ai millesimi (con il medesimo 52.69) Edoardo Pasquale (Atl. Firenze Marathon).

OSTACOLI ALTI – Dalla corsia 8 Damiano Dentato, alla prima stagione da under 20,  non fallisce nella missione: l’alfiere della Studentesca Rieti Andrea Milardi in casa trionfa con il PB a 13.82 (-0.6), per conquistare un progresso di 5/100 e salire dall’ottavo al sesto posto delle graduatorie italiane all time con la barriera da un metro pareggiando il crono di Marco Bigoni nel 2017. Edoardo Corti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) non torna sotto i 14 secondi come in semifinale ma è comunque secondo in 14.04 mentre Oliver Mulas (Asd Maurina Olio Carlo) batte Riccardi Legnani (Cus Pro Patria Milano) 14.23 a 14.25 per la terza piazza. Il vento a +2.3 vanifica due crono sotto lo standard per Cali: trionfa la reggiana Sandra Milena Ferrari (La Fratellanza 1874) in 13.83 a riportarla (dopo l’argento 2022 indoor) su un trono tricolore dopo il successo da cadetta nel 2018 proprio a Rieti sugli 80 ostacoli. Chiara Minotti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) è seconda con 13.93 e completa il podio Marie Burger (SSV Brixen) a 14.11. 

800 – Niente finale tattica: Francesco Pernici (FreeZone) prende subito la testa della gara maschile, transitando in 53.5 e portando via altri due compagni di fuga, Giovanni Lazzaro (Assindustria Sport) e Gabriele Angiono (Battaglio Cus Torino). I due inseguitori danno l’impressione di poter attaccare Pernici nell’ultima curva, ma il campione in carica rintuzza sul nascere gli assalti altrui per imporsi (sesto titolo italiano giovanile consecutivo per lui) con un notevole 1:47.67, a otto decimi dal record italiano stampato a Conegliano lo scorso 11 giugno. Lazzaro fa 1:48.19, Angiono 1:48.60, rispettivamente a otto e tre centesimi dai personali. È Martina Canazza a fare l’andatura nella finale femminile, seguita dalla compagna di club in Bracco Breanna Selley: la piemontese trionfa in 2:08.58 (1:04.5) ma l’uno-due milanese non riesce perché Martina Brangero (Atl. Alba) e Alice Mistri (GA Vertovese) si inseriscono nel finale in seconda e in terza piazza (2:09.41 e 2:09.47, personali per entrambe) con Selley quarta in 2:09.66. 

LUNGO DONNE - Marta Amouhin Amani si conferma regina di Rieti. Sulla pedana dove disputò il primo tricolore da cadetta (argento nel 2018), dove vinse due titoli italiani allieve (2020 e 2021) e dove fu argento Assoluto due settimane orsono, la 17enne di Villa Cortese (Milano) conquista la settima maglia tricolore giovanile consecutiva nel salto in lungo: la portacolori del Cus Pro Patria Milano primeggia con il 6,32 (+0.4) del primo salto, misura consolidata da un 6,16 e due 6,19. “Qualche dettaglio non è funzionato al meglio - racconta la campionessa italiana assoluta indoor 2022 -, speravo di avvicinarmi maggiormente al personale a 6,51, ne parlerò con la mia allenatrice Fiorella Colombo. Stiamo lavorando per i Mondiali di Cali: l’obiettivo è entrare in finale, poi si vedrà”. Domani correrà anche i 200, ma in stagione vanta pure un eccellente 53.42 sui 400: “Li tornerò a correre forse a settembre in chiave Societari, ma sento più “miei” i 200”. In una mattinata in cui il vento è un fattore decisamente meno influente di ieri si rivede in pedana Greta Brugnolo (Atl. Riviera del Brenta): seconda con 5,98 (+1.1) e soli due salti all’attivo, per iniziare a mettersi alle spalle mesi punteggiati di infortuni (domani sarà in gara anche nel triplo in cui è finalista mondiale under 20 in carica). Terza Sarah Moresco (Atl. Stronese Nuova Nordaffari) con 5,88 (+0.8), PB.

PESO UOMINI – Gara di ottimo livello con due lanciatori oltre quota 18. Emmanuel Musumary (Cus Pro Patria Milano) si conferma re del peso conquistando il sesto titolo italiano giovanile consecutivo tra indoor e outdoor (due da allievo e quattro con i 6 kg) tornando oltre i 18 metri con 18,18 al secondo turno e poi con un notevole 18,51 al sesto e ultimo lancio. Il 19enne cremasco stavolta è impegnato da Francesco Mazzoccato (Varese Atletica), che si migliora addirittura quattro volte con 16,68, poi 16,71, quindi 17,08 e infine un 18,01 (non lontano dalla top ten all time) per la seconda posizione: è una tripletta lombarda, completata da Gioele Tengattini (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) terzo con 16,79.

PESO DONNE – La sorella d’arte Anna Musci (Alteratletica Locorotondo), terza agli Assoluti, domina la scena con margine siderale sulla concorrenza: un solo lancio oltre i 15 metri ma che vale, con 15,40, il personale outdoor (in sala ha ottenuto 15,59) e la sesta prestazione italiana juniores all time scavalcando Agnese Maffeis. Vale anche ovviamente il bis d’oro dopo il successo indoor: Vivian Osagie (Self Atl. Montanari Gruzza) e Sofia Coppari (Atl. Fabriano) sono seconda (12,72) e terza (12,57).

ASTA UOMINI – Eolo cresce di intensità nel pomeriggio e complica i piani agli astisti, ma non impedisce a Simone Bertelli (Safatletica Piemonte) di confermare il ruolo di favorito (aveva già conquistato il titolo juniores indoor e l’argento assoluto due settimane fa) e di realizzare un notevole 5,25 andando poi all’assalto, senza successo, del personale a 5,40. Il padrone di casa Federico Bonanni (Studentesca Rieti Andrea Milardi) conquista la seconda piazza a 4,85: terzo gradino per Edoardo Cavicchia (Atl. Rigoletto) a 10 centimetri dal personale con 4,70. 

LUNGO UOMINI – Dopo il titolo indoor il successo outdoor: la maglia tricolore va ancora a Samuele Baldi (Atl. Alta Toscana), che si impone con la migliore misura della stagione outdoor a 7,46 (0.0). Ad accompagnarlo sul podio Simone Menchini (Sisport) con 7,23 (-0.4) e il tricolore allievi 2020 Luigi Case (Us Aterno Pescara) a 7,21 (+0.1). 

GIAVELLOTTO UOMINI – Nel concorso maschile che apre il sabato i tre favoriti si prendono la scena. La sfida si accende al secondo turno con il personale di Simone Cuciniello (Apd Centro Atletica Salus) a 66,30 per un progresso di poco più di un metro: la risposta del leader stagionale Andrea Bernardi (Atl. Vicentina) non si fa attendere ed è un 64,60. Nel terzo giro di lanci arriva il 65,56 di Raffaele Lettera (Atl. Aden Exprivia Molfetta) per salire in seconda piazza. In finale conferma per Cuciniello a 64,98 nel quarto turno: nel quinto Bernardi sale a 66,05, ma è ancora di Cuciniello l’ultima parola, con il terzo titolo italiano in carriera vinto a Rieti dopo i successi 2018 (da cadetto) e 2020 (da allievo) e con un nuovo PB all’ultimo lancio a 67,69.

ALTO DONNE – Serena Masi (Atl. Firenze Marathon) fa gioco, partita, incontro a quota 1,78, misura che le vale pure il personale outdoor (a pareggiare il PB indoor): la toscana va a segno alla seconda prova e vince il titolo dopo i tre errori di Francesca Maurino (Sisport), d’argento con 1,75, e Laura Giannelli (Asa Ascoli Piceno), che festeggia il 18esimo compleanno con il bronzo (1,75).

GIAVELLOTTO DONNE – Rieti è la sua pedana: dopo aver centrato personale e finale a otto agli Assoluti (ottava a 46,01) Federica Dozio (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) si porta a 46,61 al terzo turno di lanci arrivando a 46,12 nella prima prova di finale. È il primo titolo italiano della 18enne lecchese, già terzo nei tricolori indoor del peso: con lei sul podio la campionessa italiana allieve 2020 Sofia Panzarin (Atl. Vicentina) e Lara Bearzi (Bor Atletika), entrambe classe 2004 al PB (44,11 e 42,55). 

3000 PIANI – È l’azione delle due favorite Chiara Stefani (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) e Melissa Fracassini (Arcs Cus Perugia) a decidere la serie unica della distanza: la progressione lunga di Fracassini vale all’umbra il titolo italiano con lo stagionale a 10:01.13 con Stefani seconda in 10:05.08; terza piazza per la specialista della corsa in montagna Emily Vucemillo (Sportclub Merano), che batte in volata Chiara Setti (Asd Francesco Francia) 10:09.31 contro 10:10.42 (PB per entrambe). In campo maschile a fare selezione è il leader delle graduatorie dei partenti Alessandro Pasquinucci (La Fratellanza 1874) ma nel serrate finale (2:36.0 l’ultimo chilometro) è Thomas Serafini (Athletic Club Firex Belluno) il matchwinner a 8:22.84 con due lombardi subito alle spalle, Mattia Campi (Pro Sesto) secondo in 8:25.01 ed Elmehdi Bouchouata (Interflumina è Più Pomì) terzo in 8:26.13, e Pasquinucci quarto in 8:27.28. Sia Fracassini sia Pasquinucci sono attesi anche domani sui 1500.

5000 – L’azione decisiva della gara maschile arriva alla fine del terzo chilometro: la porta Stefano Benzoni, per un affondo che consente all’alfiere dell’Atletica Valle Brembana (già tricolore sui 10 km su strada da allievo nel 2021) a completare il terzo mille in 2:51.5 e a chiudere in 14:45.72, personale limato di 23/100 per resistere al ritorno di Stefano Cecere (Atl. Amatori Cisternino Ecolservizi: 14:50.80) e Andrea Azzarini (Ss Trionfo Ligure: 14:52.65), tutti e due al personale. La frontrunner del 5000 donne è Nicole Coppa (Bracco), già bronzo tricolore nel cross: la milanese conduce per i primi tre chilometri e poi riattacca negli ultimi due giri, conscia di non avere nella volata finale un’arma letale; negli ultimi 250 metri tornano su di lei Greta Settino (Toscana Atl. Empoli Nissan) e la due volte medagliata europea della corsa in montagna (argento di sola salita e bronzo "up&down") Axelle Vicari (Sisport). Sono proprio queste ultime due a giocarsi la vittoria in volata: Vicari si veste di tricolore togliendo oltre 20” al personale (17:05.03), Settino è seconda e cresce a 17:05.62; terza piazza per Coppa, comunque al PB a 17:09.17 come Adele Roatta (Atl. Mondovì Acqua San Bernardo) quarta con 17:17.94.

PROVE MULTIPLE – Sorpassi e controsorpassi in un’emozionante mattinata di eptathlon. Dopo una prima giornata un pizzico sotto tono Giulia Riccardi (Gs Trilacum) riparte alla grande nel lungo: 5,87 (+1.5), a un centimetro dal PB, personale sfiorato anche da Matilde Carboncini (Toscana Atl. Empoli Nissan) con 5,53 (+0.7). La classifica è stravolta: Riccardi passa in testa (3604) con 6 punti su Carboncini, con Beatrice Carpinello (Battaglio Cus Torino), leader dopo quattro gare e 5,03 (+1.5) in lungo, è ora terza a -98. Il duello Riccardi-Carboncini (uniche due italiane oltre i 5000 punti in stagione) prosegue pure nel giavellotto e a vincere il duello è stavolta la toscana che sfiora il PB con 37,39 (miglior misura sul 36,91 di Stella Bersani/Cus Pro Patria Milano) con la trentina a 34,02. A due giri dal termine è ora Carboncini a guidare con 4215 punti, 58 in più di Riccardi e 183 in più di Carpinello. Negli 800 Giulia Riccardi deve staccare di circa 4” Matilde Carboncini per effettuare il sorpasso: la vicecampionessa italiana in carica getta il cuore oltre l’ostacolo partendo in testa, transitando in 1:10.4 alla campana (con 4 secondi esatti su Carboncini, lanciatasi all’inseguimento) e chiudendo in 2:22.60, con Carpinello che risale in seconda piazza a 2:29.79 e Carboncini quarta in 2:31.92. Operazione sorpasso compiuta: Riccardi sul tetto d’Italia con 4946 punti, Carboncini seconda a 4884 e Carpinello terza con il PB a 4728.

Nel decathlon si riparte con i primi tre atleti racchiusi in 20 punti e subito ai primi tre posti dei 110m ostacoli (+0.5): Alberto Nonino (Atl. Malignani Libertas Udine) toglie tre decimi abbondanti al PB per correre in 14.30 e si migliora pure Alessandro Carugati (Osa Saronno) con 14.64, mentre Stefano Demo (Atl. Canavesana) sfiora il proprio limite con 14.89. Nel disco Emanuele Bellanova (Atl. Vercelli 78) si conferma il più performante nei lanci (40,02): nella “battaglia” gran colpo per Nonino, che aggiunge tre metri e mezzo al PB per portarsi a 37,70 guadagnando punti importanti sia su Demo (32,24) sia su Carugati (31,70). In vista dell’asta il friulano ha 5334 punti, pienamente in tabella per il PB ben oltre i 7000 punti (+307 sul “passaggio” del personale) e in “pole position” per il titolo con 161 lunghezze su Carugati e 201 su Demo. Le quotazioni del leader italiano 2022 vengono corroborate dal 4,40 nell’asta, miglior misura del lotto davanti al 4,20 di Vincenzo Vicerè (Libertas Amatori Atl. Leggera) con Carugati a 3,90 e Demo a 3,80: Nonino è ora a +278 sul “passaggio” del personale e a +302 su Carugati. Alberto Nonino nelle ultime due prove paga un pizzico dazio rispetto ai propri primati: 41,53 nel giavellotto (miglior misura per Bellanova con 49,24: 41,28 per Demo, 40,91 per Carugati) e 4:55.96 nei 1500 vinto da Vicerè in 4:25.65 (4:40.40 per Carugati, 4:41.48 per Demo). Il “pallottoliere” dice 7112 punti, nuovo primato personale, prima volta oltre i 7000 punti, settimo score italiano di sempre e standard per i Mondiali Under 20. Al personale anche i suoi “compagni di podio”, Alessandro Carugati, secondo con 6896 punti, e Stefano Demo, terzo con 6827: la top 5 (con Bellanova quarto e Vicerè quinto) è tutta classe 2004. 

4x100 – Gara maschile palpitante, risolta dalla terza e dalla quarta frazione di una Sisport campione d’Italia con Vincenzo Martinelli, Ascanio De Gregorio, Mattia Ndongala e Simone Menchini: il 41.03 finale resta a poco più di tre decimi dalla MPI per club e serve per battere nel finale l’Atletica Riccardi (Mattia Arnaboldi, Andrea Bernardi, Alessandro Malvezzi, Matteo Cagliero: 41.15) mentre sul terzo gradino del podio sale la Studentesca Rieti Andrea Milardi (Federico Bonanni, Federico Morseletto, Damiano Dentato, Jacopo Capasso: 41.57) con l'Atletica Livorno, prima in altra serie, subito dietro a 41.80. La Studentesca Rieti Andrea Milardi esulta invece tra le ragazze: Camilla Duri, Elena Vergaro, Chiara Fratocchi e Francesca Farina sono campionesse d’Italia in 47.23; seconda piazza per l’Atletica Riviera del Brenta (Alice Lubiana, Giada Volpato, Greta Brugnolo, Elena Nessenzia: 47.53), terza l’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco (Martina Cottali, Anna Maccagnola, Martina Lucarini e la tricolore Assolta della specialità: Anna Marta Carnero: 47.64).

TURNI ELIMINATORI – Mattinata di batterie per il giro di pista. Luca Sito (Cus Pro Patria Milano) non lesina nell’impegno: dalla corsia due firma 47.13, ampiamente il miglior tempo delle eliminatorie. Nella quarta e ultima batteria si vede però un altro atleta sotto i 48 secondi: primo blitz stagionale per Tommaso Boninti (Atl. Livorno) che trascina al PB e al miglior crono di ripescaggio Jacopo Albertin (Assindustria Sport, 48.39); l’ultima “q” minuscola, parità di 49.36, è decisa dai millesimi in favore di Leonardo Prebianca (Atl. Vicentina). In campo femminile miglior crono per la campionessa italiana Allieve 2021 Nancy Demattè (Us Quercia Trentingrana) con 55.87: 56.07 per Zoe Tessarolo (Atl. Vicentina) e 56.36 (con netto progresso) per Charlotte Sana (Bracco) i due crono più vicini alla leader trentina, con Martina Canazza che ha comprensibilmente rinunciato in vista della finale degli 800 nel pomeriggio.

Tre i turni dei 110m ostacoli. Il primo vede Edoardo Corti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) siglare il miglior tempo in 14.14 (+0.9) con Damiano Dentato (Studentesca Rieti Andrea Milardi) a 14.20 (-0.3). Nelle semifinali condizioni di vento ideali: nella prima (+1.0) Edoardo Corti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) stampa l’unico crono sotto i 14 secondi (13.96) su Oliver Mulas (Asd Maurina Olio Carli, 14.02) e Mouhamed Pouye (Atl. Ravenna, 14.03/PB); nella seconda (+1.2) è Manuel Bresolin (Trevisatletica) a prendersi a sorpresa il successo con PB a 14.12 sui favoriti Damiano Dentato (Studentesca Rieti Milardi, 14.17) e Riccardo Legnani (Cus Pro Patria Milano, 14.18). Nell’unico turno eliminatorio dei 100 ostacoli ben impressiona Valentina Bianchini (Libertas Unicusano Livorno), che si prende il PB con 14.06 (+1.6), un centesimo meglio di Chiara Minotti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) nella stessa batteria: 14.23 ventoso (+2.7) per Marie Burger (Ssv Brixen) e 14.32 (+0.2) per Sandra Milena Ferrari (La Fratellanza 1874).

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