Rieti: ''La pioggia non ci ferma''

21 Luglio 2013

Parole ed emozioni degli azzurri in gara nell'ultima giornata dei XXII Campionati Europei Juniores

4x400m Donne (finale) – Dopo trent’anni Ilenia Vitale, Irene Morelli, raffaella Lukudo e Lucia Pasquale fanno 3:37.61 e riscrivono il record italiano della staffetta del miglio. Quando esce il tempo si alza un urlo a quattro voci, segno che il record era nel mirino. Ilenia Vitale:«L’obbiettivo era il record e abbiamo fatto centro! Siamo scese in pista con le idee chiare e il bronzo dei ragazzi della 4x100 ci ha gasate ancora di più». Raffaella Lukudo: «Ho dato tutto e si è visto, sono arrivata cotta! E’ vero, sono partita in quinta, ma ci voleva perché avevamo un grande obbiettivo». Lucia Pasquale è incontenibile «Siamo partite per una medaglia ed è arrivato un record italiano, dopo trent’anni ci volevamo noi per farne uno nuovo! Personalmente poi sono contenta due volte perché con questa staffetta mi sono riscattata da una gara individuale poco felice». Tre quarti della staffetta è al primo anno di categoria e Irene Morelli guarda già avanti «Ci rivediamo l’anno prossimo ai Mondiali!».

Lungo donne (finale) – Ottavia Cestonaro, Campionessa Europea Junior di salto triplo, non ha più energie residue in questo Europeo «Ero stanchissima, a livello fisico e nervoso. Non potevo chiedere di più. Ci ho provato fino in fondo, ho raccolto le ultime energie ma oggi le medaglie erano lontane. E sinceramente non pensavo solo alla mia gara». Poco metri più in là si svolgeva l’asta femminile, e Ottavia e Roberta Bruni hanno già detto di vivere un’amicizia che è quasi ‘simbiosi’. «Credo che abbia fatto una cosa grande, io non dimentico che solo tre settimane fa era in stampelle». 

Asta donne (finale): Per l’Italia e per le protagoniste, Sonia Malavisi e Roberta Bruni, è una finale amara nonostante alla fine una medaglia sia nel cassetto. Malavisi: «Sono contenta a metà, non per il bronzo ma perché mi sono arenata a una misura inferiore al mio solito. Sicuramente tra qualche giorno sarò più contenta di questa medaglia, un terzo posto Europeo ha un significato importante, ma ora non posso fare a meno di pensare che normalmente salto quote più alte. Il rammarico mi resta, senza sminuire nulla». Nel bilancio vanno messe le condizioni meteo, che non hanno aiutato.«Certamente non è stata una gara facile: ci siamo riscaldate con il sole battente, poi è arrivato il temporale e la gara è stata bloccata per oltre un’ora. Ma alla Coppa Europa per nazioni di Gateshead il meteo era anche peggio eppure ho saltato 4,25». Hai sentito il peso delle, tante, aspettative? «Assolutamente no, e sono sincera. Ho vissuto questa gara con molta serenità. Ha aiutato la consuetudine con questa pedana, averci gareggiato tante volte, non dico che mi sembrava un Campionato Italiano ma non ero in ansia.

Resta che una gara del genere non è da me, ma ora mi godo il bronzo».

3000 siepi uomini (finale) –  I gemelli Ala e Osama Zoghlami fanno una gara di testa e pagano nel finale, Italo Quazzola con una gara più accorta e gli ultimi giri in rimonta strappa un sorprendente quinto posto. Quazzola: «Mi facevano davvero male le ginocchia e una caviglia, e volevo ritirarmi dopo due giri. Ogni riviera era un supplizio. Poi non so cosa sia successo, forse l’adrenalina, forse l’agonismo… o forse ero talmente cotto che non sentivo più nemmeno il dolore!». Una gara in grande rimonta. Quando hai cambiato ritmo e superato Osama ti abbiamo visto incitarlo a seguirti… «Ma io non ne avevo più – interviene Osama - Sono andato davanti perché penso che bisogna avere coraggio e buttarsi… tanto vale provarci, no? Purtroppo ho pagato nel finale». «Perché hai fatto un grande gara – dice Quazzola - sei andato a tirare, è normale». Forse siete gli unici cui la pioggia non ha dato fastidio. Ala Zoghlami: «A me no di sicuro, è bellissimo gareggiare sotto la pioggia». E’ vero che nei viaggi in pullman cantate sempre l’Inno di Mameli? «Noi l’inno lo sappiamo a memoria da sempre, siamo in Italia da quando abbiamo due anni! Certo che lo cantiamo!». Quazzola ha tirato smantellato il personale: «Per questo vorrei ringraziare il mio tecnico Tiziano Bozzo e la mia famiglia. Io sapevo di valere certi tempi ma non ero mai riuscito a dimostrarlo, a parte nei 1500 del Golden Gala. Ma nelle siepi ancora non avevo tirato fuori il meglio… Fino ad oggi!».

Triplo uomini (finale) – Lorenzo Dallavalle: «Credo di aver fatto un ottimo Europeo, sono felice soprattutto di come ho interpretato la gara, con il mio primato personale subito al primo salto. E’ la mia prima esperienza internazionale e sono al primo anno di categoria, è tutto di guadagnato». Avete gareggiato in condizioni non facili: meteo ballerino, pioggia e vento incostanti. «Ci hanno influenzato molto, ma vale per tutti noi finalisti. Ma questo non conta, l’armeno Levon Aghasian ha fatto comunque una grande misura nonostante questo…. Però ammetto che mi ha distratto un po’, ha smorzato la tensione». Quando ti rivediamo in pedana? «Se le caviglie non mi daranno fastidio sarò agli Assoluti di Milano». Hai sperato in una medaglia? «Sicuramente valgo qualcosa di più ma non credo che avrei potuto acchiappare il bronzo. Nei tre salti di finale ho provato a forzare, sono arrivati dei nulli e in più ho preso delle botte alle caviglie… non mi ritrovavo più tecnicamente». Due obbiettivi per l’anno prossimo? «Voglio guadagnarmi i Mondiali Junior e andare oltre i 16 metri»

4x100 uomini – I quattro della staffetta veloce è esplosivo dopo il bronzo conquistato sotto la pioggia.

“Fausto” Desalu è quello che si fa sentire di più: «Ci vuole molto di più della pioggia per abbatterci, altrochè! Non è stata una sorpresa, noi ci credevamo a questa medaglia! E potevamo scendere sotto i 40 secondi!». Si completano le frasi a vicenda. Lorenzo Bilotti: «Doveva piovere! Con la pioggia vale doppio e con il sole son buoni tutti!». Giacomo Isolano: «E poi una medaglia in casa vale doppio, il tifo è stato spettacolare». Roberto Rigali, schierato in terza frazione: «E’ venuto un po’ lungo il cambio con Fausto ma non avevamo potuto provarlo perché lui ha avuto i cambi… ma ce la siamo cavata alla grande». In coro ringraziano Luca Cassano, ultimo frazionista nelle qualificazioni di questa mattina: «Perché il merito è anche suo». 

Disco uomini (finale) – Gianpiero Ragonesi ha un buon italiano con forte cadenza spagnola e le idee ben chiare: «Ho trasformato la delusione del peso in benzina per il disco. Nel primo nonostante buoni lanci in riscaldamento non sono riuscito a esprimermi, nel secondo tra qualificazioni e finali ho fatto due volte il personale. Avevo qualcosa da dimostrare, ero arrabbiato ed è servito». Hai fatto vedere anche un bel progresso tecnico «Nelle ultime tre settimane sono stato seguito quotidianamente dai tecnici della nazionale, un lavoro proficuo visto che ho fatto due volte il mio record». Per te che hai vissuto in mezzo mondo com’è stata questa esperienza Europea? «E’ molto più bello indossando la maglia azzurra! Mi sono fatto degli amici qui. Ora torno in Perù per qualche settimana e poi mi trasferisco a Miami, dove ho vinto una borsa di studio e andrò all’università a studiare amministrazione aziendale. I miei compagni di squadra mi hanno già avvisato, vengono a trovarmi presto negli Stati Uniti».

Martin Pilato è dodicesimo nella finale del disco: «Deluso e arrabbiato per non aver dimostrato quanto so di valere. La forma c’è, con il mio allenatore abbiamo lavorato molto bene, la pedana permetteva buoni lanci… Non ho saputo tirar fuori la giusta determinazione e me ne torno a casa amareggiato, i miei Europei non sono stati quelli che mi aspettavo. Ora guardo agli Assoluti di Milano fra qualche giorno, e ai Campionati dell’anno prossimo. Per rifarmi».

A questo LINK la cronaca della quarta giornata.
RISULTATI/Results
GALLERY
TV - Diretta su RaiSport 2 dalle 9:30 alle 13:00 e differita su RaiSport2 lunedì 22 luglio dalle ore 16:55 alle 20:25
STREAMING: sarà possibile seguire la manifestazione in diretta streaming attraverso il seguenteLINK
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LE SCHEDE DELLA SQUADRA ITALIANA | LISTE ITALIANE JUNIORES DI SEMPRE



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