Ricci, Mihai, Meli: l’Italia in mostra a Espoo

19 Luglio 2023

AtleticaTalk con tre stelle degli Euro U23. L’oro della 4x100: “Coesione e aria di vittoria”. Il campione della 4x400: “Il tifo azzurro mi ha gasato. E Kerley si è congratulato…”. La marciatrice: “Conoscere Palmisano e Stano mi ha caricato”

Le emozioni dei giovani azzurri al rientro dagli Europei under 23 ma con lo sguardo già proiettato verso le prossime gare, nella nuova puntata di AtleticaTalk. Dopo le 11 medaglie della squadra italiana a Espoo si racconta il velocista Marco Ricci che ha trionfato nella 4x100 in Finlandia e sta preparando l’impegno di venerdì con il quartetto assoluto a Grosseto, alla ricerca della qualificazione per i Mondiali di Budapest. Un altro neocampione europeo è Riccardo Meli, tra i protagonisti della 4x400 d’oro in una rassegna continentale dove l’Italia è riuscita a dominare nelle staffette maschili. Ospite anche la marciatrice Alexandrina Mihai, argento nella 20 chilometri, che ha coronato il sogno a lungo inseguito di indossare la maglia della Nazionale conquistando subito il podio.

“Si è alzato tantissimo il livello - riflette Marco Ricci - e questo ci sprona ad andare più forte”. Dopo gli ori di Tokyo, lo spirito di emulazione continua a dare i suoi effetti e lo dimostra anche l’esaltante vittoria agli Europei U23 festeggiata insieme a Eric Marek, Matteo Melluzzo e Junior Tardioli, con Angelo Ulisse in batteria. “C’era una grande coesione, nonostante il poco tempo per provarla come avremmo voluto. Mi ha sorpreso la tranquillità di debuttanti come Marek e Tardioli, si respirava aria d’oro prima della finale”. Poi il quarto posto nei 200 metri: “Ho voluto partire forte, per vedere cosa succedeva, ma non ho rimpianti”. Ha già corso con la 4x100 quest’anno, anche agli Europei a squadre di Chorzow, subentrando in extremis al campione olimpico Desalu: “L’ho visto fermarsi durante un cambio, quando stavano per entrare in call room, e ho capito subito che poteva toccare a me. Non è stato semplice, ma siamo pronti a ogni situazione e l’abbiamo portata a termine”. Adesso il 21enne sprinter pontino della Nissolino Sport è in raduno con i velocisti azzurri a Roma e venerdì la 4x100 torna in pista a Grosseto: appuntamento alle ore 18.45, all’interno dei Campionati italiani juniores e in diretta streaming su www.atletica.tv, con la possibilità di una seconda gara alle 20.05. “Siamo al lavoro per sistemare gli ultimi dettagli, ma il gruppo ormai è formato e daremo il massimo”.

La curva azzurra, il calore dei compagni di squadra. È anche questo a fare la differenza: “Appena ho preso il testimone - sottolinea Riccardo Meli - ho sentito il tifo che mi ha gasato, le voci di chi mi incitava. Ho voluto osare un passaggio molto veloce in 20.6 ma l’adrenalina era tantissima e ho chiuso con 45.05 lanciato, in parte aiutato dal vento oltre che dalle urla del team. È stato anche il mio riscatto per non aver raggiunto la finale individuale. Un’emozione che mi ricorderò per tutta la vita”. Nella 4x400 con Luca Sito, Francesco Domenico Rossi, Lorenzo Benati (“Quando è passato in testa mi sono detto che ormai era fatta e stavo già esultando!”) oltre a Andrea Panassidi e Matteo Raimondi nel primo turno. “Punto agli Assoluti di fine mese a Molfetta - prosegue il siciliano delle Fiamme Gialle - con tanta voglia di prendermi un posto per le staffette di Budapest, ma c’è da guadagnarselo”. Ha già vinto il titolo alla rassegna indoor di Ancona, con l’esultanza del colpo di pistola imitando Fred Kerley: “Mi piace il suo modo di vivere l’agonismo, per spettacolarizzare l’atletica. Poi siamo entrati in contatto sui social, mi ha preso in simpatia ed è nato un ‘challenge’ divertente. Si è anche congratulato con me dopo l’oro di Espoo”.

“Per me vale tantissimo questa maglia azzurra”. Parola di Alexandrina Mihai, per gli amici “Alex”, ventenne di origine moldava e arrivata in Italia a nemmeno sei anni di età, veronese dell’Atletica Brescia 1950 che ha ottenuto la tanto agognata cittadinanza nello scorso settembre e ora può godersi l’argento della 20 km di marcia agli Europei U23. “Non pensavo di emozionarmi così tanto all’arrivo, ma è stato anche per il sostegno che ho avuto. Mi aspettavo una bella atmosfera e ho avuto la fortuna gareggiare subito, poi ho cercato di esserci sempre a tifare per tutti. A Espoo ho avuto una grande capitana, Larissa Iapichino, una ragazza genuina che c’era sempre per tutti”. L’esordio in Nazionale a maggio, con l’oro agli Europei a squadre di Podebrady, battezzata come matricola dai campioni olimpici Massimo Stano e Antonella Palmisano. “Sono davvero fantastici, ho avuto finalmente modo di conoscerli e mi hanno dato tanta carica. Potrò essere la loro erede? Mi sento ancora molto giovane e tanto indietro rispetto a loro, ma certo non sarebbe male!”. E tra pochi giorni si riparte: destinazione Chengdu, per le Universiadi (atletica dal 1° al 6 agosto) in Cina. “Ho disfatto una valigia e devo rifarne un’altra, però non vedo l’ora! È stato molto difficile l’anno scorso accettare di non poter partecipare ai Mondiali under 20 e ci sono rimasta male, devo ammetterlo, ma sto iniziando a prendermi la mia rivincita”.

l.c.

VIDEO | GUARDA LA PUNTATA CON RICCI, MIHAI E MELI


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