Fausto Desalu (foto archivio Grana/FIDAL)

Rabat: Desalu terzo con 20.54, Vallortigara 1,90

Il debutto stagionale nella specialità preferita vale 20.54 a Rabat (Marocco) per il campione olimpico della 4x100 Fausto Desalu, al primo 200 dell’anno nella quarta tappa della Wanda Diamond League, con il massimo del vento consentito (+2.0). L’azzurro delle Fiamme Gialle, correndo dalla corsia più esterna (l’ottava), con l’argento olimpico Kenny Bednarek all’interno, centra un buon terzo posto ma senza il tempo che può soddisfarlo a pieno. Non è fulminea la partenza di Desalu (più efficace nell’ingresso sul rettilineo), ripreso già a metà curva dal quotato statunitense che si invola al traguardo in 20.21 lasciandosi alle spalle il sudafricano Luxolo Adams (20.35). Non è una giornata memorabile nemmeno per il dominicano Yancarlos Martinez (20.69), il canadese Jerome Blake (20.74), il botswano Isaac Makwala (20.87). Ma Desalu può cambiare marcia nella serata del Golden Gala Pietro Mennea all’Olimpico, giovedì prossimo, insieme agli altri staffettisti d’oro Filippo Tortu e Lorenzo Patta. “Non posso essere soddisfatto del tempo ma nelle gare di Diamond il piazzamento conta molto - le parole di Fausto Desalu - quindi mi do un 8 come voto. Ero partito meglio nel primo start, quando è stata data la falsa. A quel punto ho avuto un po’ di ‘strizza’, infatti nella seconda partenza Bednarek mi ha preso subito. Ma mi sono piaciuto soprattutto sul lanciato. Stasera evidentemente non c’erano le condizioni migliori per correre: Bednarek è un velocista da 19.68 e oggi ha fatto 20.21. Però la strada è sicuramente quella giusta”. 

Seconda uscita in Diamond League in otto giorni e secondo 1,90 per Elena Vallortigara che conferma la misura saltata a Eugene la scorsa settimana, a due centimetri dallo stagionale del debutto di Arezzo (1,92). La vicentina dei Carabinieri chiude al sesto posto, dopo aver saltato 1,80 alla prima prova, 1,85 alla seconda, 1,90 alla seconda e tre errori a 1,93. L’ucraina Yaroslava Mahuchikh prova senza successo il 2,01 e si accontenta del primo posto con 1,96 davanti alla connazionale Iryna Gerashchenko (1,93). Stessa misura per la neozelandese Nicola McDermott (Olyslagers il cognome da sposata) e per la kazaka Nadezhda Dubovitskaya, 1,90 invece per la britannica Morgan Lake.

Un finale grintoso, con tante posizioni recuperate nel rettilineo conclusivo, dopo essere rimasta nel cuore del gruppo per almeno seicento metri. Elena Bellò (Fiamme Azzurre) è quarta nella sua prima esperienza in Diamond League fuori dall’Italia (seppur in una gara che qui non assegna punti per la finale di Zurigo) e si conferma costante a ridosso del muro dei due minuti: 2:00.76 per la vicentina a otto giorni dal 2:00.39 di Oordegem, ottime premesse per ben figurare al Golden Gala di giovedì quando incontrerà la campionessa olimpica Athing Mu. A precederla sono la keniana Mary Moraa (1:58.93), la sudafricana Prudence Sekgodiso (1:59.23) e la francese Renelle Lamote (1:59.83). 

WARHOLM STOP - Colpo di scena nei 400hs di Rabat: al debutto stagionale il norvegese Karsten Warholm si ferma dopo appena un ostacolo a causa di un problema muscolare. Il primatista mondiale e campione olimpico si tocca a lungo il bicipite femorale destro e deve uscire sconsolato dalla pista, con una smorfia disegnata sul viso. Tutt’altro umore della statunitense Sydney McLaughlin che oltreoceano, a Nashville, spara un clamoroso 51.61 all’esordio 2022 nei 400hs. Passa inevitabilmente in secondo piano la gara di Rabat vinta dall’americano Khallifah Rosser in 48.25.

THOMPSON-HERAH 10.83. E ADESSO ROMA... - Roma può sognare con Elaine Thompson-Herah, la regina dello sprint, 10.83 (+0.3) nei 100 metri di Rabat e tra le stelle più attese del Golden Gala Pietro Mennea di giovedì sera nei 200. La giamaicana tre volte campionessa olimpica a Tokyo (e due a Rio) sfreccia sul rettilineo marocchino, a quattro centesimi dallo stagionale di Eugene (10.79), imprendibile per l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou (11.04) e l’altra giamaicana Natasha Morrison (11.22). All’Olimpico, dove ha già esultato per tre volte nei 100 metri, è chiamata al big match con la campionessa olimpica dei 400 Shaunae Miller-Uibo, l’oro mondiale dei 200 Dina Asher-Smith e la leggenda della velocità Allyson Felix. 

VERSO IL GOLDEN GALA: CEH 69,68 - Avvicina i settanta metri il disco dello sloveno Krjstian Ceh (69,68), per battere lo svedese campione olimpico Daniel Stahl (67,16), duello che si ripeterà al Golden Gala. Avrà voglia di riscatto l’oro olimpico dell’asta Katie Nageotte (Stati Uniti), out con tre nulli alla misura d’ingresso di 4,30: c’è subito Roma per tornare a volare. E ci sarà anche l’altra statunitense Sandi Morris oggi vincitrice con 4,65. Tre etiopi sotto i quattro minuti nei 1500 metri e tutte correranno giovedì all’Olimpico: Hirut Meshesha scende a 3:57.30, la connazionale Freweyni Hailu (che farà gli 800) è seconda con 3:58.18, Axumawit Embaye al personale con 3:58.80.

LE ALTRE GARE: EL BAKKALI 7:58.28 NELLE SIEPI - Il lampo arriva nel finale: il marocchino Soufiane El Bakkali fa impazzire il pubblico di casa con la migliore prestazione mondiale 2022 nei 3000 siepi (7:58.28), nel testa a testa con l’etiope Lamecha Girma (7:59.24). Nei 400 prevale la dominicana argento olimpico Marileidy Paulino (50.10), negli 800 il 17enne keniano campione del mondo U20 Emmanuel Wanyonyi (1:45.47), doppietta britannica nei 1500 per merito di Jake Wightman (3:32.62) e Jake Heyward (3:33.54), nei 3000 metri primeggia la keniana Mercy Cherono (8:40.29). Il dominatore del lungo Miltiadis Tentoglou respinge l’assalto del decatleta svizzero Simon Ehammer, a tutti gli effetti uno specialista del lungo (oggi 8,13/-0.9 dopo un 8,11/+0.3). È l’8,27 (+1.4) del quarto turno a garantire la prima piazza al greco campione olimpico. Nel triplo 14,46 (+0.3) per la saltatrice di Dominica, Thea Lafond.

naz.orl.

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