Praga, Galvan-Trost nella finale europea

06 Marzo 2015

Un grande Matteo Galvan centra la finale dei 400 metri, Alessia Trost lo imita nell'alto (1,94). Eliminata Giulia Pennella nelle semifinali dei 60hs (8.08, stagionale eguagliato).

Il bel pomeriggio azzurro ribalta le impressioni negative della mattinata agli Europei Indoor di Praga. Alessia Trost (alto) e Matteo Galvan (400) centrano l'appuntamento con la finale continentale, in entrambi i casi (in particolare per il vicentino) tutt'altro che scontati. La Trost commette un solo errore, a 1,91, prima di superare, al primo tentativo, l'1,94 che vale il passaggio diretto al confronto per le medaglie (in programma domani, alle ore 16). Galvan é bravo ad interpretare la gara più complicata del programma in sala: gestisce gli avversari e nei metri conclusivi acciuffa il secondo posto che vale la promozione (46.82). Giulia Pennella, la terza italiana impegnata oggi pomeriggio, è eliminata nelle semifinali dei 60hs (correndo comunque sui suoi tempi (stagionale eguagliato, 8.08). Cinque i titoli assegnati: strepitosa la britannica Katarina Johnson Thompson, oro nel pentathlon con 5000 punti tondi, solo 13 di distanza dal mondiale (per lei, dopo l'1,95 nell'alto, anche un clamoroso 6,89 nel lungo). Tripletta francese nei 60hs di Pascal Martinot-Lagarde (7.47 davanti ai connazionali Bascou e Belocian), mentre tra le barriere al femminile si impone la bielorussa Talay (7.85). Mondiale stagionale (8,30) per Michael Torneus nel lungo, poco dopo che la superstar tedesca del peso, David Storl, lanciasse ai 21,23 necessari per il trono europeo. Dodici gli azzurri impegnati domani, nella seconda giornata dei campionati. Nove nei turni di qualificazione del mattino (Alloh, Obou, Tumi, Cerutti nelle batterie dei 60m; Bussotti in quelle dei 1500; Chesani, Lemmi e Tamberi nelle qualificazioni dell'alto, Derkach in quelle del triplo), e tre nelle finali del pomeriggio: i già citati Trost (alto), Galvan (400), e la mezzofondista Giulia Viola (3000m). Cancellate, invece, le batterie dei 1500 donne con Federica Del Buono che disputerà direttamente la finale domenica alle 16:10 (confermate 11 atlete al via).

Alto donne - qualificazione
Solo un brivido a 1,91, quota valicata al secondo tentativo. Poi, l'1,94 della qualificazione diretta. Al primo salto. Una Q maiuscola attesa ma certamente non per questo meno importante. Alessia Trost ha può concentrarsi per la finale di domani pomeriggio (ore 16). Con lei, ci saranno tutte le migliori, come prevedibile. Alla friulana non riesce il percorso netto - centrato dalla seconda polacca, Kasprzycka - solo per un particolare, una risposta della pedana calcolata male, con relativo approccio allo stacco troppo ravvicinato. Un dettaglio, che ha costretto l'azzurra a togliere la calzamaglia e affrontare con mentalità diversa la misura. Poi brillantemente superata.

"Certo, avrei preferito non commetere quell'errore - racconta la Trost nel dopo gara - ma alla fine, probabilmente mi ha costretto a concentrami sui particolari, e questo mi è servito. Non credo di aver saltato benissimo, forse bene, sì, ma in finale dovrò fare ancora meglio. Bisognerà vedere come si uscirà dalla qualificazione: è stata molto lunga, con tante, troppe interruzioni. Mi hanno fatto un po' arrabiare quando hanno cominciato a bloccarci per il lungo maschile, ero letteralmente circondata. Ma è andata, non voglio pensarci più. Le altre? Tutte bene, ovviamente. La Licwinko ha qualche problemino, ma sono sicura che al momento giusto risolverà tutto. E' una pedana che mi piace, molto rimbalzante, bouncing. Bisogna andare piano, e questo per me è importante da considerare. Spinge molto, non bisogna esagerare nella rincorsa". Domani pomeriggio, alle 16, la finale. "Non so cosa attendermi, voglio solo saltare. Un salto dopo l'altro, vivere la gara. Sono tranquilla. Niente ansia".

400m uomini – semifinali
Matteo Galvan mette a segno il suo piccolo capolavoro dipingendo una semifinale di straordinaria capacità tattica, la performance che lo spedisce dritto nella finale di domani sera. Il vicentino è secondo con 46.82 alle spalle del belga Dylan Borlee (46.72), ma due centesimi davanti al polacco Zalewski (46.84), nella lotta per l’ultimo posto disponibile per la promozione. Lo spazio che in atletica può dividere l'estasi dalla delusione. Allo sparo Galvan parte come suo solito con grande determinazione; al rientro in corsia sono davanti in due, Borlee e Zalewski, mentre il favorito Tesar si accoda all'italiano, terzo. All’attacco dell'ultima curva, l’azzurro si allarga, e Tesar prova un pazzesco sorpasso per vie interna; Galvan reagisce, e addirittura risale nel rettilineo conclusivo. Fino al top six, la finale europea. “E’ una bellissima soddisfazione – racconta il veneto nel post gara – ma io considero questo un punto di partenza. Sapevo di dover correre in questo modo, forte in avvio, alla ricerca di una posizione più avanti possibile. Nel finale, mi sono ritrovato ancora delle energie, e questo mi ha permesso di risalire. E’ frutto del buon lavoro che abbiamo svolto in Sudafrica, i tempi che ho ottenuto nelle gare che ho fatto li considero un po’ al di sotto del mio reale valore, perché spesso, dopo il primo giro, mi sono ritrovato da solo, senza un avversario in grado di stimolarmi al meglio”. Vola una domanda che è una battuta, ma solo fino a un certo punto: “Già, domani ci saranno sei atleti per tre medaglie…vedremo soprattutto chi uscirà meno stanco da questo doppio turno di oggi. Io sono stanco, è vero, ma so che domani lo saremo tutti.

Maslak è davanti a tutti, poi vedo l’israeliano (in realtà squalificato per invasione, ndr), mentre per il bronzo la lotta mi pare più aperta. Anche per me? Mah, non lo so. Ci proverò, questo è certo”.

60hs donne – semifinali
Si difende, Giulia Pennella, ed è brava a confermare, nell’occasione che conta, il proprio limite stagionale. Il suo 8.08 non basta però ad andare oltre il sesto posto nella semifinale (tredicesimo tempo complessivo), e chiude il percorso nell’Europeo. Discreta la partenza della toscana, che riesce a produrre una buona accelerazione malgrado una reazione non entusiasmante (0.189); nel campo visivo, anche la caduta rovinosa dell’olandese Visser, vicina di corsia, che non produce però effetti negativi. Il miglior tempo del turno lo produce la bielorussa Alina Talay, che sfiora il personale correndo in un notevole 7.89. Dietro di lei, nella lista delle ammesse alla finale, si migliorano in sei (con due record nazionali), a riprova - anche - delle qualità della pista praghese.

Marco Sicari

RISULTATI

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11 AZZURRI IN GARA VENERDI'

PRAGA 2015: GLI EUROPEI INDOOR IN TV

venerdì 6 marzo
RaiSport 2: diretta ore 9:35-13:55 - 15:50-19:05 (replica ore 21:40-01:05, replica ore 7:00-9:50 sabato 7 marzo)
Eurosport 2HD/Eurosport 2: diretta ore 9:45-14:15 - 16:00-19:00

sabato 7 marzo
RaiSport 2: diretta ore 9:50:12:00 - 16:20-20:15 (replica ore 2:30-6.00 domenica 8 marzo)
Eurosport 2HD/Eurosport 2: diretta ore 10:00-12:30 - 16:30-20:00

domenica 8 marzo
RaiSport 2: diretta ore 13:00-18:20 (replica 01:45-04:00 lunedì 9 marzo)
Eurosport 2HD/Eurosport 2: diretta ore 11:30-18:00

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La britannica Katarina Johnson Thompson, oro nel pentathlon con 5000 punti (foto Colombo/FIDAL)



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