Praga 2015: i big degli Euroindoor

03 Marzo 2015

Alla scoperta della 33ª edizione della rassegna continentale in sala (5-8 marzo): gli atleti più attesi, i detentori del titolo alla ricerca del bis, i candidati a un ruolo da protagonista

di Marco Buccellato

I NUMERI UNO - Praga rappresenta il primo appuntamento globale di una stagione che confluirà nel Campionato del Mondo all'aperto di Pechino. Come sempre, la rassegna europea esprime, nell'imminenza dell'appuntamento, una buona parte dei valori assoluti registrati nella stagione 2015 al coperto. Se escludiamo le staffette, 10 leader mondiali stagionali su 24 sono europei, e di questi, 8 saranno in pista e in pedana nella "02 Arena" praghese. Degli "aprifila", il leader dei 3000 Farah non sarà a Praga, e la bielorussa Maksimava, numero uno stagionale nel pentathlon, ha dato forfait per infortunio. Regolarmente iscritti, invece, il ceco Maslák, il tedesco Tesfaye, i francesi Lavillenie e Gomis, la britannica Meadows, l'olandese Hassan, la polacca Licwinko e la russa Koneva, tutti al vertice mondiale nelle rispettive specialità.

PER IL BIS - In cerca di un titolo europeo, dopo quello di Göteborg 2013, sono ancora Maslák e Lavillenie, oltre a Kolasinac (peso), Sintnicolaas (eptathlon), Lupu (800), Beitia (alto) e Djimou (pentathlon). Per la difesa del titolo conquistato due anni fa in Svezia, hanno le carte in regola anche i due quartetti britannici che concorreranno in staffetta. Scorrendo l'elenco degli iscritti, alcune gare mostrano più di altre una partecipazione di grande qualità, con pronostico aperto ad atleti e atlete emergenti. Edizione col record di iscritti: superata per la prima volta quota 600. Saranno presenti, in rappresentanza di 49 paesi, oltre 640 atleti. Di questi, quasi 100 sono cechi e polacchi, i team più numerosi.

CORSE VELOCI E STAFFETTE - Il "new deal" britannico in cerca dell'eredità sui 60 metri lasciata vacante dal francese Vicaut, assente. Candidati all'oro sono il campione del mondo in carica Richard Kilty e il connazionale Ujah, un duo capace di compensare l'assenza del leader europeo stagionale Dasaolu. Tedeschi in agguato, francesi senza nemmeno Lemaître. Il quesito per i 400 non è se vincerà Pavel Maslák, ma se sarà capace di vincere avvicinando o migliorando il primato europeo di Thomas Schönlebe (45.04). Gli avversari in gamba non mancano, ma per ora le cose migliori sono uscite dal blocco Repubblica Ceca-Polonia (Zalewski soprattutto). Ne prendano nota i britannici, oro uscente con la 4x400, sia al maschile che al femminile.

Donne: il titolo dei 60 avrà una nuova interprete. Sarà una gara tra le più avvincenti del programma femminile, con in prima fila la poderosa Dafne Schippers a reclamare il bis continentale di Zurigo 2014, l'inglesina Dina Asher-Smith, l'esperta tedesca Sailer e la svizzera rivelazione degli Europei all'aperto Kambundji. Ivet Lalova e la 18enne polacca Swoboda, neo-primatista juniores, sono da seguire rispettivamente per esperienza e freschezza. Sui 400, senza le russe che riservano le chances di affermazione per la 4x400, le britanniche sperano di raccogliere l'eredità di Perri Shakes-Drayton, vincitrice due anni fa. Anche qui nuove leve emergenti rappresentano una novità: Bundy-Davies, Maddox, McAslan, la più "matura" ha 24 anni. Occhio alle francesi Gayot e Guei, alla spagnola Terrero e alle ceke Hejnova e Rosolova.

MEZZOFONDO - Un ventaglio maggiore di candidati al podio, rispetto a quanto visto per le gare veloci. Sugli 800 maschili l'esperienza del polacco Lewandowski contro l'abitlità tattica degli spagnoli Marco e Lopez e la freschezza del giovanissimo svedese Almgren. Gran contesto per i 1500 metri, con il fortissimo norvegese Ingebrigtsen iscritto senza gare (anche sui 3000) alle prese con bruttissimi clienti quali i tedeschi Tesfaye e Orth. Come il norvegese, anche il turco ex-kenyano Ozbilen è iscritto a 1500 e 3000, ed è probabilmente il più temibile di tutti, forte di medaglie europee e mondiali indoor conquistate nelle ultime rassegne globali. Il giovane olandese Hannes, assieme ai due già citati, merita di essere seguito sui 3000, terreno di caccia per altri due turchi, Akkas e Kaya.

Lo spagnolo Mechaal, due titoli nazionali una decina di giorni fa, merita considerazione soprattutto in corridoi a imbuto, dove sa farsi valere.

Il ritorno di Jennifer Meadows sugli 800 offre garanzia di spettacolarità. La determinazione della britannica è ben nota, e si presenta a Praga con ambizioni importanti. La vincitrice uscente Lupu è rientrata da poco da una sospensione, e finora non ha avuto occasioni di mettersi in luce. Da seguire la junior islandese Hinriksdottir alle prese con un contesto tattico, la polacca Jozwik, la Hejnova (forse farà solo gli 800 rinunciando ai 400) e nella squadra russa, meno strabordante del solito, citeremmo ancora la Poistogova, bronzo olimpico a Londra. Iscritta su 1500 e 3000 metri, l'olandese Sifan Hassan è l'atleta da battere, ma non è certo che gareggi in entrambe le gare, con preferenza per i 1500 metri, dove ha già migliorato due volte il record europeo under 23. L'azzurra Federica Del Buono vanta il terzo tempo di iscrizione. Il selezionatore russo Borzakovskiy nutre fiducia nelle possibilità della Korobkina sui 3000. Sia la a russa che la britannica Muir hanno ambizioni da podio in una gara che, nell'eventuale assenza della Hassan, offre varie possibilità di interpretazione.

OSTACOLI-  Nonostante una stagione meno redditizia dell'anno scorso, Pascal Martinot-Lagarde è stato incluso nel team nazionale per Praga. Il leader europeo è un altro francese, Bascou, regolarissimo a sceso a 7.48. In squadra anche il campione mondiale junior Belocian, già a 7.53 nel giro di poche gare. Outsider Il british Clarke e il russo Shabanov. Interessante il ritorno del ceko Svoboda, prima ritiratosi per i troppi infortuni e poi di nuovo sui blocchi. C'è un altro giovanissimo, il nemmeno 20enne britannico Omoregie, terzo ai Mondiali junior a Eugene. Nei 60 ostacoli femminili, senza la campionessa uscente Yanit e Tiffany Porter, e senza una francese iscritta, sembra la volta buona per la bielorussa Talay (argento due anni fa) e per il duo belga Berings (oro sei anni fa) e Zagré (quarta a Zurigo), quest'ultima meno a suo agio sui 60 in considerzione dell'imponente stazza. Sta invece benone Cindy Roleder, cui la Germania affida le sue chances dopo l'inverno così così di Carolyn Nytra.

SALTI IN ELEVAZIONE - E' qui la gara più avvincente dell'intero programma, l'alto femminile, forte di una partecipazione straordinaria con la campionessa europea Beitia, le campionesse mondiali indoor Licwinko e Kuchina, la campionessa mondiale all'aperto Shkolina (in forse a cusa di un malanno) e la campionessa europea under 23 Alessia Trost. Il cast è ulteriormente arricchito in qualità dalla lituana Palšyte (due volte 1,98). Guida la Licwinko-Stepaniuk, forte di tre gare sopra i 2 metri e un picco di 2,02. La Kuchina ha vinto i campionati russi fallendo per un soffio la stessa misura. Russia in prima fila anche nell'asta donne, con Sidorova e Zhuk a guidare la fila di candidate al podio. Comprese nell'elenco anche le due greche Kiriakopoulou e Stefanidi e la tedesca Ryzih. Cercano un posto anche la ceka Ptacnikova e la ritrovata svedese Bengtsson, primatista mondiale junior.

Renaud Lavillenie, basta la parola. Il francese non perde da un anno e mezzo e dalle sue parti i 6 metri, ormai, sono di casa. Superati già 4 volte nelle ultime settimane, mira all'unico titolo mancante nella sua galleria, quello mondiale all'aperto. Per aggiungere un oro alla collezione, passa per Praga, ma poiché gli altri non staranno a guardare ma faranno il loro, citiamo il polacco Lisek (5,80 di media nelle ultime otto uscite di febbraio e un picco a 5,90), il campione mondiale Filippidis e il russo Gripich, salito nel rendimento medio. L'alto ha perso diversi protagonisti per strada, chi per infortunio (Fassinotti) chi per scelta tecnica (Ukhov).

Restano ad alzare il livello dell'asticella l'ucraino Protsenko, i russi Shustov e Dmitrik. Occhio al ritorno dopo la sospensione del cipriota Hondrokoukis. Ha vinto già un mondiale indoor, da greco.

SALTI IN ESTENSIONE - Senza il britannico campione olimpico e europeo Rutherford, il periscopio del lungo si affida all'esperienza del greco Tsatoumas e del francese Gomis (suo il miglior salto mondiale stagionale con 8,18). Garanzie di agonismo dallo svedese Torneus, il russo Shalin cercherà di fare il suo per sostituire l'assente Menkov, curiosità per il tedesco Hess, uno junior in grande risalto con 8,03. Nel triplo costellato di assenze di rilievo potrebbe ancora dire la sua l'ex-campione olimpico Evora, unico a superare i 17 metri assieme allo spagnolo Torrijos, primo iberico della storia a superare la metrica elitaria della specialità. I russi e lo stagionato Oprea aspirano garantiscono qualità, ma l'aria è quella di un cambio generazionale per l'occasione.

Mentre nel triplo la russa iridata in carica Koneva riassume i favori del pronostico, la serba Španovic nel lungo appare come la più seria candidata al successo di concerto con la francese Lesueur, ma in zona-podio raccolgono consensi anche la tedesca Moguenara, e in minor misura la lettone Grabuste e la britannica nera Irozuru, che avrà il difficile compito di compensare l'assenza della capofila stagionale Katerina Johnson-Thompson, destinata al pentathlon.

PROVE MULTIPLE E PESO - Presenti nell'eptathlon il campione uscente Sintnicolaas e il capofila continentale Helcelet, ma russi, francesi e il tedesco Abele sono della partita con ambizioni di alta classifica. Nel pentathlon l'oro uscente Djimou, oro anche a Zurigo 2014, e la belga Thiam, sono i personaggi da seguire assieme alla straordinaria Katerina Johnson-Thompson, capace quest'anno di salire a 1,97 nell'alto e allungare a 6,93 nel lungo, numeri che nessun'altra specialista delle prove multiple è al momento in gradi di esibire. In gioco anche la numero due britannica Lake, due volte iridata junior a Eugene, la ceka Klucinova e le solite forti specialiste russe e ucraine.

David Storl, reduce da qualche acciacco, è stato aggregato in squadra dopo l'esordio tardivo ma efficare dei campionati tedeschi (21,20). Proveranno a insidiare il due volte campione del mondo, il serbo campione europeo uscente Kolasinac, tre lanciatori della Repubblica Ceca, con Stanek in pole position, lo spagnolo Vivas. Dall'attività NCAA americana arriva il croato Zunic, in costante progresso centimetrico. Curiosità per il primo europeo "da grande" del baby-polacco Bukowiecki, stella delle categorie giovanili. Nel peso femminile, con le tedesche prive della Schwanitz e con la rientrante Hinrichs ancora "sotto misura", i migliori risultati dell'anno sono stati ottenuti dalle europee dell'Est, con la sola mbielorussa Leantsyuk capace di toccare i 19 metri. Misure alla mano, si presentano con i numeri migliori l'ungherese Márton , la bulgara Mavrodieva, l'altra bielorussa Abrahmchuk-Kopets e l'azzurra Chiara Rosa.

PRAGA 2015: GLI EUROPEI INDOOR IN TV
giovedì 5 marzo
RaiSport 2: diretta ore 16:15-18:45 (replica ore 00:30-02:45)
Eurosport 2HD/Eurosport 2: diretta ore 16:30-19:00

venerdì 6 marzo
RaiSport 2: diretta ore 9:35-13:55 - 15:50-19:05 (replica ore 21:40-01:05, replica ore 7:00-9:50 sabato 7 marzo)
Eurosport 2HD/Eurosport 2: diretta ore 9:45-14:15 - 16:00-19:00

sabato 7 marzo
RaiSport 2: diretta ore 9:50:12:00 - 16:20-20:15 (replica ore 2:30-6.00 domenica 8 marzo)
Eurosport 2HD/Eurosport 2: diretta ore 10:00-12:30 - 16:30-20:00

domenica 8 marzo
RaiSport 2: diretta ore 13:00-18:20 (replica 01:45-04:00 lunedì 9 marzo)
Eurosport 2HD/Eurosport 2: diretta ore 11:30-18:00

DIRETTA STREAMING: www.eurovisionsports.tv/ea/index.html

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