Pedroso: ''Il record per una medaglia''

16 Agosto 2014

Le dichiarazioni post-gara degli azzurri impegnati nella quinta giornata dei Campionati Europei di Zurigo

400hs donne (finale) - La primatista italiana Yadisleidy Pedroso non è pienamente soddisfatta del suo quinto posto nella finale dei 400hs: "Sono un po' arrabbiata perchè sapevo di poter fare meglio. In un paio di ostacoli sono finita troppo sotto, ma sul rettilineo sono riuscita a reagire e tenere fino al traguardo. Il solito fastidio al piede sinistro ce l'avevo, ma oggi ero disposta all'impossibile per una medaglia. Non sono arrivata nemmeno troppo stanca, ne avevo di più. A guardare i crono del podio mi sale ancora di più l'amarezza perchè correndo vicino al mio record italiano ci sarei anche io".

5000m donne (finale) - Giulia Viola, dopo il settimo posto agli Euroindoor del 2013, è di nuovo tra le prime otto atlete del Vecchio Continente: "Puntavo ad un piazzamento tra il sesto e l'ottavo con il personale. Sono arrivati tutti e due, anche se con il ritmo lento dei primi passaggi di gara temevo che il tempo non venisse. Quando poi c'è stato lo strappo poco dopo l'ultimo 1000, non sono riuscita ad agganciare subito le altre che partivano. Mano mano che recuperavo posizioni, però, mi sono caricata superando avversarie più accreditate di me. Stavo bene e non potevo non chiudere forte. Adesso penso di correre qualche 1500 per velocizzarmi ancora e migliorare il personal best anche in questa specialità".

4x400 donne (batterie) - Maria Benedicta Chigbolu: "Vengo da un infortunio e sono dovuto star ferma due mesi, con la conseguenza di entrare tardi in condizione. Qui ci sono arrivata abbastanza in forma". Maria Enrica Spacca: "Era tosta, ma alla fine siamo riuscite ad essere competitive senza Libania". Elena Maria Bonfanti: "Al cambio mi sono scontrata con un'avversaria, ma ho cercato di rimanere concentrata". Chiara Bazzoni: "Ho difeso la terza posizione e controllato nel finale. La medaglia di Libania ha dato la carica a tutte, è stato bello cantare l'inno con lei in cima al podio".

4x400 uomini (batterie) - Lorenzo Valentini: "Ci abbiamo provato. Peccato perchè entrare in finale era difficile, ma non impossibile". Michele Tricca: "Il nostro compagno Davide Re durante il riscaldamento ha sentito riacutizzarsi di un fastidio fisico, per cui non è stato opportuno che rischiasse". Isalbet Juarez: "Ho dovuto sostituire Davide proprio all'ultimo momento. Ho dato comunque tutto anche se forse questo cambio di programma ci ha un po' destabilizzati". Matteo Galvan: "E' stato un campionato un po' sfortunato, due volte senza entrare in finale. Le sensazioni sono state decisamente migliori rispetto alla semifinale individuale, le gambe oggi giravano e sono partito convinto, cercando da subito di superare e riavvicinarmi al gruppo. Purtroppo nell'ultimo rettilineo mi sono fatto superare dall'olandese, anche se non è stato determinante ai fini dell'esclusione dalla finale. C'è rammarico ma questo è un tassello per arrivare tra i primi 16 al mondo l'anno prossimo".

Martello uomini (finale) - Nicola Vizzoni: "E' passato il treno e non ci son salito sopra. Qui non danno il premio a chi lancia meglio, danno la medaglia a chi lancia più lontano. La mia misura non è bastata, ho provato a spingere, oggi non era giornata per fare tecnica ma solo per tirare il più possibile per entrare negli otto e poi farsi largo. Ho pagato un difetto che mi porto dietro da tutto l'anno, quando voglio forzare taglio i tempi in partenza, non sento il martello che entra in tensione e quindi non riesco ad accelerarlo. Mi sono rivisto e non faccio tre giri con il martello ma tre volte un giro, senza continuità nel gesto. Vuol dire che non si continuerà a lavorare. La voglia di gareggiare è sempre tanta: mi piace lanciare, mi piace gareggiare, mi piace faticare. E' bello entrare in campo e sentire l'adrenalina. Ogni volta che si mette la Maglia Azzurra è sempre un onore perchè si rappresenta tutta l'atletica e lo sport italiano. Mi dispiace quando non riesco a dare quello che vorrei. Ora devo tornare a lavorare. Se è andata così sicuramente c'è stato un errore durante la preparazione. Lo analizzeremo e lo correggeremo. Di certo non è finita qui".

4x100 uomini (batteria) - Gli uomini del quartetto veloce azzurro sono soddisfatti della buona prova in batteria. Fabio Cerutti: "Ho cercato e sono riuscito a partire bene ed entrare forte in zona cambio. Il passaggio di testimone con Fausto è riuscito quasi perfettamente. Abbiamo il quinto tempo delle qualificazioni, vogliamo lottare". Fausto Desalu: "Forse ho rallentato un po' al momento del cambio con Diego e infatti il passaggio è stato un po' esitante". Diego Marani: "Ho sentito le gambe ancora un po' affaticate dalla finale dei 200 metri di ieri, ma credo che con altre 24 ore per recuperare domani sarò in grado di dare il massimo". Delmas Obou: "Non ho ingranato benissimo nella prima parte mentre nel finale ho recuperato qualcosa. Domani vogliamo correggere alcuni dettagli per migliorare ancora questo risultato che è il migliore della stagione".

4x100 donne - Le ragazze della staffetta veloce azzurra hanno sorrisi smaglianti. "E' andata benissimo - dice l'ultima frazionista Audrey Alloh -  anche se qualche cambio è da migliorare: sono andati bene due cambi su quattro". Irene Siragusa: "E' andata molto bene, alla fine abbiamo fatto il secondo crono di sempre. Due cambi su tre sono stati leggermente schiacciati e questo significa che possiamo migliorare ancora". Martina Amidei: "Finalmente abbiamo dimostrato quanto valiamo, ma si capiva già da come sono andate le gare individuali. E ancora non abbiamo finito". Marzia Caravelli: "L'obiettivo è sempre migliorarsi. Abbiamo capito dove abbiamo sbagliato, quali sono gli errori da correggere e vogliamo farlo in finale. Anche se domani più che altro servirà metterci il cuore". 

a.g.

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