Parigi: Bruni e Sibilio out
20 Giugno 2025Poca fortuna per i due azzurri attesi a Parigi nell’ottava tappa della Wanda Diamond League. Sui 400 ostacoli non si presenta al via Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle) che preferisce rinunciare a causa dei postumi di una gastroenterite, dopo che non era riuscito a completare il riscaldamento pre-gara. Vince in 46.93 il campione olimpico Rai Benjamin (Usa) nel duello con il qatarino Abderrahman Samba (47.09), tornato ad avvicinare il personale di otto anni fa. Nell’asta allo stadio Charléty dura soltanto un salto la serata di Roberta Bruni (Carabinieri), ritirata per una caduta nella cassetta di imbucata al primo tentativo nullo alla quota di 4,43 senza particolari conseguenze, mentre si impone la statunitense Katie Moon con 4,73 alla seconda prova davanti a Sandi Morris che valica la misura alla terza.
Che sfida nei 100 ostacoli: la statunitense Grace Stark con 12.21 (+0.7) si migliora di un decimo e diventa la quinta di ogni epoca, battute la nigeriana primatista mondiale Tobi Amusan (12.24) e la giamaicana Ackera Nugent (12.30). Strepitoso il francese Azeddine Habz nei 1500 in 3:27.49, sesto di sempre (e secondo europeo) con il proprio limite demolito di quasi due secondi, superando il primato nazionale di Mehdi Baala (3:28.98 datato 2003). Alle sue spalle c’è il record mondiale under 20 di Phanuel Koech (Kenya, 3:27.72), crescono anche il britannico George Mills (3:28.36) e l’altro keniano Festus Lagat (3:29.03), primato olandese di Stefan Nillessen in 3:29.23. Nei 5000 dell’etiope Yomif Kejelcha (12:47.84), in corsa per un crono sensazionale fino all’ultimo chilometro, record asiatico per Birhanu Balew (Bahrain, 12:48.67) e record francese di Jimmy Gressier con 12:51.59 dietro a Graham Blanks (Usa, 12:49.51). È della dominicana olimpionica e iridata Marileidy Paulino, allo stagionale di 48.81, il testa a testa dei 400 con Salwa Eid Naser (Bahrain, 48.85) e per la prima volta scende sotto i cinquanta secondi la cilena Martina Weil (49.83).
Debutto vincente in 8:07.01 del primatista mondiale dei 3000 siepi, l’etiope Lamecha Girma, al rientro agonistico dopo la rovinosa caduta nella finale olimpica di Parigi, in quel caso allo Stade de France di Saint-Denis. Tra le donne, migliore prestazione mondiale dell’anno per la keniana Faith Cherotich in 8:53.37 sull’ugandese Peruth Chemutai (8:54.41). Nei 110hs Trey Cunningham (Usa) 13.00 eguaglia il personale, il connazionale Dylan Beard si porta a 13.02 e Jason Joseph pareggia il record svizzero di 13.07. Ottocento allo spagnolo Mohamed Attaoui (1:42.73), 1500 per la keniana Nelly Chepchirchir (3:57.02), nei 200 fa poker Anavia Battle in 22.27 (+0.9) al quarto urrà consecutivo nel circuito dei diamanti. L’australiana Nicola Olyslagers salta 2,00 nell’alto, meglio di Mahuchikh e Patterson a 1,97. All’ultimo lancio nel disco la statunitense bicampionessa olimpica Valarie Allman conserva l’imbattibilità (ultima sconfitta ai Mondiali di due anni fa a Budapest): 67,56 per respingere le velleità dell’olandese Jorinde van Klinken (66,42). Triplo al giamaicano Jordan Scott con 17,27 (+0.5) e nel giavellotto 88,16 dell’indiano Neeraj Chopra.
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