Paralimpici: 30 medaglie azzurre ai Global Games

12 Giugno 2023

A Vichy, in Francia, la squadra italiana vince 14 ori, 12 argenti e 4 bronzi nella rassegna per atleti con disabilità intellettiva e relazionale

Un ricco bottino di medaglie per la squadra italiana ai Global Games, la manifestazione polisportiva dedicata agli atleti con disabilità intellettiva e relazionale disputata a Vichy, in Francia. Nei 1500 metri Ndiaga Dieng (Anthropos Civitanova/Atl. Avis Macerata), già bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo, domina la gara in 3:55.05 dopo aver fatto sfogare il giapponese Daisuke Nakagawa prima di regolare in una lunga volata il portoghese Sandro Baessa (3:55.53) e l’ucraino Pavlo Voulikvych (3:55.35) con il risultato finale che non viene mai messo in discussione. L’azzurro fa doppietta trionfando anche negli 800 con 1:52.61 e in questo caso la resistenza di Baessa (1:52.75) è più consistente per arrendersi solo sul filo di lana. Si conferma la 4x100 per una supremazia che dura ormai dal 2018, una staffetta imbattuta e primatista del mondo con il 43.26 stabilito quattro anni fa proprio ai Global Games di Brisbane. Per il quartetto con Gaetano Schimmenti (Anthropos Civitanova/Atl. Osimo), Fallou Seck (Sempione/Gravellona Vco), Mario Bertolaso (Aspea Padova) e Raffaele Di Maggio (Anthropos Civitanova/Siracusatletica) il crono vincente è di 43.47 con cambi fluidi a un paio di decimi dal record staccando decisamente Hong Kong (44.55) e Portogallo (44.66). Al terzo turno nel giavellotto Luigi Casadei (Anthropos Civitanova/Sef Stamura Ancona) scaglia l’attrezzo a 52,73 superando il brasiliano Rafael De Sena che al secondo aveva lanciato a 50,49. Sulla pedana del martello Chiara Masia (Sole e Luna/I Guerrieri del Pavone Sassari), convocata dell’ultimo minuto, con un secondo tentativo a 37,07 mette in cassaforte la medaglia del metallo più prezioso. Vittoria in staffetta anche per la 4x400 con Di Maggio, Seck, Bertolaso e Dieng (3:26.57), tutti con frazioni sotto il personale, che riescono a superarsi per infilare il Portogallo (3:29.94) in testa all’inizio dell’ultima frazione con una ventina di metri di vantaggio e la Spagna, poi squalificata ma comunque dietro al traguardo. Due bronzi individuali arrivano inoltre da Raffaele Di Maggio su 100 e 200 metri.

Dopo le 7 medaglie (4 ori, 1 argento, 2 bronzi) della scorsa edizione quando era presente solo la classe II1 (atleti affetti da ritardo intellettivo relazionale) stavolta la Nazionale FISDIR torna quindi a casa con un bilancio più cospicuo nel confronto diretto. Ma in quest’occasione state inserite altre due classi: la II2 (atleti portatori della sindrome di Down) e la II3 (atleti affetti da autismo ad alto funzionamento) dove la dicitura “II” sta per “intellectual impairment” (disagio intellettivo). Nella classe II2 si festeggiano 5 ori con Chiara Zeni (Osha, 200 e lungo), Nicole Orlando (Ginn. La Marmora, triathlon), Nando D’Agostino (Tethys Chieti, 1500 marcia) e la 4x100 femminile di Pertile, Zendri, Orlando e Zeni, ma anche 10 argenti con Nicole Orlando (lungo, peso, disco, giavellotto), Daniel Gerini (Fabriano Mirasole, peso e disco), Andrea Piacentini (Rcm Casinalbo, 200), Elisa Zendri (Us Quercia, 100), Giulia Pertile (Aspea Padova, 1500 marcia) e la 4x100 maschile di Mancioli, D’Agostino, Capitani, Piacentini, oltre ai 4 bronzi con Zendri (200 e lungo), Zeni (100) e Piacentini (100). Nella classe II3 a conquistare 3 ori è Federico Cabizza (Sole e Luna/I Guerrieri del Pavone Sassari) nelle gare di velocità su 100, 200 e 400 metri.

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