Padova, riecco Fabbri: 21,16 nel peso

04 Settembre 2022

L’azzurro di nuovo sopra i ventuno metri dopo oltre un anno, Ponzio 20,95. Giro di pista: Folorunso 55.40 sugli ostacoli, Re 45.66 nei 400 piani. L’ivoriana Ta Lou 10.94 controvento sui 100 metri

Nel 35° Meeting internazionale Città di Padova si prende la scena Leonardo Fabbri. Il pesista azzurro lancia a 21,16 tornando sopra i ventuno metri, come non accadeva da più di un anno. Sulla pedana del record personale di 21,99 siglato agli Assoluti del 2020, il fiorentino dell’Aeronautica si riporta oltre questa barriera al primo tentativo, nella stagione che finora lo aveva visto a 20,72 per il settimo posto agli Europei di Monaco: era dall’ultima gara prima delle Olimpiadi della scorsa estate (21,02 a Vicenza il 14 luglio del 2021) che non ci riusciva. In gara è secondo, con il campione tricolore Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia) quarto a 20,95 mentre il successo va allo statunitense Rogers Steen (21,38). Alle spalle di Fabbri anche l’altro americano bronzo mondiale Josh Awotunde, terzo con 20,98. Nei 400 ostacoli la statunitense argento olimpico Dalilah Muhammad si impone in 53.84, quarta la primatista italiana Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) con 55.40. Quinto sui 400 al maschile Davide Re (Fiamme Gialle) che corre in 45.66 firmando la sua seconda prestazione stagionale. A vincere in 44.76 è Bryce Deadmon, oro mondiale e olimpico con la staffetta Usa. Applausi nei 100 allo stadio Colbachini per l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou che sfreccia in 10.94 nonostante il vento contrario di -1.2. Tra gli uomini 10.12 (-1.6) del canadese Aaron Brown, iridato della 4x100, davanti di un centesimo al 10.13 del vicecampione mondiale Marvin Bracy (settimo Andre De Grasse, 10.35). Dal mezzofondo sui 1500 arriva il 3:33.26 di Yared Nuguse (Usa) ma anche il bel progresso del 21enne romano Federico Riva (Fiamme Gialle) che con 3:37.38 si migliora di quasi tre secondi in un colpo solo ed è ottavo a precedere il campione italiano Ossama Meslek (Atl. Vicentina), nono in 3:38.34. Nel triplo della giamaicana Shanieka Ricketts atterrata a 14,72 (+1.5), misure ventose per le azzurre Dariya Derkach (Aeronautica) quinta con 14,18 (+2.2) e Ottavia Cestonaro (Carabinieri), sesta a 14,17 (+2.3). Tra gli uomini nel lungo 8,26 (+1.6) del giamaicano ex campione mondiale Tajay Gayle. Altra vittoria Usa negli 800 con Allie Wilson in 1:58.37 sulla britannica Jemma Reekie (1:58.71), ancora una buona prova di Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre) ottava in 2:00.92 e non lontana dal suo primato di 2:00.50 timbrato martedì a Rovereto, poi decima Federica Del Buono (Carabinieri, 2:01.34), mentre nei 1500 al personale Martina Tozzi (Fiamme Gialle) con 4:09.18. [RISULTATI]

FABBRI: “MI SONO SBLOCCATO” - Finisce la lunga attesa di “Leo” Fabbri, dopo oltre un anno (417 giorni per l’esattezza) senza superare i ventuno metri. Ed è significativo che il pesista azzurro torni alla ribalta proprio dove ha vissuto la gioia più grande della carriera per il momento, con il formidabile lancio (21,99) a ridosso di un altro muro, in quel caso dei 22 metri, nell’edizione 2020 degli Assoluti. Poi il covid all’inizio della scorsa stagione, la fastidiosa pubalgia che lo ha condizionato nell’ultima preparazione invernale e le difficoltà per ritrovare le giuste sensazioni in pedana, fino ai segnali di ripresa mostrati nelle gare più recenti. Per il 25enne dell’Aeronautica subito 21,16 al primo lancio, ma anche 20,96 al quarto. “Mi sono sbloccato - sorride - con quasi mezzo metro in più di primato stagionale, ma soprattutto quello dei ventuno è un muro. Superarlo fa bene alla testa e al cuore. L’obiettivo è tornare a essere stabile su queste misure, però devo ancora lavorare per gestire meglio la tensione in gara, perché dopo la prima prova in facilità poi forzando ho lanciato peggio. Ci ho creduto, mi sono allenato duramente e un primo lancio lungo significa tanto. Per chiudere la stagione, ho in programma altre due uscite: giovedì a Savona e la Finale Oro del 18 settembre a Brescia”. Appuntamento invece a mercoledì a Zurigo, nell’atto conclusivo della Diamond League, per Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia) dopo il 20,95 di Padova.

FOLORUNSO E RE - In due gare sul giro di pista, migliorati i record del meeting. Il pubblico si accende per la sfida dei 400 ostacoli, con il guizzo vincente dopo l’ultima barriera dell’ex primatista mondiale Dalilah Muhammad in 53.84 ai danni della giamaicana Andrenette Knight (53.95). Tra pochi giorni “Ayo” Folorunso andrà in Svizzera, per la finale di giovedì sera nel circuito dei diamanti, ma intanto l’emiliana delle Fiamme Oro si ripropone con 55.40 al quarto posto, dietro alla panamense finalista mondiale Gianna Woodruff (55.09), sesta invece Eleonora Marchiando (Carabinieri, 56.96). Anche tra gli uomini, nei 400 metri, ha ancora qualche energia da spendere Davide Re (Fiamme Gialle): dopo essere stato frenato da problemi fisici nella prima parte di una stagione nella quale ha raccolto meno di quello che avrebbe voluto, il primatista italiano è quarto in 45.66 e ha fatto meglio quest’anno soltanto nella batteria degli Europei (45.26 a Monaco).

Nel finale di gara Bryce Deadmon, titolare della 4x400 americana che ha vinto ai Giochi e ai Mondiali, crea un solco incolmabile tra sé e l’altro olimpionico Michael Cherry: 44.76 contro 45.23. Al femminile Jaide Stepter (Usa) risolve in 51.43 per tre centesimi il confronto con Courtney Okolo (51.46), quinta Alice Mangione (Esercito, 52.86).

SPRINT - Sul rettilineo impressiona Marie-Josée Ta Lou: malgrado la brezza in faccia (anemometro a -1.2) l’ivoriana stampa il record del meeting con 10.94 per toglierlo a una super big come Shelly-Ann Fraser-Pryce (10.98 nel 2015) e svetta per distacco sull’iridata della 4x100 a stelle e strisce Twanisha Terry, due decimi più dietro in 11.14. Terza l’estrosa Sha’Carri Richardson (11.25) scavalcata nel riepilogo dei tempi anche dalla giamaicana Natasha Morrison, 11.22 (-1.1) in prima serie. Sorpresa nei 100 maschili perché l’argento mondiale Marvin Bracy viene beffato dal canadese Aaron Brown, contro un vento ancora più robusto (-1.6): 10.12 il crono del vincitore e 10.13 per lo statunitense, entrambi in recupero sul ventenne giamaicano Ackeem Blake (10.17), con l’olimpionico dei 200 metri Andre De Grasse nelle retrovie, settimo in 10.35. Tra gli ostacoli alti, doppietta Usa: 12.93 (-0.7) nei 100hs di Tonea Marshall sulla polacca campionessa europea Pia Skrzyszowska (13.03) e l’altra americana bronzo mondiale indoor Gabbi Cunningham (13.08), nei 110hs prevale Trey Cunningham in 13.21 (-0.1) sul 13.27 di Jamal Britt.

1500: CRESCE RIVA - In tutto sono quattro i nuovi primati della manifestazione. C’è anche quello dei 1500 messo a segno dall’americano Yared Nuguse, che si migliora in 3:33.26. Gara veloce, con un treno sfruttato appieno da Federico Riva, protagonista del salto di qualità: che fosse in forma si era potuto notare nello scorso weekend sulle strade di Feltre dove ha vinto la staffetta in rimonta, ma c’era da trovare l’occasione favorevole. Per il mezzofondista delle Fiamme Gialle, 22 anni ancora da compiere e tricolore in carica dei 3000 indoor, la cifra del nuovo record personale è 3:37.38 che demolisce il 3:40.21 di un paio di mesi fa. All’ottavo posto il romano, davanti a Ossama Meslek (Atl. Vicentina, 3:38.34) seguito da Mohad Abdikadar (Aeronautica, 3:39.47) e Giovanni Filippi (La Fratellanza 1874 Modena, 3:39.66). Dopo Rovereto, un altro successo negli 800 della statunitense Allie Wilson (1:58.37) sorpassando la scozzese Jemma Reekie (1:58.71) mentre Eloisa Coiro si esprime di nuovo in meno di 2:01 per finire ottava con 2:00.92, decima Federica Del Buono (Carabinieri, 2:01.34) centrando la seconda prestazione in carriera. E tornando ai 1500, però al femminile, un miglioramento di Martina Tozzi (Fiamme Gialle) con un secondo e mezzo abbondante di progresso in 4:09.18, ma alle spalle della 23enne romana coglie il proprio limite anche la coetanea Federica Cortesi (Atl. Valle Brembana) con 4:13.51.

IN PEDANA - Quattro salti regolari sopra i quattordici metri finora mai toccati nella stagione all’aperto, con il migliore a 14,12 (+1.8), ma l’unico ventoso nella sua gara di triplo è anche il più lungo: 14,18 (+2.2) per Dariya Derkach (Aeronautica), quinta, e troppa brezza anche per Ottavia Cestonaro (Carabinieri), sesta con 14,17 (+2.3). Palpitante il duello al vertice tra la giamaicana Shanieka Ricketts, planata a 14,72 (+1.5), e la dominicana Thea Lafond, seconda con 14,71 (+2.7). Nel lungo Tajay Gayle agguanta il primato stagionale di 8,26 (+1.6), invece nell’alto del giapponese Tomohiro Shinno che salta 2,27 si piazza terzo Christian Falocchi (Fiamme Oro, 2,21).

A BERLINO - Al meeting Istaf di Berlino, tappa Silver del Continental Tour, quinto posto nell’alto di Marco Fassinotti (Aeronautica) con 2,19 alla seconda prova, mentre l’unico a superare 2,23 è il messicano Edgar Rivera. Nella cornice dell’Olympiastadion della capitale tedesca, si conferma ancora al top Karsten Warholm: 47.24 sui 400 ostacoli per il fenomenale norvegese, che nella prima parte di stagione era stato bloccato da un infortunio. La discobola Valarie Allman sfonda di nuovo i settanta metri, con 70,06. Vincono quattro campioni del mondo: 100 per Noah Lyles in 9.95 (+0.3), nei 100 ostacoli 12.45 (-0.3) di Tobi Amusan con il successo al maschile di Grant Holloway sui 110hs in 13.05 (+0.6), nel lungo 6,92 (+0.7) della beniamina locale Malaika Mihambo. [RISULTATI]

l.c.

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