Padova: Sion e Nonino campioni delle multiple

13 Marzo 2022

Il torinese e il friulano conquistano i tricolori promesse e juniores nell’eptathlon indoor. Titoli del pentathlon under 18 a Bovo e Pastore

A Padova, nei Campionati italiani giovanili indoor di prove multiple, è Alessandro Sion a prendersi il titolo nell’eptathlon promesse. L’ancora 19enne torinese, portacolori della Libertas Unicusano Livorno e già protagonista tra gli juniores, ha ottenuto 5301 punti nella successione delle sette gare. Al secondo posto Alessandro Arrius (Osa Saronno Libertas) che sino all’ultimo ha insidiato la vittoria di Sion, tanto che i due atleti sono finiti distanziati di appena 35 punti (5276 punti per il lombardo). Terzo, a quota 5151 punti, Lorenzo Modugno (Pol. Triveneto Trieste). È stato l’atto conclusivo di una rassegna che, per il nono anno consecutivo, ha visto protagoniste le prove multiple al Palaindoor veneto. Alberto Nonino (Atl. Malignani Libertas Udine) si è invece imposto nell’eptathlon juniores, realizzando 5360 punti, gran risultato considerando che per il 18enne friulano - già secondo nel 2021 a Padova nel pentathlon allievi e anche ai Tricolori allievi di decathlon - si trattava del primo impegno nelle sette prove indoor. Alle sue spalle Stefano Demo (Atl. Canavesana, 5140) e Federico Bovo (Atl. Biotekna, 5036). Il sorprendente Riccardo Tomè (Atl-Etica San Vendemiano), alla seconda gara di prove multiple della sua vita, ha vinto il titolo nel pentathlon allievi. Per lui 3526 punti, circa 400 in più di quelli realizzati un mese fa, sempre a Padova, nel pentathlon d’esordio. Sugli altri gradini del podio Tommaso Franzè (Atl. Par Canegrate, 3470) e Daniele Galvagni (Us Quercia Trentingrana, 3418). Tra le under 18 Annalisa Pastore (Atl. Stronese-Nuova Nordaffari), già campionessa italiana outdoor 2021, ha vinto il titolo allieve nel pentathlon con 3724 punti, precedendo Margherita Davolio (Gs Self Montanari & Gruzza Reggio Emilia, 3585) e Sofia Bonafè (Pontevecchio Bologna, 3503). Quello della piemontese rappresenta anche il miglior risultato italiano di categoria dal 2020, cioè da quando nel programma tecnico gli 800 hanno sostituito i 400 metri come ultima prova.

EPTATHLON PROMESSE - La seconda parte della rincorsa al titolo under 23 inizia con l’8.41 di Alessandro Arrius (Osa Saronno Libertas) nei 60 ostacoli. Alessandro Sion (Atl. Libertas Unicusano Livorno) va un centesimo più lento (8.42) e la classifica vede in testa quest’ultimo con un vantaggio di 18 punti su Arrius (3736 a 3718) mentre esce di scena Davide Lorusso (Gs Avis Barletta). Nell’asta, bella sfida tra Sion e Lorenzo Modugno (Pol. Triveneto Trieste), con successo del piemontese (4,70 contro 4,60). Prima dei 1000 metri, Sion guida la classifica con un margine di 106 punti su Arrius e 161 su Modugno. Arrius ci prova sino all’ultimo (2:44.20 contro il 2:51.91 di Sion), ma le prime tre posizioni in classifica non cambiano.

EPTATHLON JUNIORES - Si riparte con una conferma: il friulano Alberto Nonino (Atl. Malignani Libertas Udine) allunga in testa all’eptathlon under 20, correndo i 60 ostacoli in 8.21. Stefano Demo (Atl.

Canavesana), attualmente secondo, non fa meglio di 8.51 e vede avvicinarsi in classifica Lorenzo Mellano (Atl. Fossano ’75) e Federico Bovo (Atl. Biotekna). Per loro, rispettivamente, 8.27 e 8.32. Nonino è il migliore anche nell’asta: con 4,40 ipoteca la vittoria finale, mentre alle sue spalle si segnalano Luca Bortolazzi (Cus Verona) e ancora Demo: per loro, rispettivamente, 4,20 e 4,00. Con i 1000 metri la situazione non cambia: il più veloce è Vincenzo Vicerè (Libertas Amatori Benevento) in 2:41.84. Nonino controlla, chiude in 2:57.03 e vince il titolo tricolore con 5360 punti, arrivando a 129 lunghezze dal record italiano di Dario Dester (5489 punti).

PENTATHLON ALLIEVI - La sfida sulle cinque prove a livello under 18 inizia con la vittoria di Sebastiano Paoloni (Atl. Insieme Verona) nei 60 ostacoli che ferma il cronometro a 8.30, quattro centesimi in meno del trevigiano Riccardo Tomè (Atl-Etica San Vendemiano) che però passa in testa dopo la seconda prova: il suo 6,80 nel lungo è inferiore solo al 6,81 di Tommaso Franzè (Atl. Par Canegrate). È quest’ultimo a prevalere nel peso, con 12,17, ma Tomè, quarto con 11,37, continua a mantenere la testa della gara. In classifica Tomè e Franzè sono quindi separati da appena 11 punti: 2233 contro 2222. L’alto incorona Daniele Galvagni (Us Quercia Trentingrana) con 1,92, Tomè è secondo con 1,86 e allunga su Franzè che non fa meglio di 1,74. Prima dei 1000 metri i due leader in classifica sono separati di 113 punti (2912 a 2799). E la classifica sostanzialmente resta immutata. Davanti a tutti, nei 1000 metri, finisce Daniele Tomasi (Css Leonardo da Vinci) in 2:52.51. Tomè chiude in 3:05.22, risultato sufficiente per tenere a distanza Franzè (2:59.29).

PENTATHLON ALLIEVE - Matilde Morbin (Atl. Vicentina) è l’unica a scendere sotto i 9 secondi (8.93) nei 60 ostacoli. Irene Garbo (Fiamme Oro Padova) e Annalisa Pastore (Atl. Stronese-Nuova Nordaffari) sono le migliori nell’alto (1,62). Margherita Davolio (Self Atl. Montanari & Gruzza Reggio Emilia) è l’unica a superare i 12 metri nel peso (12,16) ma Annalisa Pastore si conferma al vertice, cogliendo la seconda misura di giornata (11,19). La situazione non si modifica neppure nel lungo, con la piemontese che balza a 5,82 scavando un solco tra sé e le avversarie. Gli 800 premiano la campionessa italiana cadette 2021, Sofia Bonafè (Pontevecchio Bologna) che chiude in 2:28.92, precedendo in volata Margherita Davolio, 2:29.32. Annalisa Pastore resta vicina alle prime, ferma il cronometro a 2:30.79 e si aggiudica la maglia tricolore con 3724 punti, miglior risultato italiano da quando nell’eptathlon gli 800 hanno sostituito i 400 metri (superando i 3703 di Martina Cuccù nel 2020).

Mauro Ferraro (FIDAL Veneto)

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File allegati:
- RISULTATI

Annalisa Pastore e Riccardo Tomè (foto Atleticamente/FIDAL Veneto)


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