Ostrava: brillano Scotti e Di Lazzaro

03 Febbraio 2022

In Repubblica Ceca all’esordio si migliorano il quattrocentista, che vince in 46.41, e l’ostacolista, due volte 8.11 nei 60hs. Personale indoor anche per Tecuceanu sugli 800 in 1:47.43

Azzurri in luce al meeting indoor di Ostrava, in Repubblica Ceca, con una serie di record personali al debutto. Nei 400 metri va subito a segno Edoardo Scotti che si prende il successo in 46.41 e dimostra di essere già in forma all’inizio di stagione. Due decimi esatti di progresso per il 21enne dei Carabinieri, finalista olimpico e mondiale con la staffetta 4x400, rispetto al 46.61 dell’anno scorso. Entra così nella top ten italiana di sempre a livello assoluto in settima posizione, diventa il secondo under 23 di ogni epoca, a soli quindici centesimi dalla migliore prestazione nazionale di categoria detenuta da Matteo Galvan (46.26 nel 2009), e timbra lo standard per i prossimi Mondiali indoor di Belgrado (18-20 marzo) fissato a 46.50. Esordio decisamente convincente del lodigiano, che riesce a prendere il comando a metà gara (parziale di 21.71) e poi lascia un’ottima impressione con la sua azione di corsa, staccando nettamente il ceco Michal Desensky (47.14) e l’olandese Jochem Dobber (47.26). C’è anche la soddisfazione della vittoria complessiva nella tappa Silver del World Indoor Tour perché nell’altra serie lo svedese Carl Bengtström chiude in 46.42, un centesimo peggio dell’azzurro già campione europeo under 20, cresciuto sotto la guida del tecnico Giacomo Zilocchi, che nella passata stagione si è confermato sul podio giovanile in campo internazionale (bronzo nei 400 e argento con la 4x400 agli Europei under 23).

“Contento per la gara - le parole di Edoardo Scotti - perché come esordio va bene, considerando il periodo, visto che non ho scaricato il lavoro dei giorni scorsi e avevo le gambe abbastanza pesanti. Ma quest’anno sono molto consapevole di ciò che posso fare e convinto della preparazione che sto svolgendo. Ho corso molto decontratto la prima parte, sfruttando le qualità da velocista su cui sto lavorando, che mi permettono di essere più performante nel rapporto tra velocità e fatica. Si può sicuramente migliorare molto, con qualche lavoro specifico, ma non sto preparando la stagione indoor e quindi non ho altre gare in programma nell’immediato”.

Scatta nel migliore dei modi la stagione per Elisa Di Lazzaro nei 60 ostacoli. La campionessa italiana corre due volte in 8.11, piazzandosi seconda in batteria e terza in finale. È il primato personale ritoccato di un centesimo, in confronto al tempo di 8.12 della semifinale agli Europei indoor nello scorso inverno, ma anche il “minimo” iridato (8.16) raggiunto alla prima uscita.

Dallo scorso autunno la 23enne dei Carabinieri, che di recente si è laureata in scienze e tecniche psicologiche, vive in Spagna e si allena ad Almuñécar, in provincia di Granada. La triestina, che consolida il settimo posto nelle liste italiane alltime, in entrambe le gare viene preceduta dalla danese Mette Graversgaard che si aggiudica la batteria (8.09) ed è seconda in 8.08 nella finale vinta dalla ceca Helena Jiranova con 8.03.

“Mi rende molto felice il personale all’esordio - commenta l’azzurra - e anche ripetere lo stesso tempo fa ben sperare per le prossime gare, perché gli ultimi mesi sono stati ricchi di cambiamenti. L’obiettivo era iniziare con un buon risultato per dimostrare di essere nella giusta direzione, grazie al coach Alessandro Vigo e al preparatore della forza Marco Orsenigo. Ho ancora qualcosa da sistemare, ma come punto di partenza è ottimo e sono ancora più fiduciosa per la stagione outdoor visto che i cinque ostacoli sono sempre troppo corti per me. Tornerò in pista a Lodz l’11 febbraio, a Liévin il 17 e poi agli Assoluti indoor di fine mese ad Ancona, per avvicinare il muro degli otto secondi il più possibile”.

Anche negli 800 metri Catalin Tecuceanu (Silca Ultralite Vittorio Veneto) firma il miglior risultato in carriera al coperto, secondo in 1:47.43 per togliere oltre mezzo secondo al proprio limite (1:48.06 nel 2021). Fino al traguardo lotta per il successo, viaggiando a lungo in terza posizione prima di cambiare passo nell’ultimo giro però viene battuto di appena due centesimi dal belga Aurele Vandeputte (1:47.41) dopo aver superato il keniano Noah Kibet, terzo in 1:47.76, nel rettilineo opposto all’arrivo. Pochi giorni fa il 22enne di Trebaseleghe (Padova), nato in Romania ma cittadino italiano da novembre, ha centrato la migliore prestazione nazionale dei 500 indoor con 1:01.33 sabato a Padova. “Sono venuto qui per provare a vincere la gara - racconta il mezzofondista veneto allenato da Lionello Bettin - e questo crono non mi rappresenta pienamente, così come non sono soddisfatto del secondo posto per due centesimi. Ma intanto posso accontentarmi del personale indoor, per andare avanti un passo alla volta”. Adesso è il settimo italiano di sempre negli 800 in sala, mentre l’anno scorso è sceso a 1:44.93 outdoor. Tra gli altri risultati del pomeriggio di Ostrava, la “world lead” nei 400 della polacca Anna Kielbasinska (51.10) e la vittoria nei 1500 del britannico Elliot Giles (3:35.93) davanti al belga Ismael Debjani (3:36.38).

l.c.

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