Ostrava: Tecuceanu secondo, Bruni terza

30 Gennaio 2024

L’ottocentista apre il 2024 con 1:46.90 nella tappa Gold del World Indoor Tour in Repubblica Ceca, l’astista salta 4,53 ed eguaglia lo stagionale. Ceccarelli 6.73 in batteria e 6.74 in finale

Piazzamenti di valore per due atleti azzurri a Ostrava, in Repubblica Ceca, nel principale circuito mondiale al coperto: i protagonisti sono Catalin Tecuceanu, al debutto stagionale negli 800 metri, secondo con 1:46.90, e Roberta Bruni, terza nell’asta con 4,53. Vicino al personale dei 200 Diego Pettorossi (20.96, quinto), a un solo centesimo dal proprio limite. Il campione europeo dei 60 Samuele Ceccarelli non fa meglio di 6.73 in batteria e 6.74 in finale (settimo), è ottava invece Ludovica Cavalli nel miglio (4:30.15) vinto dall’etiope Freweyni Hailu con la world lead (4:17.36), ottavo posto complessivo anche per Lorenzo Benati nei 400 metri (47.09). Migliore prestazione mondiale dell’anno per l’olandese Lieke Klaver nei 400 metri (50.54).

L’interesse era soprattutto per la seconda uscita stagionale di Samuele Ceccarelli (Fiamme Oro), ancora lontano dalle prestazioni dello scorso anno. Lo sprinter azzurro, che aveva corso in 6.65 a Dortmund, è secondo in batteria con 6.73 e cinquanta minuti più tardi è settimo con 6.74 nella finale vinta dal giapponese Yoshihide Kiryu con il record nazionale di 6.53. Da salvare l’uscita dei blocchi, da rivedere invece la seconda parte di gara, dai trenta metri in poi, quando il ‘Cecca’ perde contatto con tutti gli altri sprinter, tre dei quali sotto i sei e sessanta: oltre a Kiryu anche il tedesco Joshua Hartmann (6.57) e lo svedese Henrik Larsson (6.59). Parigi l’11 febbraio, Ancona il 18 e Berlino il 23 per cambiare passo in avvicinamento ai Mondiali di Glasgow (1-3 marzo). “Non sono tempi che rispecchiano le mie aspettative, non posso essere soddisfatto ma credo sia giusto guardare l’aspetto positivo - commenta Ceccarelli - In finale la partenza è stata ottima, con un tempo di reazione migliore del solito (0.146). Il problema è che ho corso soltanto per trenta metri e poi sono venute fuori le sensazioni negative. Mi sono ‘incasinato’: da una corsa composta, spinta, bassa, come quella dell’accelerazione, ho cominciato a sbracciare. È sinonimo di poca lucidità muscolare, che contiamo di ritrovare presto, non c’è da preoccuparsi. Rispetto all’anno scorso abbiamo fatto tre settimane di lavoro in più e vanno smaltite”.

Chi torna dalla Repubblica Ceca con sensazioni migliori è Catalin Tecuceanu. L’ottocentista delle Fiamme Oro offre una bella dimostrazione di efficienza e completa al secondo posto una gara di rimonta: 1:46.90 il crono al debutto stagionale, al rientro dal raduno in Sudafrica, battuto soltanto da Tshepiso Masalela (1:46.41). Bene il piazzamento, per il tempo ci si potrà lavorare in una gara più tirata, puntando all’1:45.99 del personale. Nell’asta, Roberta Bruni (Carabinieri) sferra per tre volte l’attacco al 4,63 del record italiano indoor (suo), stavolta senza successo: eguagliato lo stagionale di 4,53 già saltato a Saragozza. Vittoria per la slovena Tina Sutej (4,73) davanti alla ceca Amalie Svabikova (4,63). Si fa valere anche Diego Pettorossi (Libertas Unicusano Livorno), quinta piazza complessiva nei 200 metri (20.96), a un centesimo dal suo primato dello scorso anno. Il debutto di Ludovica Cavalli (Aeronautica) vale un 4:30.15 nel miglio: la gara si spezza in due, le atlete africane vanno via, l’azzurra rimane nel secondo gruppetto che però non tiene un ritmo forsennato (passaggio ufficiale al 1500 in 4:12.97), mentre lì davanti l’etiope Freweyni Hailu viaggia alla world lead 2024 (4:17.36) e alla sesta piazza di sempre. Per Lorenzo Benati, nel doppio giro di pista indoor, c’è lo stesso tempo dell’esordio di Ancona: 47.09 nella serie in cui il ceco Vit Muller sigla il miglior crono con 46.26.

Tra gli acuti del meeting, tappa Gold del World Indoor Tour, oltre agli assoli di Klaver e Hailu, di qualità anche il 7.07 nei 60 della polacca Ewa Swoboda, a tre centesimi dalla sfida di sabato scorso a Lodz con Zaynab Dosso, e il 7.82 della connazionale Pia Skrzyszowska nei 60hs. Nel lungo 8,09 per il greco Miltiadis Tentoglou. Pesisti lontani, al momento, da Weir e Fabbri: lo statunitense Roger Steen 21,38, il ceco Tomas Stanek 21,33, il neozelandese Tom Walsh 21,17. 

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