Ostacoli: Warholm e Bol, occhio al cronometro

14 Agosto 2023

Tra le barriere dei Mondiali: il vichingo contro tutti e contro se stesso, l’olandese Bol (senza Sydney McLaughlin) sembra imbattibile, Holloway per il tris. Nelle prove multiple Mayer e Hall da favoriti

di Marco Buccellato


UOMINI


110 OSTACOLI.
Grant Holloway per il tris mondiale dopo Doha e Eugene, ma l'amico-rivale Daniel Roberts e la novità Cordell Tinch, assieme al giamaicano world leader Rasheed Broadbell, sono pronti a approfittare di un errore dello statunitense, come successo ai Giochi di Tokyo, dove vinse a sorpresa l'altro "jam" Parchment, in forma anche quest'anno. Extra-America, i più costanti ad alto livello sono stati nel 2023 il giapponese Shunsuke Izumiya e lo svizzero Jason Joseph. Francia con Belocian, Kwaou-Mathey e il campione europeo U23 Sasha Zhoya, che ha preceduto a Espoo l'azzurro Lorenzo Simonelli. Il primato dei campionati è ancora il 12.91 di Colin Jackson (Stoccarda '93), il medagliere è da record per gli Stati Uniti, con undici ori, sei argenti e otto bronzi. 

Azzurri in gara: Hassane Fofana (Fiamme Oro), Lorenzo Simonelli (Esercito)


400 OSTACOLI. Karsten Warholm per il terzo titolo mondiale, un oro che ne farebbe il migliore di sempre ai campionati del mondo, superando i due di Edwin Moses, Kerron Clement e Felix Sanchez. Per il norvegese primatista mondiale e oro olimpico c'è la sfida del brasiliano campione del mondo di Eugene Alison dos Santos (primatista dei campionati in 46.29!), il più forte avversario degli ultimi anni Rai Benjamin, e un gruppo di specialisti formidabili quali il caraibico McMaster e la novità del primatista del mondo U20, il giamaicano Roshawn Clarke. Europa con la coppia francese Happio-Vaillant, il ritorno a ottimi riscontri dell'estone Rasmus Mägi, l'azzurro Alessandro Sibilio reduce dall'infortunio di Montecarlo. Medagliere, ennesimo dominio USA con sette ori (ma l’ultimo nel 2009), sei argenti e quattro bronzi. 

Azzurri in gara: Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946), Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle)


DONNE


100 OSTACOLI. Molte big sul filo dei centesimi per contendersi il titolo conquistato a Eugene dalla primatista del mondo Tobi Amusan, fermata per aver saltato tre controlli ma in attesa del verdetto della commissione Athletics Integrity Unit, per ottenere il permesso di gareggiare. Le statunitensi, con una rinata Nia Ali, e l'ex-primatista Kendra Harrison, possono scardinare i favori del pronostico che volgono verso il nome della portoricana oro olimpico Jasmine Camacho-Quinn. Giamaicane: occhio al bronzo olimpico Megan Tapper, a Danielle Williams già d'oro otto anni fa e alla 21enne Ackera Nugent in ascesa. Europa: Borsino con segno "+" per l'elvetica Ditaji Kambundji e la polacca Pia Skrzyszowska. Il primato dei campionati è della Amusan, il record mondiale di 12.12 in semifinale in Oregon. Medagliere con plebiscito USA (otto ori), due titoli per Giamaica e Australia.


400 OSTACOLI. Per l'olandese primatista europea Femke Bol l'occasione unica per vincere il titolo mondiale in assenza di Sydney McLaughlin-Levrone, che com'è noto aveva scelto per quest'anno l'avventura dei 400 metri piani prima di rinunciare per un problema al ginocchio. Dalla finale in Oregon, la Bol non ha più perso sugli ostacoli, ed è la favorita per riportare in Europa un titolo iridato che manca da otto anni (con la ceca Hejnova). Immediate inseguitrici dell'olandese volante, le specialiste USA e di Giamaica, con Shamier Little, l'ex-primatista Dalilah Muhammad (dal 2016 sempre a podio tra Mondiali e Giochi Olimpici) e Anna Cockrell nel team USA, Andrenette Knight, Janieve Russell e Rushell Clayton da Kingston. Europa: dietro il ciclone-Bol, borsino in trend positivo per la primatista italiana Ayomide Folorunso e per la coppia ucraina Tkachuk-Ryzhykova, che hanno carburato gara dopo gara trovando la condizione a ridosso del Mondiale. Tornata alle gare da poco la bahrainita ex-nigeriana Adekoya, subito a ridosso dei 54 secondi. Il record dei campionati è il siderale 50.68 di Sydney McLaughlin in Oregon, il record di medaglie è USA con un sontuoso 5-9-6.

Azzurre in gara: Ayomide Folorunso (Fiamme Oro), Eleonora Marchiando (Carabinieri), Rebecca Sartori (Fiamme Oro)


PROVE MULTIPLE


DECATHLON. Talenti a volontà, stagionati e meno. Riuscirà il campione olimpico Damian Warner a sfatare la maledizione dei Mondiali, dopo un argento, due bronzi e l'abbandono per crampi nel decathlon iridato di Eugene? La presenza del canadese, e quella del francese primatista mondiale e iridato uscente Kevin Mayer, che con un terzo titolo eguaglierebbe Tomas Dvorak e Dan O'Brien, solleticano i palati più fini. Un cast ricco di atleti straordinari, l'altro canadese argento mondiale Pierce LePage, l'australiano Ashley Moloney, i tedeschi Niklas Kaul (oro a Doha e Monaco) e il campione NCAA Leo Neugebauer. Poi gli americani, il bronzo mondiale Zach Ziemek, Harrison Williams e Kyle Garland. Europa: scalata U23 norvegese con Rooth e il fenomenale Skotheim, tris estone senza Uibo ma con Erm, Oiglane e Tilga. Il record del mondo che fu di Ashton Eaton (9045) è anche il primato dei campionati dall’edizione di Pechino, così come è statunitense la prima piazza nel medagliere iridato di specialità, nove ori, ma l'ultimo proprio nel 2015.


EPTATHLON. Dall'alto dei suoi quasi settemila punti (6988) la statunitense Anna Hall si presenta da world leader e favorita, in assenza dell'asso-pigliatutto Nafissatou Thiam (doppio oro sia olimpico che mondiale) e della polacca argento europeo Sulek (in dolce attesa). La britannica Katarina Johnson-Thompson ha risolto i problemi alla schiena che ne hanno condizionato il rendimento dopo il titolo mondiale conquistato nel 2019 a Doha. Per la zona-podio, credenziali certificate per l'olandese Anouk Vetter (argento iridato), la svizzera Annik Kälin (bronzo europeo) e la belga Noor Vidts. L'eptathlon vanta l'ennesimo primato dei campionati risalente all'edizione di Roma '87 con i 7128 punti di Jackie Joyner-Kersee. Medagliere: con il tris della Ennis-Hill e il titolo della Johnson-Thompson a Doha, la Gran Bretagna comanda con un poker di ori.

 

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