Ostacoli Alti Una storia italiana

02 Giugno 2013

Il 12.76 della Borsi restituisce tono ad una specialità dal passato glorioso, nel quale brilla l'oro olimpico di Ondina Valla

18 anni, 12 mesi, 21 centesimi di secondo. Scansioni temporali da tenere presenti, nell’osservare la storia recente - al femminile - degli ostacoli alti in Italia. Specialità dal passato remoto glorioso, ma per troppo tempo vittima di una sorta di (inspiegabile) depressione a livello di risultati. I 18 anni sono quelli di durata del record nazionale di Carla Tuzzi, quel 12.97 che quando fu ottenuto, nel 1994, lanciò la romana di Frascati nell’elite continentale; ma che alla fine, dopo così lungo sopravvivere, era diventato il marchio del ritardo dell’ostacolismo azzurro. Come d'incanto, nel giro di soli 12 mesi, o poco più, due ragazze hanno tolto ben 21 centesimi a quel limite, abbassandolo prima a 12.85 (Marzia Caravelli, il 13 maggio 2012 a Montegeron), e poi a 12.76 (Veronica Borsi, oggi a Orvieto), ufficializzando la rinascita. C’erano voluti 14 anni per aggiungere un crono sub-13 al record della Tuzzi (il 12.98 di Micol Cattaneo, Annecy, 22 giugno 2008), poco più di un anno per raddoppiare il numero di prestazioni (da tre a sei), e soprattutto riallineare la macchina tricolore ai tempi di vertice dell’Europa che conta. Perché oggi, nei primi quattro posti della lista continentale, ci sono tre italiane, ad inseguire la capolista, la britannica d’adozione Tiffany Porter (12.74). E anche a livello mondiale, attenzione, il tricolore ritorna ad affacciarsi (il 12.76 della Borsi è l’ottava prestazione mondiale 2013).

E sì che la storia della specialità ha avuto protagoniste assolute, ed anche una campionessa olimpica, quella Trebisonda “Ondina” Valla che (sulla distanza ancora incompleta degli 80 metri ostacoli), duellando con Claudia Testoni, fece innamorare di sé, nell’Olimpiade di Berlino ’36, l’Italia che andava incontro alla catastrofe della guerra. Venne poi il tempo della ricostruzione, anche sportiva, e negli anni ’70, dopo la spinta iniziale di Antonella Battaglia, portarono in dote una finalista olimpica, Ileana Ongar, che seppe centrare l’accesso alle top-eight nell’edizione di Montreal 1976, riportando uno spicchio d’azzurro nella danza tra le barriere alte (unica finalista olimpica della storia, insieme a Valla e Testoni). Patrizia Lombardo, con la sua maglia giallo-Snia, affrontò un decennio di sfide con Laura Rosati, prima dell’avvento della Tuzzi, talento capace di due primati italiani - più uno eguagliato - e ben nove vittorie (non consecutive, ma comunque record nella specialità) ai Campionati Italiani Assoluti.

La triestina Margaret Macchiut (sette maglie tricolore, seconda nella lista del maggior numero di vittorie con la Ongar) è già ieri atletico, una sorta di anticamera del rinascimento di queste ultime stagioni, aperto da Micol Cattaneo, e proseguito poi da Marzia Caravelli e Veronica Borsi (senza dimenticare Giulia Pennella, che con il suo 13.06 guarda al trio con aspirazioni del tutto lecite).

Tre donne diverse, che hanno probabilmente avuto la fortuna di incontrarsi, atleticamente parlando, in un momento particolare delle rispettive carriere, chi reduce da infortuni (gravi o gravissimi), chi invece finalmente dopo essere approdata all’equilibrio sportivo, dopo tanto peregrinare, provare, in giro per l’Italia. La chiave sta probabilmente proprio nella competizione casalinga, nel confronto tra atleti e metodologie tecniche, nella necessità di crescere all’interno dei confini nazionali, che ciclicamente tocca una o più specialità nel nostro Paese, determinando l’inevitabile crescita a livello di risultati. Il Golden Gala Pietro Menna di giovedì vedrà tre azzurre al via sulle nove partenti. Non è un caso.

Marco Sicari

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Cronologia del record italiano dei 100m hs
tempi manuali
14.0
Magalì Vettorazzo (Snia Libertas Torino) Milano 2 Lug 69
13.8 Ileana Ongar (Cus Roma) Roma 2 Mag 71
13.8 Ileana Ongar (Cus Roma) Verona 21 Lug 71
13.8 Ileana Ongar (Cus Roma) Rieti 28 Ago 71
13.8 Ileana Ongar (Bruno Zauli Lazio) Roma 21 Mag 72
13.8 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio) Roma 27 Mag 73
13.8 Ant. Battaglia-Arcioni (Libertas San Saba) Roma 27 Mag 73
13.7 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio)Roma 11 Lug 73
13.7 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio)Siena 22 Lug 73
13.7 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio) Bucarest 5 Ago 73
13.7 Rita Bottiglieri (Snia Milano) San Bonifacio 14 Lug 74
13.7 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio)Roma 31 Lug 74
13.7 Ant. Battaglia-Arcioni (Libertas San Saba)Roma 31 Lug 74
13.6 Ant. Battaglia-Arcioni (Libertas San Saba) Viareggio 7 Ago 74
13.6 Ant. Battaglia-Arcioni (Liberta San Saba)Milano 14 Giu 75
13.6 Rita Bottiglieri (Snia Milano) Milano 14 Giu 75
13.5 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio) Mantova 14 Giu 75
13.5 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio) Firenze 23 Lug 75
13.3 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio)Roma 7 Mag 76
13.3 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio) Zagabria 31 Mag 76
13.2 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio)Furth 13 Giu 76
13.1 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio) Torino 7 Lug 76

cronologia record italiano
tempi automatici

13.56 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio) Ludensch. 12 Lug 75
13.24 Ileana Ongar-Rinaldi (Bruno Zauli Lazio)Furth 13 Giu 76
13.19 Patrizia Lombardo (Snia Bpd Milano) Mosca 8 Lug 76
13.10 Patrizia Lombardo (Snia Bpd Milano) Livorno 30 Mag 87
13.08 Carla Tuzzi (Cises Frascati) Neubrandeburg 10 Lug 88
12.97 Carla Tuzzi (Cises Frascati) Valencia 12 Giu 94
12.97 Carla Tuzzi (Cises Frascati) Trento 16 Giu 94
12.85 Marzia Caravelli (Cus Cagliari) Montgeron 13 Mag 12
12.76 Veronica Borsi (Fiamme Gialle) Orvieto 2 Giu 13



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