On the road: Oregon in marcia e maratona

11 Luglio 2022

L’oro olimpico della 20 km Massimo Stano battezza la nuova distanza iridata della 35 km sfidando ancora il Giappone. Le cinesi da battere nella “venti”. Super derby Kenya-Etiopia nei 42,195

di Marco Buccellato - aggiornato lunedì 11 luglio ore 20

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Tre giri da 14 chilometri (più un finale di 195 metri) tra Eugene e la vicina città di Springfield, tendenzialmente piatto, da percorrere in senso anti-orario: questo il circuito della maratona mondiale. Per la marcia, si gareggia su un percorso da un chilometro, con due boe, lungo il viale intitolato a Martin Luther King, di fronte all’Autzen Stadium, la casa del football americano tempio degli Oregon Ducks. 

20 KM MARCIA UOMINI. Toshikazu Yamanishi, iridato a Doha e bronzo a Tokyo, è ancora il favorito assieme ai connazionali Eiki Takahashi e Koki Ikeda, argento olimpico, e allo svedese Perseus Karlstrom (ultimo test sui 10 km formidabile). I cinesi non vincono da Mosca 2013 e finora sono rimasti coperti, gli spagnoli (che non vincono da Pechino 2015) sono sempre da considerare per i piazzamenti alti con specialisti quali Garcia, Amezcua e Martin, così come il brasiliano Bonfim, già al bronzo nel 2017, iscritto anche alla gara dei 35 km. Italia con Fortunato per marciare tra i primi otto.
Azzurri in gara: Francesco Fortunato (Fiamme Gialle), Gianluca Picchiottino (Fiamme Gialle)

35 KM MARCIA UOMINI. Al battesimo del campionato del mondo, la distanza vede tra i possibili protagonisti ancora i giapponesi, Kawano, Matsunaga e Noda, il canadese Dunfee (bronzo mondiale e olimpico della 50 km), l'oro di Tokyo dei 20 km, l'azzurro Massimo Stano, e quello della 50 km, il polacco Dawid Tomala. Spagna con team di grandi ambizioni con Miguel Angel Lopez, iridato sulla 20 km a Pechino. Cinesi più competitivi che sulla 20 km.
Azzurri in gara: Andrea Agrusti (Fiamme Gialle), Massimo Stano (Fiamme Oro)

20 KM MARCIA DONNE. Cinque titoli mondiali consecutivi alla Cina, e potrebbe non essere finita qui. L'iridata uscente Liu Hong, Qieyang Shenjie (argento a Doha, oro olimpico di Londra) e Ma Zhenxia possono fare squadra e cassa al banco delle medaglie, dopo la tripletta nella fornace del Qatar. Pronte a inserirsi nelle posizioni di vertice le spagnole (Maria Perez in primis) e una pattuglia di sudamericane quali la peruviana Garcia e l'ecuadoriana Morejon.
Azzurre in gara: Nicole Colombi (Carabinieri), Valentina Trapletti (Esercito)

35 KM MARCIA DONNE. La gara di Dudince ha dato indicazioni chiare sulle contendenti per il podio, le cinesi Qieyang Shenjie e Li Maocuo e la peruviana Garcia. Ecuador con specialiste quali Morejon, Perez e Bonilla, per uno storico podio femminile mai arrivato nel paese, che esultò per i successi di Jefferson Perez nei 20 km maschili. Spagna con la Garcia-Caro, non con la Perez che non doppia i 20 km. 

MARATONA MASCHILE. Il Kenya ha selezionato Lawrence Cherono, Geoffrey Kamworor e il poco quotato Barnabas Kiptum. Niente Kipchoge (see you in Paris 2024) e tante rinunce. Etiopia con l'iridato uscente Lelisa Desisa, Tamirat Tola e Mosinet Geremew. Chances di un ottimo mondiale anche per la coppia europea formata dall'olandese Nageeye (argento a Tokyo) e dal belga Abdi (bronzo), per il brasiliano Daniel do Nascimento e per alcuni maratoneti africani fuori dall'asse Kenya-Etiopia: l'eritreo Tewelde, il tanzaniano Geay

MARATONA FEMMINILE. La squadra keniana sarebbe stata la migliore possibile: nel pomeriggio di lunedì è arrivata però la rinuncia dell'olimpionica Peres Jepchirchir, frenata da un infortunio all'anca destra. Il team rimane iper-qualificato con l'iridata Ruth Chepngetich, la coppia Judith Jeptum Korir e Angela Tanui. Etiopia con lo spaventoso terzetto Bekere, Yeshaneh e Gebreslase. Le runner di casa, Sara Hall e l'esordiente (a 37 anni) Keira D'Amato, per raccogliere ombre africane lungo il percorso. Europa assente dal podio dall'argento di Valeria Straneo nel 2013. La rappresentanza continentale è ben onorata dalla coppia brit Purdue-Piasecki e dall'israeliana ex keniana Salpeter.

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