Olivieri e Ferrara lanciano Tallinn: è finale

08 Luglio 2021

Nella sessione inaugurale degli Europei U23, in Estonia, promossi i due lanciatori azzurri nel martello (con la seconda misura) e nel peso. Fontana 11.44 in batteria nei 100, ok Sibilio (400hs), 6 su 6 in semifinale nei 400

di Luca Cassai

Due azzurri qualificati per la finale agli Europei under 23 di Tallinn, in Estonia, nella mattinata inaugurale. Entrambi nei lanci, con il pesista Riccardo Ferrara che stacca il biglietto realizzando la quinta misura (18,97) in attesa della gara decisiva prevista nel pomeriggio, dalle 18.30 ora italiana. Il martellista Giorgio Olivieri riesce invece a centrare la misura richiesta per il pass diretto con 71,16, secondo risultato in totale, e tornerà in pedana domani. In tanti superano il turno, nel primo round su pista. Tra i più brillanti la sprinter Vittoria Fontana, al successo parziale con 11.44 (+1.0) sui 100 metri, nonostante il rinvio di un’ora a causa della pioggia che si abbatte sullo stadio Kadriorg. Avanti anche le altre velociste Zaynab Dosso (11.55/+0.6) e Giorgia Bellinazzi (11.74/+0.4). En plein nei 400 metri, con tutti e sei gli azzurri che vanno in semifinale: su tutti Edoardo Scotti (46.41) insieme a Riccardo Meli (47.22) e Matteo Raimondi (47.44), tra le donne Anna Polinari (53.53), Samantha Zago (53.62) e Alessandra Bonora (53.69). Notevole la prova nei 400 ostacoli di Alessandro Sibilio, al via da capolista stagionale, che controlla per vincere la batteria in 50.88 mentre al femminile disco verde per Alice Muraro (58.04). Dopo due gare dell’eptathlon, tredicesima Marta Giovannini con 1771 punti. Nel pomeriggio impegnati altri 13 atleti italiani.

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MARTELLO, FINALE PER OLIVIERI - Il primo scoglio è superato. Nel martello Giorgio Olivieri si guadagna la finale con 71,16 al terzo e ultimo lancio, oltre i settantuno metri dalla qualificazione diretta, senza dover quindi attendere il successivo gruppo. All’inizio non riesce ad adattarsi subito alle condizioni variabili del meteo: la pedana è sempre meno bagnata e il marchigiano parte con un nullo, poi 68,10. “Quella misura poteva essere già utile per la qualificazione - spiega - e allora mi sono detto di provare un lancio spinto. Per la finale di domani, alle 16.45 ora italiana, punto al personale”. Soltanto l’ucraino Mykhaylo Kokhan meglio dell’azzurro per il momento con 74,07.


SIBILIO C’È
- Padrone della situazione, con sicurezza. Il leader stagionale in Europa tra gli under 23 Alessandro Sibilio si gestisce al meglio nei 400 ostacoli: spinge per buona parte della prova e poi controlla, frenando vistosamente negli ultimi metri per vincere la batteria in 50.88, quando la pista ormai è asciutta dopo l’acquazzone e non si fa sentire neppure il vento. Niente da fare invece per gli altri due azzurri: è il primo degli eliminati Leonardo Puca, che non trova il cambio di ritmo ed è quarto nella sua gara con 51.60, out come Michele Bertoldo che finisce quinto in 51.85. Al femminile raggiunge l’obiettivo Alice Muraro: 58.04 e terzo posto in batteria, con la seconda prestazione in carriera della vicentina che da quest’anno ha allungato dopo essersi dedicata in precedenza soprattutto ai 100 ostacoli.

SPRINTER A SEGNO - Proseguono le note liete nei 100 metri. Nessun problema per Vittoria Fontana che si aggiudica la sua batteria e lascia una bella impressione correndo in 11.44 (+1.0) senza spingere fino in fondo, nonostante il rinvio di un’ora per la pioggia e con la temperatura scesa a 18 gradi, rispetto ai 23 di inizio mattinata. “Era da tempo che non sentivo queste sensazioni di leggerezza - racconta la campionessa europea under 20 del 2019 - e ho un po’ mollato quando mi sono vista davanti, pensando a risparmiare qualcosa per la semifinale. Sono molto fiduciosa e vorrei un’altra medaglia”. Successo parziale anche di Zaynab Dosso con 11.55 (+0.6) e completa il tris Giorgia Bellinazzi, 11.74 (+0.4) per il quarto posto nella propria gara, l’ultimo utile per la qualificazione diretta. Tre turni in programma: due oggi, con le semifinali a chiudere il pomeriggio (ore 19.35) e poi la finale di domani.


EPTATHLON
- Parte con il piede giusto l’avventura nell’eptathlon di Marta Giovannini. Con il tempo di 13.85 di poco ventoso (+2.2) la non ancora ventenne toscana è quinta nei 100 ostacoli, quando inizia a piovere allo stadio Kadriorg. Poi nell’alto ricorre alla seconda prova per saltare 1,63 ed esce di scena a 1,66, una misura che quest’anno non ha ancora superato nella stagione all’aperto, scivolando così in tredicesima posizione.

ASTISTI OUT - Eliminati nell’asta i tre azzurri. Fatale la quota di 5,20 per Ivan De Angelis, dopo il primo tentativo riuscito a 5,05, e così finisce l’Europeo del ventenne romano che agli Assoluti di Rovereto aveva trionfato salendo a 5,50. Anche per Andrea Marin un solo salto valido, ma a 4,90, mentre Nicolò Fusaro incappa in tre nulli di ingresso a quella misura.

PESO: FERRARA CON LA QUINTA MISURA - Ci sarà un azzurro nella finale del peso, prevista nel pomeriggio alle 18.30. È il calabrese Riccardo Ferrara, che sfiora i diciannove metri richiesti per la qualificazione diretta con 18,97 al secondo ingresso in pedana, dopo il 18,17 del primo lancio. Per il ventenne dei Carabinieri c’è il quinto posto provvisorio e la conferma del suo valore, anche a livello internazionale, nella stagione in cui è già arrivato fino a 19,80. Niente da fare invece per il pugliese Francesco Trabacca con 17,06 nell’unico tentativo valido, il secondo della sua gara. Intanto si candidano i tre atleti “over 19” della mattinata: il bielorusso Karpuk (19,28), il greco Mouzenidis (19,20), il turco Karahan (19,05).

400: SCOTTI OK - Buon debutto di Edoardo Scotti, secondo in 46.41 senza strafare nella sua batteria alle spalle dello svizzero Ricky Petrucciani (45.95), uno dei maggiori avversari in ottica medaglie. L’azzurro controlla la gara dall’ottava corsia, la più esterna: “Non avevo punti di riferimento - commenta - e li cercavo su me stesso, ma dovevo stare attento a non rilassarmi troppo presto. Per il primo posto forse avrei sprecato troppe energie, quindi va bene così. Sono fiero di essere nuovamente capitano della squadra italiana, un onore che mi dà il sorriso più grande tra quelli che mi porterò a casa”. Anche al maschile c’è l’en plein azzurro: Riccardo Meli si prende la soddisfazione della Q maiuscola, piazzandosi quarto in 47.22, invece Matteo Raimondi finisce quinto con 47.44 che è utile per il ripescaggio. Si torna in pista, considerando sempre l’orario italiano, alle 16.20 di domani.

DISCO E ALTO - Per poco più di mezzo metro non entra in finale nel disco Diletta Fortuna. Dopo un lancio di esordio non riuscito (45,39) la vicentina supera per due volte la soglia dei cinquanta con 50,18 (il suo miglior risultato di giornata) e 50,05, impegnata di primo mattino nel gruppo A. Poi deve attendere i risultati dell’altro gruppo: a conti fatti è la seconda delle escluse, quattordicesima in totale. Sarebbe servito il 50,74 dell’olandese Janneke Pluimes, mentre l’altra orange Jorinde Van Klinken fa subito valere il suo rango con 61,97. Nell’alto non brillano le azzurre, entrambe a 1,73 con la veneta Rebecca Pavan al primo tentativo e la romagnola Nicole Romani al terzo, per poi uscire dopo tre errori a testa alla quota di 1,78.

AVANTI LE AZZURRE DEI 400 - Missione compiuta per tutte e tre le atlete italiane nel primo round dei 400 metri. A conquistare il successo parziale in 53.69 è Alessandra Bonora, che con una condotta equilibrata si trova in testa nell’ultimo rettilineo e poi mantiene nettamente il comando. Il miglior tempo in chiave italiana è comunque quello di Anna Polinari, terza in 53.53 dopo un avvio veloce nella prova vinta dalla ceca Lada Vondrova (53.03). Passa il turno anche Samantha Zago, che si vede sfuggire la terza posizione nella sua gara, ma il quarto posto in 53.62 vale uno dei crono di recupero, poco distante dal personale di 53.44. Appuntamento per le semifinali di domani, alle 16.00 ora italiana.

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