Nadia: “Che emozione”. Furlani: “Grazie Roma”
06 Giugno 2025a cura di Christian Diociaiuti
Nadia Battocletti (5000, Fiamme Azzurre) - "Record italiano, seconda europea di sempre. Non posso essere più soddisfatta di così. Tutto il tifo dell'Olimpico mi ha davvero emozionato. Mi sembrava di essere tornata alle Olimpiadi, in uno stadio ancora più grande. Avversarie? Davvero toste ed è giusto che sia così perché ci sproniamo a vicenda. È stata una tappa di passaggio, importante, e il punto di arrivo sono i Mondiali a Tokyo. Mi sto preparando mentalmente e fisicamente per raggiungerli al meglio della forma. Ci vediamo tra circa un mese, ancora in Diamond League a Londra".
Mattia Furlani (lungo, Fiamme Oro) - "È stata una gara molto complicata, ho fatto fatica. La pedana era difficile da interpretare, così come l’atmosfera: sembrava ci fosse da rompere il ghiaccio nei primi salti. Poi la tensione si è allentata un po’, ma l’avevo detto sin dall’inizio che sarebbe stata una gara mentale. Alla fine credo di averla interpretata bene, anche se è chiaro che valgo misure diverse. Bisogna sapersi esprimere meglio, ma saltare in Diamond League non è mai facile. In competizioni del genere, l’aspetto fondamentale è il piazzamento. Sul pubblico dell’Olimpico non c’è nulla da dire: la tribuna Tevere era piena di persone a cui voglio bene. È stato come se fosse una celebrazione del loro Mondiale ed è qualcosa che mi ha reso molto, molto felice. Adesso testa alle prossime uscite: ci vediamo a Turku, in Finlandia".
Gianmarco Tamberi (alto, Fiamme Oro) - "Prima della gara cercavo di autoconvincermi che ci fosse comunque un modo per riuscire a saltare in alto... ma alla fine la verità viene sempre a galla. Era chiaro che tutti i segnali portavano a capire che oggi non avrei potuto saltare misure importanti. Magari potevo arrivare a 2,20, forse 2,23, ma non sono certo le misure che mi competono quando sto bene. Questa gara rappresentava un po’ il capitolo finale del mio percorso riabilitativo: era un test per capire come stesse davvero il ginocchio, e devo dire che sono molto contento perché non ho sentito nulla, nessun fastidio. E questa, per me, è davvero l’unica cosa che conta. Ora inizia una nuova fase: finalmente potrò ricominciare ad allenarmi per saltare sul serio, con esercizi specifici. Fino ad ora è stato come chiedere a un maratoneta di correre solo mille metri: non puoi pretendere che faccia una maratona. Da oggi, finalmente, posso tornare a lavorare per saltare in alto. Se in tre mesi e mezzo riuscirò a farlo a Tokyo? Non lo so. Ma di certo, a Tokyo, non salterò queste misure viste oggi. Quanto riuscirò a fare, lo vedremo. L’importante, ripeto, è che io riesca a concludere questa stagione con il ginocchio in salute. Sarebbe già una vittoria nel mio percorso verso l’obiettivo più grande: Los Angeles".
Roberta Bruni (asta, Carabinieri) - “Quel secondo salto a 4,75 era ‘pizzicato’. Quasi fatto. Sì, l’ho proprio sentito: era lì, ci sono andata vicinissima. È un tentativo di record italiano che mi dice che sto bene, sono in forma. Sono contenta, sto lavorando bene sotto tutti i punti di vista. Essere ancora una volta seconda in Diamond League è davvero tanta roba, diciamolo con il cuore. Saltare 4,65, in casa, davanti alla mia famiglia, agli amici, con la maglia dei Carabinieri... è bello. Onorare questa maglia per me significa tanto. Vivendo all’estero, non sempre ho la possibilità di gareggiare con questi colori, quindi quando la indosso mi dà davvero una spinta in più. Sono felice e ci riproverò ancora con quel 4,75. Spero di riuscirci a Stoccolma. L’obiettivo più grande? Ovviamente i Mondiali di Tokyo”.
Ayomide Folorunso (400hs, Fiamme Oro) - "Devo cercare su Google un sinonimo di contenta. Grata, decisamente molto molto grata. Non sono più un'ospite in Diamond League ma una che si sente a casa. E devo dire che il calore del pubblico è stato veramente un bellissimo sprone. La gara precedente mi ha dato un po' di insoddisfazione e voglia di rimettermi in gioco, questo ha fatto la sua parte. È una parentesi bellissima della mia vita che sto cercando di vivere a piene mani".
Zane Weir (peso, Fiamme Gialle) - "Mi sento molto bene, sono felice… ma non felicissimo. Devo ancora trovare il ritmo giusto in gara, ma è solo una delle prime uscite stagionali. È ancora lunga, ci sarà tempo per crescere".
Federico Riva (1500, Fiamme Gialle) - "Si prova tanta tanta felicità, perché oggi ho corso a casa mia, davanti alle persone a cui voglio bene: questa per me è la cosa più bella. Aver corso questo personale in questa gara, davanti a tutti loro, è un qualcosa che mi rimarrà sempre nel cuore. Sto lavorando innanzitutto per cercare di migliorarmi. L'obiettivo dell'anno è arrivare ai Mondiali di Tokyo a settembre nelle migliori condizioni possibili. L'anno scorso ho centrato la semifinale alle Olimpiadi e sicuramente quest'anno il sogno più grande è quello di arrivare a Tokyo e puntare magari ad agguantare la finale".
Edoardo Scotti (400, Carabinieri) - "Mi aspettavo un tempo decisamente migliore. Però le sensazioni in generale sono state discrete. Devo ancora lavorare un po’ sul finale, probabilmente ho fatto pochi lattati in preparazione e questo si è sentito. Il Golden Gala resta comunque la gara più bella dell’anno per me".
Dalia Kaddari (200, Fiamme Oro) - "In realtà sono felice. Mi è sembrato di aver corso bene, anche se avevo la prima corsia che non è certo la più favorevole e incide un po’ sulla gara, ma nonostante tutto ho fatto 23.12. So che posso fare meglio e arriverà, ne sono sicura".
Chituru Ali (100 metri, Fiamme Gialle) - "Fondamentalmente sto... come si è visto. Niente di grave, solo un intoppo. Ora si torna un attimo ai box, risolviamo questo piccolo problema e poi si riparte, ancora più forti. Tutto qua. Prima di tutto voglio ritrovare buone sensazioni. Poi, se tutto andrà come deve, torneremo carichi. Ma passo dopo passo".
Matteo Sioli (alto, Euroatletica 2002) - "Devo essere sincero: innanzitutto grazie a tutti per essere venuti. Mi sono davvero divertito, è stata un’esperienza unica e spero di poterla rivivere nei prossimi anni. Sono contento della prestazione: un 2,23 che ho centrato al primo tentativo, e il salto era anche molto bello, quindi sono felice. È un ottimo punto di partenza, soprattutto considerando che le ultime gare non erano andate come avrei voluto".
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