Mondo, sette giorni internazionali

12 Novembre 2012

Le maratone di Atene e Istanbul. Il ritorno di Lavillenie. Dibaba-Gelana, match d'eccezione nel weekend a venire

di FIDAL

La maratona di Atene

E' del 28enne kenyano Raymond Kimutai Bett, in 2h11'35", la vittoria nella trentesima edizione della Classic Marathon ateniese, a due anni dalla precedente affermazione sul suolo greco. Un altro kenyano, Paul Kibet Kosgei (2h12'20"), ha guadagnato in extremis la seconda posizione superando all'interno dello stadio Panathinaiko il connazionale Alex Kirui, terzo in 2h12'26". Prime sei piazze occupate dai runners kenyani, primo europeo l'ucraino Andriy Naumov, settimo in 2h17'59".

Bett, allenato dall'ex-maratoneta Philip Singoei, ha migliorato di quattro secondi il primato del percorso soffiandolo al marocchino Boubker, ma il record della corsa ateniese appartiene ancora a Stefano Baldini, che vinse l'oro olimpico nel 2004 in 2h10'55". Alla kenyana Chemtai la vittoria femminile in un modesto 2h40'00". La corsa si è sviluppata sul tracciato originale della prima edizione delle Olimpiadi moderne nel 1896, quando a vincere i 42,095 km fu Spyridon Louis. A contorno della manifestazione, il recordman mondiale Patrick Makau Musyoki e la leggendaria maratoneta portoghese Rosa Mota sono stati premiati in occasione del trentesimo anniversario sia della maratona di Atene che dell'Associazione delle Maratone Internazionali.

Istanbul, l'Eurasia Marathon

La trentaquattresima edizione della più famosa maratona turca (da quest'anno ha preso il nome di Vodafone Istanbul Eurasia Marathon) è stata vinta come da pronostico da atleti africani: il kenyano Stephen Chebogut ha colto il successo nella gara maschile in 2h11'05", con quattro minuti e mezzo di distacco sul secondo classificato. La corsa femminile è stata dominata dalle etiopi.

Korene Jelila (2h28'05") ha vinto con lo stesso tempo ottenuto nella maratona di Londra in aprile (dove fu dodicesima), Amane Gobena è giunta attardata di una trentina di secondi in 2h28'38".

A completare il podio, la turca Sultan Haydar in 2h29'41", davanti alla vincitrice dell'anno scorso Alemitu Abera (2h30'14"). Nella 15 chilometri femminile, che faceva parte del programma, 48'37" della etiope Seboka davanti alla turca (ma ex-etiope) Elvan Abeylegesse (49'29"), da poco tornata a competere dopo la maternità.

Le altre maratone della settimana

Pioggia e vento forte hanno condizionato la svolgimento della maratona di Beirut (decima edizione), andata a due etiopi, Fekadu Kedir (2h12'57") e Seada Kedir Adilo (2h35'08"). Fekadu Kedir (2h09'15" a Roma due anni fa) ha preceduto i kenyani Stephen Chepkopol (2h13'14") e William Kipsang (2h14'53"). La 24enne Kedir Adilo, che in marzo a Seul si era espressa in 2h33'57", ha battuto la kenyana Monica Jepkoech (2h36'20") e la statunitense Mary Akor (2h37'32"), che solo tre settimane fa aveva vinto la maratona di Des Moines in 2h35'01".

Nella "Anthem Richmond Marathon" (disputata sabato) en-plein kenyano con successo del 23enne Kipkoech Ruto, in 2h15'14" su Eric Chirchir (2h15'54") e Kennedy Kemei (2h15'55"). Esaurito il capitolo maratone, registriamo un duplice successo etiope in Spagna in una 10km a La Coruña: affermazioni di Tsegaye Mekonnen e Marta Tigabea Mekonnen.

Pechino si farà

La maratona di Pechino, programmata per lo scorso mese di ottobre e poi rinviata, si disputerà il 25 novembre.

Le autorità cinesi hanno rigettato il divieto di partecipazione ad atleti giapponesi, imposto inizialmente in seguito alle tensioni ta i due stati, che aveva suscitato la protesta di Tokyo.

Records omologati

Tutti i record mondiali stabiliti nelle gare di atletica leggera ai Giochi Olimpici di Londra sono stati ufficializzati dalla IAAf, al termine dell'espletamento delle normali procedure di omologazione. Si tratta dei primati del mondo degli 800 metri maschili (1'40"91 di David Rudisha), dei primati delle staffette 4x100 (36"84 di Carter, Frater, Blake e Bolt per la Giamaica, e 40"82 di Madison, Felix, Knight e Jeter per gli USA, e del limite della russa Yelena Lashmanova sui 20 km di marcia (1h25'02"). Ufficializzato anche il mondiale junior (sempre sugli 800 maschili) di Nijel Amos, il giovane campione del Botswana che ha vinto l'argento a Londra in 1'41"73.

Indoor, è già Lavillenie

Come di consueto, la stagione indoor in Francia è già partita con una prima, piccola tranche di gare. Subito in pedana, a Lione, il campione olimpico di salto con l'asta Renaud Lavillenie, che ha superato la misura di 5,70. Mediocri gli altri risultati: la campionessa europea di salto in lungo Lesueur (6,81 a Helsinki) ha saltato 6,04, il pesista di origini polinesiane Dauphin (19,33 quest'anno) ha lanciato a 18,39.

Prossimamente

Domenica prossima edizione numero 29 della Seven Hills Race di Nijmegen, con al via entrambi i primatisti del mondo dei 15km su strada, Leonard Patrick Komon (contro il due volte iridato di maratona Abel Kirui e il francese Tahri, all'esordio e all'attacco della miglior prestazione europea sulla distanza del britannico Jon Brown, 42"39) e Tirunesh Dibaba (tre ori olimpici) nuovamente alle prese con la campionessa olimpica di maratona Tiki Gelana, già battuta nella maratona di Newcastle. Sempre domenica, la maratona internazionale femminile di Yokohama, con al via la britannica Jo Pavey, la kenyana Lydia Cheromei, la lituana Balciunaité (al rientro dopo la squalifica di Barcellona 2010) e la portoghese Barros. Tra le maratonete di casa, spiccano i nomi di Yukiko Akaba, Remi Nakazato, Mai Ito e Noriko Matsuoka. Forfait della kenyana Philes Ongori per infortunio. Pacemakers d'eccezione, la russa Mariya Konovalova e l'ucraina Shurhno (terza a Berlino quest'anno).



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