Mondo: salti DeLuxe in Asia

17 Luglio 2023

Ottimi risultati ai Campionati d'Asia a Bangkok: Obiena 5,91, Lin Yu-Tang 8,40, la lunghista giapponese Hata a 6,97. In Canada, in luce le lanciatrici.
di Marco Buccellato

Il panorama estero, oltroceano, ha offerto una ottima edizione dei cmpionati asiatici 2023, disputati nell'arco di cinque giornate a Bangkok, per la prima volta in Thailandia, che ha ospitato la 25esima edizione, la prima dopo quattro anni dopo la cancellazione della rassegna precedente a causa della pandemia. Medagliere dominato dal Giappone con sedici medaglie d'oro, dieci maschilie  sei femminili, davanti alla Cina (otto ori di cui sei femminili) e all'India (sei ori equamente distribuiti tra i due sessi). Una rassegna che conta un bilancio di nove record dei campionati (tre maschili e sei femminili), con ben diciotto record nazionali stabiliti nell'intero programma (otto maschili e dieci femminili), e con una caratura tecnica ampiamente soddisfatta soprattutto dai risultati nelle pedane dei salti.

OBIENA VOLA, WOO VINCE. L'astista filippino Ernest John Obiena (6,00 quest'anno) ha messo al sicuro la medaglia d'oro a quota 5,66, per poi salire fino a 5,91 e tentare invano il primato asiatico a 6,02, ma migliorando di venti centimetri il record dei campionati, da lui stesso detenuto, un record invece eguagliato nella gara di asta femminile, vinta dalla cinese Li Ling che con 4,66 ha pareggiato il limite della manifestazione che aveva già stabilito nell'edizione 2015 di Wuhan. Nell'alto maschile l'argento dei mondiali di Eugene, il coreano Woo Sang-Hyeok, si è imposto con la misura di 2,28, superata al primo tentativo, prima di sbagliare a quota di 2,33. Dietro di lui, ulteriore crescita per l'indiano Kushare (2,26). 

CHE LUNGO! La finale del lungo uomini è stata la gara di maggior spessore tecnico della rassegna, vinta non senza sorpresa dal 23enne di Taipei Lin Yu-Tang con la super-misura di 8,40 con vento legale (terza misura mondiale 2023), dopo una bella sfida con l'indiano Murali Sreeshankar (8,41 quest'anno). Divisi da pochi centimetri nei primi tre turni, il vincitore ha preso il largo al quarto turno di salti, assicurandosi l'oro nonostante il fiato sospeso del turno conclusivo, dove uno sfortunato Sreeshankar ha raggiunto gli 8,37 con oltre un metro di vento contrario. Il risultato di Lin Yu-Tang completa un tris senza precedente nelle graduatorie mondiali stagionali, dove i primi a metà luglio sono specialisti asiatici, e dove la world lead è ancora nelle caviglie dell'altro indiano Aldrin, 8,42 a inizio marzo ma inattivo in pedana da un mese. Primato dei campionati migliorato di dieci centimetri nella gara donne, vinta con record nazionale migliorato di un'enormità, a oro già conquistato, dalla giapponese Sumire Hata, 6,97 con vento 0,5 m/s per la quarta misura dell'anno al mondo.

SPRINT GIAPPONE E SINGAPORE. Mentre gli sprinter giapponesi hanno dominato la velocità individuale con i successi di Yanagita in 10.02 e Uzawa in 20.23, ma con l'oro della 4x100 andato ai padroni di casa del quartetto della Thailandia (38.55, record nazionale), la doppia volata femminile è stata firmata dalla sprinter di Singapore Shanti Veronica Pereira in 11.20 e 22.70, primato nazionale nei 100 e mancato di un solo centesimo nei 200, mentre la 4x100 ben sei decimi hanno diviso il quartetto d'oro della Cina (43.35) da quello giapponese. Nelle altre finali maschili con buoni risultati, 45.00 nei 400 del giapponese Kentaro Sato, 1:45.53 del qatarino Abubaker Haydar Abdalla negli 800, 13.29 del giapponese Shunya Takayama nei 110 ostacoli, 48.64 di un altro qatarino, Bassem Hemeida, nei 400 ostacoli, 16,92 dell'indiano Abdulla Aboobacker nel triplo (ha gareggiato al Golden Gala di Firenze, 83,15 del giavellottista giapponese Genki Dean.

LE ALTRE GARE FEMMINILI. Doppio oro Sri Lanka tra 400 (Ramanayake 52.61) e 800, vinti dalla 18enne Dissanayaka in 2:00.66), dominio assoluto della giapponese Tanaka nei 1500 (ottava alle Olimpiadi di Tokyo), oro in 4:06.75 con sei secondi e mezzo sulla seconda classificata, e tanta Cina nei lanci: 66,42 della discobola campionessa mondiale Feng Bin, 18,88 della pesista Song Jiayuan, 69,39 della martellista Zhao Jie. Il titolo del giavellotto, non senza sorpresa, non è andato alla cinese campionessa olimpica Liu Shiying (61,51), battuta dalla giapponese Marina Saito (61,67), con il bronzo alla cingalese Lekamge, 60,93 per il record nazionale. 

CANADA, ROGERS E MITTON. Le lanciatrici canadesi in luce nell'Harry Jerome Track Classic di Langley. La martellista Camryn Rogers, argento ai mondiai di Eugene e progresita in questa stagione fino a 78,32, ha vinto il meeting canadese con un lancio di 76,12. La pesista Sarah Mitton, quarta ai mondiali 2022, ha migliorato il primato stagionele con 19,83, quarta misura mondiale dell'anno. Nelle altre gare, progressi per il 400ista Will Floyd (45.31), record nazionale per Guyana negli 800 maschili vinti da Quamel Prince (1:45.54).

SQUADRE MONDIALI, IL KENYA. A un mese da Budapest, ecco la selezione di Nairobi, al netto di aggiornamenti e eventuali cambiamenti: il campione in carica negli 800 Emmanuel Korir, con Emmanuel Wanyonyi e Alex Ngeno Kipngetich (Ferguson Rotich ancora senza standard), Timothy Cheruiyot, Abel Kipsang e l'U20 Reynold Kipkorir Cheruiyot nei 1500, Nicholas Kimeli Kipkorir (campione della Diamond League), Jacob Krop, Daniel Simiu Ebenyo e Cornelius Kemboi nei 5000, ancora Kimeli con Benard Kibet Koech e Kibiwott Kandie nei 10000, Abraham Kibiwott e Leonard Bett nelle siepi (Simon Koech ancora senza standard). Maratona: Titus Kipruto, Timothy Kiplagat e Joshua Belet. Nello sprint, il noto Omanyala.

Se possibile, ancora più competitive le ragazze, guidate da Faith Kipyegon per i 1500 metri, con al seguito Nelly Chepchirchir, Brenda Chebet e Edinah Jebitok. La primatista del modo Kipyegon farà anche i 5000, un altro micidiale quartetto con Brenda Chebet (vincitrice Diamond League 2022), Lilian Kasait Rengeruk e Margaret Chelimo Kipkemboi. Mary Moraa è il nome di punta per gli 800, Irine Jepchumba Kimais, Agnes Jebet Ngetich e Grace Loibach Nawowuna per i 10.000, siepi con la primatista mondiale Beatrice Chepkoech, Jakcline Chepkoech e Faith Cherotich. In maratona, Rosemary Wanjiru, Sally Kaptich e Shyline Jepkorir Toroitich.

SYDNEY FLAT. Media statunitensi riportano che la primatista del mondo, olimpionica e iridata dei 400 metri ostacoli Sydney McLaughlin-Levrone gareggerà solo nei 400 metri piani (48.74 ai Trials di Eugene) ai mondiali di Budapest. 

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