Mondo, news dai 5 continenti

18 Marzo 2013

Maratone a Seul e Los Angeles. A Cuba la Silva sale a 4,81. Pitkämäki e Betty Heidler già a misure-top.

di FIDAL

Seul, doppio successo kenyano

Nella prima delle due grandi maratone internazionali che si disputano nella capitale sudcoreana, si sono imposti i kenyani Franklin Chepkwony (2h06'11" a Eindhoven lo scorso ottobre) e Flomena Chepchirchir Chumba (2h24'56" a Berlino in settembre). Chepkwony non è andato lontano dal personale, chiudendo appena sotto le due ore e sette minuti in 2h06'59", precedendo i due etiopi Shume Dechasa (2h07'12", secondo alla Roma-Ostia di un anno fa) e Seboka Deriba Tola (2h07'27"), un atleta che che la scorsa stagione a Dubai si era espresso in 2h06'17". Fa ancora una volta notizia il giapponese Yuki Kawauchi, alla quinta maratona in quattro mesi, che a 45 giorni esatti dalla vittoria nella Beppu-Oita Marathon in 2h08'15", si è eguagliato con lo stesso tempo, giungendo quarto.

Ottima prestazione anche per la Chepchirchir, a meno di un minuto da personal best in 2h25'43", anche lei sul podio assieme a due etiopi che hanno abbassato il primato personale, Embet Bedada, seconda in 2h25'53", e Yeshimebet Tadesse, terza in 2h26'18". Delusioni per Eliud Kiptanui (diciassettesimo in 2h15'10"), e per i tanti atleti di rango ritirati: non pervenuti al traguardo, tra gli uomini, gli etiopie Tesfaye e Yarso, e i kenyani Benjamin Kiptoo, Duncan Kibet e Jason Mbote. Tra le donne, stop anticipato per le etiopi Korene Jelila e Robe Guta, e per la Dula, ex-etiope che detiene il record nazionale del Bahrain.

Sorpresa a Los Angeles

Nella 42 km californiana, stupore per la vittoria di Aleksandra Duliba, una 25enne bielorussa di Minsk, che senza precedenti di nota e all'esordio sui 42 km, ha portato a casa primo posto e record nazionale in 2h26'05" (ma la Los Angeles Marathon, fino allo scorso anno, non disponeva di un percorso che permettesse l'omologazione di eventuali primati). La Duliba ha nettamente battuto una forte siepista come l'etiope Zemzem Ahmed, alla seconda esperienza nella maratona, cronometrata in 2h30'32" (all'esordio di Francoforte fece meglio in 2h27'16"). Terza l'immortale Deena Kastor, 40 anni e primatista nazionale USA, in 2h32'39". La corsa maschile è stata vinta da Erick Monyenye Mose, un kenyano di 26 anni che si è espresso per la prima volta in carriera sotto le due ore e dieci (2h09'44"), battendo i connazionali Julius Keter (2h10'31", un 25enne che le cronache riportano essere il nipote del grande Kip Keino) e Nicholas Chelimo (2h10'43").

Le altre gare su strada del fine settimana

A Barcellona si sono impongono gli etiopi: nella corsa maschile vince Gezahegn Abera Hunde in 2h10'17" (è solo un omonimo del campione olimpico di Sydney 2000 e iridato a Edmonton 2001), sui kenyani Abraham Keter (2h10'48") e Linus Maiyo (2h11'34"). In Giappone il giovane Fumihiro Maruyama ha vinto l'equivalente locale dei campionati di club di mezza maratona, a Yamaguchi, in 1h01'15" su due kenyani, il poco conosciuto Johana Manyim Maina (1h01'282) e il ben noto Gideon Ngatuny (1h01'43").

Migliori i risultati femminili, con la primatista del percorso Yukiko Akaba prima in 1h08'59" su Hanae Tanaka (esordio da 1h09'18"), Rei Ohara (1h09'45") e la kenyana Grace Kimanzi (1h10'17", appena tredicesima Yoko Shibui, atleta da 2h19'41" nella maratona). Ai campionati universitari di Matsue, validi come selezione per le Universiadi, si è imposta la kenyana 23enne Doricah Obare Kerubo in 1h11'11", che aveva già vinto sullo stesso percorso all'sordio sulla distanza.

Outdoor, Silva sempre più su

E' già tempo di campionati nazionali a Cuba, e l'argento olimpico di salto con l'asta Yarisley Silva prosegue nell'ascesa che l'ha portata a migliorare già due volte il record del Centro America e dei Caraibi nella stagione indoor appena conclusa. Nella "Copa Cuba" disputata a L'Avana, la 25enne di Pinar del Rio ha portato il nuovo limite a 4,81 al primo tentativo, per poi sbagliare a 4,90, misura che, se realizzata, l'avrebbe proiettata al terzo posto nella graduatorie di sempre all-aperto. Altri ottimi risultati dai campionati cubani: la discobola 20enne Yaimé Pérez, iridata junior nel 2010, ha battuto la numero uno cubana Barrios portando il personale a 66,01 (65,17 per la Barrios).

Un altro giovane, il triplista 21enne Ernesto Revé (argento mondiale junior 2010), dopo un avvio di stagione da 17,11 con forte vento contrario e 17,35 in assenza di vento, si è portato a 17,46 ancora con vento contrario, migliorando di 6 centimetri il primato personale. Da segnalare anche l'85,59 di Guillermo Martinez nel giavellotto e il 72,36 della Moreno nel martello. Infine, i 7.953 punti di José Mendieta nel decathlon, i 6.186 punti di Yorgelis Rodriguez, classe 1995, nell'eptathlon) e i 18 metri della cilena Duco nel peso.

A Kingston l'ospite corre

Il campione del mondo junior dei 200 metri Delano Williams (Isole Turks & Caicos) si allena da diverso tempo con una nuova guida tecnica in Giamaica, e i risultati arrivano: ai Jamaican School Championships, dopo aver abbassato di un centesimo il primato nazionale in semifinale in 20"47, ha raggiunto i 20"27 in finale, mancando di due centesimi il primato della manifestazione, che è detenuto da Usain Bolt. Nuovi e nuovissimi talenti emergono dalla fucina caraibica: tra i tanti nomi, Omar McLeod (un '94 da 49"94 nei 400 ostacoli e 13"24 sui 110 con gli ostacoli da 99 cm, quarto tempo di sempre), e Michael O'Hara, classe 1997, capace di 20"63 (ventoso) sui 200 e 13"45 sui 110 con gli ostacoli da 91,4 cm.

Tra le ragazze, la protagonista dei campionati è stata Shericka Jackson (22"98 e 51"60).

100 da fantascienza

Risale a pochi giorni fa la notizia, riportata dai media delle Bermuda, che Tre Houston, uno sprinter 26enne da 10"40 sui 100, avrebbe corso in 9"65 (con vento "appena" di 2,7 metri al secondo, forte ma non paragonabile a una tormenta), e Jeneko Place (un velocista del '94 con un personal best di 10"71 ottenuto da 16enne), sarebbe stato cronometrato in 9"91. Altre fonti riportano tempi intorno ai 10"60. La notizia parrebbe una "non notizia", ma vista la presunta entità cronometrica, valeva la pena citarla.

Saladino & Edward

Tornano due eroi dell'atletica panamense, l'ex-campione olimpico di salto in lungo Irving Saladino e l'argento mondiale dei 200 metri a Berlino, Alonso Edward, entrambi impegnati all'esordio stagionale in Costarica ai Giochi del Centro America. Saladino ha saltato 7,99, mentre Edward ha vinto i 200 in 20"52 con vento appena superiore alla norma (2,1).

Pitkämäki 86,40

A Perth il campione olimpico di salto in lungo Greg Rutherford ha esordito con 7,89 (assente Watt per crampi), ma i migliori risultati sono venuti dall'alto maschile (2,29 di Liam Zamel-Paez), da Dani Samuels nel disco (62,72). C'è anche, dalla Nuova Caledonia, una gara-test per la martellista tedesca Betty Heidler (75,80). Sud Africa: detto di un altro lunghista, Visser, planato a 8,19 a Pretoria, registriamo un altro 2,29 nel salto in alto, autore Kabelo Kgosiemang (Botswana), e soprattutto l'esordio spettacolare di Tero Pitkämäki, che a Potchefstroom ha inanellato una serie tutta sopra gli 82 metri nel giavellotto, cun una punta di 86,40.

USA, parte la stagione all'aperto

Primi risultati dagli States: vento troppo amico in Texas sui 100 per Clayton Vaughn (10'"13) e Porscha Lucas (11"16). Lo junior Cameron Burrell ha corso in 10"25 a Houston, sempre ventoso. La notizia non è un granché, se non fosse che si tratta del figlio dell'ex-recordman mondiale Leroy Burrell e di Michelle Finn, altra velocista di razza. Cameron ha già corso i 60 indoor in 6"61. Lanci: Reese Hoffa parte in Georgia con 20.75, nel giavellotto Sam Humphreys debutta con 81,40, nel disco il giamaicano Morgan tocca il vertice mondiale stagionale con 65,94. Salti: Lavern Spencer (altista del piccolo stato di Santa Lucia) ha saltato 1,93 alle Georgia Relays. Debutti per Johnny Dutch (fece il Mondiale a Berlino nei 400 ostacoli), ma sui 110, in 13"51, e per il recordman di decathlon Ashton Eaton, che inizia alla grande col primato personale nel giavellotto (66,64, quasi 5 metri di progresso).

Mondiali di cross

A Bydgoszcz (Polonia) si annuncia battaglia tra i soliti eserciti, quello kenyano pigliatutto delle ultime edizioni, e quello etiope, che dichiara il campione uscente di Punta Umbria, Imane Merga, in forma "top". In squadra ci sono anche Tirunesh e Genzebe Dibaba, ma la prima ha già riununciato a proseguire la preparazione per l'atteso debutto nella maratona di Londra (ci riproverà tra un anno) e potrebbe essere fuori gioco anche per il mondiale di cross. Il Kenya porta una squadra compatta (Kiptoo, Macharinyang, Muia, Kipsang, Chepkok, la Chebet), sia tra i senior che nella categoria junior, e l'unica defezione importante, al momento, è relativa a Mercy Cherono (influenzata).



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