Mondo: la nuova frontiera di Alekna

15 Aprile 2024

Il lituano migliora dopo 38 anni il primato mondiale del disco con 74,35 a Ramona, in Oklahoma. La cubana Yaimé Perez allunga a 73,09. I campionati australiani a Adelaide

di Marco Buccellato

Dopo il sensazionale 71,39 di Mykolas Alekna della scorsa settimana, l'aria e la pedana di Ramona (Oklahoma) presagivano l'occasione per allungare la gittata di molti tra i migliori discoboli in circolazione, in primis il 21enne lituano figlio del grande Virgilijus. Così è stato, in modo sensazionale, in una gara dai contenuti stellari e eccezionali condizioni, con il clamoroso 74,35 e la caduta del primato mondiale maschile più longevo dell'atletica leggera (74,08 del tedesco dell'Est Jürgen Schult a Neubrandenburg il 6 giugno 1988) e una delle gare più "lunghe", con ben cinque discoboli oltre i 68 metri. La pedana di Ramona ha lanciato in orbita anche il disco della cubana campionessa mondiale 2019 Yaimé Perez, che ha migliorato di un'enormità il record del continente americano, assestandosi alla quarta piazza tra le migliori performer di sempre con un 73,09 che non si vedeva da trentacinque anni, condito da un 71,96 e un 71,50.

Per il campione d'Europa Alekna vale in termini di primato anche la clamorosa giovane età, che ne fa il più precoce primatista mondiale in circolazione, e la tradizione di famiglia, che ora vede figlio e padre detentori della prima e della terza prestazione all-time. Gara dalla metrica mai vista, con lancio d'apertura di 72,21, seguito da 70,32 (il lancio meno lungo) e dal terzo lancio misurato come il miglior risultato ancillare di ogni epoca, un 72,89 che cancella il precedente di Alekna senior (72,35). A seguire 70,35, il 74,35 del record del mondo al quinto lancio (inizialmente misurato a 74,41), la parabola conclusiva a 70,50. Classifica-monstre, con il giamaicano Roje Stona secondo con 69,05, il primato tedesco U23 di Mika Sosna (terzo con 68,96), il samoano Rose quarto con 68,20 e Connor Bell all'ennesimo record neozelandese con 68,10, ventiquattr'ore dopo che il limite della vicina Australia è stato portato a 69,35 da Matt Denny nel corso dei campionati nazionali di Adelaide.

OLYSLAGERS. Oltre a Denny, performance top dall'altista Nicola Olyslagers, 2,03 a inizio stagione, che a Adelaide ha rivinto il titolo nazionale superando con ampia luce i 2,01, il gesto tecnico più pregiato della rassegna, che ha offerto anche il primato d'Oceania U20 di Claudia Hollingsworth negli 800 metri (1:58.40), l'8,32 del lunghista Chris Mitrevski e l'1:44.73 di Luke Boyes negli 800 maschili. Nel resto dell'attività estera, menzione per il primato NCAA nei 10.000 metri femminili centrato dalla mezzofondista statunitense Parker Valby, che nel Bryan Clay Invitational di Azusa (California) ha esordito sulla distanza in 30:50.43. Dall'Asia, record mondiale U20 della giavellottista 15enne Yan Ziyi, che a Hangzhou ha lanciato a 64,28, eclissando il limite della greca Elina Tzenkgo (63.96). Tra le maratone, record della corsa a Hannover per il tedesco vincitore uscente 2023 Amanal Petros in 2h06:05, con un finale velocissimo (6:18 dal 40esimo chilometro al traguardo), e successo ancora Made in Germany nella corsa femminile, a firma di Domenika Mayer in 2h23:50, altro primato della 42 km di Hannover.

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