Mondo: la Grøvdal reginetta di Norvegia

19 Ottobre 2020

La mezzofondista insidia la miglior prestazione europea di Paula Radcliffe sui 10 km. Jakob Ingebrigtsen chiude al passo. Warholm e un possibile futuro da ottocentista.
di Marco Buccellato
 
Esattamente un anno fa, il 19 di ottobre del 2019, Jakob Ingebrigtsen dominava in 27.54 la Hytteplanmila di Hole, corsa su strada di 10 km nell'area occidentale del paese, imponendosi largamente su fior di avversari, come l'eritreo Tsegay e il fratello Filip. Due giorni fa, allo scoccare della nuova edizione, il due volte campione europeo a Berlino 2018 su 1500 e 5000 metri non si è ripetuto, chiudendo in modalità jogging dopo aver perso contatto a tre quarti di gara. Una battuta a vuoto per il formidabile norvegese, abituato a sciorinare nel 2020 soltanto vittorie o, al massimo, secondi posti. Non è andata benissimo nemmeno a Filip, il secondogenito, sesto a debita distanza dal vincitore Zerei Kbrom Mezngi, un eritreo di 34 anni che solo da una manciata di mesi ha acquisito la nazionalità norvegese e laureatosi con il titolo nazionale dei 10000 metri un mese fa a Bergen in 28:04.29. 

GRØVDAL SUPER - Ben altra prova ha riservato Karoline Bjerkeli Grøvdal, trentenne d'argento all'Eurocross 2019 e sei volte al bronzo: quattro nel cross corto, sui 10000 metri all'europeo 2016 e sui 3000 siepi in quello 2018. L'atleta di Ålesund ha vinto la corsa donne in un notevolissimo 30:32, record nazionale, primato europeo stagionale (sesto crono mondiale 2020) e soprattutto seconda prestazione di sempre in Europa, a soli undici secondi dal limite di Paula Radcliffe (30:21) risalente a diciassette stagioni fa. Quindici giorni fa, la Grøvdal aveva portato a 15:04 la miglior prestazione mondiale stagionale sui 5 km stradali a Spikkestad. Una settimana fa ha vinto il titolo nazionale di cross a Skien con distacco di ben oltre un minuto, laddove Filip Ingebrigtsen aveva vinto quello uomini con facilità. 

WARHOLM GUARDA LONTANO - Chiusa la personale straordinaria stagione 2020, culminata con il record europeo sui 400hs in 46.87 a soli nove centesimi dal primato del mondo di Kevin Young, il due volte campione iridato Karsten Warholm ha salutato con l'ultima uscita sui 400 piani in 45.56 a Oslo, quindici giorni fa.

Ai microfoni dei media norvegesi, ha ipotizzato di voler proseguire la carriera nelle prossime stagioni sui 400hs ma gareggiare più spesso sulla distanza piana, per migrare nella seconda parte della sua storia atletica sugli 800, dove i precedenti di grandi quartermiler capaci di fare cose eccelse sul doppio giro, non mancano. 

PRIMATI NEI BALCANI - Qualche nota dalla Bulgaria, dove nella difficoltà planetaria del momento si è comunque riusciti a mettere in piedi la Sofia Wizz Air Marathon la scorsa settimana. La perseveranza ha premiato con un doppio primato della corsa: interessante al femminile, 2h27:57 dell'ucraina Khapilina con standard olimpico e vittoria su keniane di buon livello, di discreta fattura il 2h13:03 del marocchino 40enne Sbai. In Macedonia (Skopje), una maratona che risale a due settimane fa ma che ha dato l'ennesimo primato nazionale (2h35:54) alla ben nota Luiza Gega, la migliore atleta d'Albania (argento europeo 2016 sui 3000 siepi), che con il limite sui 42 km vanta ora tutti i primati nazionali dal mezzofondo veloce al prolungato fino alla maratona, oltre che nella mezza maratona. 

50 KM UCRAINI - Nella consueta sede di Ivano-Frankivsk, disputati ieri i campionati ucraini di marcia, con eccellente prestazione di Ihor Hlavan, bronzo mondiale a Mosca 2013, che in 3h47:31 ha centrato la miglior prestazione mondiale stagionale escludendo quelle ottenute in Russia (Cheparev e Sharipov hanno marciato quattro minuti più veloce sulla distanza). Sotto le 3h50 anche Budza in 3h49:47. Altri titoli a Losev (1h21:44) e alla Olyanovska, anche lei al bronzo mondiale ma nel 2015, in 1h29:18.

GIAPPONE - Dalle ultime tornate di gare in pista, 27:08.91 sui 10000 metri del keniano Bedan Karoki, argento mondiale di cross e mezza maratona. Dietro di lui debutto sulla distanza del 19enne Philemon Ruto Kiplagat, il cui 27:46.67 lo pone in cima alle graduatorie stagionali di categoria U20. Per Karoki si è trattato del terzo 10000 in tre mesi, tutti abbondantemente sotto i 27:20, ma del primo successo. Ieri, nel Tajima Memorial di Yamaguchi, altra attività in pista con 2,27 di Shinno nell'alto e primato nazionale sui 300 donne di Seika Aoyama, un 37.08 che rappresenta anche il miglior crono mai realizzato sulla distanza da un'atleta asiatica.

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Karsten Warholm (foto archivio Colombo/FIDAL)


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