Mondo, indoor da record

10 Febbraio 2014

Il numero dei primati indoor 2014 stabiliti in un mese e mezzo è già superiore a quello del 2013. Rilancio britannico a Sheffield. A Boston ancora Cain-record.

Primati per tutti i gusti

Il bilancio provvisorio 2014 dei primati e delle migliori prestazioni indoor, che si tratti di record senior, junior o allievi, mondiali o europei (l'area che ci interessa più da vicino), è già superiore a quello dell'intera stagione indoor 2013. Le immediate premesse sono per un incremento della tendenza, con oltre un mese di attività ancora in calendario. Ricapitolando quanto successo finora, in ordine più o meno cronologico, i primi numeri da primato sono arrivati in dicembre, con la miglior prestazione mondiale ed europea allievi del peso maschile indoor del tedesco Patrick Müller (21,56 a Neubrandenburg il 22 dicembre, con attrezzo da 5 kg). Un giorno prima e sei giorni dopo, a Istanbul, la turca Emel Dereli aveva portato la miglior prestazione mondiale (ed europea) allievi del peso (da 4 chili) a 17,31 e 17,58. Le sue ultime imprese da Under 18, prima di passare col 1° gennaio alla categoria junior.

Teenagers alla ribalta

L'anno nuovo si è aperto con un ulteriore miglioramento della miglior prestazione mondiale ed europea allievi del peso da 5 kg da parte del polacco Konrad Bukowiecki (21,89 a Lodzki), misura poi migliorata fino al 22,24 di Bydgoszcz, a fine gennaio. Nel mezzo, Bukowiecki si è reso autore di un'altra doppia miglior prestazione allievi (mondiale ed europea), lanciando col peso da 6 kg a 20,22 a Spala.Mantenendoci nell'area "under 18", ecco il favoloso 7:42.05 centrato dall'etiope Yomif Kejelcha a Bordeaux il 26 gennaio (miglior prestazione mondiale allievi), e il 4:08.47 centrato dalla connazionale Gudaf Tsegay nei 1500 di Stoccolma, nella gara del record del mondo assoluto (8:16.60) di Genzebe Dibaba.

Alla più piccola delle Dibaba-dynasty è legata l'altra impresa, precedente di pochi giorni, realizzata a Karlsruhe il record mondiale senior nei 1500 in 3:55.17. L'ultima miglior prestazione mondiale allievi è di ieri, centrata dall'eptatleta Morgan Lake, britannica di 17 anni da compiere, che a Växjö (Svezia) ha realizzato lo storico punteggio di 4.284 punti nel pentathlon (8.97-1,85-13.38-5,87-2:24.48), superando di 23 punti quanto ottenuto proprio da una grande atleta svedese, Carolina Klüft, nel 2000.

Cain due, quasi tre

Gran finale con le stelline junior del mezzofondo e con l'Europa: la statunitense Mary Cain ha già migliorato due primati mondiali junior, entrambi sui 1000 metri, 2:39.25 il 16 gennaio e 2:35.80 sabato scorso, entrambi a Boston, e per un solo centesimo non ha eguagliato il record mondiale junior del miglio. In Europa, l'islandese Anita Hinriksdottir ha portato la miglior prestazione continentale junior degli 800 a 2:01.81. Nella categoria senior, il risultato-top è quello della svedese di origini etiope Abeba Aregawi che a Stoccolma ha migliorato il record europeo dei 1500 a 3:57.91, una prestazione che se ottenuta una settimana prima (vedi exploit di Genzebe Dibaba) le avrebbe garantito il primato del mondo.

Infine, una miglior prestazione mondiale e due migliori prestazioni europee su distanze spurie: sempre sabato a Boston, il 7:13.11 nella staffetta 4x800 di Richard Jones, David Torrence, Duane Solomon e Erik Sowinski (per una formazione All-Stars USA), i 500 metri corsi dall'israeliano di origini statunitensi Donald Sanford (1:00.86 a Boston due settimane fa), e i 300 del campione europeo del giro di pista Pavel Maslak (32.15 a Gand). A questi numeri già acquisiti a vari livelli di importanza e globalità, potrebbero aggiungersi cifre da capogiro, relativamente a quelle specialità i cui primati mondiali sono "sotto assedio" da qualche settimana, in particolare quelli dei salti in elevazione maschili, alto e asta, con Ivan Ukhov e Renaud Lavillenie in pole position.

Britannici in spolvero

Se la giovanissima Lake ha fatto il suo oltreconfine, ai campionati nazionali di Sheffield in tanti hanno realizzato performances di rilievo, ad iniziare dall'altra eptatleta di vaglia Katarina Johnson-Thompson, che in due giorni ha messo a verbale il titolo nel salto in alto (1,96, record nazionale, migliore anche di quello all'aperto) e quello del salto in lungo (6,75, record personale e seconda prestazione UK all-time indoor).

Con la superstar Jessica Ennis in pausa gestazionale, il settore inglese delle prove multiple femminili non ha motivi per rimpiangerne la temporanea assenza.

Ride anche l'astista Holly Bleasdale, che ha realizzato il primato mondiale stagionale nell'asta con 4,73, pur se 24 ore dopo, a Gand, la polacca Anna Rogowska ha fatto meglio con 4,76, e ridono gli sprinters: 6.50 Dasaolu, 6.53 il vecchio Chambers, 6.53 per il bianco Kilty a 4 millesimi da Chambers, Tra le donne, 7.09 nei 60 di Asha Philip, miglior prestazione europea 2014, dove nella stessa gara la junior Dina Asher-Smith (7.22) ha avvicinato il primato nazionale junior, vecchio di 30 anni, di Beverly Kinch, prima di migliorare quello dei 200 in 23.20. Altre note liete per Union Jack: il ritorno di Andy Pozzi dopo l'infortunio (7.64 sui 60hs come Sharman), e il primato mondiale stagionale dei 200 uomini eguagliato da Chris Clarke in 20.68. Note decisamente alte, nell'anno dei Giochi del Commonwealth.

Eurotour

Senza Renaud Lavillenie, di prossima partenza per la gara di asta di Donetsk, Il Perche Eite Tour si è concluso a Nizza col successo di Jerome Clavier, autore di un pregevole 5,76, la stessa misura del cinese Xue Changrui, davanti al doppio 5,66 di Damiel Dossevi e Valentin Lavillenie. Di nuovo "su" anche la primatista mondiale junior Angelica Bengtsson (4.62), ora atleta di categoria under 23. Gran numero anche per Loúis Tsátoumas, che ha esordito ai campionati greci del Pireo con il record nazionale portato a 8,23, il secondo miglior salto della stagione dopo l'8,30 del campione del mondo Menkov. Bene anche l'astista Filippidis, al titolo nazionale con 5,77, e l'ostacolista Douvalidis, che ha eguagliato il record nazionale in 7.63.

Asta in "magic moment" anche per altri specialisti: il polacco Piotr Lisek ha superato i 5,75 a Spala, dopo essere salito ad inizio stagione a 5,70 e successivamente superato i 5,68 alla Pedro's Cup. Record del Sud America per il brasiliano Thiago da Silva (classe 1993), che a Malmö ha valicato i 5,72. Altro primato sudamericano (eguagliato) in Estonia per il decatleta Carlos Chinin, che a Tallinn ha vinto la gara di eptathlon con 5.951 punti.

Lemaître

Sprint: doppio Christophe Lemaître a Aubière. Il tre volte campione europeo a Barcellona 2010 ha sfiorato la miglior prestazione mondiale stagionale sui 200 (20.70 dopo un 20.72 in batteria), e vinto anche i 60 in 6.63. Più rapido, sul brevissimo, il tedesco Alex Schaf, autore di 6.59 a Sindelfingen. Appena meno di Lemaître il tedesco Sebastian Ernst a Lipsia (20.73). Nella "Hallensportfest" della Sassonia il campione del mondo di getto del peso David Storl ha accumulato altra potenza nella spallata, registrando 19,07 con un peso da 8,46 kg. Ultime cose dallo sprint non-americano: il ritorno a discreti livelli di Francis Obikwelu (6.68 a Vienna seppur battuto di un centesimo dal ceco Veleba), e il 6.59 a Osaka del giapponese Yoshihide Kiryu, lo sprinter autore l'anno scorso del 10.01 non omologato come primato mondiale junior.

USA, mezzo mondo a Boston

Detto del nuovo primato di Mary Cain e della 4x800, nel "New Balance" grandi prestazioni nel mezzofondo anche per l'etiope Hagos Gebrhiwet (7:34.13 sui 3000 con finale vertiginoso) su Dejen Gebremeskel (7:34.70) e Ryan Hill (7:34.87), e per Sally Kipyego, rientrata dopo lunga assenza per problemi fisici con un eccellente chiusura di meeting sulla distanza delle due miglia, vinte in 9:21.04 (8:44.69 ai 3000). La kenyana ha preceduto Jenny Simpson-Barringer, che al passaggio dei 3000 era in vantaggio di qualche decimo (8:44.28) ma ha confuso i giri e si è praticamente fermata a 200 metri dall'arrivo, ripartendo dopo aver compromesso la vittoria e l'attacco al record americano di Regina Jacobs.

Nelle altre gare, bella volata corta per Bracy (6.53), Morris (6.55) e Rodgers (6.56), 4,70 di Jenn Suhr-Stuczynski nell'asta, e soprattutto il 21,35 di Joseph Kovacs, ragazzone 24enne di Nazareth (Pennsylvanya), messosi in luce ai Trials olimpici di Eugene, due anni fa, quando chiuse quarto con 21,08, a 20 cm dal "pass" per Londra 2012.

A Boston, dopo essere stato quarto a metà sessione di lanci, ha vinto all'ultima rotazione stracciando il personale e lasciando di stucco Ryan Whiting, iridato indoor in carica, in testa con 21.18.

Gordon 45.17

In un altro dei quattro impianti di Boston, lo stesso giorno, si è disputato il Valentine Invitational: protagonista assoluto il trinidegno Lalonde Gordon, bronzo olimpico dei 400 metri, che in 45.17 ha centrato l'undicesima prestazione all-time indoor, e sedicesimo tempo in assoluto al coperto. Gordon ha vinto anche i 200 metri i 20.70. Notevole anche il 4:26.28 della poco conosciuta Amanda Winslow nella gara del miglio. Altro dagli USA: 8,16 nel lungo di Tyrone Stewart nel Nuovo Messico, nuovo sub-8 della ostacolista Kendra Harrison (7.97 in Virginia), e nono tempo assoluto all-time sui 500 metri di Brycen Spratling in 1:00.85 a New York. Dai lanci, il 21enne Ryan Crouser (oro ai Mondiali allievi di Bressanone nel peso e argento nel disco) si è portato a 21,23. Duecento: il più veloce della stagione femminile è di Dezerea Bryant (22.92 in Virginia), quello maschile è stao eguagliato da un altro atleta di Trinidad, Deon Lendore, in 20.68 a College Station.

Cubani volanti ai mondiali: Pichardo, Silva e Revé

Le federazione cubana ha diramato un primo elenco di sette atleti selezionati per i Mondiali indoor di Sopot, tra cui l'astista Yarisley Silva (4,60 pochi giorni fa) e gli ostacolisti O'Farrill e Morales. Nell'elenco figurano soprattutto i due triplisti Pedro Pablo Pichardo e Ernesto Revé, reduci da uno straordinario inizio di stagione a L'Avana. Solo quattro giorni fa, i due si sono confrontati in una gara superlativa, aperta al primo turno da Pichardo (argento mondiale a Mosca) con 17,76 con vento contrario (primato personale), e dove Revé ha "inseguito" con 17.58 (vento -1.7!) e 17,55. Solo una settimana prima, Revé aveva saltato 17,50, e nella stessa gara il campione mondiale allievi a Donetsk Lázaro Martínez si era reso autore di un sensazionale 17,24, miglior prestazione mondiale under 18 e primo atleta di categoria a superare i 17 metri.

Dall'attività in pista all'aperto, l'esordio dei migliori giamaicani della velocità sui 400 metri (Blake, Weir, Bailey-Cole), tutti largamente battuti sui 400 da Edino Steele (45.44), e il record australiano dei 100 femminili battuto da Melissa Breen a Canberra con 11.11 e un vento giusto al limite per l'omologazione (1,9). Fa sul serio anche la giavellottista Kelsey-Lee Roberts, che con 63,92 pone la sua candidatura per il podio dei Giochi del Commonwealth.

Cross

Nell'Eurocross di Diekirch (Lussemburgo) vittoria della etiope Eleni Gebrhiwot su Almensch Belete (etiope ora belga) e su Sabrina Mockenhaupt. Tra gli uomini vittoria di altro atleta che ha cambiato bandiera, l'ex-kenyano Alex Kibet (Qatar). Terzo il giovanissimo Yomif Kejelcha, nominato all'inizio della rubrica. Torna infine alla vittoria l'eritreo Zersenay Tadese nel cross di Caceres, sul connazionale Amanuel Mesel.

Millrose Games

Sabato di lusso negli USA nell'impianto dell'Armory Track a New York, dove si disputano, per l'edizione n.107, i Millrose Games. Tanti gli atleti di primo piano impegnati, con medaglie olimpiche, mondiali, e primatisti a vario titolo a confrontarsi nell'appuntamento più prestigioso della stagione americana indoor. Curiosità per l'islandese 18enne Anita Hinriksdottir, attesa sugli 800 dalla probabile presenza di Mary Cain e da quella della finalista mondiale Ajee' Wilson, appena ventenne. Tra i tanti nomi, di fama consolidata o in ascesa, Melaine Walker, Ashton Eaton, Nick Symmonds (tentativo di record USA sui 1000), Duane Solomon e Bernard Lagat: anche per lui, sui 2000 metri, un tentativo di record USA (4:58.6) intitolati a Paavo Nurmi, che fece il primato mondiale all'Armory 89 anni fa.

Fari su Donetsk

Cast favoloso per il Pole Vault Stars nell'impianto ucraino, un evento in cui si è stabilito per ben undici volte il record del mondo ddi salto con l'asta, in programma sabato prossimo. Oltre a Renaud Lavillenie (6,08 e 6,04 nell'ultimo mese), c'è un serratissimo confronto femminile con Yarisley Silva e la brasiliana Fabiana Murer contro le europee Holly Bleasdale e Silke Spiegelburg. Contro Lavillenie non è ancora certa la presenza del campione del mondo Holzdeppe, mentre appare sicura la rinuncia dell'altro tedesco Otto, infortunatosi la scorsa settimana.

Marco Buccellato



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