Mondo: il volo di Masai Russell

05 Maggio 2025

Panorama USA dal Grand Slam Track di Miramar ai giovani talenti che corrono velocissimi. La Praga Marathon e la marcia in Polonia.
di Marco Buccellato

La seconda tappa del circuito Grand Slam Track in Florida è entrata nel vivo, dopo l'avvio a Kingston. Condizioni ambientali sicuramente più favorevoli hanno permesso di archiviare prestazioni notevoli, e di primissimo piano quando il vento è rimasto entro i limiti consentiti. Su tutte le sfide, quella con la rilevanza tecnica maggiore si è dimostrata quella dei 100 metri ostacoli nella prima delle tre giornate di gare, con due metri esatti di vento a spingere l'oro olimpico di Parigi Masai Russell alla seconda prestazione di sempre in 12.17 e Tia Jones alla terza in 12.19, entrambe sotto il record nazionale (ed ex-primato mondiale) di Kendra Morrison (12.20). Sempre dalla prima giornata, il 200 uomini più veloce dell'anno vinto dal trinidegno Jereem Richards sul dominicano Alex Ogando (per entrambi 19.86), la rimonta di Marileidy Paulino su Salwa Eid naser nei 400 donne (49.21 contro 49.33), la world lead nei 5000 donne della keniana Agnes Ngetich (fresca di record del mondo sui dieci chilometri), il nuovo successo di Melissa Jefferson nei 100 in 10.75 ventoso e la vittoria dello scozzese Josh Kerr che in 3:34.51 ha preceduto Nuguse e Hocker, dai quali fu battuto a Parigi nella finale olimpica.

Nelle altre due giornate, 21.95 di Gabby Thomas nei 200 metri, gran 3000 donne con l'etiope Hirut Meshesha alla miglior prestazione mondiale stagionale all'aperto in 8:22.72 sulla giovane connazionale Medina Eisa (8:23.08) e la Ngetich (8:23.14), gran prova di Sydney McLaughlin-Levrone nei 400 ostacoli  in 52.07 (world lead, ma anche 49.69 nei 400), 1:43.69 di Marco Arop negli 800, i risultati di Alison dos Santos (47.97 nei 400 ostacoli, 44.53 su quelli piani), e ancora 19.84 di Kenny Bednarek che migliora ancora la world lead oltre a vincere i 100 in 9.79 ventoso, un 13.00 di Trey Cunningham nei 110 ostacoli con il francese Zhoya sceso a 13.06 e infine i 400 con il primo meno-44 dell'anno firmato da Jacory Patterson (43.98) con secondo Richards (44.42), autore di una gran combinata 200-400.

YOUNG AND FAST. Il nome della settimana è quello delo sprinter (primo anno categoria U20) Tate Taylor, 10.23 e 20.66 la scorsa stagione, segnalatosi con diversi risultati in inverno, tra cui era spiccato un 20.46 nell'impianto al coperto di New York. Nei Texas State High School Championships di Austin, Taylor ha vinto la finale dei 100 metri in 9.92 (vento legalissimo, 1,1), terza prestazione di sempre della categoria U20 e record nazionale USA. Dietro Taylor, in 10.01, quel Brayden Williams che pochi giorni fa si era reso autore di un esagerato 9.83 godendo però di sei metri di vento alle spalle. Detto che Taylor ha vinto anche i 200 in 20.14, fa ulteriore notizia la sconfitta di Quincy Wilson (ultimo anno categoria U18), che a Baltimora è stato battuto sui suoi 400 metri da un altro fenomeno già conosciuto ma dalla crescita più graduale di Wilson, Jayden Horton-Mims, che ha preceduto in 45.24 il giovanissimo Wilson (45.46), che può già vantare il titolo olimpico con la 4x400 USA. 

ALEKNA FUORI DA RAMONA. Decimo over-70 nell'ancor giovane carriera di Mykolas Alekna, che nella Berkeley dove studia e risiede ha sfiorato il proprio record dello stadio (71,39) lanciando a 71,29 con altri lanci a 71,06, 70,31 e 69,21). Dall'ampia raccolta di risultati negli Stati Uniti, vanno in archivio il 6,89 di Alexis Brown nel lungo a College Station (già 7,00 ventoso un mese fa) e i risultati del Louisiana Invitational di Baton Rouge, con in primo piano l'1.58:62 di Michaela Rose negli 800, il 53.84 nei 400 ostacoli dell'argento olimpico Anna Cockrell davanti a una probabile star del fututo, l'under 20 Michelle Smith delle Isole Vergini (54.62 ma già 54.56 in stagione) e il 6,98 appea ventoso dell'iridata indoor del lungo Claire Bryant.    

ARABI. Qualche risultato dai Campionati Arabi di Oran. L'algerino Yasser Triki, argento mondiale indoor a Glasgow, ha vinto il triplo con 16,84. Novità nei 110 ostacoli con progresso di due decimi abbondanti per l'ostacolista egiziano Yousuf Badawy Sayyed, sceso al primato nazionale in 13.48. Sugli ostacoli bassi, 48.77 del bronzo di Doha 2019 Abderrahmane Samba, 20.32 del velocista saudita Atafi (record nazionale). 

STRADA E MARCIA. La 42 km migliore della settimana era attesa a Praga, dove la corsa festeggiava l'edizione n. 30. Ottimi i risultati femminili con successo dell'etiope Bertukan Welde in 2h20:55 sulle keniane Evaline Chirchir (2h21:25) e Pascalia Chepkogei KEN 2h22:11. Al maschile protagonista il nome ben noto dell'etiope Hayle Lemi Berhanu, vincitore uscente e primo in 2h05:14. Le mezza maratona più interessante in programma era quella tedesca di Mainz, dove è stato migliorato il record della corsa sia al maschile, con il keniano James Kipkurui (1h00:50) sia al femminile con la connazionale Esther Chemtai (68:52). A Indianapolis assegnati i titoli statunitensi dei 5 km, andati a Josette Andrews-Morris in 15:06 e Olin Hacker in 13:32. Infine la marcia, con la Coppa Korzeniowski di Varsavia che ha visto il successo del big giapponese Toshikazu Yamanishi nei 20 km uomini in 1h20:50 e dell'ecuadoriana Paula Milena Torres in 1h28:29, superando di un solo secondo la due volte iridata a Eugene, la peruviana Kimberly Garcia Leon. 

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