Mondo, il meglio della settimana

28 Gennaio 2013

Lavillenie "vede" i 6 metri. Gli etiopi straripano a Dubai. In pista arrivano la Dibaba e la Defar.

di FIDAL

Europa: Lavillenie verso il top

Il campione olimpico di salto con l'asta Renaud Lavillenie prosegue la splendida stagione indoor: finora, solo vittorie e una progressione rivolta sempre più in alto. L'atto più recente a Rouen sabato scorso: dopo aver elevato il mondiale stagionale a 5,87, ha valicato con successo anche i 5,92 e tentato, con minor fortuna, i 6 metri. A Rouen, bravo anche il bronzo olimpico e europeo Holzdeppe, secondo con 5,82.

Jeter, esordio con sconfitta

Il risultato più inatteso del match internazionale di Glasgow è arrivato dai 60 femminili, dove la tedesca Sailer (7"16) ha battuto senza attenuanti la statunitense Carmelita Jeter (7"28), all'esordio stagionale. Nella sfida tra veterani sui 60 piani maschili è prevalso il primatista europeo Dwain Chambers (6"58, top europeo stagionale) su Kim Collins e il più giovane americano Rodgers (entrambi 6"65). Ottime cose da Duane Solomon (record USA sui 600 metri in 1'15"70), e David Greene (primato nazionale in 1'16"22). Ancora mondiale stagionale nei 1500 maschili per il kenyano Birgen (3'38"37), bella dimostrazione di freschezza di Bernard Lagat nei 3000 vinti in 7'53"36 con un ultimo anello da 26 secondi. Salti: ancora un 2,31 per il russo Dmitrik dopo il vittorioso esordio alla stessa misura a San Pietroburgo la scorsa settimana, stavolta sul bronzo olimpico Grabarz (2,29), e 4,60 della britannica Bleasdale e della russa Savchenko (personale eguagliato) nell'asta. Infine, miglior tempo della stagione anche per Natasha Hastings, che ha vinto i 400 in 52"11 (poi migliorato poche ore dopo nella notte americana dalla Floyd).

Mix europeo

Spagna: la settimana scorsa lo sprinter Angel David Rodriguez aveva migliorato il record europeo stagionale dei 60 piani a Madrid, correndo in 6"59 (poi Chambers ha fatto meglio a Glasgow). Dall'ultimo fine settimana arriva anche la miglior prestazione mondiale sulla distanza, per merito del cubano Yuniel Perez, che a Valencia è sfrecciato in 6"53, superando lo stesso Rodriguez (6"66). Finlandia: a sorpresa, il lunghista Eero Haapala (7,87 nel 2012) si è portato a 8,11 nel meeting di Pori, stabilendo il record nazionale indoor e la miglior prestazione mondiale 2013. World-lead anche nel triplo, dove un ritrovato Marian Oprea si è portato, a Bucarest, a 17,17.

Nella Coppa del Governatore di Volgograd, bel 1500 di Valentin Smirnov (3'38"67), che in volata ha avuto la meglio su un brutto cliente come il kenyano Collins Cheboi ((3'39"81), in una gara figlia dell'ottimo lavoro dei pacemakers. Nel lungo femminile, dopo l'esordio a sette metri, Olga Kucherenko si è confermata saltando 6,90. Sempre in Russia, a Belgorod, Mariya Bykova ha realizzato la miglior prestazione mondiale ed europea indoor sull'insolita distanza dei 2000 siepi (si corre praticamente solo in Russia), coprendo la fatica in 6'05"29. Per dare un'idea del valore della prestazione, si tratta del terzo tempo assoluto, considerando anche i risultati all'aperto.

Altri risultati dall'attività indoor in Europa. In Russia l'ucraina Anzhela Shevchenko ha corso un 1500 metri a San Pietroburgo in 4'07"65, miglior tempo della stagione. Mutaz Barshim, prima di gareggiare a Hustopece, aveva portato il primato mondiale stagionale 2,33 a Vaxjo, in Svezia. Lanci: progrediscono  ancora il ceko Prasil, che a Praga si è migliorato con 20,51, e lo spagnolo Vivas (20,30 a Malaga). Bielorussia: in evidenza, con due primati mondiali stagionali nelle prove multiple, Yana Maksimava (4.624 punti) e Eduard Mikhan (6.145 punti), mentre la pesista Kopets si è largamente migliorata con 19,06.

Errata corrige: potrebbe non essere omologato come record nazionale (e considerato come prestazione manuale per problemi legati al cronometraggio) il 7"50 dell'ostacolista Lynsha, ottenuto alcuni giorni fa.

USA indoor: Ahoure, Rupp, Loxsom, baby-Cain

Mezzofondo in vetrina nel fine settimana USA: l'argento olimpico dei diecimila metri Galen Rupp ha corso il miglio indoor in 3'50"92 a Boston, seconda prestazione statunitense, dopo il record firmato nel 2005 dall'ex-kenyano Lagat, e quinta prestazione all-time. Nella stessa riunione 20"60 di Lalonde Gordon sui 200 metri. Ottimo 600 metri anche in USA, per merito di Casimir Loxsom: nell'impianto di State College ha coperto la distanza in 1'15"79, a nove centesimi da quanto fatto da Solomon a Glasgow. La copertina femminile della settimana appartiene alla velocista ivoriana Murielle Ahouré (11"00 al Golden gala 2012, poi 10"99 ai Giochi di Londra), che a Houston si è esaltata in 7 netti (settima di sempre) e alla baby-runner Mary Cain, classe 1996, che dopo aver corso i 3000 in 9'02"10 nell'impianto di 307 metri di Seattle, ha sfoderato un clamoroso 4'32"78 nel miglio metrico ai New Balance Games di New York, su pista di 200 metri.

La ragazza, che si allena con lo stesso tecnico di Mo Farah, il celebre ex-maratoneta Alberto Salazar, ha migliorato di quasi sei secondi un record high school che era vecchio di 41 anni! A proposito di primati, la scorsa settimana la campionessa mondiale junior degli 800, Ajee' Wilson (2'00"91 a Barcellona 2012), ha realizzato la miglior prestazione mondiale junior indoor sui 600 metri a New York, coprendo la distanza in 1'27"30, un decimo meglio del precedente limite, ma ben due secondi meno del vecchio "best" made in USA. La Cain correrà ora a Boston, nel prestigioso New Balance Grand Prix del 2 febbraio.

Altri risultati: da varie sedi in Texas annoveriamo 51"82 nei 400 di Ebonie Floyd in Texas (mondiale stagionale), e il debutto del primatista mondiale e campione olimpico dei 110 ostacoli Aries Merritt (7"63 ovviamente nei 60 ostacoli). In Nuovo Messico, sconfitta di Wariner nei 200 (21"00, due centesimi peggio di Marcus Boyd). Nell'Indiana, esordio da 2,29 del canadese Drouin (bronzo olimpico di salto in alto). A Fayetteville, 6"61 del 20enne Bracy e 7'42"79 di Lawi Lalang nei 3000. Esordio stagionale anche per l'argento olimpico di salto in alto femminile Brigetta Barrett: in attesa di confrontarsi ai Millrose Games con Chaunté Lowe-Howard, ha aperto la stagione con 1,91. Il piccolo stato di St.Lucia continua a produrre talenti nelle specialità tecniche: dopo l'astista Lawrence Johnson e la saltatrice in alto Laverne Spencer, ecco l'eptatleta Makeba Alcide (5.621 l'anno scorso), che nel pentathlon indoor ha totalizzato un sorprendente 4.464 punti. Infine, 2,29 di Ricky Robertson in altra sede dell'Arkansas, e 6,79 nel lungo di Janay DeLoach, la bestia nera di Brittney Reese, che ha esordito in Colorado.

Dubai, maratona eccezionale

Nella maratona di Dubai, ben cinque maratoneti si sono espressi sotto le 2h05', un risultato d'assieme mai registrato in precedenza, con tante altre note da rilevare: il vincitore Lelisa Desisa Benti (2h04'45" con spunto vincente a 200 metri dal traguardo) e il quinto classificato Bernard Koech (2h04'53"), hanno prodotto il terzo e quarto miglior esordio sui 42 km della storia su un percorso omologato come rispettoso dei protocolli standard. Sempre Koech, assieme al terzo classificato Tadesse Tola (2h04'49", il "vecchietto" del gruppo coi suoi 25 anni) e al quarto classificato Endeshaw Negesse Shumi (2h04'52", primo a Firenze in novembre), hanno realizzato le migliori prestazioni cronometriche per, appunto, il terzo, il quarto e il quinto classificato in una maratona.

Nel riepilogo dei primi cinque manca solo il secondo, Tolochan Berhanu Shiferaw (2h04'49" e a lungo al comando della gara), un ragazzo al primo anno senior che l'anno scorso aveva corso in 2h08'51", la miglior prestazione mondiale junior sulla distanza.

Come l'anno scorso, a Dubai hanno dominato gli etiopi, rappresentati in forze, in una corsa priva però dei kenyani di grosso nome. Nella corsa femminile stessa musica (una sinfonia etiope) ma con risultati che, seppur di rilievo, sono stati al di sotto delle aspettative: ha vinto Tirfi Tsegaye (seconda a Berlino e terza alla Roma-Ostia per soli quattro secondi su Valeria Straneo nel 2012) in 2h23'23" su Ehitu Kiros (2h23'39") e Amane Gobena (2h23'50"). Quarta l'altra Kiros (Aheza) in 2h24'30", quinta Belaynesh Oljira in 2h25'01". Citazione tecnica anche per il sesto della gara maschile (Nicholas Kipkemboi 2h06'33") e per la sesta e settima di quella femminile, l'altra etiope Bedasa in 2h25'47" e la svedese ex-kenyana Andersson-Omoro (2h26'05").

Osaka

A Osaka (42 km solo femminile) vittoria dell'ucraina Tetyana Hamera-Shmyrko, quinta alle Olimpiadi, in 2h23'58", poco distante dal record nazionale, su due giapponesi entrambe al primato personale, Kayoko Fukushi (2h24'21"), e Yuko Watanabe (2h25'56"). Sotto le due ore e trenta anche Mari Ozaki (2h26'41") e l'australiana Lisa Weightman (2h29'09").

News atleti

Wallace Spearmon salta la stagione indoor e proverà ad alternare 200 e 400 metri nel corso dell'estate. Ostacoli: la campionessa olimpica dei 400 con barriere Natalya Antyukh gareggerà ancora un anno (quello attuale) tentando l'assalto al primato del mondo della specialità (52"34 di Yuliya Pechonkina, sua connazionale). Hooker: ha cancellato l'impegno di Cottbus e l'intera stagione indoor. Generazioni-sprint: Cameron Burrell, 18enne figlio dell'ex-primatista del mondo dei 100 metri Leroy Burrell, giunto al personale sui 60 metri in 6"69.

Infine, notizie dal mondo della corse su strada: Haile Gebrselassie disputerà la mezza maratona di Vienna anche quest'anno, e Mo Farah tenterà di correre in meno di un'ora la mezza maratona nell'evento di New Orleans del prossimo 24 febbraio. Mary Keitany, primatista mondiale di mezza maratona, è in attesa del secondo figlio e salta la stagione 2013. Il campione olimpico di maratona, l'ugandese Stephen Kiprotich, è prossimo al rientro agonistico in Spagna: è iscritto alla mezza maratona di Granollers del 3 febbraio. Ritiro definitivo per la 32enne Naoko Sakamoto, 2h21'51" al debutto a Osaka 10 anni fa, che dopo la partecipazione ai Giochi di Atene (settima, terza delle giapponesi) è stata condizionata da una serie di infortuni.

Previews: arriva la Dibaba

Nel New Balance Indoor Grand Prix del 2 febbraio a Boston tornerà alle gare indoor Tirunesh Dibaba, tre ori olimpici, che correrà la distanza delle due miglia, laddove la miglior prestaizone mondiale è detenuta dalla rivale di sempre Meseret Defar (9'06"26). Cast d'eccezione in molte gare del meeting, cui hanno aderito diversi altri medagliati olimpici quali Jennifer Suhr-Stuczynski, Galen Rupp, Aries Merritt, Dejen Gebremeskel.

La Defar sarà invece in gara, poche ore prima, a Karlsruhe, in quei 3000 metri dove detiene il record mondiale indoor di 8'23"72. Grande anche il 3000 uomini, che potrà contare su Bernard Lagat, Yenew Alamirew e Augustine Choge tra i tanti atleti di primo piano. Grandi salti ad Arnstadt: il meeting del 2 febbraio offre l'ennesimo ottimo cast, in attesa della conferma della partecipazione di Ivan Ukhov, campione olimpico a Londra: già iscritti sono Jess Williams, il campione europeo di Barcellona Shustov, l'altro russo Dmitrik e la campionessa olimpica di Pechino Hellebaut.

Strada: nella mezza maratona giapponese di Marugame (3 febbraio) tornano a correre Tiki Gelana, olimpionica di maratona, e Abel Kirui, due volte iridato sulla distanza e argento a Londra. Tra gli iscritti, l'australiano Collis Birmingham, il solito plotoncino di kenyani da un'ora e spiccioli, la neozelandese Kim Smith e la lusitana Marisa Barros. Lo stesso giorno si corre, sempre in Giappone, la maratona di Oita, con lo stakanovista Kawauchi in prima fila (si tratta della sua nona maratona in un anno solare).

 



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