Mondo: i campionati nazionali esteri

22 Febbraio 2015

Licwinko, Lavillenie, Bascou, Maslák, Storl: tutti i protagonisti del fine settimana europeo di campionati nazionali.

Orizzonte Praga: Licwinko  a 2,02

Protagonista assoluta del weekend europeo l'altista polacca Kamila Licwinko-Stepaniuk, che a Torun ha alevato il record nazionale a 2,02, in un'edizione in cui in molti hanno brillato. La velocista Ewa Swoboda, primo anno junior, ha migliorato di un centesimo il limite europeo junior dei 60 portandolo a 7.21, sottraendolo alle britanniche Asher-Smith e Henry. L'altro ragazzo-prodigio dell'atletica polacca, il pesista Konrad Bukowiecki (anche lui classe 1997), ha stabilito la miglior prestazione europea juniores con l'attrezzo da senior superando per la prima volta in carriera i 20 metri (20,02), in una finale rica di progressi per tutti (vittoria a Szyszkowski con 20.55). Una specialità in grande fermento, pur se fare i conti con l'assenza del due volte olimpionico Majewski riduce le aspettative per l'Europeo. All'altezza delle recenti uscite anche Lisek nell'asta (5,80), Zalewski (dppio colpo con 20.66 e 46.25), e forma in crescendo per Bednarek nell'alto, che ha trovato in extremis il minimo con 2,29. Buon risultato anche dal triplista Swiderski (16,75).

Francia, Lavillenie ancora 6,01. Cairoli nell'eptathlon

Fiato sospeso anche a Aubière per i tre tentativi al record mondiale dell'asta effettuati da Renaud Lavillenie, già vincitore del titolo a 5,72. Dopo aver superato i 6,01 al secondo tentativo (undicesima volta sopra i 6 metri in carriera), il recordman ha chiesto non i logici 6,17, ma i 6,18, fallendoli. Molti i risultati d'interesse, a iniziare dal 7,48 dell'ostacolista Bascou e dall'8,18 di Gomis nel lungo, entrambi primati europei stagionali, il secondo anche mondiale stagionale. Sensazionale il miglioramento sui 60 hs di Wilhem Belocian, il campione mondiale junior dei 110 hs, sceso a 7.53. Tra le altre cose degne di nota, 6.63 di Lemaître e 52.14 della Gayot sui 400. Nell'eptathlon, vinto da Gael Querin con 6.065 punti, ha gareggiato fuori classifica il campione italiano Simone Cairoli, quinto con 5.561 punti, seconda miglior prestazione della carriera. Questo il dettaglio: 7.06-7,29-11,84-2,06-8.49-4,25-2:45.71.

Maslák 45.27

Il campione mondiale e europeo dei 400 ha superato brillangtemente il test dei campionati nazionali di Praga, scendendo a 45.27, record mondiale stagioale dei 400 metri, a soli tre centesimi dal tempo che gli permise di vincere il titolo mondiale a Sopot. Alle sue spalle in tre sotto i 47 secondi, tutti al primato personale. Come e ancor più che in Polonia, anche in Repubblica Ceca c'è da leccarsi i baffi con i pesisti: finale a Marcell (20.71), su Stanek (20,66) e Prasil (20,51).

Spagna, primo over 17

La gioia spagnola a tinte continentali per il primo specialista nella storia oltre i 17 metri (Torrijos, 17,03), si ridimensiona a fatto nazionale dopo che la leadership europea dell'iberico viene annullata nel giro di un pomeriggio dall'ex-campione olimpico Nelson Evora, che ai campionati portoghesi di società è planato a 17,19, a 4 cm dal record mondiale stagionale dello statunitense Dendy. Nei campionati di Antequera in evidenza anche il pesista Vivas (20,66), la solita Beitia (1,95 per il quattordicesimo titolo nazionale), e la rediviva ostacolista Onyia, al primo discreto risultato dopo la fine della sospensione (8.01). Nel mezzofondo due titoli, ovviamente con prove tattiche, di Mechaal, un brutto cliente in ottime condizioni di forma.

Germania, ritorno di Storl

Per il campione del mondo outdoor di getto del peso David Storl doveva essere una prova di efficienza per sciogliere le riserve in vista degli Europei, e la risposta c'è stata, misurata a 21,26.

Tante star assenti, ma il livello dei campionati tedeschi di Karlsruhe è stato, come di consueto, molto buono. In evidenza anche i velocisti maschi (Blum 6.57 e Jakubczyk 6.58) e le ragazze (Sailer 7.12 e Haase 23.12). Senza Mohr e Otto, e con Holzdeppe a zero nel tabellino, il titolo dell'asta maschile è andato a Scherbarth con 5,70. Moguenara, gara-fotocopia nel lungo: 6,68 il miglior salto, e tre 6,67 di contorno.

Olanda, Schippers 60 e lungo

La bicampionessa europea della velocità ha vinto due titoli a Apeldoorn, sede dei campionati d'Olanda: 7.18 sui 60 e 6,48 nel lungo i responsi. In Lituania il numero migliore lo ha messo a segno l'altista Airine Palsyte, brava a eguagliarsi con 1,98. Dalla Bielorussia la Talai eguaglia il suo record europeo stagionale dei 60 hs in 7.88. In settimana proverà a migliorarsi mercoledì a Malmoe, dove il cast è ricco di personaggi di peso quali Barshim, Ukhov, Lavillenie, Robles e Powell (se recuperato dal fastidio che gli ha impedito di gareggiare in Irlanda). Non poteva mancare la citazione di un lancio bielorusso: nel peso, 19,00 della Leantsyuk. Sempre per gli ostacoli, segnaliamo il 7.95 della belga Berings ai campionati nazionali di Gand e il 7.98 della finlandese di origini balcane Neziri. Nelle altre sedi, record nazionale junior della svedesina Ekelund sui 60 (7.26), Bengtsson ancora in evidenza nell'asta con 4,60.

Campionati russi

Un'edizione lontana da quelle stratosferiche di qualche stagione fa, ma nemmeno così sotto tono. Soprattutto nei concorsi, la corazzata tiene con le sue carte migliori, come dimostrato dal 4,75 dell'astista Sidorova, dal quasi riuscito 2,02 di Mariya Kuchina nell'alto (dopo aver vinto già a 1,94), da una discreta gara d'assieme nel triplo maschile, anche se nessuno ha superato i 17 metri) e dal continuo progredire del saltatore con l'asta Gripich, salito a 5,81. In splendida condizione, una conferma, l'iridata indoor di salto triplo Yekaterina Koneva, che ha vinto il lungo con 6,79 e il triplo con 14,44, dopo aver saltato 14,57 in qualificazione. A fine campionati il DT russo Yuriy Borzakovskiy ha annunciato la lista preliminare dei 44 atleti selezionati per l'Europeo di Praga: tra i nomi di maggior spicco, Kuchina e Shkolina nell'alto, Sidorova e Zhuk-Krasnova nell'asta, Koneva nel triplo, e la solita 4x400 donne sempre competitiva. Nell'alto maschile Shustov e Dmitrik, con Ukhov ancora in bilico per la selezione.

Meetings indoor, Birmingham-update

A integrazione di quanto diffuso ieri in occasione della performance di Mo Farah sulle due miglia a Birmingham, agigungiamo che Bernard Lagat al passaggio sui 3000 metri ha stabilito un altro record mondiale master in 7:41.3, oltre alla miglior prestazione mondiale sulle due miglia. Le rilevazioni al terzo chilometro, però, non hanno l'ufficialità. Anche il 7:33.1 di Farah, quindi, ha rilevanza puramente statistica. Momento d'oro per la specialità dell'asta femminile in Grecia: ventiquattr'ore prima dell'exploit di Nikolia Kiriakopoulou a Birmigham (4,80), la connazionale Ekaterini Stefanidi aveva migliorato il record nazionale a Flagstaff (Arizona) con 4,77. Dal fine settimana USA anche i ritorni di Eric Kynard (2,30) e dello sprinter Walter Dix, con un ottimo 20.41 sui 200. Infine, non è riuscito l'annunciato tentativo di "world best" sui 600 del dominicano Luguelin Santos in Canada. L'argento olimpico ha vinto in 1:16.01, a nove decimi dal limite del tedesco Motchebon (1:15.12).

Haroun

A cornice della magnifica prestazione di Genzebe Dibaba sui 5000 a Stoccolma, facciamo chiarezza sul misterioso 18enne qatarino che ha realizzato un sontuoso 45.39 sui 400 metri, record asiatico indoor.

I dettagli arrivano dal collega esperto dell'area asiatica, che ribadisce quanto segnalato un anno fa. Il ragazzo di origini somale, Abdelilah Haroun (noto anche col nome di Anas Haroon Abdullah), gareggiò in Qatar in aprile correndo in 45.74 fuori gara nella Coppa Nazionale dell'Emiro. Non può però ancora rappresentare il Qatar in competizioni internazionali, in quanto ha ottenuto il placet per gareggiare per il nuovo paese solo tre settimane fa.

Collins, Ortega, Whiting, Barshim

Il vecchietto-sprint Kim Collins prosegue l'incredibile stagione. A Lodz ha abbassato ancora il record nazionale a 6.47, per vincere anche a Birmingham in 6.50. A Lodz mondiali stagionali anche per l'ostacolista cubano Ortega (7.45) e per il campione del mondo indoor di getto del peso Ryan Whiting (21,80). Mutaz Essa Barshim a inizio settimana ha dimostrato in Irlanda una volta di più di essere, con Bondarenko, il candidato più meritevole di migliorare il record mondiale di salto in alto. Il 2,41 del nuovo record asiatico è stato ottenuto con una luce superiore alle performances della scorsa stagione.

Outdoor, lanci in evidenza

Nell'Adelaide Track Classic partenza sparata della campionessa mondiale di disco a Berlino 2009 Dani Samuels, subito a 65,20, e cose buone anche dalla lunghista Stratton (6,73). Le giavellottiste stavolta hanno perso dalla cinese Li Lingwei (63.19), battuta due volte in precedenza. Sempre dall'area, l'ex-ragazzino prodigio Jacko Gill è tornato a lanciare lontano (20,58), con una serie piuttosto regolare e un altro lancio da 20,39. Tra le sessioni europee invernali, emerge il 78,42 del campione olimpico di lancio del martello Krisztian Pars.

Strada, a Tokyo perdono gli olimpionici

Nella Tokyo Marathon prima volta di una doppietta firmata Etiopia: tra gli uomini successo di Endeshaw Shumi Negesse in 2:06:00, tra le donne primo posto di Berhane Dibaba in 2:23:15, entrambi non lontani dai primati della corsa. Negesse ha preceduto il campione olimpico e mondiale Stephen Kiprotich, che in 2:06:33 ha però migliorato il record nazionale ugandese. Il ritorno all'attività cade in un periodo particolarmente delicato nella vita di Kiprotich, che solo pochi mesi fa è stato colpito da un gravissimo lutto familiare. L'ugandese ha battuto di un secondo il migliore dei kenyani, Dickson Chumba. Fuori-podio ben 5 atleti si sono espressi da 2:07:20 a 2:08, eguagliando in pratica la migliore edizione della Tokyo Marathon, quella della scorsa stagione.

Anche tra le donne era al via la titolare dell'oro olimpico, Tiki Gelana, che ha chiuso terza in 2:24:25, battuta come detto dalla connazionale Dibaba e dalla kenyana Helah Kiprop (2:24:03, primato personale). Magistrale la distribuzione della Dibaba, transitata a metà gara in 1:11:41. Menzione per la quarta, Sally Kaptich Chepyego, 2:26:43 all'esordio sulla distanza. L'altro debuttante Tariku Bekele si è ritirato dopo il 30° chilometro. Assente di grido dell'ultima ora: Geoffrey Mutai. Nella maratona di Siviglia (il percorso è tra i più scorrevoli d'Europa) vittorie dell'esordiente Lawrence Cherono in 2:09:39 e della portoghese Filomena Costa in 2:28:00, che ha tolto tre minuti al personale.

Campionati USA

Il Reggie Lewis Track and Field Center di Boston ospiterà i campionati statunitensi nel prossimo fine settimana, un'edizione con meno attese del solito per l'assenza dei Mondiali indoor cui guadagnare la selezione. Sono attesi, tra i nomi più noti, i mezzofondisti Centrowitz e Manzano, l'olimpionica dell'asta Jenn Suhr, Kynard nell'alto, Cantwell nel peso.

Marco Buccellato

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Stephen Kiprotich (foto Colombo/FIDAL)


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