Mondo: i Giochi asiatici di Hangzhou

02 Ottobre 2023

La Cina padrona di casa domina il medagliere dopo quattro giornate. A Kosice, maratona-centenario e record. Kiptum e Hassan domenica nella maratona di Chicago.
di Marco Buccellato

Ancora tre giornate di gare per la conclusione della diciannovesima edizione dei Giochi asiatici, in svolgimento a Hangzhou, in Cina. Dopo quattro giorni, la Cina ospitante è nettamente al comando nel medagliere con venticinque medaglie, di cui tredici d'oro, seguita dal Bahrain (sei ori) e da India e Giappone (due ori). Un'edizione che finora ha archiviato cinque record dei Giochi e prestazioni tecniche di spessore, tra cui un record del mondo U18 eguagliato nei 100 metri maschili.

I PRIMATI DI HANGZHOU. Proprio il record giovanile, autore il 17enne portento thailandese Puripol Boonson, sprinter dalla straordinaria facilità di corsa, è quello di maggior risonanza mediatica. Nelle semifinali dei 100 metri ha eguagliato in 10.06 il recente limite mondiale U18 dello statunitense Cameron Miller, chiudendo alle spalle del cinese Xie Zhenye, poi vincitore dell'oro nella finale in 9.97 ventoso, con Boonson ancora secondo in 10.02 (vento 2,4). Due dei cinque limiti dei Giochi stabiliti nelle prime quattro giornate sono stati centrati da due campionesse del mondo, la discobola cinese Feng Bin (oro a Eugene e bronzo a Budapest), con un lancio di 67,93, e dalla bahrainita di origini keniane Winfred Mutile Yavi, iridata a Budapest nei 3000 siepi con la seconda prestazione di sempre (8:50.66), che ha vinto in 9:18.28 dopo essersi assicurata il titolo nei 1500 metri in 4:11.65. Gli altri primati della manifestazione sono stati ottenuti nelle finali dell'asta, dall'argento mondiale John Obiena (5,90) e dalla cinese Li Ling (4,63) e nei 3000 siepi maschili dall'indiano Avinash Sable in 8:19.50.

CAMPIONI DEL MONDO IN AZIONE. Altri iridati cinesi hanno vinto i Giochi di Hangzhou, come la marciatrice Yang Jiayu (oro a Londra nel 2018) in 1h30:03, la pesista Gong Lijiao (19,58) e il lunghista Wang Jianan, un anno fa vincitore all'ultimo salto a Eugene, con 8,22, in una gara con quattro atleti oltre gli otto metri (argento con 8,19 all'indiano Sreeshankar). Tra gli iridati, sconfitta per la bahrainita oro mondiale 2019 Salwa Eid Naser nella finale dei 400 metri (50.92), battuta dalla connazionale Kemi Adekoya (50.66), che al suo attivo ha già un altro oro nella 4x400 mista disputata oggi (3;14,02 al favorito Bahrain) e mira al terzo oro nella finale dei 400 ostacoli, dove si è qualificata con il miglior accredito (55.17). Buoni risultati nei 100 metri ostacoli con successo della cinese Lin Yuwei in 12.74

LE ALTRE FINALI DI OGGI. Titolo del lungo donne all'U20 cinese Xiong Shiqi con 6,73, con la sorpresa dell'esclusione dal podio della giapponese Hata (6,48), quest'anno progredita fino a 6,93. Nel disco uomini doppipetta iraniana con Rasouli (62,94) che ha prceduto il veterano Hadadi (61,82), il miglior specialista asiatico degli ultimi quindici anni, in grado di sfiorare l'oro olimpico a Londra 2012. Nei 110 metri ostacoli, cinesi e giapponesi senza l'oro vinto dal kuwaitiano Al-Yoha in 13.44. Abderrahmane Samba ha vinto la batteria dei 400 ostacoli in 49.12, mentre all'altra star qatarina Mutaz Barshim è bastato un solo salto a 2,19 nella qualificazione dell'alto maschile per approdare alla scontata finale. Gare in corso: 4x100 uomini con batterie disputate oggi e migliori crono per Cina (38.62), Corea (38,75) e Giappone (38.99). Nel decathlon conduce l'indiano Shankar, che dopo cinque gare vanta uno score di 4.260 punti con l'acuto del salto in alto (2,21), di cui è ottimo specialista e primatista nazionale con 2,29.

BRONZE MEETING. Il Continental Tour Bronze è approdato nel weekend in Giappone, per la Yogibo Athletics Challenge Cup. Tra i risultati, 48.47 nei 400 ostacoli del campione universitario nazionale Ken Toyoda (in un'altra serie 48.77 di Kaito Tsutsue), 20.42 del duecentista Iizuka, ennesimo 45" basso del quattrocentista semifinalista mondiale Yuki Joseph Nakajima (45.12), 2,24 di Seko nell'alto.

KOSICE, FESTA CON IL RECORD. L'obiettivo degli organizzatori era il doppio record della 42 km slovacca di Kosice (2h07:01 e 2h24:04), la maratona più vecchia d'Europa giunta alla 100esima edizione. Il "target" è stato centrato solo nella corsa maschile, vinta dal keniano Philemon Rono in 2h06:55, solo un secondo di margine sull'etiope Kebede Tulu Wami (2h06:56, ma 2h05:19 quest'anno a Sivilglia). Solo quarto il tre volte vincitore Reuben Kerio (2h07:56), largamente preceduto anche dall'eritreo Berhane Tesfay (2h07:07). Corsa donne vinta dall'outsider keniana Jackline Cherono, quarta quest'anno nella 42 km olandese di Enschede, con un progresso di oltre cinque minuti sul personale, in 2h24:43, davanti alle etiopi, più veloce delle quali Adawork Aberta in 2h26:19.

LE ALTRE CORSE DI IERI. Nella mezza maratona gallese di Cardiff vincono il keniano Vincent Mutai in 1h00:35 e l'etiope Mestawot Kifir in 1h08:13, a poco più di un mese dal successo a Larne in 1h06:44, con un solo secondo di margine sulla connazionale Abde Aminet Ahmet (1h08:14, nona a  Copenhagen due settimane fa). Meno interessanti le prestazioni della Singelloop Half Marathon di Breda, firmata dai keniani Vincent Kibet (1h01:28) e Naomi Rotich (1h10:38). 

CHICAGO. Il piatto forte della prossima domenica è la maratona di Chicago, con ambizioni da primato del keniano Kelvin Kiptum, 2h01:25 in aprile a Londra per la seconda prestazione all-time, e del primatista d'Europa Bashir Abdi (2h03:36), per migliorare il limite continentale. In gara i vincitori uscenti, la coppia keniana formata da Ruth Chepngetich (2h14:18, terza prestazione di sempre) e Benson Kipruto, per un parterre sensazionale che comprende, nel cast maschile, John Korir, gli etiopi Wolde, Mengesha e Tura, il brasiliano Do Nascimento e Galen Rupp. Ancora più strabiliante l'elenco delle maratonete, con Sifan Hassan dopo l'incredibile impresa di Londra, la già citata Chepngetich, Genzebe Dibaba, Emily Sisson, Tadu Teshome, Joyciline Jepkosgei e Ababel Yesheneh. Domenica prossima anche la Munich Marathon tedesca, con migliori iscritti i keniani Edwin Kimaiyo e Caroline Jepchirchir.

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