Mondo, gran finale a Nuova Delhi

16 Dicembre 2013

L'etiope Tsegay vince la mezza maratona di Delhi in 59:12. Yuki Kawauchi corre la seconda 42 km in 15 giorni sotto le 2h10. In Australia il Memorial Zatopek lancia Tom Walsh.

Nuova Delhi, in quattro sotto i sessanta minuti

La Airtel Half Marathon di Nuova Delhi ha mantenuto le aspettative dettate da un cast di altissimo livello, proponendo ben quattro runners uomini in grado di chiudere la distanza in meno di un'ora, grazie anche alla condizioni atmosferiche favorevoli. Il vincitore, quell'Atsedu Tsegay che lo scorso anno fu il più veloce al mondo in 58:47, stavolta è giunto al traguardo in 59:12, quarta prestazione mondiale stagionale, e primato della corsa migliorato di tre secondi (lo deteneva un altro etiope, Deriba Merga, dal 2008). Secondo classificato, e primo di una sfilza di kenyani, Geoffrey Kipsang Kamworor (59:30), l'ex-campione del mondo junior di cross, che a sua volta detiene il crono più rapido del 2013 in 58:54 (Ras Al Khaimah, in febbraio). Kipsang ha corso e reso onore alla gara pur colpito da un gravissimo lutto 48 ore prima (la perdita del fratello minore). Velocissimi anche Wilson Kiprop (iridato di mezza maratona) in 59:49 e Kenneth Kiprop Kipkemoi in 59:55. Più distanziati, al traguardo, Nicholas Kerich Kipkemboi in 1:00.24, Philemon Rono in 1:01:07 e il sudafricano Gladwin Mzazi in 1:01:12. Solo ottavo il vincitore uscente Edwin Kipyego. I passaggi dei battistrada sono stati registrati in 14:02 e 28:04, grazie al buon lavoro svolto dai pacemakers Vincent Rono e Timothy Kiptoo, sul piede di 2:48 al chilometro.

Tris kenyano


Meno entusiasmante la corsa femminile, dove la caccia al primato della corsa è mancato a causa di un avvio troppo prudente (17:10 al quinto chilometro). Il ritmo si è animato nella seconda parte, risolvendosi in una questione kenyana: si è imposta Florence Kiplagat (vincitrice della maratona di Berlino) in 1:08:00, tre secondi meglio di Gladys Cherono e dieci secondi su Lucy Kabuu-Wangui (che detiene la miglior prestazione mondiale stagionale in 1:06:09, che è anche la seconda più veloce di sempre). Ai piedi del podio le etiopi Meseret Hailu (1:09:05) e Wude Ayalew (1:09:21, prima l'anno scorso in un ben più lento 1:11:10). Solo sesta l'iridata di cross Emily Chebet in 1:09:22. Tutte, tranne la Ayalew, avevano fatto meglio sul piano cronometrico nel corso della stagione. La pacemaker 21enne Alice Kimutai ha concluso la gara in settima posizione, col personal best fissato a 1:10:09. La mezza indiana ha sancito la fine di un altro anno spettacolare sulla distanza: non è stato eguagliato lo strepitoso 2012 maschile (29 performances sotto l'ora tra gli uomini, "solo" 19 quest'anno), ma le ragazze hanno incrementato i crono sotto l'ora e otto minuti (14 quest'anno, 12 un anno fa).  

Doppio record a Hofu

Il maratoneta mongolo Serod Bat Ochir ha stabilito il record nazionale vincendo ieri la maratona di Hofu (Giappone) in 2:09:00, al termine di un lungo testa a testa con l'incredibile Yuki Kawauchi, una celebrità nel mondo della maratona, che ha stabilito un nuovo singolare e strabiliante primato. Col secondo posto di ieri, in 2:09:15, il semiprofessionista giapponese ha infatti corso la seconda maratona sotto le due ore e dieci nel giro di 15 giorni, e lo ha fatto ancora con ampio margine (a Fukuoka fu terzo in 2:09:05). Si tratta anche della quinta maratona corsa da Kawauchi, nel 2013, in 2:10 o meno (2:08:14 e 2:08:15 a Seul e Oita nell'inverno scorso, 2:10:00 esatte in luglio in Australia), e in totale ha disputato undici maratone quest'anno, vincendone cinque. Kawauchi ha superato se stesso, migliorando il "record" di giorni intercorsi tra due maratone chiuse in meno di 2:10. Al femminile, vittoria di Hisae Yoshimatsu in 2:37:57.

Autunno d'oro per la Chesire

La kenyana Rebecca Kangogo Chesire, che esattamente un mese fa aveva vinto la Istanbul Marathon in 2:29:05, ha colto un altro successo nella Fubon Marathon di Taipei (oltre 70.000 al via tra maratona e altre distanze in programma), imponendosi in 2:33:20 davanti alla connazionale Rachel Jemutai (2:34:38) e alla veterana 37enne Helena Loshanyang Kirop (2:37:07), quest'anno vincitrice a Roma in 2:24:40.

A firma kenyana anche il successo maschile, di Josphat Jepkopol Kamzee, in 2:14:10, sull'etiope Yemane Tsegay Adhane (2:14:17), che due mesi fa aveva vinto a Eindhoven in 2:09:11.

Ereng vince due volte, kenyane a turno

Nuovo successo del kenyano Patrick Ereng, battuto una settimana fa a Ginevra, e 15 giorni orsono primo nell'importante 15 km olandese di Heerenberg. Stavolta Ereng ha avuto la meglio, nell'edizione n°45 della "Course Titzé de Noël" disputata a Sion, sulla distanza di 7 km (in 20:06), sul 20enne Abraham Kipyatich e su Bernard Matheka. A seguire, il bielorusso Maksim Pankratau e i due elveciti, naturalizzati dalla nativa Etiopia, Chengere Tolossa e Nesero Kadi. Tra le donne (5 km), ribaltato il verdetto di Ginevra: stavolta Jane Muia ha preceduto in volata Cynthia Kosgei. Terza la svizzera Nicola Spirig. Ventiquattr'ore dopo, nella Silversterlauf di Zurigo, nuovo successo di Patrick Ereng sulla distanza dei 9 km in 26:12 (ancora su Kipyatich e Matheka), e classifica femminile invertita: Cyhthia Kosgei prima su Jane Muia, al termine di una nuova volata serrata e decisa sul traguardo.

Altre corse nel mondo

Nel Gran Premio di Natale di Lisbona (10 km) successi kenyani a firma di Robert Kosgei e Violetta Jelagat, che si sono imposto sui favoriti Asbel Kipsang e Gorreti Jepkoech, la 19enne che quest'anno ha vinto la mezza maratona di Udine. Trasferiamoci nuovamente in Asia, con tre eventi su strada risalenti ad alcuni giorni fa: a Manila Josphat Kiptanui Chobei ha vinto la Milo Marathon della capitale delle Filippine in 2:18:23. Nella mezza indonesiana di Makassar, successi kenyani con Joseph Mwangi (1:03:41) e Peninah Jepkoech (1:13:20). A Nanning (Cina) vittorie spartite in equità tra Etiopa e Kenya: tra gli uomini si è imposto Abebe Degefa in 1:02:55 sul kenyano Silas Kimutai (1:02:57), mentre tra le donne il successo è andato a Gladys Chemweno in 1:13:01 sulla etiope Nazaretu Weldu (1:14:09).

Cross Country, i World Police Champs

La manifestazione si è svolta a Doha dieci giorni fa, con la maggior parte dei runners appartenenti all'area asiatica e medio-orientale (ma di chiara acquisizione africana), maghrebina e africana orientale, e snobbata dai migliori crossisti europei per la comcomitanza con l'Europeo di Belgrado. Il titolo maschile (12 km) è andato a Isaac Korir (Bahrain, ex-kenyano), che ha inflitto un distacco di sei e dieci secondi al connazionale Zelalem Bacha Regassa (ex-etiope) e al kenyano Michael Kipruto Kigen. Tra le donne, titolo all'etiope Makida Abdela Wordofa, che ha rappresentato il Qatar, davanti a Askale Alemayehu Adula e Konjit Tilahun Biruk. L'Europa è naufragata tra gli uomini, si è salvata tra le donne col quarto posto della romena Ancuta Bobocel e il sesto della spagnola Veronica Rodriguez. A squadre, successo maschile al Bahrain, su Qatar e Tunisia, mentre nessun team femminile ha raggiunto il numero di tre atleti, per cui sono stati assegnati solo i titoli individuali.

Campionati etiopi

Primo successo importante per il 17enne Yihunilign Adane (tredicesimo al mondiali di cross tra gli junior), messosi in luce in Europa tre settimane orsono col terzo posto nel cross francese di Leffrinckoucke. Adane ha vinto il titolo campestre nazionale junior a Addis Abeba battendo nientemeno che Hagos Gebrhiwot, argento a Mosca sui 5000 metri. Identica sorpresa e al tempo stesso coincidenza, anche la vincirice del titolo junior femminile era reduce da Leffrinckoucke (anche lei terza) e sta concludendo il percorso da junior (è del 1994): è Haftamnesh Tesfaye, campionessa junior d'Africa sui 3000. Ha preceduto la più quotata, Ruti Aga.

Elementi relativamente meno conosciuti si sono aggiudicati i titoli senior, rispettivamente Abera Chane (tredicesimo al Mondiale di cross in marzo) e Meseret Tolwak, una atleta di cui si sa pochissimo eccezion fatta per due gare su strada disputate negli Stati Uniti (un sucesso e un secondo posto).

Mercy Cherono in Spagna

Nel cross spagnolo di Venta de Banos successo dell'argento mondiale dei 5000 metri Mercy Cherono, che ha riscattato l'esordio invernale bagnato col terzo posto di Atapuerca, precedendo di tre secondi l'etiope 22enne Yeshaneh Birhane Ababel, terza nella maratona di Milano, e forte della quinta prestazione mondiale stagionale sui 10000 in 30:35.91. Nel cross uomini vittoria del kenyano Cyprian Kimurgor Kotut sul siepista Jairus Birech Kipchoge e lo spagnolo Ivan Fernandez. Per finire, il cross provenzale della "Marseille Mediterranee" con successo kenyano a firma dell'ex-specialista dei 1500 metri Paul Melly (si ringraziano Krishnan, Hejda, Hubbeling, Negash, Wagaw, Juck, Nakamura).

Walsh e Chelanga agli antipodi

Prosegue la scalata ai vertici internazionali del pesista neozelandese Tom Walsh, che doop aver migliorato il record nazionale di Jacko Gill ha allungato di altri sedici centimetri (20,61), vincendo la gara di peso a Melbourne nello Zatopek Classic, disputato in settimana. Nel programma erano stati inseriti i campionati australiani dei 10000 metri, validi anche come Trials per i Giochi del Commonwealth, uno degli eventi internazionali di maggior richiamo della prossima stagione. Il titolo maschile è andato al notissimo Collis Birmingham (27:56.22), battuto però dall'ospite kenyano Sam Chelanga (27:46.06), stella universitaria in USA e in odore di cambio di nazionalità. Il titolo femminile è stato vinto da Nikki Chapple in 32:56.22.

Aste indoor, britannici in Francia

I britannici Luke Cutts (5,71, primato personale con progressione esente da errori) e Holly Bleasdale (4,61) si sono aggiudicati la prima tappa del "Perche Elite Tour" a Villeurbanne. Cutts ha battuto il greco Kostas Filippidis (5,61). La campionessa europea indoor Bleasdale ha battuto la svedese Angelica Bengtsson (4,41). Altro risultato indoor del fine settimana: a Colorado Springs lo specialista dei 60 Joe Morris ha corso in 6.56, miglior tempo mondiale dell'avvio di stagione.

La Obergföll e Harting numeri uno in Germania

Christina Obergföll e Robert Harting (oro a Mosca nel giavellotto e nel disco) sono stati premiati come le personalità sportive tedesche del 2013, in una classifica comprensiva di tutte le discipline sportive. La Obergföll ha preceduto la tennista Sabine Lisicki e la sciatrice Maria Höfl-Riesch. Per Harting, il primato delle votazioni è giunto al termine di una lotta con la star della F1 Sebastian Vettel e del campione del mondo di salto con l'asta Raphael Holzdeppe. In Spagna, l'atleta iberica dell'anno non poteva essere che , per il secondo anno consecutivo, Ruth Beitia.

Ritiri

Termina la lunghissima carriera della discobola romena Nicoleta Grasu (42 anni), che ha conquistato un argento e tre bronzi ai Mondiali e un argento e due bronzi agli Europei e partecipato a ben sei Olimpiadi, disputando tre finali. In polemica con la federazione cingalese per lo scarso sostegno economico e tecnico, lascia l'attività a soli 23 anni il giavellottista Sachith Maduranga, vice-campione d'Asia e primatista nazionale con 79,62.

Lutti

In un incidente stradale è scomparsa Nadezhda Ilyina, 64 anni, che fu bronzo olimpico a Montreal '76 con la 4x400 e colse due bronzi anche ai Campionati Europei del '71 e del '74 (a Roma). Detenne anche la miglior prestazione mondiale indoor dei 400 metri (prima dell'omologazione ufficiale dei record mondiali al coperto) con 52.44.

San Silvestro

Rivedremo il campione mondiale di cross Japhet Korir ai primi di gennaio nel cross nord-irlandese di Antrim. Prime anticipazioni su alcune corse di fine anno in Europa. Un cast austro-tedesco cercherà la vittoria nel cross austriaco di Peuerbach (al via Weidlinger e Vojta e le gemelle tedesche Anna e Lisa Hahner). A Trier (germania), il già quattro volte vincitore Moses Kipsiro (Uganda) tenterà il pokerissimo nella gara dell'ultimo dell'anno.

Marco Buccellato



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