Mondo: campionati indoor, USA e Europa
24 Febbraio 2025Ricchissima agenda estera con i migliori risultati dai campionati statunitensi e in molti paesi europei. Osaka Marathon, ritirato Faniel
di Marco BuccellatoIl picco tecnico dei campionati USA di Staten Island è arrivato dal sempre più sorprendente Josh Hoey, che ha conquistato il primo titolo nazionale vincendo gli 800 metri in uno straordinario 1:43.24, seconda prestazione mondiale di sempre al coperto, nuovo record statunitense riscritto a poco più di due settimane dall'1:43.90 ottenuto dallo stesso Hoey ai Millrose Games. In scia, nono tempo di sempre per Brandon Miller (1:44.26). Nonostante le numerose assenze di atleti di primo piano, non sono mancati i risultati di gran fattura, ad iniziare dalle finali dei 60 ostacoli con 7.36 di Grant Holloway a pareggiare il miglior crono dell'anno da lui firmato a Liévin, prevalendo sugli ottimi Cameron Murray e Johnny Brackins (al personale con 7.41 e 7.43) e dal 7.74 dell'olimpionica di Parigi Masai Russell.
Nelle due giornate di gare, menzioni per il primato dei campionati di Hobbs Kessler nei 3000 metri (7:38.00, due soli centesimi su Dylan Jacobs, primo anche nei 1500 metri in 3:38.82), per la doppietta di Nikki Hiltz nel mezzofondo (8:48.28 e 4:05.76). Sprint a Ronnie Baker in 6.52, nuovamente selezionato per i campionati mondiali al coperto (con Coby Hilton), e alla coppia Celera Barnes-Jacious Sears (7.11). Tra gli altri risultati, 50.51 di Alexis Holmes e 45.21 di Chris Bailey nei 400 metri, 21,50 di Adrian Piperi nel peso, 8,16 di Will Williams nel lungo. Il giorno prima dei campionati USA, grande 5000 metri nella consueta cornice di Boston, con l'olimpionico dei 1500 metri Cole Hocker vittorioso in 12:57.82 per quindici centesimi su Cooper Teare e con doppio record d'area per l'australiano Jack Rayner (12:59.43) e l'indiano Gulveer Singh (12:59.77).
OSAKA, RITIRO PER FANIEL. Trasferta giapponese sfortunata per l'ex primatista italiano Eyob Faniel. A Osaka l'azzurro delle Fiamme Oro è stato costretto al ritiro intorno al ventesimo chilometro accusando un problema a un piede. Il successo è andato all'etiope Yihunilign Adane in 2h05:37, due secondi più veloce del giapponese Ryuka Kondo (2h05:39, personale per entrambi), in una 42 km con nove runner sotto le 2:06:30. Tra le donne altra affermazione etiope e tripletta con Waganesh Mekasha (2h26:33), Afera Godfay (2h26:40) e Kuba Alemu (2h26:43).
DEBUTTO BAREGA. Prima maratona della carriera per l'olimpionico di Tokyo nei 10.000 metri Selemon Barega, vincente a Siviglia in 2h05:15 con un finale in affanno. Anche in Spagna l'affermazione etiope è doppia, grazie al successo femminile di Anchinalu Dessie (2h22:17). Molto bene gli europei, a iniziare dalla francese Manon Trapp, seconda con il primato nazionale di 2h23:38, e dall'elvetico Matthias Kyburz, quarto in 2h06:48 dietro all'altro etiope Tafere Adisu (2h06:27) e al marocchino Mohamed Reda El Aaraby (2h06:45). Nell'altra maratona di spicco del weekend, record della corsa a Daegu per il tanzaniano Gabriel Gerald Geay in 2h05:20 di stretta misura sull'etiope Addisu Gobena (2h05:22), successo donne a Meseret Belete in 2h24:08. In Cina, doppio primato sul suolo cinese per i successi, nella mezza maratona di Meishan, del keniano Alex Matata Nzioka (59:28) e della etiope Fikrte Wereta (1h06:28).
CAMPIONATI NAZIONALI IN EUROPA. La world lead, tra le specialità del programma ufficiale dell'Europeo e del Mondiale indoor, è arrivata da Kiev, dove Oleh Doroshchuk è salito a 2,32 nell'alto. In sostanza, ottimi risultati in vari campionati nel vecchio continente, a partire dal 6,01 del greco Karalis a Atene. Concorsi in gran spolvero anche in Olanda (20,19 di Jessica Schilder nel peso), dove in assenza di Femke Bol la logica favorita dei 400 Lieke Klaver si è imposta in 51.11. Nelle sedi principali, ricordiamo i tre record dei campionati britannici di Birmingham con George Mills (3000 in 7:40.16), Neil Gourley (1500 in 3:38.84) e Scott Lincoln (peso a 20,86). Dall'Inghilterra, 6.56 di Jeremiah Azu nei 60 e sconfitta di Laura Muir nei 3000 (8:50.16) ad opera di Hannah Nuttall (8:49.49). Tra gli assenti, Jake Wightman e Keely Hodgkinson.
SVIZZERA E GERMANIA, SPAGNA E PORTOGALLO. Primato europeo stagionale di Mujinga Kambundji a San Gallo, 7.03 nei 60 metri per la seconda prestazione mondiale dell'anno. Titoli anche a Simon Ehammer nel lungo (8,10), Ditaji Kambundji e Jason Joseph sui 60 ostacoli (7.82 e 7.45), Angelica Moser nell'asta (4,72). A Dortmund Malaika Mihambo vince il suo ennesimo campionato tedesco nel lungo con 6,79, ma la perla tecnica arriva dalla pedana del peso con il 20,27 dell'olimpionica Yemisi Ogunleye. Velocisti più che discreti con Robin Ganter (6.56) e Alexandra Burghardt (7.13). Triplo al leader mondiale stagionale Max Hess con 17 metri esatti. Versatile e in ascesa, Abel Jordan, sprinter-ostacolista spagnolo, che a Madrid eccelle nei 60 con 6.54 e rende avvincente il duello con Enrique Llopis nei 60hs, dal quale perde per tre centesimi (7.50 contro 7.53). Nelle altre gare, 14,33 di Ana Peleteiro nel triplo, 51.20 di Paula Sevilla nei 400, 1:46.05 di Mariano Garcia negli 800 metri. A Pombal una sorprendente Jessica Inchude vince il titolo portoghese nel peso con 19,19 lasciandosi dietro l'iridata di Belgrado Auriol Dongmo (19,00, miglior misura dopo il rientro dall'infortunio). Fuori concorso, il lunghista cinese Zhang Mingkun è atterrato a 8,24, seconda prestazione mondiale dell'anno.
GRECIA E FRANCIA, POLONIA E SVEZIA. A proposito di lungo, Miltiadis Tentoglou non è andato oltre i 7,92 per assicurarsi il titolo nazionale a Atene, dove l'exploit è stato del già citato Karalis. In Francia, a Miramas, primato europeo stagionale di Laeticia Bapte, che migliora il personale dei 60 ostacoli per la quarta volta in un mese fino a 7.76. Ottimi anche gli uomini, con Belocian (7.52) che prevale sul recuperato Kwaou-Mathey (7.53). Asta a Thibaut Collet con 5,82, triplo a Raffin con 17,05. Altra super-performance del primatista dei 60 ostacoli Jakub Szymanski ai campionati polacchi di Torun (7.43). Gara donne alla favorita Pia Skrzyszowska in 7.96 (con 7.91 in batteria). Torna oltre i 21 metri Konrad Bukowiecki con 21,32, a conferma di una condizione nuovamente competitiva dopo alcune stagionei di appannamento. La moglie Natalia Bukowiecka-Kaczmarek, reduce da un piccolo infortunio, è battuta nei 400 da Justyna Swiety-Ersetic (51.52 contro 51.87). A Vaxjo (Svezia), cade il record nazionale del peso maschile dopo mezzo secolo (!) con il 21,49 di Wictor Petersson. Primato anche nei 200 donne con Julia Henriksson al nuovo limite in 22.84. Nei 3000 metri, 7:36.38 di Andreas Almgren. Nelle altre sedi, 21,18 del vicecampione europeo di lancio del peso Tomas Stanek, a Ostrava.
OCEANIA. Qualche buon risultato dagli antipodi: debutto dell'astista australiano Kurtis Marschall a Perth (5,85), 2,30 del neozelandese campione olimpico dell'alto Hamish Kerr nel meeting internazionale di Christchurch. Dalla Giamaica, 8,34 nel lungo del campione mondiale 2019 Tajay Gayle, la sua miglior misura dalla finale iridata di Doha.
SEGUICI SU: Instagram @atleticaitaliana | Facebook www.facebook.com/fidal.it | X @atleticaitalia | TikTok atletica.italiana
| Condividi con | Tweet |
|
Seguici su: |








