Mondo, a Brisbane la Pearson torna fulmine

30 Marzo 2015

L'olimpionica come nei giorni migliori ai campionati australiani. La Giamaica prepara i Carifta Games con generazioni di baby-fenomeni. Gatlin vince in staffetta a Austin. Su strada, Praga-Berlino-Carlsbad sull'asse Kenya-Etiopia

I campionati di Sally

Sally Pearson torna a volare sugli ostacoli nella 93ª edizione dei campionati australiani a Brisbane. L'olimpionica di Londra 2012, stimolata dai grandi progressi della pin-up Michelle Jenneke (chi non ricorda il suo balletto sui blocchi di partenza ai Mondiali juniores di Barcellona 2012?), ha risposto alla grande centrando la miglior prestazione mondiale stagionale sui 100 metri ostacoli in 12.59, dopo aver già battuto il record dei campionati in semifinale in 12.71. Per la Pearson si tratta della trentesima prestazione al limite dei 12.60, o meglio, una casistica che nessun'altra specialista in attività può vantare. La Jenneke, da parte sua, si è migliorata prima in 12.92 poi in 12.82, entrando di forza in una dimensione nuova, sottraendo mezzo secondo al personale della scorsa stagione. Finale indimenticabile anche per Nick Hough, argento mondiale junior tre anni fa, laureatosi campione nazionale in 13.42, e per i "piazzati" Baines (13.54, personale) e per Hawkins, un neozelandese di 21 anni che ha migliorato in 13.69 il primato nazionale.

Jacko Gill e gli altri

Ospite della manifestazione, il neozelandese Jacko Gill, fenomeno delle categorie giovanili e ora senior, cresciuto dopo un periodo di stasi fino a 20,75. Alcune gare hanno offerto più di uno spunto: Jeff Riseley, ad esempio, ha colto l'accoppiata 800-1500 metri, impresa che no si verificava da quaasi un quarto di secolo. La discobola Samuels, iridata a Berlino 2009, ha vinto il decimo titolo della carriera con un lancio di 64,44. Un lunghista classe '98, Darcy Roper, è giunto terzo nella finale con 7,91, una prestazione che pareggia, per dare un'idea, quanto fece da 17enne una leggenda della specialità come Robert Emmiyan. Il ragazzo sarà in squadra per i Mondiali allievi, che quest'anno avranno luogo a Cali a metà luglio. Le Isole Fiji hanno un velocista di dimensione internazionale: Ratu Tabakaucoro ha vinto fuori classifica i 200 in 20.63, dopo aver chiuso secondo sui 100 in 10.26, doppio record nazionale.

Giamaica sempre più verde

Un'infinità di talenti, alcuni con prestazioni superlative, nei Jamaican Schools Championships di Kingston. Su tutti, i record nazionali juniores stabiliti dal quattrocentista Akeem Bloomfield (44.93), che compirà 18 anni tra otto mesi, e dall'ostacolista iridato junior Jaheel Hyde, sceso a 49.01. Tra gli Under 16, fenomenale 20.97 sui 200 di Christopher Taylor, quindici anni e mezzo, salito alla ribalta per aver corso i 400 in 45.69 tre settimane fa. Ottenuto il tempone in semifinale, al mezzo giro conclusivo si è limitato a controllare in 21.04. Sono queste le tre punte di un iceberg sterminato che non ha eguali, al momento, per densità: tra gli Under 15 (classe 2000) segnaliamo prestazioni formidabili come il 53.46 sui 400 di Anna-Kay Allen, e della seconda classificata, Sanique Walker (53.59), non ancora 15enne.

Nel prossimo weekend, con in calendario la classica manifestazione caraibica giovanile, i Carifta Games, sono attesi ulteriori clamori.

Texas Relays, Gatlin in staffetta

I figli del vento texano hanno approfittato delle fin troppo benevole condizioni di Eolo per offrire squarci avveniristici. Detto del più veloce sprinter di sempre tra i "non-neri" in qualsiasi condizione (il "jap" Kiryu con 9.87), le folate hanno spinto oltre i propri limiti anche il sudafricano Jobodwana (19.87 sui 200), mentre il primatista mondiale junior Bromell nella finale universitaria ha corso in 9.90 ventoso, realizzando però, con un 10.02 legale in batteria, il crono più veloce dell'anno. Tra i risultati da segnalare nelle quattro giornate delle Texas Relays di Austin, ricordiamo la conferma del canadese Shawn Barber, ora primatista nazionale dell'asta anche all'aperto con 5,90, il 48.44 dell'ostacolista Stigler, la presenza di Justin Gatlin in ultima frazione con una formazione USA che ha chiuso in 38.84 di mezza spanna sul quartetto giapponese. Tra i giovanissimi in gara, ennesimo primato nazionale junior dell'astista britannico Hague (salito a 5,60), il ventosissimo "quasi sette metri" della connazionale lunghista Lorraine Ugen (6,96), e il ritorno, da tempo annunciato, della 39enne altista Amy Acuff. Dopo l'1,88 di Austin, guarda con maggior fiducia al suo obiettivo, guadagnare la selezione per Pechino, e perché no, per Rio.

Oltre Oceano, Fajdek 80,13

L'americano Bromell, correndo i 100 in 10.02, ha spodestato dai vertici mondiali il fresco 10.09 del sudafricano Simbine, ottenuto a metà settimana. Tra le altre cose del weekend, il 45,28 dell'argento olimpico dei 400 metri Luguelin Santos a Portorico, il ritorno dell'ex-olimpionica Maurren Maggi (39 anni), che ha saltato 6,51 in Brasile, e l'80,13 del campione mondiale di lancio del martello Pawel Fajdek, battuto due settimane fa a Leiria dall'olimpionico Pars. Il polacco è il primo specialista a superare gli 80 metri nella stagione. E' successo nel Gran Prix di Buenos Aires: la misura è stata ottenuta al primo lancio la misura di 80,13, seguita da altri due lanci sopra i 79 metri. Due giorni dopo, ancora nella capitale argentina, è arrivato il record nazionale del giavellottista Toledo, che con 82,89 ha realizzato la seconda miglior misura all-time di uno specialista sudamericano. Ha replicato pure Fajdek, stavolta poco sotto gli 80 metri con 78,99.

Praga, Komon battuto

Sconfitta del primatista del mondo di 10 e 15 chilometri su strada, Leonard Komon, nella mezza maratona di Praga. Il podio maschile, interamente di stampo kenyano, ha premiato Daniel Wanjiru, terzo l'anno scorso, cronometrato in 59:51. Pari tempo, 59:57, per il secondo e il terzo, Wilfred Murgor e, appunto, Komon.

Numerosi gli atleti, accreditati del ruolo di favoriti, terminati fuori dai primi tre: tra questi Geoffrey Ronoh, ottavo in 1:00:28, e Peter Cheruiyot Kirui, vincitore un anno fa, undicesimo in 1:01:17. Vittoria femminile per l'etiope Worknesh Degefa, seconda un anno fa, che in 1:07:14 ha realizzato il quarto tempo nazionale all-time, precedendo la connazionale Yebrqual Melese (1:08.21, prima tre settimane fa a Parigi) e la burundiana Diane Nukuri-Johnson (1:09:33). Solo sesta in 1:10:25 la kenyana Lucy Kabuu, non al meglio delle condizioni per gravi problemi familiari. Da segnalare la gara da podista della marciatrice Anezka Drahotova, oro mondiale junior e terza agli Europei di Zurigo, che ha chiuso dodicesima in 1:15:15. Starter d'eccezione, l'ex-calciatore Pavel Nedved.

Berlino, debutto-super di Legesse

L'etiope Berhanu Legesse ha vinto la mezza maratona di Berlino, all'esordio sulla distanza, in 59:45, precendendo in una volata-sprint il kenyano david Kipketer Kogei (59:46) e il favorito della vigilia Abraham Cheroben (59:49). Come sempre tempi di qualità e profondità sul percorso berlinese: crono di un secondo sotto l'ora per Richard Mengich, tre secondi sopra per Abraham Kipyatich, altro esordiente sulla mezza maratona. Uno-due kenyano al femimnile, con vittoria di Cynthia Kosgei in 1:10:52 su Liz Cherono (1:10:56). L'ex-kenyana, svedese per matrimonio, Isabellah Andersson, sale sul podio in 1:11:31. Tutto-Kenya anche nella mezza spagnola di Azpeitia, dominata da Emmanuel Bett in 1:00:08 e Monica Jepkoech in 1:10:30. Spartizione equa di successi a Varsavia: Kiprop Limo ha vinto la mezza maschile in 1:00.52 (con podio full-Kenya), Amane Beriso ha vinto la mezza donne in 1:10:54 (su due polacche).

Genzebe quasi-record

La miglior prestazione mondiale femminile dei 5 km su strada è stata sfiorata dall'etiope Genzebe Dibaba in occasione dell'edizione numero trenta della classica "Carlsbad 5 km". L'etiope, logica vincitrice in 14:48, è andata a soli due secondi dal miglior risultato di sempre, detenuto dalla connazionale Meseret Defar, risalente a nove stagioni fa. Per la più giovane della dinastia Dibaba, si trattava della seconda apparizione in una competizione su strada. Nella gara maschile terzo posto dell'intramontabile Bernard Lagat, con vittoria di Lawi Lalang in 13:31.

Gioie in famiglia

Gran belle giornate per Genzebe, che oltre alla superlativa prestazione in territorio USA è anche diventata zia: la celebre sorella Tirunesh, olimpionica e campionessa del mondo a più riprese, giovedì scorso è diventata mamma di un maschietto (Nathan). Tirunesh Dibaba è sposata con un altro grande podista etiope, Sileshi Sihine, sei medaglie all'attivo tra Olimpiadi e Mondiali, ma nessuna d'oro, nell'era del massimo splendore in pista di Kenenisa Bekele. 

Marco Buccellato

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