Mondo: Yamanishi marcia record
17 Febbraio 2025YAMANISHI RECORD NEI 20 KM DI MARCIA. Dopo dieci anni il primato mondiale dei 20 km di marcia passa di mano, tra giapponesi. A Yusuke Suzuki (1h16:36 nel 2015) succede il due volte campione del mondo Toshikazu Yamanishi che ha abbassato il record a 1:16:10 nel corso dei campionati nazionali di Kobe, con split negativo di 38:21 per coprire i primi dieci chilometri e 37:49 per ultimare la fatica (da rammentare che sui 10.000 metri di marcia vanta 38:27.34). Gara velocissima anche dietro il nuovo recordman, con altri tre giapponesi sotto l'1h18 e ben undici sotto l'1h20. Sul podio nazionale salgono Satoshi Maruo (1h17:24, undicesimo di sempre) e Kento Yoshikawa (1h17:38). Un secondo più veloce ti Yoshikawa, nella gara "open" è stato il brasiliano Caio Bonfim, al primato nazionale in 1h17:37. Migliorato anche il limite giapponese femminile con Nanako Fujii in 1h26:33 (precedente 1h27:41 di Kumiko Okada).
Il record nella marcia è arrivato poche ore prima di quello stupefacente nella mezza maratona, chiudendo il cerchio del pokerissimo di primati del mondo tra giovedì e domenica. Sempre nel settore marcia, altro exploit in Australia, dove ai campionati nazionali dei 20 km di Adelaide, l'ospite canadese bronzo olimpico e mondiale Evan Dunfee ha riscritto il primato del Nord America in 1h17:39, in una gara in cui la grande promessa australiana Isaac Beacroft ha migliorato di quasi due minuti il primato U20 dell'Oceania in 1h22:52. Titoli australiani a Rhydian Cowley (1h18:35) e all'argento mondiale Jemima Montag (1h27:47)
MEZZOFONDO STELLARE. In otto giorni, con gli ultimi acuti nello scorso weekend, sono stati migliorati i record mondiali maschili di 1500 metri, miglio (due volte!), 3000 e 5000 metri. Il doppio exploit sulla distanze più lunghe porta la firma del due volte bronzo olimpico 2024 Grant Fisher, che dopo il primato nei 3000 metri ai Millrose Games ha centrato il nuovo limite dei 5000 metri nel David Hemery Valentine Invitational svoltosi nel Track & Tennis Center di Allston (Boston), in un 12:44.09 che è anche record americano "overall", migliore di quello all'aperto (12:46.96 dello stesso Fisher). Impresa ugualmente "overall" quella del francese Jimmy Gressier, secondo con il record europeo indoor di 12:54.92, un crono migliore di cinque centesimi relativamente al primato nazionale che appartiene allo stesso Gressier, stabilito la scorsa estate a Oslo. Il record dei 5000 è stato sottratto a Kenenisa Bekele (12:49.60 a Birmingham nel 2004).
INDOOR, IL BOOM CONTINUA. La cascata di primati nell'intero settore del mezzofondo investe anche i limiti nazionali, riscritti in molti paesi di tutti i continenti. Già sopra le righe con l'attività 2024, i risultati dell'ultimo mese hanno stravolto le graduatorie di sempre delle prove di mezzofondo al coperto, dai 1500 metri ai 5000 metri, passando per l'incredibile densità della prova sul miglio e dei 3000 metri. Nel miglio maschile, sono già undici gli atleti capaci di coprire la distanza in meno di 3:50.
Erano appena dieci in tutta la storia dell'atletica indoor fino alla fine del 2024. Nei 3000 metri maschili, ben cinquanta atleti hanno corso la distanza in meno di 7:40 tra metà dicembre e metà febbraio, con ben venti europei e altrettanti statunitensi nell'elenco. Al femminile la tendenza è la stessa, soprattutto sui 3000 metri, dove si contano già sette atlete sotto gli 8:30 e ventisei sotto l'8:40.
MONDO ASTA. L'avvio di stagione di Armand Duplantis (6,10 all'ISTAF di Berlino venerdì) è stato il picco del settore dell'asta. Secondo dietro lo svedese, il greco Karalis ha migliorato illimite nazionale indoor fino a 5,94, mancando di poco i 6,02 del record "overall". Ispirati anche il turco Ersu Sasma, nuovamente salito a 5,90 sabato a Roubaix dopo aver già superato la misura a Liévin. La sopresa della settimana arriva dagli Stati Uniti, grazie all'exploit di Amanda Moll, che nel Don Kirby Elite di Albuquerque ha fatto cenere del presonale di 4,66, salendo alla prima prova a 4,76 e 4,81 e valicando i 4,88 al secondo tentativo (nona di sempre al coperto), in una riunione che ha registrato anche la world lead nei 200 donne della giamaicana Niesha Burgher (22.39), prestazione migliorata il giorno successivo a Clemson da JaMeesia Ford in 22.36.
WORLD LEAD NELLE INDOOR USA. Numerose migliori prestazioni mondiali stagionali dall'attività statunitense. Oltre al primato del mondo dei 5000, sono stati centrati i vertici maschili nei 200, con 20.16 dello sprinter dello Zimbabwe Charamba a Clemson, nei 400 metri con il 44.70 di Chris Bailey a Fayetteville (e 44.92 del nigeriano Nathaniel Ezekiel a Lubbock, record africano indoor) e nel peso con maniglia con Isaiah Rogers (25,02 a Nashville). World lead femminili nei 200 con la già citata Ford, 50.57 della britannica Anning prima che la norvegese Jaeger facesse meglio ieri a Torun, il 4,88 di Amanda Moll nell'asta e il 3:25.73 dellla formazione Cique Elite nella 4x400, ancora a Clemson.
ALTRI RISULTATI. Debutto per il campione mondiale 2019 di salto in lungo Tajay Gayle (8,15 a Fayetteville). L'iridata indoor e outdoor dello sprint puro Julien Alfred ha corso il primo 400 metri della carriera a Clemson, vincendo la propria serie in 52.97, chiudendo di fatto le uscite indoor del resto della stagione. Sempre a Clemson, 7.48 dell'ostacolista-lunghista Johnny Brackins e 6.52 nei 60 metri del 17enne nigeriano Israel Okon, a un centesimo dal primato mondiale U20 sulla distanza.
SEGUICI SU: Instagram @atleticaitaliana | Facebook www.facebook.com/fidal.it | X @atleticaitalia | TikTok atletica.italiana
| Condividi con | Tweet |
|
Seguici su: |








