Mondo, Vicaut e Dasaolu velocissimi

15 Luglio 2013

Doppio 9.95 del francese, 9.91 per il britannico. L'oro e l'argento indoor di Göteborg sfrecciano nel fine settimana europeo.

Campionati francesi

Jimmy Vicaut, Renaud Lavillenie, Cindy Billaud, Teddy Tamgho, Yoann Rapinier: i protagonisti di una scoppiettante edizione dei campionati nazionali di Francia, disputati allo stadio Charlety di Parigi. Il velocista Vicaut, campione europeo indoor a Göteborg sui 60 piani, aveva espressamente chiesto e ottenuto di disertare i Campionati Europei Under 23 di Tampere per giocarsi il titolo nazionale dei 100 contro Christophe Lemaître. Visto l'esito, 9.95 in batteria e replica al centesimo in finale contro un Lemaître (10.19) sconfitto proprio sul suo terreno preferito (la fase lanciata), Vicaut ha avuto ragione pur rinunciando a una medaglia nel contesto europeo di Tampere. Vento nella norma (0,9 e 0,3) in entrambe le occasioni. Ottima partenza per entrambi (Lemaître in quarta corsia, Vicaut in quinta), poi da metà gara in poi Vicaut ha messo il turbo.

Renaud Lavillenie ha eguagliato il primato mondiale dell'asta, peraltro suo, con un altro 5.95. Festa in famiglia: il fratello Valentin, poche ore dopo, conquistava il bronzo europeo under 23 a Tampere. Davvero sorprendente l'esito della finale dei 100 ostacoli, vinti da Cindy Billaud in 12.59 dopo un già spettacolare 12.79 in batteria, soprattutto alla luce della prima parte di stagione dell'ostacolista 28enne. La media delle sue prestazioni era attorno ai 13.25. Personale precedente: 12.93. Nondimeno clamoroso anche il progresso di Alice Decaux (seconda in 12.70 con circa 2 decimi di miglioramento), la cui media stagionale, prima dei campionati francesi, avvicinava la cifra di 13.35.

Infine, i triplisti. Tamgho ha pregustato il successo con 17.49 (vento 2,1) contro i 17.30 di Rapinier, ma all'ultimo turno ha visto le streghe grazie al 17.45 del coetaneo, che l'ha quasi raggiunto (ultimo salto da 17.45 regolare anche per Tamgho). Tra gli altri risultati, bene i decatleti Gael Querin (8.146) e Bastian Auzeil (8.022, mentre Barras è infortunato), terzo posto di Tahri in un 1500 tattico, e gran 10000 metri del marciatore Kevin Campion (38:37.02), che ha battuto di 50 secondi Yohan Diniz. Da ricordare anche il 20.34 di Lemaître sui 200, il 13.30 di Thomas Martinot-Lagarde nei 110hs (a riposo il fratello Pascal), il 2.31 di Hanany nell'alto, l'8.10 del corso Sdiri nel lungo, e la doppietta della Soumaré (11.30 e 22.96).

Campionati britannici

Se Vicaut sfrecciava a Parigi, un altro medagliato dei 60 metri a Göteborg volava a Birmingham, il sorprendente James Dasaolu. Sceso sulla stessa pista a 10.05 e 10.03 quindici giorni prima, Dasaolu ha corso una semifinale folgorante in 9.91, crono che ne fa statisticamente il terzo europeo di sempre dopo il primatista Obikwelu e l'altro britannico Christie.

Causa crampi, Dasaolu ha poi disertato la finale, vinta da Dwain Chambers in 10.04 (10.06 in batteria), davanti al muscolatissimo Harry Aikines-Aryeetey (al personale in 10.08) e a Andrew Robinson, anche lui miglioratissimo in 10.14.

Nelle altre gare, 48.66 di Dai Greene nei 400hs laddove Rhys Williams (48.85) centra il primato personale, 54.36 di Perri Shakes-Drayton nella finale donne, 50.98 sui 400 per la Ohuruogu (45.23 di Levine tra gli uomini), mentre la talentuosa Judd torna battibile sugli 800, dove perde di oltre due secondi da Marylin Okoro. Nei concorsi, 6.84 della Proctor, negli ostacoli alti 12.68 di Tiffany Porter e 13.44 di William Sharman. Ha debuttato da inglese lo sprinter Delano Williams, ex-Turks & Caicos, ma non ha particolarmente impressionato.

I Trials kenyani

Gerarchie di massima rispettate nei verdetti di Nairobi, dove è stata formata l'ossatura della selezione kenyana che parteciperà ai Mondiali di Mosca. Secondo fonti kenyane, il pattuglione del mezzofondo comprende provvisoriamente Anthony Chemut, Ferguson Rotich e Jeremiah Mutai (800), Silas Kiplagat, Nixon Chepseba, Bethwell Birgen e Asbel Kiprop (iridato in carica per i 1500 metri, Isaiah Kiplangat, Longosiwa, Soi e John Kipkoech (5000, uno farà da riserva), Bedan Karoki, Paul Tanui e Kenneth Kiprop (10000), Ezekiel Kemboi (campione uscente nelle siepi) con Paul Kipsiele Koech, Conseslus Kipruto e Abel Mutai. Tra le donne, fuori gioco la Jelimo, sugli 800 ci sono Sum, Jepkosgei e Winny Chebet, sui 1500 Hellen Obiri, Faith Kipyegon e Nancy Lagat, nei 50000 Mercy Cherono, la Kibiwott e la Wangare, infine Gladys Cherono, Emily Chebet e Sally Chepyego (10000), Chemos, Lydia Rotich, Kiyeng e Chepkurui (siepi).

Ancora in dubbio il campione mondiale uscente Rudisha per il recente infortunio, ricordiamo che Vivian Cheruiyot è assente perché in attesa di un figlio e che altri atleti di vaglia , come l'ex-iridato Alfred Kirwa, rientrerà quasi certamente il prossimo anno dopo alcuni problemi fisici, come come la Kipyego. Nelle gare di Nairobi, le sorprese non sono state clamorose, a parte l'uscita di scena di Kitum sugli 800, dove il trio di selezionati (Chemut, Rotich e Mutai) ha una età media inferiore ai 20 anni. Nei 1500 il rispetto totale del pronostico, con Silas Kiplagat, Asbel Kiprop e Nixon Chepseba nell'ordine. Dalle siepi, disco rosso per un personaggio come Brimin Kipruto. Nei 10000, a conferma di quanto successo nei Trials olimpici, vanno forte gli atleti con base tecnica in Oriente (Karoki e Tanui). Bocciature eccellenti al femminile, quelle di Linet Masai e di Florence Kiplagat
 
Meetings europei, Collins insiste

Secondo sub-10 consevutivo per Kim Collins (37 anni). Dopo il 9.97 del primato nazionale a Losanna, ecco il 9.99 dell'Istvan Gyulai Memorial di Budapest. Nel meeting ungherese anche il 20.01 di Warren Weir sui 200 sul connazionale Young (20.07), e una bella gara di triplo, senza misure esagerate ma con molto thrilling (Pichardo 17.18, Claye 17.17, Taylor 17.16).

Claye era reduce da un piccolo meeting in California dove aveva ottenuto 17.47, mentre il vincitore dei Trials (Grinnell, tuttora senza il minimo) ha saltato17.22 a Chicago in una gara che però non è compresa tra quelle valide per il conseguimento dello standard IAAF. Si chiude con una sorpresa: la fa il bielorusso Ananenka sugli 800, cronometrato in 1:44.43 (due giorni prima poco sopra l'1:45 a Sotteville). Nelle gare femminili, 1.96 della numero due croata Simic nell'alto.

Madrid: Carter 9.87, perde la Vlasic  
 
Sabato a Madrid il giamaicano Nesta Carter ha vinto i 100 metri in 9.87, il secondo tempo della stagione. Il nome di Carter è stato compreso nelle notizie relative alle positività antidoping, emerse nelle ultime 36 ore. Carter ha però regolarmente corso, mentre la connazionale Simpson, pur iscritta a Madrid, non si è presentata al via, dopo essere stata raggiunta dalla notizia del test positivo, via canali ufficiali. Altre notizie di oggi escludono Carter dall'elenco degli atleti che non hanno superato il test. Lo stesso Carter è già in Svizzera, atteso al meeting di Lucerna dopodomani. In chiave europea, notevole il 10.15 dello spagnolo Rodriguez, già a 10.18 pochi giorni prima. Nell'alto Blanka Vlasic e Brigetta Barrett hanno dato via a un lungo duello, assegnato alla statunitense dopo spareggio a 1.98. Infine, un bell'800 con Brandon Johnson ancora più veloce che ai Trials (1:43.84) sul polacco Lewandowski (1:44.32) e Kevin Lopez (1:44.77). Nei 100 donne, 10.92 di Barbara Pierre e 11.04 di Shalonda Solomon.

Tris belga

Tre meetings internazionali in 5 giorni sul suolo belga: a Naimette-Xhovemont, proprio Shalonda Solomon si era già espressa a 10.97 ventoso. Nei 300 Jonathan Borlée ha battuto avversari del calibro di Tony McQuay e Lalonde Gordon in 32.31. A Heusden, sabato, l'ex-kenyano Albert Rop (ora Bahrain) è sceso sotto i 13 minuti nei 5000 (12:59.43), in una gara dove si sono migliorati in tanti, con tredici tempi sotto i 13:20. Infine a Kortrijk ennesimo successo del triplista cubano Pichardo (oro mondiale junior a Barcellona), con 17.20.

Cubani
 
A proposito di Cubani, per motivi disciplinari, la federazione nazionale non schiererà ai Mondiali né Dayron Robles (13.18 a Sotteville), né l'altro ostacolista Orlando Ortega. Dell'assenza di Robles si sapeva, mentre per Ortega la ragione è da ricondurre alla mancata presenza dell'atleta in un recente meeting russo, al quale era stato iscritto dalla federazione.

Infortuni

Mentre Phillips Idowu (salto triplo) alza bandiera bianca e con ogni probabilità chiude qui la stagione, il salto in lungo, in prospettiva-Mosca, rischia di perdere più di un protagonista: l'australiano Watt (argento olimpico) e il campione olimpico in carica Greg Rutherford, infortunatosi a Parigi. Infortunio tendineo per Tabarie Henry, finalista dei 400 a Berlino e Daegu. Si è per il momento arreso agli acciacchi anche l'ostacolista greco Periklís Iakovákis, che tornerà l'anno prossimo (grazie a Alfons Juck).

Previews, ecco la Rollins

Mercoledì a Lucerna, debutto europeo per la protagonista degli NCAA e dei Trials USA, l'ostacolista Brianna Rollins, che in 12.26 ha spodestato Gail Devers dall'albo delle primatiste USA dei 100 ostacoli. Nel meeting elvetico, anche Valerie Adams nel peso, Yarisley Silva nell'asta e, secondo quanto confermato da fonti elvetiche, anche Nesta Carter sui 100 metri. La Rollins gareggerà anche a Montecarlo (Diamond League) contro Sally Pearson, e in Finlandia poco dopo.

Marco Buccellato



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