Mondo: Reese 7,12, Howard-Lowe 2,00

23 Aprile 2012

Le medaglie d'oro USA di Istanbul fanno furore anche all'aperto. In pista molti dei big, a poco più di tre mesi dalle Olimpiadi

di Marco Buccellato

Grande atletica a Walnut

La stagione USA è entrata nel vivo con le MtSac Relays di Walnut. Nel prossimo weekend si conteranno ancor più micce accese con la disputa delle Penn Relays di Philadelphia e le Drake Relays di Des Moines. A Walnut, intanto, mondiali stagionali a cascata e un robusto bilancio di prestazioni notevoli.

Miss sette metri

E' Brittney Reese, alla seconda gara consecutiva oltre i 7 metri, lei che è campionessa mondiale di salto in lungo sia all'aperto che indoor. A Walnut ha centrato la misura di 7,12 al quarto turno. La Reese salterà al Jamaica Invitational di Kingston e poi al Prefontaine Classic. L'unico sprinter USA, a parte Tyson Gay, in grado di non sfigurare al cospetto dei giamaicani nelle ultime stagioni, Walter Dix, ha esordito sui 100 fermando il cronometro a 9"85, ma aiutato da vento superiore allo standard legale. Sotto i 10 secondi anche il rientrante Mike Rodgers con 9"97.

Dopo un esordio positivo risalente a pochi giorni fa, il bianco inglese Rooney ha corso i 400 in 44"92 lasciandosi alle spalle un Wariner che ha però ritrovato le frequenze per tornare sotto il muro dei 45 (44"96). Bella gara, col terzo classificato Nellum espressosi a 45"18. Altri mondiali stagionali: 3'52"21 del francese Ahrass e 4'31"04 della canadese Hillary Stellingwerff nel miglio, 15'15"91 della Huddle sui 5000, 9'42"27 di Korene Hinds nelle siepi e 66,67 del discobolo britannico di colore Okoye, un personaggio uscito dall'anonimato la scorsa stagione. Okoye ha battuto il croato Maric, poche ore prima al mondiale stagionale a Chula Vista con 66,53 (è riapparso anche Alekna, in Lituania, al debutto con 65,72).

Apertura di stagione per il campione del mondo dei 110 ostacoli Richardson (13"20 ventoso), vincitore sul solito Osaghae (13"24). Ottima gara di lungo maschile, con sei atleti oltre gli 8 metri e un super-Rivera, il messicano che ha un promettente fratello nel salto in alto, capace di atterrare con forte vento contrario a 8,22. Ancora: la Felix ha corso l'ultima frazione della 4x100 del quartetto All-Stars (42"87), la rediviva Lauryn Williams si è aggiudicata i 100 in 11"17, Angelo Taylor ha esordito sugli ostacoli in 49"38 perdendo da Tinsley (48"83), le "vecchiette" terribili dei 100 ostacoli fanno ancora furore: Perry 12"70, Hayes 12"72, con vento illegale, ma davanti ad avversarie più giovani. Staffetta del miglio: la Gran Bretagna (con Rooney) ha chiuso in 3'03"74. Peso: la Camarena fa quasi 20 con 19,80. Appendice per Ashton Eaton, che ha corso i 110 ostacoli in 13"52 dietro Richardson, ma soprattutto festeggiato i 100 col personale il lungo con 8,06 e ha corso i 100 in 10"36.

Due metri per la Howard-Lowe, Salaam sotto i 10"

Nel War Eagle Invite di Auburn seconda uscita all'aperto per Chaunte Howard-Lowe, campionessa del mondo indoor di salto in alto, che ha superato al primo assalto i due metri e tentato senza fortuna per tre volte la misura di 2,02. Rakieem Salaam (comunemente conosciuto come Mookie), ha corso i 100 in 9"98, a un solo centesimo ottenuto un anno fa nella finali universitarie, portandosi dietro Marc Burns (10"08) e il giovane Brock (10"09, al personale anche sui 200 in 20"47). In evidenza, nella velocità, anche le caraibiche: Kerron Stewart ha corso i 200 in 22"79, Sheniqua Ferguson (Bahamas) ha segnato 11"07 nei 100 metri dopo l'11"10 della batteria.

Le bahamensi, e i colleghi maschi, scenderanno in pista al gran completo nel festival di staffette di Philadelphia (presente anche Kirani James per Grenada)

Le Kansas relays

Apertura dele gare di Lawrence con una gran gara di peso, decisa all'ultimo lancio da Hoffa (21,73) contro le spallate di Cantwell (prima 21,70 poi 21,71 e al comando per i primi cinque lanci). Grande progresso per il neo-canadese Rodhe (21,11), sei nulli per il più quotato Armstrong. Nella terza giornata, la conferma del felice momento di Bershawn Jackson (mondiale stagionale migliorato a 48"20, terzo il 40enne McFarlane con 50"39, record master disintegrato di tre secondi), il ritorno di DeeDee Trotter ad alti standard di rendimento (50"94 nei 400 metri), le volate sugli ostacoli di Ash (13"37) e della Castlin (12"87), colei che al mondiale indoor di Istanbul è rimasta ipnotizzata dopo la partenza in batteria ed ha prematuramente lasciato la manifestazione.

Volata solitaria

Sanya Richards-Ross prosegue con successo la stagione dopo il brillante mondiale indoor: nel Michael Johnson Classic di Waco ha corso praticamente da sola fermando il cronometro a 50"18, miglior tempo dell'anno. Sarà a Philadelphia nel weekend, poi a Kingston dove, è confermato, Usain Bolt esordirà sui 100 metri. Interessante, a Waco, l'ennesima doppietta di Charlie Silmon, un atleta ancora non in grado di sfornare grandi tempi ma spesso e volentieri vincente (stavolta 10"15 e 20"65), è già da junior all'argento mondiale individuale e all'oro nella 4x100.

Ostacoli in Florida e Arkansas

Nel Tom Jones Memorial che ha visto il positivo esordio dell'azzurra Grenot, molta altra carne al fuoco, ad iniziare dal mondiale stagionale di David Oliver sui 110 ostacoli (13"17) che ha preceduto un ritrovato ex-campione del mondo Brathwaite (13"29) e, più dietro, l'iridato di Helsinki 2005 Doucoure (13"37, l'altra francese Lesueur ha saltato 6,87 ventoso nel lungo). Ottimo show anche per Tiffany Porter nella gara femminile, 12"65 in batteria e 12"47 in finale, sempre con vento oltre i limiti. Avvio positivo anche per i campioni del mondo indoor Justin Gatlin, che sui 200 ha chiuso in 20"11 legale, e Will Claye, autore di 8,25 nel salto in lungo. Nel John McDonnell Invitational di Fayetteville, ancora le gare a ostacoli in evidenza, con un doppio 13"25 ottenuto da Aries Merritt, pure lui recente iridato a Istanbul, e ulteriore progresso del giamaicano Riley (13"28), allenato da una grande del passato, Tonja Buford-Bailey. Per il pianeta-ostacoli, la notizia che Dayron Robles ha superato il momento nero e ritrovato la salute. Pare aver accantonato il proposito di chiudere con l'agonismo a fine stagione.

USA-mix

Continua a far parlare di sé lo sprinter delle Isole Cayman Kemar Hyman, che ha ancora migliorato il record nazionale dei 100 metri correndo in 10"07 a Charlottesville. In crescita, nei 110, gli ostacolisti USA Devon Hill (13"35) e Spencer Adams (13"39), e il giovane pesista Vena, una celebrità delle high school e 19enne da pochi giorni, che si è portato a 19,51, quarto primato personale nelle ultime cinque discese in pedana. In Louisiana, annoveriamo l'11"05 legale sui 100 della campionessa universitaria dei 200 Kimberlyn Duncan (mondiale stagionale), e tutto il resto con troppo vento (anche 10"00 di Kimmons). Troppo vento, ma contrario, per Calesio Newman, che a Greensboro si espresso a 10"08 contro un muro d'aria di oltre due metri.

Chiudiamo con un connazionale di Kim Collins, già membro del quartetto medagliato a Daegu, Brijesh Lawrence, che è sceso a 10"12 sabato scorso alle Doane Relays di Crete..

Semenya sotto i due, Mokoena oltre gli otto

Caster Semenya ha raggiunto l'obiettivo del minimo olimpico a Pretoria, come anticipato fosse nelle sue intenzioni la scorsa settimana, ottenendo il mondiale stagionale in 1'59"58. Il prossimo impegno della campionessa mondiale di Berlino è lo scontro diretto con l'olimpionica in carica Pamela Jelimo, tornata competitiva, in programma nel Golden Spike di Ostrava, tra un mese. A Pretoria gongola anche Godfrey Mokoena, brillantissimo con 8,29 nel lungo. Atletica su pista in Africa anche a Mumias (Kenya), dove Asbel Kiprop ha corso i 1500 metri in 3'35"4 e David Rudisha i 400 in 45"8.

Hyogo Relays a Kobe

Nella manifestazione giapponese, mondiale stagionale di Martin Irungu Mathathi nei 10000 metri, corsi in 27'35"16, con l'altro kenyano Patrick Muendo Mwaka a 27'49"43. Mathathi ha dichiarato che non cercherà la qualificazione per i Giochi, concentrandosi piuttosto sullla preparazione del debutto nella maratona, che verosilmilmente sarà, come per molti dei kenyani di stanza in Giappone, a Fukuoka in dicembre. Limite mondiale stagionale anche sui 10000 donne, per opera della giapponese Hitomi Niiya (31'28"26).

Maratone

Nell'edizione numero sessantacinque della maratona olandese di Enschede vince lo sconsciuto kenyano Ismael Bushendich (2h09'09"), un podista di cui non sono noti precedenti. Podio tutto kenyano grazie a Julius Korir (2h09'13") e Moses Kurgat (2h09'59"). I kenyani vincono anche a Zurigo (sotto la pioggia, condizioni di vento freddo) con Franklin Chepkwony in (2h10'57) su Shadrack Kemboi (2h11'10") All'etiope Werknesh Tola la corsa femminile in 2h31'23", ma a fare festa è soprattutto l'elvetica Maja Neuenschwander, campionessa nazionale e in possesso del minimo per i Giochi (2h31'56").

Marcia

A Naumburg i campionati tedeschi: successi di Christopher Linke in 1h20'55" e Sabine Krantz-Zimmer in 1h33'02". A Zaniemysl i campionati polacchi under 23: primato femminile di Paulina Buziak (1h29'44"), ottima 20 km maschile con Dawid Tomala (1h20'50"), Rafal Augustyn (1h20'53") e Grzegorz Sudol (1h20'58"). Per i contributi di questa settimana un grazie va a Antonin Henda, Zbigniew Jonik, Ken Nakamura, Alfons Juck.

Kipsang. E adesso?

Si fa sempre più nebulosa la soluzione del rebus della composizione della squadra kenyana maschile per la maratona olimpica di Londra, alla luce dei risultati di ieri. Se Kipsang pare essersi guadagnato il posto a un passo da Buckingham Palace, i vari Makau, Kiprono, Kirui e Mutai (Geoffrey ed Emmanuel) hanno perso quotazioni dopo le prove agonistiche degli ultimi otto giorni. Con un Lel nuovamente in salute, e con Mosop battuto dagli etiopi a Rotterdam, la soluzione del rompicapo sarà con ogni probabilità rimandata a decisioni strategiche a tavolino, e non esclusivamente sulla base dei risultati. Brevi appunti londinesi: la Keitany ha percorso la più veloce frazione di 5 km nella storia della maratona, tra il 35° e il 40° km, in un mostruoso 15'45". Nemmeno a metà anno, già sei atlete si sono espresse sotto le due ore e venti, fatto mai registrato in precedenza, e ben dodici hanno corso in meno di due ore e ventidue minuti, un record anche questo.



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