Mondo: NCAA all'atto finale

12 Giugno 2023

In Texas edizione scintillante dei campionati universitari USA. Yulimar Rojas esordisce nel triplo in Spagna con 14,96. Primati nazionali a cascata in Europa.
di Marco Buccellato

Nel Mike Mayers Stadium di Austin si è consumata la kermesse universitaria statunitense 2023. Festeggiano il successo maschile la Florida con quattro punti di margine sull'Arkansas e tredici su Stanford, e quello femminile il Texas con ben trentadue punti sulla Florida e trentasette sull'Arkansas. Rimpianti per il podio maschile per la Louisiana (per un solo punto) e in quello femminile per le ragazze dell'Oregon, quarte per due punti. Tra i protagonisti della quattro giorni texana, emerge prepotente la figura della sprinter di St. Lucia Julien Alfred, doppietta sprint (seppur ventosa) in 10.72 nei 100 (2,3) e 21.73 nei 200 (2,5), e prima frazionista del Texas nella 4x100 capace di correre la staffetta più veloce dell'anno già in batteria (41.55), per poi imporsi in finale in 41.60. 

Nelle gare femminili altri grandi spunti, a partire dal successo con record nazionale sui 400 metri dell'irlandese Rashidat Adeleke (anche lei Texas) in 49.20, record europeo stagionale, nona prestazione di sempre del vecchio continente e record della manifestazione, battendo la favorita Britton Wilson, di cui si è registrato il picco negativo stagionale (settima nella finale dei 400hs). Nel resto del programma femminile, trova invece il triplo balzo al momento giusto Jasmine Moore, altalenante nella prima parte di stagione, e a Austin al titolo NCAA con 14,78, precedendo la giamaicana primatista mondiale stagionale del salto in lungo Ackelia Smith (14,54), lungo dove si è imposta la 19enne Alyssa Jones, al record mondiale stagionale U20 con 6,86. Successi stranieri nei lanci: l'australiana Ratcliffe nel martello (73,63), la svedese Johansson nel peso (19,28), l'olandese Van Klinken nel disco (65,55) e la bahamense Otabor nel giavellotto (59,49). Ultimo appunto per la finale dei 100hs, con 3,8 m/s a favore ma con crono superlativi, vinta dalla giamaicana Ackera Nugent in 12.25 davanti a Masai Russell (12.32).

NEUGEBAUER SUPERA HINGSEN. Il record nazionale tedesco di decathlon è stato nella mani di Jürgen Hingsen per 39 anni meno un giorno, dal 9 giugno 1984 (8.832 punti). A Hingsen, argento olimpico a Los Angeles, argento a Helsinki nella prima edizione dei campionati del mondo e due volte agli Europei, succede ora Leo Neugebauer, decimo a Eugene 2023, che per soli quattro punti (8,836) mette in cassaforte il primato nazionale e il titolo NCAA (fu secondo un anon fa), superando il favorito Kyle Garland di oltre 200 punti (8.630). Nello sprint, crono notevoli nelle semifinali della prima giornata, 9.89 di P.J: Austin nei 100 e 19.76 del nigeriano iridato U20 Onwuzurike (19.76), poi vincitore in finale in 19.84 (quattro sotto i 19.90!), impedendo la storica doppietta a Courtney Lindsey, battuto di due centesimi ma primo nei 100 metri in 9.89, un centesimo sull'altro nigeriano Oghenebrume e due sul sudafricano Maswanganyi, in una finale con sette sprinter sotto i 10.00, un evento così eccezionale da essere la seconda volta nella storia dell'atletica. La prima volta successe ai Trials dell'anno scorso. 

NIGERIANI E GIAMAICANI. L'invasione degli sprinter africani, e in particolare nigeriani, nel pianeta NCAA, ha rischiato di tramutarsi in un trionfo senza precedenti, contando anche il successo nei 400 metri di Emmanuel Bamidele in 44.24 dopo un bellissomo testa a testa con Ryan Willie (44.25). Africa protagonista con crono superlativi anche con l'ugandese Orogot nei 200 (19.96, ma quinto in finale), a lo stesso Maswanganyi, sceso a 19.99. Nelle altre gare, emerge il timing della 4x400 della Florida (con Bamidele in terza frazione), prima in 2:57.74 (miglior crono dell'anno), con Arizona State a soli quattro centesim e l'intero poker di frazionisti di nazionalità statunitense (world lead). Nelle altre gare, gran 1:44.20 del 19enne Will Sumner negli 800, doppietta dell'australiano Ky Robinson (5000-10000 in un tattico 14:04.77 e 28:10.96), e una bella fetta di Giamaica del futuro con i successi di Lemonious nei 110hs (13.24), Beckford nell'alto (2,27), McLeod nel lungo (8,26) e soprattutto il fenomeno Hibbert nel triplo (17,56 al primo salto). 

ESORDIO ROJAS. A Madrid primo volo stagionale di Yulimar Rojas, in gara ai campionati spagnoli di club e subito in vetta alle graduatorie mondiali stagionali con 14.96 con leggero vento contrario. Gara di altissimo contenuto anche per la misura della cubana Liadagmis Povea, seconda con 14.83 (1,8). E' stata anche un'altra giornata di gloria per la neo-primatista del mondo dei 35 chilometri di marcia Maria Perez, che ha gareggiato nei 5000 metri di marcia in pista segnando il primato nazionale in 20:36.31, miglior prestazione mondiale sulla distanza quest'anno. 

PRIMATI NAZIONALI. A raffica, in Europa. Ha iniziato la finlandese campionessa europea indoor nei 60hs Reetta Hurske, che a Jyvaskyla ha abbattuto il primato nazionale dei 100hs portandolo a 12.70, record europeo stagionale. Sarà nuovamente in gara domani nei Paavo Nurmi Games di Turku. Finlandia in spolvero anche per un altro primato nazionale, quello dello sprinter Samuli Samuelsson, che a Espoo ha corso in 10.16. I primati sono due anche per la velocista ungherese Boglarka Takacs, che a Budapest in meno di un'ora ha corso i 100 i 11.23 e i 200 in 22.77. Due anche quelli slovacchi, nei 100 hs: ieri a Trnava 12.89 di Stanislava Skvarkova, poi 12.88 di Viktoria Forster pochi minuti dopo nel meeting ungherese di Nyiregihaza. Pochi giorni fa, anche il record nazionale austriaco nei 100 metri di Markus Fuchs, sceso a 10.08 a St. Polten. 

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