Mondo: Mergia-Cherono finish mozzafiato

26 Gennaio 2015

L'etiope Mergia torna e rivince con un finale strepitoso contro Gladys Cherono. Bekele infortunato. Indoor: Lavillenie 6,00, Payne 4,75.

A Dubai Mergia-Cherono duellano all'ultimo metro, in dodici sotto le 2:25

Nella 42 km degli Emirati che ha raggiunto il record di partenti (25.000), risultati di prim'ordine tra le donne, vittoria a sorpresa maschile di uno degli etiopi meno accreditati, e ritiro di Kenenisa Bekele. La 30enne Aselefech Mergia è stata la protagonista dell'evento (terza vittoria a Dubai), chiudendo con un epico finale-thrilling in 2:20:02, per un solo secondo sulla campionessa del mondo di mezza maratona, all'esordio sulla distanza, Gladys Cherono, che a sua volta in 2:20:03 ha realizzato la terza prestazione di sempre per una debuttante. Sotto le 2:21 anche l'altra kenyana Lucy Kabuu (2:20:21) e la 19enne Shure Demise, etiope che ha portato la miglior prestazione mondiale junior a 2:20:59, abbassando di oltre un minuto e mezzo il vecchio crono della cinese Zhang Yingying (2:22:38). Anche lei all'esordio, la Demise ha realizzato, oltre al record junior, anche il quinto miglior debutto di sempre.  

E' il secondo anno consecutivo che a Dubai si registra la miglior prestazione mondiale under 20. L'anno scorso toccò al 18enne Tsegaye Mekonnen, che vinse a tempo di record in 2:04:32. Una corsa, in sintesi, di rara profondità e qualità, con ben dieci atlete sotto le 2:24, in cui hanno spiccato anche il 2:21:17 di Aberu Kebede e il 2:21:56 di Mulu Seboka. In grande evidenza anche le europee Duliba (Bielorussa, 2:23:06) e Haydar (turca, al record nazionale in 2:24:44). Ulteriore dato a conforto della grandezza della gara, il primato di dodici runners sotto le 2:25, evento mai registrato in precedenza. La Mergia è tornata a vincere dove aveva stabilito il record tre anni fa (2:19:31), dopo l'intermezzo della maternità.  

Berhanu la sorpresa, Bekele ritirato

Tra gli uomini i pronostici sono stati sovvertiti dai risultati: la corsa è stata dominata dal primo al dodicesimo posto dagli etiopi presenti in forze, a dispetto di una partecipazione kenyana su scala minore. Il vincitore Hayle Lemi Berhanu, primo in 2:05:28, si è migliorato di oltre cinque minuti, precedendo avversari di alto rango come il vice-campione del mondo Lelisa Desisa (2:05:52). Podio completato in 2:06:06 da Deribe Robi. Ottimi riscontri anche per Feyisa Lelisa (2:06:35), Sisay Lemma (2:07:06) e Bazu Worku (2:07:09, tra i favoriti della vigilia). Le condizioni fisiche non ottimali hanno compromesso la gara del primatista mondiale dei 5000 e 10000 metri Kenenisa Bekele, giunto negli Emirati con grandi ambizioni. Dopo il bell'esordio di Parigi, e il quarto posto di Chicago, la gara di Dubai ha lasciato l'amaro in bocca a Bekele. In testa fino al 28° km, ha perso contatto nei successivi 2 km per poi abbandonare per problemi ai tendini. La gara si è svilupata su ritmi molto elevati nei primi 10 km, con una proiezione inferiore alle 2:04, per poi calare nel ritmo.
 
Osaka, Gamera-tris e record

La maratoneta ucraina Tetyana Gamera-Shmyrko ha vinto per la terza volta consecutiva la maratona femminile di Osaka, eguagliando la romena Lidia Simon che vinse dal 1998 al 2000, e l'ha fatto realizzando il record nazionale di 2:22:09, nona prestazione europea di sempre e migliore dell'anno appena iniziato. Nel 2013 aveva vinto in 2:23:58, e l'anno scorso in 2:24:37. Tre anni fa, invece, era arrivata seconda in 2:24:46, battuta dalla giapponese Risa Shigetomo, ieri terza in 2:26:39. Grandissima prestazione anche per la seconda classificata, la lettone Jelena Prokopcuka, in rimonta sulla Shigetomo e sorpassata al 30° km: in 2:24:07 ha realizzato il miglior tempo di sempre per una atleta di 38 anni, a 10 anni esatti dalla vittoria che colse a Osaka in 2:22:56.

La prima metà di gara è stata coperta in 1:11:15 proprio dal duo Hamera-Shigetomo, prima dell'azione decisiva dell'ucraina, che al 25° km ha accumulato quasi mezzo minuto di vantaggio sulle avversarie. In programma anche la mezza maratona, vinta dalla kenyana Sally Kaptich Chepyego in 1:09:43. Sempre in Oriente, la maratona di Hong Kong, valida anche come campionato asiatico. La nord coreana Kim Hye Gyong si è aggiudicata 42 km e titolo continentale in 2:31:46, battendo le accreditate etiopi Meskerem Assefa (2:33:57) e Yetsehay Desalegn (2:34:06).

Il titolo maschile è andato al giapponese Shingo Igarashi in 2:14:29, ma la gara è stata vinta dall'etiope Sentayehu Merga in 2:13:00.

Nomi nuovi a Marrakech

Maratona di Marrakech all'insegna delle novità. Successo maschile al 31enne Workneh Tiruneh Tesfa in 2:08:51, con un miglioramento di oltre un minuto e mezzo, mentre tra le donne l'altra etiope Workenesh Edesa ha bagnato il debutto col successo in 2:31:06. Sconosciuto anche il secondo, il kenyano Samuel Theuri Mwaniki (2:08.56, progresso di otto minuti), e terzo posto per il ben conosciuto ucraino Oleksandr Sitkovskiy (2:09:11), autore della miglior prestazione europea stagionale. Il suo tempo migliore il 2:09:14 con qui vinse la maratona di Firenze due anni fa.

Indoor, Lavillenie 6 metri

Non c'è due senza tre, e alla terza uscita il francese volante è tornato a superare i 6 metri nel meeting di asta di Rouen, provando senza successo i 6,10. Lavillenie è entrato in gara a 5,70 e l'ha vinta a 5,86 sul fratello Valentin, bravo a eguagliarsi fino a 5,70. Il 6,00 è arrivato al terzo tentativo. Lo scorso anno, nello stesso meeting, superò 6,04. Terzo psoto per il polacco Lisek con 5,70. Nella gara femminile successo della greca Kiriakopoulou con 4,67 prima di fallire il record nazionale a 4,77. Solo terza la brasiliana ex-iridata indoor e outdoor Fabiana Murer, battuta anche dalla neo-primatista francese Fiack (entrambe a 4,56). Dal fine settimana francese anche la miglior prestazione mondiale stagionale dei 60 hs maschili realizzata da Dimitri Bascou in 7.54.

Schippers, torna l'olandese volante

La campionessa d'Europa di 100 e 200 metri Dafne Schippers ha aperto la stagione a Apeldoorn correndo i 60 piani in 7.20. Con lei ha centrato il minimo per gli Europei indoor anche Jamile Samuel, seconda in 7.25. Nel quadro del meeting erano previste anche le prove multiple, dominati dai cechi: Adam Helcelet ha vinto l'eptathlon con 4.531 punti, mentre nel pentathlon Eliska Klucinova si è migliorata di ben 240 punti centrando il miglior risultato mondiale 2015 con 4.531 punti, grazie a tre primati personali sulle cinque specialità previste.

Glasgow terra di conquista tedesca

La selezione tedesca ha vinto il match internazionale di Glasgow su Francia e Gran Bretagna. Tra i risultati, 2:01.97 della francese Renelle Lamote sugli 800, l'esordio di Pascal Martinot-Lagarde in 7.63, il 6,59 di Eloyse Lesueur. L'attesa per l'esordio del campione mondiale indoor dei 60 Richard Kilty è andata delusa: lo sprinter è stato squalificato per falsa partenza. La 20enne britannica Jessica Judd, specialista sugli 800, ha vinto i 1500 in 4:14.53. Infortuni per l'ostacolista Cindy Billaud e per il lunghista Tomlinson.

Koneva 14,68

Nella Governor Cup di Volgograd, primo vero acuto nel salto triplo dela campionessa mondiale indoor Yekaterina Koneva, che ha migliorato il personale al coperto con 14,68, a pochi giorni dal 14,37 dell'esordio stagionale. Buoni i risultati complessivi: doppio 5,70 nell'asta di Gripich e Ivakin, 2,31 di Dmitrik nell'alto, con discreto ritorno dell'ex-campione d'Europa Shustov (2,28).

Maslák

Il ceco campione del mondo e d'Europa indoor sui 400 metri è tornato a gareggiare dopo l'infortunio che ne compromise la scorsa stagione alla vigilia del Golden Gala: in quattro giorni ha corso e vinto due volte i 300 metri, prima in 32.53 (terza prestazione europea al coperto dopo il 32.15 dello stesso Maslak un anno fa e il 32.47 del francese Djhone), poi in 32.73, ma in un altro impianto praghese con curve non altrettanto agevoli. Nel Russian Winter di Mosca, domenica prossima, Maslák è atteso all'esordio stagionale sui 400.

Sempre in Repubblica Ceca l'esordio del sempreverde Kim Collins, che ha vinto i 60 in 6.58 a Jablonec.

Bukowiecki, stavolta è record del mondo

Dopo cinque migliori prestazioni mondiali allievi col peso da 5 kg, il non ancora 18enne polacco Konrad Bukowiecki ha migliorato il primato del mondo indoor col peso da 6 kg a Torun sabato scorso, al termine di una gara in progressione iniziata col primato nazionale di categoria (20,87), bissato al quarto lancio con 21,40, e l'apoteosi finale di 22,38. La misura migliora il limite del tedesco David Storl (22,35) risalente al 2009. Negli altri risultati del weekend europeo, spiccano l'8.00 della bielorussa Talay sui 60 hs, l'1,95 della connazionale Maksimava nell'alto (argento europeo nel pentathlon), il record svizzero dei 60 della finalista europea di Zurigo Mujinga Kambundji e l'esordio della due volte iridata junior Morgan Lake, che ha aggiunto punti al personale portandosi a 4.448.

USA, Payne sempre più su

Ulteriori notizie contribuiscono a rendere sensazionale il progresso della saltatrice con l'asta statunitense Demi Payne. Dopo il 4,50 dell'esordio e il 4,63 di pochi giorni fa, a Albuquerque l'universitaria è salita a 4,75, undicesima prestazione indoor all-time. La Payne è figlia d'arte. Suo padre Bill Payne è stato uno degli specialisti più noti all'inizio degli anni '90, arrivando a 5,86, anche in quel caso record NCAA. Già con il 4.63 la ragazza aveva stabilito il "record mondiale" nella singolare combinata padre-figlia, migliorando il "limite" della coppia Aleksandr e Liz Parnov (primati di 5,82 e 4,50).

Sempre nel New Mexico, gran 600 metri di Casimir Loxsom, che ha migliorato il record nazionale in 1:15.58, quarta prestazione di sempre. Il record appartiene a Nico Motchebon (1:15.12) e sarà oggetto di attenzioni particolari da parte de dominicano Luguelin Santos, che proverà a migliorarlo a Montreal il mese prossimo. Settimana prodiga negli USA: record canadese della lunghista Nettey con 6,78, il primatista mondiale junior dei 100 Bromell che coglie la miglior prestazione mondiale stagionale dei 60 in 6.54, il grenadino Taplin autore di 45.78 sui 400, il poderoso lunghista Gotch che plana a 8,12. Dall'atletica outdoor, emerge il discobolo giamaicano Fredrick Dacres, rientrato dopo uno stop di nove mesi per infortunio con 66,30. E' stato campione del mondo allievi e junior.

Panoramica Cross

Terzo successo consecutivo dell'eritreo Teklemariam Medhin in Spagna, stavolta a Elgoibar, sul turco campione europeo Polat Kemboi, mentre al femminile l'iridata Emily Chebet ha perso dalla bahreinita Mimi Belete. Kenya: nei Prisons Cross Country Championships successi di Philip Langat e Cynthia Jerotich. Nei Police Championships terzo posto di Vivian Cheruiyot, alla ricerca di una condizione accettabile dopo lo stop per maternità, e successi di Stacy Ndiwa e Geoffrey Kipsang Kamworor, iridato di mezza maratona, al terzo titolo consecutivo. Nel Discovery Cross Country di Eldoret vincono Agnes Tirop e lo sconosciuto Peter Emase: per entrambi un successo maturato su atleti di massima grandezza, quali Viola Kibiwott e Asbel Kiprop.
 
Coming soon

La settimana parte domani col meeting di Cottbus (con la Beitia). A Düsseldorf Pascal Martinot-Lagarde contro Dayron Robles, nel mezzofondo Kszczot, Silas Kiplagat e il primatista mondiale junior Kwemoi, in pedana la tre volte campionessa d'Europa di triplo Saladuha, sui blocchi Dasaolu contro Collins e Rodgers. Renaud Lavillenie torna sabato a Karlsruhe, dove è annunciato anche il rientro di Susanna Kallur dopo infinite vicissitudini fisiche. Domenica il Russian Winter di Mosca in formato inedito e, due sessioni di gare concentrate in 45 minuti ciascuna, con una pausa di 15 minuti. A New York l'esordio di Will Claye, Galen Rupp, Mary Cain. Domenica di corsa in Giappone, con la maratona di Beppu-Oita e la mezza di Marugame, dove sono iscritti il vincitore uscente Martin Mathati, Bernard Koech, Samuel Tsegaye e Shalane Flanagan. In Spagna, gli organizzatori della Mitja Marató de Granollers hanno annunciato al via il primatista mondiale di maratona Dennis Kimetto.

Marco Buccellato

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Kekenisa Bekele (foto Colombo/FIDAL)


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