Mondo: Londra, marathon queen

03 Ottobre 2021

Carrellata sulle gare stradali: dalla London Marathon a quella di Kosice, alle grandi 42 km autunnali in arrivo nel mese di ottobre.
Di Marco Buccellato

La maratona di Londra non tradisce e regala prestazioni sensazionali, soprattutto nella gara femminile, dove gli intermedi sono stati a lungo "a vista" del primato del mondo "woman only", stabilito proprio a Londra nel 2017 dalla keniana, appena ritirata dalle competizioni, Mary Keitany (2:17:01). Una gara di livello eccezionale, con le prime cinque tutte ben al di sotto del record mondiale stagionale, tutte sotto le due ore e diciannove minuti, prima volta nella storia della maratona femminile. Vittoria di Joyciline Jepkosgei in 2:17:43, settima prestazione di sempre e quarta nella storia della London Marathon, di nuovo al successo in una grande 42 km dopo il trionfo newyorchese del 2019. 

Come nella gara maschile, un successo maturato a circa 7 km dal traguardo con un vantaggio finale di 15" sulla seconda, la 22enne etiope Degitu Azmeraw, che in 2:17:58 ha centrato la decima prestazione di sempre e, anche se non riconosciuta ufficialmente, la migliore prestazione mondiale U23 sulla distanza (impresa riuscitele ovviamente anche agli intermedi dei 25 km, 30 km e 35 km rispettivamente in 1:21:19, 1:37:29 e 1:53:58). Terza l'altra etiope Ashete Bekele (2:18:18), quarta la keniana primatista del mondo e campionessa uscente sul Tamigi Brigid Kosgei (2:18:40), quinta una sfinita Lonah Salpeter (2:18:54, quinto crono di sempre in chiave europea). Per tutte e tre, dal terzo al quinto posto, anche il miglior risultato per piazzamento, così come per la nona (l'etiope Girma in 2:22:45) e la decima (la britannica Purdue in 2:23:26).

Non meno interessante la corsa uomini, con il vincitore etiope Sisay Lemma, terzo nella scorsa edizione, che in 2:04:01 (a 25" dal personale, terza prestazione mondiale 2021) ha realizzato il quinto crono all-time nella capitale inglese e si è assicurato il primo successo della carriera nel circuito delle World Marathon Majors. Una vittoria maturata a partire dal 35esimo chilometro, quando Lemma ha staccato il gruppo di élite runner, comprendenti il keniano Vincent Kipchumba Toroitich, secondo come un anno fa in 2:04:28 (primato personale), il connazionale Geremew (2:04;41, terzo), l'altro keniano Evans Chebet (quarto in 2:05:43) e la coppia di favoriti Legesse (quinto in 2:06:10) e Kitata (sesto in 2:07:51), che lo scorso anno fu il re sulle rive del Tamigi. 

CURIOSITA' POST-LONDRA - Numeri in archivio a confermare, se ce ne fosse bisogno, gli enormi progressi cronometrici del largo gruppo di atleti ed atlete di élite nell'ultimo decennio: con le grandiose prestazioni di ieri, ben 70 volte una maratoneta si è espressa (su percorso certificato) sotto le due ore e venti minuti, impresa riuscita a ben 41 specialiste diverse. Con l'ingresso della Purdue a livelli cronometrici di rilievo (2:23:26), le liste all-time aggiornate in profondità indicano la 200esima di sempre a 2:23:45 (la primatista italiana Valeria Straneo, in 2:23:44, è appena sopra, in 198esima posizione ex-aequo). Uomini: numeri alla mano, con i risultati di Londra troviamo ora ben 110 prestazioni sotto le due ore e cinque minuti, spartite tra 62 diversi specialisti. Il 200esimo di sempre, per un raffronto provvisorio e valido solo fino alla prossima maratona di élite, vanta 2:06:35. Solo nel 1988, il record era di 2:06:50, e durò ben dieci anni.

KOSICE, RECORD DONNE - Sorprendente esordio sulla distanza con vittoria e record della corsa, per la 26enne etiope Ayantu Tadesse, prima al traguardo in 2:24:35 nell'edizione numero novantotto della maratona più antica d'Europa. Un podio tutto etiope completato dalla 22enne Shegae Maeregu (2:24:42, fu 19esima a Ampugnano quest'anno), e da Dinknesh Tefera (2:25:00), che non correva una 42 km dal secondo posto a Firenze nel 2019. Nella corsa uomini, secondo successo a Kosice per il keniano Reuben Kerio, vincitore nel 2017 e quartol'anno successivo, in 2:07:18, a una manciata di secondi dal primato della corsa. Sul podio anche l'etio e22enne Hiribo Shano in 2:07:48 (quasi un minuto sotto al precedente personale), e l'altro keniano ALbert Kangogo (2:07:52). Ultimo sguardo alle corse di ieri con il successo della tedesca Alina Reh nella 10 km di Ulm in 31:21, seconda prestazione europea femminile sulla distanza nel 2021.

SOTTO CON LE 42 KM - Esaurite le spettacolari maratone di Berlino e Londra, si riparte da Praga e subito dopo con la prestigiosa accoppiata Chicago-Boston. Tra i big, Lelisa Desisa alla ricerca della terza affermazione in Massachusetts, il ritorno per il giapponese Yuki Kawauchi e per la statunitense Desiree Linden, già vincitori in una edizione tormentata dalle pessime condizioni meteo. Al rientro, dopo maternità, la keniana Helah Kiprop. Domenica 17 tocca alla 42 km di Toronto e, in Europa, alla corsa di Amsterdam, il cui élite field maschile è guidato dagli etiopi Leul Gebresilase e Tamirat Tola.  Altri sette giorni (24 ottobre) e sulla rampa c'è Rotterdam, con un doppio assalto-record: quello della corsa da parte del keniano Marius Kipserem (lo detiene in 2:04:11) e quello d'Europa (2:04:16), target annunciato del belga bronzo olimpico di maratona Bashir Abdi. Sempre domenica 24, la mezza maratona di Valencia promette di straripare: Rhonex Kipruto e Abel Kipchumba tra gli iscritti maschili, e un incredibile livello femminile con le primatiste del mondo su varie distanze, in pista e non, Yalemzerf Yehualaw, Letsenbet Gidey (all'esordio sulla distanza), Genzebe Dibaba e Senbere Teferi.

SEGUICI SU: Instagram @atleticaitaliana | Twitter @atleticaitalia | Facebook www.facebook.com/fidal.it


Condividi con
Seguici su:

Pagine correlate