Mondo: Hill & Hall ragazzine terribili

22 Giugno 2015

Candace Hill 16 anni, 10.98. Kate Hall 18 anni, 6,83 per migliorare Carol Lewis. I verdetti di First League e Second League. Fari puntati su Eugene e Kingston: è tempo di Trials.

di Marco Buccellato

Dinamite Hill, 10.98 a 16 anni

Candace Hill è da 48 ore la prima sprinter di categoria allievi a correre i 100 metri in meno di 11 secondi. L'impresa della sedicenne, ottenuta con 2 metri esatti di vento a favore nel Brokks High School Invitational di Shoreline, abbatte un muro già scricchiolante da un anno per il crono ottenuto dalla campionessa mondiale junior Kaylin Whitney, cha da allieva vinse l'oro a Eugene 2014 in 11.10. La Hill, di undici mesi più giovane della connazionale (è nata l'11 febbraio del '99), non è nuova in questa rubrica, citata per la prima volta un anno fa, quando da 15enne corse in 23.14 i 200. Quest'anno è imbattuta nelle gare High School: scesa a 23.05 in maggio, ha poi folgorato il cronometro in altura, 22.98 e 11.15, ma con vento fuori norma, due settimane fa. La progressione sui 100 è stata notevole: primo personal best in 11.30 più di due mesi fa in Alabama, diverse uscite tra 11.40 e 11.60, poi l'11.34 di Albany e la strepitosa gara di contorno alla Diamond League di New York, vinta in 11.21 con vento contrario di un metro e mezzo.

In soldoni, il 10.98 con 2 metri a favore non è così distante dal crono di New York, preambolo virtuale di quanto fatto 48 ore fa. Piccolo mistero: inizialmente il vento a Shoreline era stato cifrato a 2,4, poi corretto a 2 metri esatti. Per la statistica, è bene ricordare che non si tratta di record del mondo allievi ma "solo" di miglior prestazione mondiale. La IAAF non riconosce l'eleggibilità di record mondiale ufficiale alle prestazioni ottenute nella categoria under 18. Altresì, il 10.98 della Hill è anche la terza prestazione all-time se inserita nel contesto juniores, e migliora il precedente limite USA di English Gardner (11.03). Nei 100 di Shoreline segnaliamo anche l'11.26 di Zaria Francis, classe 1998, e il quarto posto di un altro fenomeno giovanissimo, di cui si parlerà in futuro. Si chiama Lauren Rain Williams, è anche più giovane della Hill, e ha già corso i 200 in 23.14 legale e 22.68 ventoso.

Kate Hall, 33 anni dopo Carol Lewis

L'altra teenager USA che ha archiviato un risultato importante è Kate Hall, 18 anni e mezzo. Si divide tra lungo e velocità, dove ha ottenuto cose notevoli soprattutto sul breve, anzi brevissimo, dei 55 metri indoor. Ieri a Greensboro, in un contesto riservato alle giovani speranze americane, si è migliorata di mezzo metro nel salto in lungo portando il primato nazionale juniores a 6,83 nell'ultimo turno di salti, subito dopo aver eguagliato il personale precedente di 6,38! L'esplosività del salto le è arrivata dalla voglia di vincere il secondo titolo nazionale High School, che stava per perdere in extremis in favore della collega di specialità Corrin (undici mesi più "vecchia"), cui una bava ventosa di 2,1 aveva permesso di atterrare a 6,53. La Hall ha migliorato il record High School, prossimo ai 40 anni di longevità, ma soprattutto il primato nazionale junior detenuto da Carol Lewis, sorella del grande Carl, con un 6,81 datato 1982.

Un gran bel segno, perché la vecchia detentrice del primato HS (Kate McMillan) vinse un argento olimpico a Montreal, mentre Carol salì sul podio della prima edizione dei campionati del mondo IAAF a Helsinki nel 1983. Curiosamente, il 6,83 della Hall eguaglia la miglior prestazione stagionale di Brittney Reese, star USA del lungo con tre titoli mondiali e uno olimpico in bacheca. Per tornare agli allievi, saette ai Trials kenyani: cose turche sugli 800, con 1:44.51 di William Tarbei e 1:44.55 di Kipyegon Bett.

Cali è ormai prossima (manca meno di un mese) ma la miccia è accesa.

Promozioni in Super League

Nel catino bollente del Pankrition Stadium di Heraklion La Repubblica Ceca ha vinto la First League con 351 punti ottenendo la promozione nella Super League del prossimo anno assieme alla Grecia (327) e al team olandese (299 punti e mezzo). I tre team sostituiranno i colleghi dell'area scandinava (Svezia, Finlandia e Norvegia), naufragati a Cheboksary. La Lituania retrocede in Second League, per un solo punto a vantaggio dell'Estonia, assieme alla Lettonia, ultimo team in classifica. Dalla Second League di Stara Zagora salgono in First League la Danimarca e la Bulgaria, separate da soli 6 punti, forti di numerosi successi nella seconda giornata. Ecco i risultati migliori delle due manifestazioni.

Heraklion, Schippers-tris di vittorie

Gli atleti top della Repubblica ceca raccolgono i punti necessari per garantirsi la promozione in Super League. Vincono la primatista del mondo del giavellotto Spotakova (62,56), l'iridata dei 400 ostcaoli Hejnova (55.11), Maslak sui 400 (45.57), Baba nell'alto (2,30) e i lanciatori. Il greco Tsakonas, vincitore al Golden Gala, fa suoi 100 e 200 in 10.32 e 20.44. Ai turchi non sono bastati i successi di Ozbilen in 1:47.97 e 3:38.03, quello di Akkas sui 3000, la doppietta sui 3000 siepi maschili e femminili e i primi posti nel lungo e nel peso donne per evitare il settimo posto. Sui 400 hs maschili il campione d'Europa Hussein è stato battuto dal vicecampione di Zurigo Magi (49.59) e dall'irlandese Barr. Tra i migliori risultati, l'atteso tris di Dafne Schippers (11.12, 22.45 e 42.88 con la 4x100) e quelli dei greci nelle gare di asta (5,80 di Filippidis e 4,65 della Kiriakopoulou). Da segnalare l'assenza del cronometraggio sui 5000 maschili: i concorrenti hanno disputato un giro in più per un errore tecnico. Ultima nota, l'esordio con la divisa greca del pesista 22enne Nick Scarvelis, che solo da pochi giorni ha avuto il placet per gareggiare con la nuova nazione dopo una brillante primavera agonistica trascorsa in California da statunitense, compreso un decimo posto negli NCAA indoor e il quindicesimo in quelli outdoor di Eugene. Lo stesso diritto è stato accordato alla sorella Stamatia, di due anni più giovane, anche lei lanciatrice.

Stara Zagora, Lalova-bis

Copertina tutta femminile con Ivet Lalova star della due giorni bulgara, forte dei successi sui 100 (11.11) e 200 (22.90). La velocista ha mancato il tris con la staffetta per la squalifica del quartetto. Molti altri buoni risultati, a partire dall'1:59.90 della serba Amelia Terzic sugli 800, record nazionale e corsa a se stante con oltre tre secondi di vantaggio sulla campionessa europea junior Hinriksdóttir. Primato nazionale doppio sui 400 hs per i danesi: la Petersen in 55.13, Hartling in 50.17, un ragazzo già in vista nelle manifestazioni giovanili. Tra i grandi nomi, vittoria dell'olimpionico Pars nel martello (77,27), del discobolo Kovago (64,73 dopo il 67,39 ottenuto a metà settimana, terza prestazione mondiale stagionale) e della sempre più convincente bulgara Petrova nel triplo (14,85 ventoso). 

Keitany record a Olomouc

Ennesima dimostrazione di forza di Mary Keitany dopo la seconda maternità. La kenyana, seconda in aprile nella London Marathon, e supportata nel ritmo dal marito a Olomouc, ha vinto la mezza maratona in 1:06:38, record della corsa, infliggendo alla connazionale Rose Chelimo la prima scofitta stagionale, con quasi due minuti di ritardo sulla vincitrice. Tutte kenyane le prime quattro.

L'ex-primatista mondiale di maratona Wilson Kipsang ha chiuso in quinta posizione la gara maschile, vinta da Josphat Kiprop Kiptis in 1:00:21. Strada anche a Amburgo, e firme ancora africane: l'eritreo Merhawi Kesete (1:00:52) e la kenyana Agnes Mutune (1:11:27) sono i vincitori. Tutto-Kenya sul suolo statunitense: nella 10 km di Boston vincono Daniel Salel in 28:09 e Mercy Ngugi Wacera in 32:07. Si tratta della vicecampionessa del mondo di mezza maratona di Copenhagen e non vinceva una gara dallo scorso anno. Nella 42 km di Duluth vincono Elisha Barno Kiprop (2:10:36) e Jane Kibii (2:32:06). Chiusura con tre record ratificati, tutti di Florence Kiplagat a Barcellona in febbraio: 1:05:09 nella mezza maratona, e i passaggi in 46:14 (15 km) e 1:01:54 (20 km).

Pichardo lunghista

Nell'attività dei meetings, arriva il personal best di Pedro Pablo Pichardo nel lungo (7.81 a Bilbao). Nello stesso meeting, la discobola Denia Caballero, connazionale del favoloso triplista da 18 metri, ha stabilito la miglior prestazione mondiale stagionale con un lancio da 70,65, molto vicina al record nazionale di Cuba (70,88). In tema lanci, ennesima segnalazione per lo junior polacco Konrad Bukowiecki, che si è portato a 20.42, a un centimetro dalla miglior prestazione europea del tedesco Storl con il peso da senior. Al coperto, Bukowiecki ha già lanciato a 20,46 (due volte).

Adesso i Trials

Settimana importante, con i campionati USA in vetrina nel solito bellissimo posto, Eugene. Attese scintille in particolare nella velocità maschile e sui 100 ostacoli: nello sprint puro Gatlin, Gay, Rodgers, Bracy, Bromell e Bailey a giocarsi tre posti. Sui 100 ostacoli la nuova generazione (Rollins Stowers, Nelvis) contro la sempreverde Harper-Nelson e la rediviva Lolo Jones e le due Harrison. Tutte le gare mostrano motivi di grande interesse, o per le inevitabili esclusioni clamorose dalla squadra per Pechino, per la concorrenza particolarmente accesa o per le storie personali di atleti desiderosi di una nuova vetrina difficile da conquistare (è l'esempio di Wariner). Allyson Felix correrà i 400.

Bolt a Kingston

Alla ricerca di una condizione che tarda a arrivare, il primatista mondiale di tutto il settore velocità gareggerà ai campionati nazionali, in svolgimento nelle stesse date di quelli USA. Iscritta anche Shelly-Ann Fraser-Pryce, che come Bolt ha il posto in squadra garantito come campionessa mondiale in carica di 100 e 200. Atteso anche Yohan Blake, da poco rientrato dopo la ricaduta dell'infortunio di un anno e mezzo fa. Trials anche a Trinidad, mentre a Barbados i giochi sono già stati fatti ed è uscito un ottimo 10.06 di Cadogan, quarto l'anno scorso ai mondiali junior di Eugene.

In tema Trials, quelli etiopi dei 10000 si sono disputati com'è noto a Hengelo, producendo l'ottimo 30:49.88 di Gelete Burka davanti alla debuttante Alemitu Haroye (30:50.83) e a Belaynesh Oljira (30:53.69). Per gli uomini, la pista olandese ha promosso Muktar Edris (27:17.18), Imane Merga (27:17.63) e l'altro debuttante sulla distanza Mosinet Geremew (27:18.86). Ritirato Jeilan, argento a Mosca, ultimo uomo a battere Mo Farah (annunciato il rientro a Montecarlo) con le medaglie in gioco (a Daegu). I Trials kenyani sono stati spostati di una settimana: le nuove date sono 31 luglio e 1 agosto.

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