Mondo: Francoforte e altre maratone

26 Ottobre 2015

I maratoneti etiopi conquistano Francoforte. Tempi da record nelle 42 km internazionali. Cheruiyot e Pavey protagoniste in Inghilterra.

di Marco Buccellato

Per la prima volta nella storia della Frankfurt Marathon il successo arride a due runners etiopi. Autori della doppia affermazione il pronosticato Sisay Lemma e la sorpresa della corsa femminile Gulume Tollesa Chala. Anche quest'anno risultati ad effetto, come nella tradizione della 42 km tedesca, la seconda in ordine di importanza sul suolo nazionale, dopo la Berlin Marathon dei record mondiali. Tutti i primi otto classificati tra gli uomini hanno ritoccato il record personale: dietro Lemma (un successo anche a Carpi in carriera), capace di scendere a 2:06:26, i kenyani Lani Rutto (2:06:34) e Alfers Lagat (2:06:48) e l'atleta più atteso della corsa, il tedesco Arne Gabius, bravo a migliorare dopo 27 anni il record nazionale di Jörg Peter (2:08:47), e portarlo a 2:08:33, miglior prestazione europea dell'anno, ma appena la trentesima continentale all-time.

La tripletta etiope sul podio femminile non fa notizia per la debole partecipazione kenyana, ma sorprende per l'affermazione della Tollesa, che nel giro di due maratone, una in marzo e quella di ieri, ha sottratto oltre undici minuti al personale assestandosi su un eccellente 2:23:12, un successo strappato coi denti a Dinknesh Mekasha, accreditata dello stesso tempo. La terza, e più conosciuta, è Korene Jelila, che ha firmato un gran 2:23:52 al secondo test sui 42 km dopo il rientro dalla pausa per maternità.

Nella corsa maschile Lemma ha preso l'iniziativa dopo il 30° km guadagando una ventina di secondi sui kenyani che l'hanno ripreso a due miglia dal traguardo grazie a un suo rallentamento. L'etiope ha poi deciso la gara nell'ultimo tratto staccando Rutto e distanziandolo di otto secondi all'arrivo. Lemma ha corso la seconda parte di gara più veloce della prima, grazie soprattutto a una frazione di 5 km coperta in 2:52. La Tollesa (1:11:29 e 1:11:43 la sua distribuzione) ha resistito in extremis al ritorno della Mekasha. Sorprende anche il quarto posto in 2:24:38 della russa Sardana Trofimova, campionessa nazionale, miglioratasi di 3:20.

Italiani in gara: i migliori sono stati Liberato Pellecchia (Aeronautica), 25° in 2:16:57 (1:07:18 alla mezza) e Kathrin Hanspeter (ASC L.F. Sarntal Raiffeisen) 18ª in 2:39:54 all'esordio.

Pioggia di record nelle altre maratone

Doppio tris africano nella 42 km cinese di Hefei: kenyani ed etiopi hanno occupato i sei posti dei due podi. Il vincitore maschile Marius Kipserem ha stabilito il primato della corsa in 2:09:23 davanti a Yegon (2:10:13) e all'etiope Mekuant Ayenew (2:11:02). Tutto etiope il podio donne con Melesech Tsegaye Beyene prima in 2:33:21. Nella coreana Chunchon 2:09:40 dell'etiope Adugna Takele Bikila: in pista vanta 27:19.34 sui 10000 ottenuto nei Trials etiopi per i mondiali di Pechino disputati quest'anno nell'impianto di Hengelo.

Arrivano record, firmati da altri etiopi, anche da Rennes e da Lubiana. In Francia l'ex-primatista naizonale dei 3000 siepi donne Netsanet Achamo ha migliorato il primato della Marathon Vert Rennes in 2:27:14 precedendo le kenyane Edna Kimaiyo (2:31:25) e Pamela Rotich (2:32:42). Tra gli uomini 2:09:14 di Marius Kimutai. In Slovenia record di ottima fattura per nella Ljubljana Marathon dell'etiope Limenih Getachew, secondo l'anno scorso a Parigi, in 2:08:19. Sotto le 2:09 anche il connazionale Mulugeta Wami in 2:08:37 e il kenyano Samuel Rutto in 2:08:50. Nella 42 km donne gran 2:25:42 della etiope Melkaw Gizaw in 2:25:42.

42 km in Africa

Discreti risultati nel continente nero: a Nairobi primo sub-2:30 di Elizabeth Rumukol in 2:29:32 e successo maschile di Joshua Kipkorir in 2:13:25. Nella mezza donne la campionessa mondiale militare Pauline Korikwiang (1:12:03) è stata largamente battuta da Purity Jebichii (1:11:17).

Nella Casablanca Marathon 2:10:41 di Jonathan Kiptoo Yego e 2:31:02 della etiope Alemu Mokonnin, 21 anni, già undicesima nella categoria junior al mondiale di corsa campestre di Punta Umbria nel 2011.

Vivian Cheruiyot a Portsmouth

Nella Great South Run di ieri debutto vittorioso sulla distanza delle dieci miglia per la campionessa del mondo dei 10000 di Daegu e di Pechino Vivian Cheruiyot: la kenyana ha coperto la distanza in 51:17, miglior prestazione mondiale stagionale e settima all-time. Successo firmato Uganda nella gara maschile con Moses Kipsiro in 46 minuti netti. Dietro la Cheruiyot, nella classifica combinata, la campionessa d'Europa dei 10000 Jo Pavey, ancora a un record Master over 40, stavolta mondiale, in 52:44. Nella Marsiglia-Cassis (poco meno di 20 km) bis di Edwin Kipyego (57:18), che aveva vinto la classica provenzale già nel 2012. Tra le donne successo con distazzo vicino al minuto di Peris Jepchirchir (1:01:01). La kenyana era reduce dalla magnifica vittoria nella mezza maratona di Usti nad Labem in 1:07:17. In Polonia (Cracovia) il poco conosciuto Elvis Kipkoech ha vinto la mezza maratona internazionale in 1:02:45 precedendo di sette secondi l'ucraino Lashyn, mentre tra le donne la polacca Stefanowicz si è imposta in 1:12:47 precedendo l'intero drappello kenyano presente.

Pista cinese

Nella prima edizione dei Giochi giovanili nazionali cinesi di Fuzhou alcuni discreti risultati: in pista e in pedana le categorie juniores e allievi. Il miglior risultato l'ha realizzato il marciatore Zhang Jun che in 41:07.02 ha stabilto la miglior prestazione mondiale stagionale under 18 sui 10000 metri di marcia, pur perdendo dallo junior Jin Xiangqian (40:50.00). In archivio anche il 5,50 di Huang Bokai nell'asta e il successo nel lungo, con un modesto 7,64 di Wang Jianan, protagonista ai mondiali di Pechino con la medaglia di bronzo a 8,18.

Kozmus dice basta

Dopo il primo ritiro annunciato alla fine del 2009 ci aveva ripensato ed era tornato alle gare conquistando l'argento olimpico a Londra. Stavolta il ritiro di Primoz Kozmus, oro nel martello ai Giochi di Pechino e ai mondiali di Berlino, appare definitivo. Nella sua ultima stagione agonistica, il 2014, è stato finalista europeo (sesto a Zurigo) e campione nazionale per l'ennesima volta. Lascia l'attività a 36 anni con un personal best di 82,58.

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